Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Dylan Dog, il fim!!!

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2012 23:48
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
17/03/2011 22:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Torniamo ora dal cinema.
Come dice Hasta si tratta di un b-movie, comunque carino e con spunti simpatici.
Di Dylan Dog c'è una liberissima inerpretazione, con qualche omaggio al personaggio, e questo per chi come me lo incontrò a 13 anni o giù di lì può esser considerato un sacrilegio (non per me che son disfattita).
Il Dylan Dog del film non è il Dylan Dog del fumetto.
Per dargli spessore si sono inventati qualche spunto neanche malvagio, ma com'era evidente dall'inizio chiamarlo Dylan serve solo a strappare qualcghe biglietto in più. Ciò nonostante ne Bonelli ne Sclavi han rinunciato a metterci muso e nome in due piccoli camei per altro piacevoli.
In altre parole, se non siete tipi che gridano alla blasfemia una volta che lo dan a notte inoltrata in tele ve lo potete anche guardare ve lo potete anche guardare a cuor leggero.
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
21/03/2011 03:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Dopo aver visto il trailer di presentazione (e aver rischiato un infarto),ho scaricato il film dal Mulo e..l’infarto l’ho avuto davvero..e infatti vi sto scrivendo dall’ospedale.

Mmm..Dei “camei” ci sono: il galeone,la sonata al clarinetto,la tazza di Scotland Yard e la fotografia di Groucho sulla scrivania..beh..saran pure simpatici ma mi san tanto di pezze per rattoppare qualcosa che non c’è..e in questo film,a parte la camicia rossa e la giacca nera,di Dylan Dog non c’è nulla..SIGH!

Fatico sempre a riprendermi da queste parodie malriuscite,ma stavolta si è superata la decenza.
Il mio giudizio è ovviamente più che negativo..chissà cosa ne pensano gli altri..
Leggo recensioni giornalistiche sul film di Dylan Dog;un titolo è esaustivo:”Dylan Dog,il film uccide il fumetto.”

Il “regista” Kevin Munroe dice:”Abbiamo cercato di rimanere fedeli allo spirito del fumetto,accontentando quando possibile i fans,ma le differenze sono inevitabili.Non è possibile scendere nel dettaglio,quando si introduce per la prima volta un personaggio così nuovo ad un pubblico digiuno del suo universo.Se il film andrà bene,sarei pronto a farne un sequel,ma verrei a girarlo in Italia e approfondirei il personaggio.”
Sulla location ci spiega:”A Londra non potevamo girare,perché ci sarebbe costato 4 volte di più.”
E sulla mancanza del personaggio cult,Groucho,dice:”Impossibile usare le sue battute senza il consenso della famiglia.”

Che dire a mister Munroe?
Avete cercato di rimanere fedeli allo spirito del fumetto?Beh,non ci siete riusciti.
Il buon Dylan,che Munroe definisce un “personaggio nuovo”,è in piazza da 25 anni ed è stato pubblicato con successo in quasi tutto il mondo (America compresa);definire nuovo un personaggio che vive da un quarto di secolo,è quantomeno ridicolo.
La forza di Dylan Dog,sta nella costruzione che Tiziano Sclavi (suo creatore) ha fatto delle sue caratteristiche peculiari;il discorso vale per la maggioranza dei personaggi dei fumetti,che grazie a dettagli che li rendono unici,sono diventati icone.
Già,i dettagli.
Piccolezze: come le scarpe Clarks (che nel film diventano scarpe da tennis),l’esclamazione “Giuda Ballerino” (che nel film diventa Jackpot) o il fatto che il “Dylan” del film creda al sovrannaturale (mentre il vero Dylan del fumetto è sempre stato un po’ scettico) ,sono dettagli che fanno dell’Indagatore dell’incubo un personaggio particolare e riconoscibile.
Stendiamo poi un velo pietoso sull’attore scelto per il ruolo di Dylan,tale Brandon Routh,che con l’originale (disegnato sulla fisionomia di Rupert Everett),centra come la marmellata sulla pizza.Troppo palestrato e fighetto,buono per fare Superman ma non certo per essere convincente nel ruolo dell’Indagatore dell’Incubo.
Sarebbe bastato che mister Munroe avesse approfondito la sua scarsa conoscenza del personaggio (senza aspettare un eventuale sequel),per ottenere un risultato più fedele all’originale del fumetto.

