'La Madre' nel dettagli, ed i film dell'orrore in genere

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Mr Weiss
00domenica 7 aprile 2013 22:58
Ieri sono andato a vedere insieme alla tigrotta 'La Madre' al cinema.
Non ho visto molti film dell'orrore al cinema, essendo un genere che non amo molto.
Vado a spiegarne le ragione prendendo ad esempio proprio 'La Madre'.
Il film è ben fatto -la regia è di Benicio Del Toro- e la recitazione così come la fotografia sono discrete. Questo ne fa già un film che è superiore alla media del genere.
Un altro merito che gli va dato è che il mostro si vede sin dalle prime scene senza quel menaggio tipico degli horror.
Arriviamo invece ai punti in comune col resto delle cinematografia del genere;
1) Lo scemo di turno che sapendo perfettamente che ci troverà un fantasma piuttosto bellicoso va in una baracca in mezzo ad un bosco DI NOTTE e DA SOLO dove ovviamente viene ucciso, portandoti a dire quel che ti trovi a dire più o meno tutte le volte che guardi un film così: DOVE CAZZO VAI!?
2) Il fantasma del protagonista che gli appare in sogno si muove a scatti come tutti i fantasmi da cinque anni a questa parte.
Ho capito che i software per gli effetti speciali costano cari, ma un po di originalità sarebbe gradita dagli spettatori e dai mostriciattoli stessi.
3) Non capisco perché uno che fa un film horror si sente sollevato dal dover dare un minimo di plausibilità, pur se su basi fantastiche, e questo film non fa eccezione.

Detto ciò voglio citare l'unico film del genere a mio avviso veramente ben fatto che è l'inarrivabile a tutt'oggi 'L'esorcista'.
Vorrei inoltre aggiungere che secondo me sti film rendono di più quando vertono sul comico come il meritevole 'L'armata delle tenebre'.
Pur riconoscendo a certi personaggi tipo Fred Krueger di essere interessanti (ho il suo guanto
[SM=g7349] ) le storie che li riguardano son spesso tirate via.
ZAK007.
00domenica 7 aprile 2013 23:31

Doctor!
L'ho viisto anche io sto film!

Innanzitutto un paio di correzioni.. [SM=x2315200]

Il film è diretto da Andres Muschietti ed è prodotto da Guillermo del Toro (non Benicio,l'ottimo attore)..

Detto questo..
In effetti non lo si può definire un gran bel film..è piuttosto un discreto movie d'intrattenimento senza troppe pretese.
L'unica cosa carina davvero è la bambina più piccola..una vera minacciosa cattivella.
Non mi ha impressionato granchè,ma se uno ha un oretta e mezza da buttare,in mancanza d'altro può funzionare.
Sulle "sviste paradossali" non mi pronuncio..le pellicole in genere ne son colme e quelle dei film horror spiccano.

L'Esorcista è un gran bel cult-movie..ma ve ne sono anche altri meritevoli alla pari.
Citerei Shining,perchè è il primo che mi viene in mente e perchè ha delle sequenze insuperabili.

Ultimamente ne ho visto uno abbastanza carino,ma non ricordo il titolo esatto.
Te lo propongo appena lo trovo.. [SM=g7350]

[SM=x2320233]


Mr Weiss
00domenica 7 aprile 2013 23:36
Sì, Benicio e Guillermo li confondo sempre. [SM=g7346]
Capperini, credevo l'avesse diretto lui.
Certo, Shining è un notevole film che ha dalla sua un grandissimo regista ed un grandissimo attore, (inoltre tratto da un gran romanzo di un grandissimo scrittore).
In genere gli horror non hanno certe frecce al al loro arco.

ZAK007.
00domenica 7 aprile 2013 23:42

Ah,ecco!
Il film è un horror con molti spunti ironici ed è "fumettoso"..anche perchè mi pare sia stato tratto proprio da un fumetto della DC Comics.

Si intitola Trick 'r treat...



Uploaded with ImageShack.us

E' piuttosto divertente.
I personaggi si incrociano tra di loro come in un romanzo di King e ci sono alcune sequenze davvero interessanti.
E poi...c'è quel cazzarola di pupazzo con la testa nel sacco di juta e gli occhi a bottone...
A me mi ha sempre terrorizzato!.. [SM=g7346]

Se ti capita buttagli un'occhio (parlando di horror ci sta)..
Poi ne riparliamo..

