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Se non ora, quando ?"

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2011 23:52
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La dignità difesa dalle donne d'Italia
Oltre 230 città unite per urlare 'basta'

Partecipazione oltre ogni attesa in tutto il paese. Tanti giovani, e tanti uomini. Tra sciarpe bianche e nessun simbolo politico. Roma, Milano, Napoli, Trieste, Bologna, Catania, Arcore. Centomila a Torino, 10mila a Palermo. E tra gli interventi dal palco un duro appello per la dignità di suor Eugenia Bonetti

ROMA - Oltre 230 città sono scese in piazza oggi alla stessa ora, per lo stesso motivo e con lo stesso scopo. Difendere la dignità, non solo delle donne, ma del Paese a cui appartengono. Con le loro famiglie, i loro mariti e i loro figli. E che non si sentono più rappresentate dai festini ad Arcore. Che sia sesso, che sia bunga bunga, che siano solo corpi in vendita senza scontrino e senza sconti. Che sia tutto quello che ormai troppo spesso viene definito solo un passatempo antistress. Ma che invece sta stressando chi non partecipa per scelta alla festa di un governo che, oggi, ha avuto gli occhi puntati di tutto il mondo (MAPPA). Oltre ogni previsione. Oltre le rappresentanze politiche. Fare un bilancio e rendere l'idea di quello che è accaduto oggi in Italia è ancora difficile. Continuano ad arrivare messaggi, migliaia, sul nostro sito, su quello dell'organizzazione del comitato Se non ora quando. Foto, messaggi, video. A unire i fili saranno i risultati. Quelli che il tempo metterà in fila così come oggi si sono messe in fila le donne di ogni città, piccolo comune, e provincia italiana.

LE FOTO DAI CORTEI CITTA' PER CITTA'

Dalla piazza del Popolo di Roma agli ombrelli di Torino ("Per ripararci dal fango"), da Milano ad Andria dove "tutte e tutti coloro che vogliono partecipare portino con sé un fiore da offrire alla dignità di questo paese calpestata più volte". Da Avezzano a Napoli, dove gli organizzatori hanno contato 100mila presenze. E sessantamila sono state le presenze contate a Milano, 50mila quelle di Torino, a Palermo 10mila in corteo, e migliaia anche a Messina, Trieste, Bologna, Catania, Cosenza, Pesaro, Bari, Pescara.

Fino al resto del mondo. Donne in piazza anche a Londra, Barcellona, Parigi, Malmoe, Praga, Atene, Bruxelles, Grenoble, e in Nepal, Honolulu, Boston, Washington. Un milione di donne da tutto il mondo. E' stato un segno evidente che non c'è più da scherzare, che non c'è nulla sminuire, da giustificare e far passare in silenzio. Le piazze delle donne sono state oggi 234 in Italia: piazze "per il rispetto e per la dignità", parole dimenticate ad Arcore e dintorni, e intorno alle quali - denunciano le organizzatrici del comitato "Se non ora, quando?" - ancora si tenta di agitare polemiche pretestuose.

Le voci che hanno provato a liquidare le manifestazioni sono state deboli come quelle del ministro Maria Stella Gelmini che ha definito tutto come "radical chic", una protesta portata avanti da "poche donne". O quelle del sottosegretario Daniela Santanché che ha detto: "Questa è solo una dimostrazione di odio verso un solo uomo, e loro sono donne manovrate dagli uomini di sinistra. Che fanno pena. Altro che dignità". Ma i numeri, le parole e le immagini le hanno smentite clamorosamente.

A piazza San Carlo a Torino, le persone erano tante. Più del previsto. "Siamo partiti in 50 mila, ora siamo diventati 100 mila", hanno detto alcuni degli organizzatori. Quando la testa del corteo ha raggiunto piazza Vittorio Veneto, infatti, a centinaia di metri di distanza in piazza San Carlo hanno continuato a radunarsi migliaia di persone. In coda c'erano le "donne autodeterminate" che venerdì scorso hanno fatto irruzione nella sede regionale del Pdl. A Milano 60mila persone hanno ballato sulle note 'Voglio uno scandalo' di Gianna Nannini. E su invito della presentatrice Teresa Mannino, tutti hanno sventolato le sciarpe bianche simbolo della manifestazione di Milano.

A Napoli dal palco è stato letto anche un messaggio della leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha parlato della manifestazione dicendo "queste sono le donne vere". In piazza, in forma privata, anche il sindaco Rosa Russo Iervolino e diversi assessori della sua giunta, e poi Teresa Armato, Valeria Valente, Angela Cortese. E soprattutto le 'Mamme vulcaniche' che hanno lottato contro la discarica a Terzigno.