Sulle differenze macroscopiche il discorso è differente..e sono tutte dovute ai soldi (che non si sono voluti sborsare).
La mancanza di Graucho è la cosa più evidente.
Le motivazioni di questa mancanza sono ovviamente economiche,poiché per utilizzare l’immagine del comico,si necessita di una licenza che costa parecchio.
Ma visto che se ne fa una questione di budget insufficiente,qualcuno può spiegare a mister Munroe che per ottenere un prodotto di qualità,qualche sacrificio bisogna pur farlo?
Sto tizio ha praticamente risparmiato su tutto.
Non si fanno le frittate se non si rompono le uova..e se si fanno,non sono frittate.

Per quanto riguarda l’aspetto maggiolino..il fatto che la Disney si sia presa i diritti che coprono tutti i modelli wolksvagen bianchi di quel modello,mi pare proprio un’assurdità.
Tra tutte le incongruenze,forse questa e la più digeribile.
Ma in fondo,non si sarebbe potuto aggirare il problema evitando di usare il colore bianco a favore di un grigio chiarissimo (tendente al bianco)?Di sicuro sarebbe stato più vicino all’originale piuttosto che utilizzarne uno nero.

Riguardo alla location:nonostante mister Munroe dica che New Orleans è la città che più si avvicina al “concetto di città Europea” (cosa per altro discutibile),l’abisso architettonico e di atmosfera che la separa da Londra è enorme.

E’ verissimo che si possono fare grandi film con budget limitati,ma per farlo occorre essere professionisti con una marcia in più,bravi attori,un ottimo soggetto o,nel caso di una trasposizione,mantenersi il più possibile vicini all’originale da cui è tratta.

Quindi,a quanto pare,il problema delle macroscopiche differenze è puramente legato al budget.
Ma fosse solo quello!
In questa “parodia” manca tutto,non solo Groucho,il maggiolino o Londra.
Mancano le atmosfere..manca quel noir letterario che il fumetto ha sempre proposto..mancano personaggi basilari..ma soprattutto manca Dylan Dog!
Diciamolo chiaro:non è solo una mancanza di somiglianza fisica..è una mancanza d’anima!!!
La storia che sto “pupazzetto” che scimmiotta Dylan,va in giro con un tirapugni d’argento mi ha fatto sbellicare dal..piangere!
Il vero Dylan Dog è tutt’altra cosa:è introverso,con un passato complicato,sensibile e a tratti poetico,è un eroe anti-eroe.
Il pupazzetto,invece,è solo un fighetto che pare appena uscito da chissà dove,duro e senza paura..espressivo come un blocco di marmo!..Punteggio?..ZERO!

Insomma,mister Munroe ci dice che :”si sa che ogni trasposizione è un cambiamento,un compromesso.”
A parte il fatto che la parola compromesso spesso nasconde la parola “stravolgimento”,il risultato ottenuto è la cosa più lontana dall’originale che si potesse immaginare.
Il Dylan Dog fumetto e il Dylan Dog film,non sono solo lontani anni luce l’uno dall’altro,ma probabilmente non fanno neppure parte dello stesso universo.

Quindi,mister Munroe,se il suo intento era ottenere una americanata da Blockbuster,insipido e irritante,sappia che ci è riuscito alla grande.
Tutta questa atmosfera alla Buffy..con i cattivi che sembrano presi dalla trilogia di Blade..mi fanno pensare alla poca voglia di rappresentare un’icona del fumetto e all’unico intento di riempirsi il portafoglio sfruttando l’icona stessa.
Dubito che questo film avrà gli incassi che lei spera,ma se così fosse mi auguro che non le venga davvero in mente di girare un sequel.
I fans di Dylan Dog sono già rimasti sconvolti da questo suo primo tentativo fallimentare.
Torni pure a girare cose tipo le Tartarughe Ninja e lasci perdere le icone del fumetto,soprattutto quelle italiane che già sono poche e non hanno bisogno di essere massacrate a favore di film di serie C.