[SM=x2320233]


ZAK007.
00mercoledì 10 aprile 2013 15:30

Rileggendo il primo post del Doctor Weiss,cito questa interessante frase sulla quale si può dialogare:

3) Non capisco perché uno che fa un film horror si sente sollevato dal dover dare un minimo di plausibilità, pur se su basi fantastiche, e questo film non fa eccezione.

Questa è una buona domanda e vale anche per il genere fantascienza.

Tempo fa ebbi un contraddittorio proprio su questo tema e ne vennero fuori di interessanti.
Con un amico si parlava di fantascienza e di tecnologie affini.
Gli avevo fatto leggere la sceneggiatura di un mio progetto e pur dichiarandosi positivo in termini generali,avanzava una serie di critiche che finivano per bollarlo come improbabile.

Improbabile?...La fantascienza?..
A parte il fatto che gran parte della letteratura in questo campo si è dimostrata nel corso del tempo improbabile ma attuale e attuata (se non superata),come si possono porre limiti a un genere che limiti non può avere?

Lui sosteneva che la maggior parte dei fruitori di cinema e letteratura fantascientifica,si ponesse domande sulla “plausibilità” di certi marchingegni o teorie.
Io sostenevo un sacco di variabili ma,alla fine il concetto era che “la maggior parte dei fruitori se ne sbatte il cazzo”..

Utilizzando come parametro la serie di “Star Trek” (ottima in tutte le diverse “generazioni”),si è arrivati a parlare del famoso “Teletrasporto”.
Non è noto a tutti che il teletrasporto è uno degli studi più assidui intrapreso dai fisici che si occupano di meccanica quantistica..e ci sono persino teorie “accreditate”.
Ma dubito fortemente che la maggioranza delle persone che hanno seguito Star Trek abbia mai lontanamente pensato a questo.
Penso invece che abbiano pensato..”Figata!!!”..”Dal punto A al punto B in tre secondi”..e poi si siano lasciati prendere dalla storia.

E lo stesso vale per tutto il contorno..le razze aliene..i pianeti che hanno come sole una stella nana azzurra..i motori a impulso..i paradossi del viaggio nel tempo..i buchi spazio-temporali..

E ancora di più il concetto è valido per il fantasy (gnomi,fate,elfi,giganti,maghi,nani….)
E lo stesso per l’Horror (spiriti,demoni,streghe,killer senza coscienza,maledizioni,possessioni..)

Tornando alla fantascienza,proviamo a pensare a un film tipo “Pitch Black” e la sua ambientazione.
Un pianeta che ha tre soli..una rivoluzione orbitale che crea uno spazio temporale in cui tutti e tre i soli vengono eclissati e sul pianeta si crea l’oscurità assoluta.
E’ possibile?..Non è possibile?..Poco importa..
Credo siano davvero pochissimi a essersi posti il problema..sicuramente si sono lasciati trascinare dal corso degli eventi e dai personaggi..(uno straordinario Vin Diesel a interpretare Riddick)

Il punto è che: secondo me,la plausibilità non è curriculum strettamente necessario per questi generi narrativi..trovo anzi che,a volte,è proprio la mancanza delle suddette a rendere intrigante il racconto.

Quando si scrive di horror,fantasy o fantascienza non ci sono (ne ci dovrebbero essere) troppe regole.
Come in tutte le narrazioni,è la Storia che conta e le emozioni che riesce a stimolare.


[SM=x2320233]



Mr Weiss
00mercoledì 10 aprile 2013 16:47
Zac, gli scrittori di fantascienza, e mi riferisco ai grandi scrittori, se spesso precorrono la realtà è semplicemente perché sono informatissimi sui progressi della tecnologia, sui prototipi, e sulle teorie in proposito.
Ampliando il discorso e portandolo agli estremi, parliamo della trasmissione televisiva 'Grande fratello':
è un target popolare, che ha presa su un pubblico mediamente poco acculturato, ma chi lo concepì, lontano dall'Italia si rifece a Orwell ed il suo '1984', in altre parole ad un capolavoro della letteratura.
Prova a spiegarlo alla maggior parte del pubblico del programma, e li troverai stupiti o increduli.
Con questo voglio dire che il pubblico può anche essere disinformato, ma i grandi lavori nascono da persone che son qualcosa di più che 'informate'.
Tornando invece al riferimento che fai a te stesso e a quel che ho affermato io, quel che voglio dire è che si può partire da basi assolutamente fantastiche, e quindi l'obiezione del tuo amico non mi trova d'accordo, ma da l' sarebbe apprezzabile a mio avviso farne una storia plausibile.
Mr Weiss
00mercoledì 10 aprile 2013 16:49
Ah, l'ho visto trick'r treat.
Rientra in quel genere di horror che ci mettono una punta comicità a cui mi riferivo, e così facendo porta a casa un buon risultato. [SM=g7349]
SPACC THE BALLS
00giovedì 11 aprile 2013 11:04
Sul discorso plausibilità diciamo che, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, sia per quel che riguarda l'horror sia per quel che riguarda la fanta.