A Roma, piazza del Popolo era irraggiungibile. Bloccata poco dopo le 14, orario previsto per l'inizio della manifestazione, dalle migliaia di persone arrivate a partecipare. E a ballare con la voce di Patty Smith. Ascoltando le donne che sul palco sono salite per parlare tre minuti a testa. Commoventi, prese da una forza di ribellione troppo a lungo sopita. Applauditissimo è stato soprattutto l'intervento di Suor Eugenia Bonetti, missionaria delle Consolate, in Africa per 24 anni e a Torino da qualche tempo nel centro Caritas. "Voglio dare voce a chi non ha voce - ha detto tra gli applausi della piazza intera - alle nuove schiave che vengono nel nostro Paese pensando di trovare un futuro migliore. E' per loro e per tutte noi che faccio appello perché sia riconosciuta la dignità della donna. Di queste schiave siamo sorelle e madri per noi e per loro dobbiamo dire basta a questo indegno mercato del mondo femminile, a quei diretti umani fondamentali che sono negati".

Perché la voce delle donne è sempre in pericolo. "Solo che non c'eravamo rese conto di stare male anche qui. C'è voluta Ruby per farci aprire gli occhi", ha detto una signora come migliaia, confusa tra migliaia in una piazza tra le centinaia di oggi. Suor Eugenia Bonetti ha fatto diretto riferimento al Rubygate: "Sono notizie che ci sgomentano che ci portano a pensare che siamo lontani in Italia dal considerare la donna per ciò che è. E non ci rendiamo conto che la prostituzione del corpo delle donne è diventata una parte integrante del nostro vivere quotidianamente. Non possiamo restare indifferenti a questa mentalità, ne siamo tutti responsabili e bisogna da oggi fare ciascuno la propria parte". Così le voci delle donne, oggi, si sono unite. Ad Arcore l'appuntamento era in largo Carlo Arenti, alle 15,30, per un presidio durato circa 2 ore. Molte donne, ma anche uomini e bambini (video). La manifestazione si sarebbe dovuta tenere in largo Vela, presso Villa Borromeo, ma per ragioni di ordine pubblico è stata spostata in largo Arenti, qualche centinaio di metri più distante dalla villa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Oggi le donne hanno parlato tutte insieme. Senza confusione hanno detto tutte la stessa cosa. Rispettando il minuto e mezzo di silenzio che ha preceduto l'inizio di ogni manifestazione, in ogni piazza d'Italia. Un silenzio necessario perché l'urlo dell' adesso risuonasse potente. La leader della Cigl Susanna Camusso ha avuto un'eco in diverse città. "Vorrei abbracciare simbolicamente tutte le donne giovani e non che lottano contro la precarietà, e vogliono lavorare e non vogliono sentire su di loro quello sguardo che svilisce e offende. Vorrei - ha detto dal palco di Roma a piazza del Popolo - che la giustizia fosse uguale. Vorrei che quando si parla di minorenni si pensasse allo studio, al gioco, al futuro. Vorrei che chi ci definisce 'puritane' ricordasse i divieti che ci sono stati imposti, dalla fecondazione assistita alla pillola del giorno dopo. Vorrei che quando si dice sesso non si pensasse a un incarico politico. Vorrei un paese con una sola morale, perché quella doppia offende e nasconde la nostra dignità. Vorrei, ma so che è così, che libertà, democrazia, sesso, donne, futuro fossero di nuovo parole pulite. Nessuna di noi - ha concluso Camusso - deve abbassare lo sguardo perché i nostri sono occhi limpidi. Farlo si può perché il futuro è nostro". I suoi 'vorrei' sono un vorrei forte e generale.

Non c'erano partiti oggi nelle piazze, non c'erano colori e idee politiche divise e divisibili. C'erano politici sparsi tra la gente e accompagnati dalle mogli. A Roma la presidente Rosy Bindi e la capogruppo al Senato, Anna Finocchiaro, erano nel retropalco ma il segretario Pier Luigi Bersani con la moglie, e l'ex segretario Walter Veltroni, con moglie e figlia, erano fra la gente. Così come il capogruppo alla Camera, Dario Franceschini, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

Oggi le donne dell'Italia si sono unite contro l'uomo che l'Italia rappresenta in nome di tutti per lavoro, per grado e ruolo. Si sono date appuntamento in piazza perché hanno figli e figlie che non vogliono far crescere con valori che non hanno scelto per loro stesse. E non si sono divise dalle veline e dalle escort, dalle parlamentari o dalle prostitute. Le hanno comprese nella loro visione e nella protesta comune. Lontane dalle divisioni retoriche di cui vorrebbe accusarle chi ha deciso di non abbracciare la manifestazione di oggi. Qualcuno continuerà a farlo. Parlerà di strumentalizzazione e moralismo, di principi bacchettoni e di ipocrisia. Dirà come ha detto il capogruppo del Pdl ala Camera, Fabrizio Cicchitto che "non è la piazza a far dimettere i governi così come a eleggerli. E' evidente chi sta radicalizzando lo scontro, puntando tutto suoi moti di piazza". Resta il fatto che oggi un milione di persone si sono ribellate e hanno gridato un'insofferenza che sarà difficile non ricordare anche domani.