Ma..
Il vero dilemma che mi assilla è:MA COME CAZZO E’ POSSIBILE CHE BONELLI E SCLAVI ABBIAN POTUTO VENDERE (SVENDERE) I DIRITTI DI DYLAN DOG A CODESTO INCAPACE???
Una rispostina l’avrei ma..meglio sorvolare..sono in ospedale e i medici mi hanno consigliato di non agitarmi…
Di sicuro,se fossi Tiziano Sclavi,col cazzo che svendevo una mia creatura così a cuor leggero.
I personaggi che si creano,sono come figli..non si danno in pasto al commerciale scadente per vederli sminuiti e privati dell’anima.

Il vero sogno resta:un Dylan Dog interpretato da Rupert Everett,girato a Londra,con un personaggio almeno più simile al mitico Gaucho e magari pure un Ispettore Bloch credibile.
Purtroppo l’unica trasposizione fumetto-film degna di rispetto resta il “Sin City” girato da Rodriguez sull’opera di Frank Miller.
Dopo quello,il buio.
Ma continuiamo a sperare.

Detto ciò..mi vado a rivedere “Dellamorte Dellamore” (diretto da Michele Soavi che ha trasposto un fumetto con un successo mille volte superiore a quello di mister Munroe)..almeno lì c’è Rupert Everett che mi riconcilia con l’immagine del vero Dylan Dog.

PACE


[SM=g7487] [SM=x2320233]

_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
24/03/2011 12:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Come dicevo in molti meno disfattisti di me (che lo sono molto [SM=g1652036] ) se la sarebbero presa, e hanno come la ha Zak, ragione.
Aggiungo un paio di però per rinverdire il topic.
Dylan Dog che in Italia ha avuto un successo enorme all'estero non se l'è filato nessuno, sicchè è normale che un regista e una produzione straniere non vivono la sacralità del personaggio.
Son partiti da un soggetto e l'hanno liberamente interpetato, a mio avviso in una maniera discreta.
Lo slogan 'nessun respiro, nessun problema', la comicità degli zombi, il fatto che il cacciatore di mostri sia considerata un mostro lui stesso (come in 'io sono leggenda', romanzo) il sangue dei vampiri usato come droga, e altre quastioni mi sembrano delle discrete trovate.
E' innegabile che il nostro Dylan è un'altra cosa, e nulla ha a che spartire con questo personaggio nonostante gli ammiccamenti di tazze o poster di Groucho, o la camicia rossa, o un maggiolone scassato col colore sbagliato, però ho letto che alla trama ha collaborato anche Sclavi, e sebbene capisco la denuncia alla lesa maestà odierna, io personalmente rimasi profondamente deluso col numero cento del suddetto autore del suddetto fumetto. QUELLO mi sembrò un asassinio del personaggio. Dal film riesco a prendere le distanze e viverlo con leggerezza.
Qeulla enorme puttanata non perdono a Sclavi, e quel 100 merdoso non mando giù.
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
14/09/2012 23:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Girando per la rete,mi sono imbattuto in due progetti “amatoriali” creati su Dylan Dog.
Il primo è "Dylan Dog - Il trillo del diavolo",ma mi ha lasciato completamente freddo,per cui evito persino di scriverne.
Discorso leggermente diverso per il Fan Film “Dylan Dog – La Morte Puttana”.