Ovvero, si sa che è ben difficile essere "realisti" su temi che vertono proprio su cose che esulano dalla realtà, però dargli almeno una parvenza di reale aiuta ad immedesimarsi, nonchè a dare all'opera un maggior senso di "buon cinema". Spesso invece si vedono ( soprattutto in vecchi film ) delle pacchianate di un infantilismo assoluto, che fanno ridere per non piangere ( anche se, da sempre, si tende a rivalutare anche i film di serie b e pure quelli di serie z, a distanza di almeno un paio di decenni ).

Vi metto qui, esulando dal cinema, la recensione che feci di un fumetto Bonelli di fanta, che ho letto con grande interesse, piuttosto carino ( uscito di recente, pochi mesi fa ), con una interessante introduzione scritta e documentata di varie pagine, nella quale gli autori, partendo appunto dal presupposto che si tratta di fantasia, si sono però preoccupati di dare al tutto una parvenza di realtà, per quel che riguarda le leggi astrofisiche e le loro influenze sulla storia, basandosi su ciò che effettivamente si conosce e avvalendosi anche della consulenza di autentici esperti dei vari campi.

Qui : http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10478592

ZAK007.
00giovedì 11 aprile 2013 15:29

Forse non mi son spiegato bene..
Io non ho mai messo in dubbio la plausibilità dei grandi scrittori..non mi sogno nemmeno di dire che una narrazione basata su riscontri scientifici e teorie fondate non sia meglio della fantasia pura.
Ho semplicemente espresso l’opinione che il pubblico è disinformato sui tecnicismi e ciò non influisce sul successo o meno di determinate opere.
Ma mi pare stiamo dicendo la stessa cosa,no?

Solo chi ha passione per certe tematiche può cogliere in pieno il dettaglio di certi meccanismi (soprattutto nella fantascienza)..ma per gli altri le ipotesi futuribili sono solo un mezzo per accedere ad un immaginario dal quale si è lontani..e forse è proprio questo ad attrarre.


Che gli scrittori di fantascienza conoscano tecnologie,prototipi e teorie è in parte vero..in parte..
Lo si può dire di Asimov,di Pohl,di Clarke,di Matheson,e di altri grandi.Tutti con studi scientifici alle spalle e quindi piuttosto “più che informati” sullo sviluppo del genere.
Ma allo stesso modo,ci sono altri grandi scrittori che non hanno alcuna conoscenza specifica e che hanno comunque scritto mirabili opere.
Ray Bradbury non ha lauree o studi scientifici alle spalle;
Philip K. Dick non terminò l’università e cominciò a scrivere di fantascienza quasi per caso;
J.G. Ballard cominciò gli studi di medicina per poi abbandonarli dopo un paio d’anni;
William Gibson studiò letteratura inglese;
Lo stesso Orwell non terminò mai l’università e non credo abbia mai intrapreso studi scientifici o tecnici.
E questo ci porta al Grande Fratello da te citato;

A mio parere,Orwell era più una sorta di “visionario” piuttosto che un “più che informato”.
Nel ’48 (anno del romanzo di Orwell),la televisione era ancora un feto..esisteva in forma embrionale e non erano molti a immaginarne le potenzialità.
“1984” ha un significato più metaforico che scientifico (seppur ampiamente avveratosi)..lo stesso significato simbolico che ha utilizzato per “La Fattoria degli Animali”.
Più che di scienza in se,”1984” è una narrazione di fanta-politica-sociale,il che già lo escluderebbe dal genere puramente fantascientifico.
Diventa fantascienza quando,dopo 50 anni,l’idea dell’essere spiati costantemente è diventata una plausibile,terrificante e consolidata realtà.
Credo che Orwell,pur non essendo uno scrittore di fantascienza,abbia scritto uno dei più grandi romanzi del genere.