Fonte: Repubblica
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Berlusconi attacca le donne in piazza: "Faziose"
"i pm hanno calpestato la dignità delle mie ospiti"

Il premier interviene alla trasmissione Mattino 5: "Mobilitazione per sostenere un teorema giudiziario"


ROMA - Per il presidente del Consiglio le grandi manifestazioni di piazza che ieri hanno coinvolto oltre un milione di persone in Italia e all'estero sono una "mobilitazione faziosa" per "sostenere un teorema giudiziario" contro di lui.


"Ho sempre valorizzato le donne". ''È stata la procura di Milano a calpestare la dignità delle mie ospiti e a calpestare la verità. Quella è una vergogna''. Silvio Berlusconi spiega di avere avuto sempre ''grande attenzione nei confronti delle donne. Io - ha detto il premier - ho sempre valorizzato le donne che hanno una marcia in più. Sono più intelligenti e più preparate degli uomini che hanno sempre bisogno di tanti ghirigori'', ha sottolineato il Cavaliere.

"Manifestazione frutto di comunicazione faziosa". Berlusconi si è soffermato sulle manifestazioni di piazza di ieri: ''pretesti per sostenere il teorema giudiziario che non ha alcuna attinenza con la realta''', ha detto il presidente del Consiglio. Berlusconi ha rimarcato come le iniziative delle donne scese in piazza siano frutto ''di una comunicazione faziosa contro la mia persona. La sinistra cavalca qualsiasi pretesto perché non riesce a vincere nelle urne'', ha concluso il capo del Governo.

Fonte: Repubblica
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Ormai tutto è fazioso ... [SM=g1670794]
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14/02/2011 23:11
 
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Facevo due conti... Gli italiani sono 51/52 milioni (non conto gli stranieri). Le donne sono mediamente la metà: 25 milioni. Le donne in età di protestare sono due terzi circa: 16 milioni. Mettiamo che 1 milione fosse in piazza a Roma e 2 milioni nel resto d'italia. Per differenza, 13 milioni non hanno protestato. Quindi 13 milioni di donne su 16 milioni, pari all' 81,3% non ha protestato. Il 18,8% ha protestato.

Ora mettiamo che le donne di sinistra siano la metà del totale donne, cioè 8 milioni. Quindi 5 milioni su 8 di donne di sinistra non hanno protestato contro i 3 milionio che lo hanno fatto. La percentuale delle donne di sinistra che non ha protestato è il 63% contro il 37% che lo ha fatto.

Ora, data l'importanza dell'evento che avrebbe dovuto disarcionare Sua Eccellenza il Dottor Cavalier Silvio Berlusconi, stante che ho considerato solo le donne in età di protestare e in particolare le donne di sinistra chiamate a gran voce a farlo, può definirsi ridicola la protesta, ma ancora più ridicola la chiamata alle armi delle donne.

Una considerazione? B U F F O N I !
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Generalità: Giordano Bruno

Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.
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Ma coloro i quali fra voi sono di sinistra non possono capire il post di cui sopra per manifesta idiozia e ignoranza, quindi consiglio questi ometti di andare a giocherellare dove la testa non ha bisogno di far di conto.
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Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.
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Re:
Blumare369, 14/02/2011 23.14:

Ma coloro i quali fra voi sono di sinistra non possono capire il post di cui sopra per manifesta idiozia e ignoranza, quindi consiglio questi ometti di andare a giocherellare dove la testa non ha bisogno di far di conto.




Quest'uomo è fazioso.. [SM=x2163559]
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Il foro di Settecolori

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Dottore..ma di chi parli?.. [SM=g1652135]

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Re:
binariomorto, 14/02/2011 13.03:

Berlusconi attacca le donne in piazza: "Faziose"
"i pm hanno calpestato la dignità delle mie ospiti"

Il premier interviene alla trasmissione Mattino 5: "Mobilitazione per sostenere un teorema giudiziario"


ROMA - Per il presidente del Consiglio le grandi manifestazioni di piazza che ieri hanno coinvolto oltre un milione di persone in Italia e all'estero sono una "mobilitazione faziosa" per "sostenere un teorema giudiziario" contro di lui.


"Ho sempre valorizzato le donne". ''È stata la procura di Milano a calpestare la dignità delle mie ospiti e a calpestare la verità. Quella è una vergogna''. Silvio Berlusconi spiega di avere avuto sempre ''grande attenzione nei confronti delle donne. Io - ha detto il premier - ho sempre valorizzato le donne che hanno una marcia in più. Sono più intelligenti e più preparate degli uomini che hanno sempre bisogno di tanti ghirigori'', ha sottolineato il Cavaliere.

"Manifestazione frutto di comunicazione faziosa". Berlusconi si è soffermato sulle manifestazioni di piazza di ieri: ''pretesti per sostenere il teorema giudiziario che non ha alcuna attinenza con la realta''', ha detto il presidente del Consiglio. Berlusconi ha rimarcato come le iniziative delle donne scese in piazza siano frutto ''di una comunicazione faziosa contro la mia persona. La sinistra cavalca qualsiasi pretesto perché non riesce a vincere nelle urne'', ha concluso il capo del Governo.

Fonte: Repubblica




erano meglio quelle 150 deficenti x di più pagate alla manifestazione pro ilvio [SM=g1686168]
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THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

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