Comincio subito col dire che non ho alcuna intenzione di incensare o idolatrare questo film amatoriale (anche perché,vista la qualità,è impossibile).
Quello che mi interessa sottoporre al pubblico giudizio è il concetto di “spirito” che ogni trasposizione cinematografica di fumetti dovrebbe avere.
In un contesto differente,sparare a zero e distruggere un film come questo,sarebbe molto semplice;
trattandosi di pellicola amatoriale,la mancanza di effetti speciali o di cura della fotografia,è ovviamente perdonabile.
Meno perdonabile sono le cose che anche un film amatoriale dovrebbe avere: la sceneggiatura è a dir poco traballante,i dialoghi sono talvolta assurdi (e a volte davvero inutili o estremamente comici) e la recitazione tocca picchi così bassi da apparire come recita scolastica.
Per non parlare della durata della pellicola (più di 2 ore),poco digeribile anche per film con un livello più alto.
Insomma..basterebbe questo elenco per spingere anche il fan più paziente a scappare a gambe levate da esperimenti di questo tipo.
Però…

Però parlavo di “spirito”.
Aldilà delle evidentissime mancanze tecniche di questo film,lo spirito che lo ha animato e gli intenti che voleva raggiungere,mi hanno colpito.
Il fatto che “Dylan Dog – La morte puttana” sia stato realizzato con un budget vicino allo zero e che non abbia scopi di lucro (infatti è comodamente visionabile e scaricabile gratuitamente su You Tube),sono punti che depongono a favore della buona fede di coloro che l’hanno realizzato.
Nel film (a differenza del Dylan Dog “ufficiale” di Munroe) ci sono tutti i personaggi;c’è Groucho,c’è Block (anche se è inguardabile a causa di una cazzo di cuffia che indossa per non si capisce quale motivo),c’è Madame Blavatsky e c’è perfino Andrea Dellamorte (montato dal film omonimo di Michele Soavi).
La ricerca dell’oggettistica ricorrente nel fumetto,è meticolosa;la pistola,il galeone,il clarinetto,il maggiolino bianco,il campanello che urla..e le citazioni (zona del crepuscolo,cagliostro,conigli rosa) sono diffuse per tutto il film (e queste son cose che mi hanno fatto piacere).
Ovviamente tutto questo non basta per fare di un film amatoriale un cult movie:ci sono dei momenti in cui davvero le sequenze fanno respirare un po’ le atmosfere del fumetto,ma sono poi seppellite dal resto che convince poco se non nulla.

Ma tornando allo “Spirito”..
L’intento dichiarato dell’autore (Denis Frison) era quello di tentare di realizzare un film il più vicino possibile al fumetto da cui è tratto.
Se consideriamo un confronto con la cagata di Munroe,direi che Frison (nonostante la povertà di mezzi) ci si è avvicinato molto di più.
Con qualche effetto speciale decente,qualche attore un po’ più preparato e una sceneggiatura degna di tal nome,il film di Frison sarebbe davvero potuto diventare un piccolo cult.
Invece il caro Munroe,con i suoi milioni di dollari,attori “professionisti” e effetti speciali scintillanti ha realizzato non si sa bene cosa ma non certo un film su Dylan Dog.
Insomma..Denis Frison ci ha provato..non ci è riuscito in pieno,ma di sicuro ha dimostrato che con la giusta convinzione e l’amore per il personaggio che si traspone (oltre a qualche euro in più),un bel film su Dylan Dog si poteva benissimo fare senza scomodare un regista americano che dell’Indagatore dell’Incubo sa moooolto poco.
Il film di Dylan Dog sarebbe dovuto essere una realizzazione Italiana..ma questa è un’altra storia.

Perciò,a conti fatti:
“Dylan Dog – La morte puttana” è un filmetto amatoriale,girato con pochi mezzi e le migliori intenzioni.
Ci sono cose assurde come la succitata cuffia in testa a Block (si faceva fatica a trovare un attore con la pelata?),alcuni dialoghi completamente campati per aria o le scene di lotta (che neanche a una recita scolastica si fanno così male)..ma nonostante tutto,io ho apprezzato il tentativo e lo reputo la cosa più vicina a una trasposizione di Dylan Dog che ho visto…sicuramente più vicina di quello schifo realizzato da Munroe.

Ci sarebbe altro da dire,ma attendo..magari qualcuno con un po’ di fegato e tempo libero,decide di arrischiarsi a visionare la pellicola..

[SM=x2320233]

[Modificato da ZAK007. 14/09/2012 23:48]
_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com