Riguardo al riferimento fatto su me stesso,citando la critica al mio manoscritto:
L’intento era porre l’attenzione sulla presunta necessità di plausibilità della fantascienza in genere..
Nel mio caso,non essendo scienziato,per cercare di essere il più realistico possibile mi son dovuto andare a informare per avere dettagli.
Imparare,ad esempio,come potrebbero essere diverse le condizioni su pianeti illuminati da stelle differenti dal sole che conosciamo,è stato utile a dare una certa plausibilità alla narrazione.
Ma per quanto riguarda le meccaniche di viaggio,come il “carburante” che utilizzano le navi o le tempistiche di spostamento,ho dovuto affidarmi a teorie che per quanto note non possono dirsi plausibili.Ed è proprio su queste che il mio amico sindacava legittimamente.
Come dicevo parlando di Star Trek,teletrasporto,viaggi temporali o dimensioni alternative sono dettagli basati su teorie non comprovabili e sulle quali l’immedesimazione storia/fruitore risulta difficile..qualcuno conosce il funzionamento di un motore a impulso?
Ciò non toglie nulla al fascino della serie.

Insomma,dopo tutta sta divagazione che ho fatto: che una storia che poggia su valide basi tecnologico-scientifiche (per quanto riguarda la fantascienza) sia migliore di una campata per aria,è dato accertato.
Semplicemente credo che non sempre la plausibilità sia metro di giudizio per determinare la bellezza e il coinvolgimento di una narrazione.

Che poi,tornando all’argomento principale del Topic,secondo voi,quali parametri di plausibilità si dovrebbero cercare in un film horror?


[SM=g1697715]


ZAK007.
00giovedì 11 aprile 2013 16:05

Un altro aneddoto che mi è venuto in mente solo ora:
Che Isaac Asimov sia stato uno dei maggiori esponenti della narrativa fantascientifica è un dato di fatto incontrovertibile.
Eppure il concetto di “cervello positronico” utilizzato per dare “coscienza” ai robot della sua trilogia,è una teoria impossibile.
(I positroni, essendo delle anti-particelle, non potrebbero esistere in un universo come il nostro fatto di elettroni, poiché le due particelle opposte si annichilirebbero in una frazione di secondo distruggendo la materia.)
Asimov ci ha giocato sopra e ha scelto il termine “positronico” perché gli sembrava “adatto a un racconto di fantascienza”.
Nulla viene tolto al fascino dei romanzi in questione,ma mi chiedo quanti lettori di Isaac si siano mai posti il pensiero di quanto fosse plausibile un cervello positronico.

[SM=g1697715]


Mr Weiss
00giovedì 11 aprile 2013 16:15
Mi vado a chiarire.
Orwell ed il grande fratello li citavo ad esempio per dire che chi scrive (in questo caso non Orwell, ma gli autori del programma) in genere è ferrato. Spesso il pubblico non lo è altrettanto.
Per plausibilità non intendo che si debba porre un limite alla fantasia -io per primo, nei miei racconti non lo faccio mai- ma pur giocando con elementi fantastici si dovrebbe aver cura di non creare una storia sconclusionata e priva di logica.
ZAK007.
00giovedì 11 aprile 2013 16:47

Beh..il confronto è stato comunque utile e piacevole.. [SM=g7346]

Allora torniamo a spulciare i film horror.. [SM=g7346]


[SM=x2320233]


Mr Weiss
00giovedì 11 aprile 2013 17:48
Re:
ZAK007., 11/04/2013 16:47:


Beh..il confronto è stato comunque utile e piacevole.. [SM=g7346]

Allora torniamo a spulciare i film horror.. [SM=g7346]


[SM=x2320233]






oooo k. Io per rimanere al passo mi son appena guardato il 'Non aprite quella porta' del '74.
Anche questo film con una velata comicità intrinseca degli 'assassini' funziona bene, e devo dire che il personaggio Franklin, il ragazzo paraplegico, è veramente ben costruito.


Mr Weiss
00giovedì 11 aprile 2013 19:14
Tra parentesi, non aprite quella porta, il silenzio degli innocenti, Psyco, ecc. (compresa la serie TV amrican horror story che mi sto guardando ora) sono liberamente tratti da uno dei più famosi assassini seriali (serial killer) d'America: ED Gein.
In particolar modo ho avuto modo di constatare che ci si rifà 'non aprite quella porta'.
SPACC THE BALLS
00giovedì 11 aprile 2013 22:50
Re: Re:
Mr Weiss, 11/04/2013 17:48:




oooo k. Io per rimanere al passo mi son appena guardato il 'Non aprite quella porta' del '74.
Anche questo film con una velata comicità intrinseca degli 'assassini' funziona bene, e devo dire che il personaggio Franklin, il ragazzo paraplegico, è veramente ben costruito.



Grande film, non a caso l'ho messo come icona "simbolo" dell'obliteratore [SM=g7349]




Mr Weiss
00venerdì 12 aprile 2013 07:17
Re: Re: Re:
SPACC THE BALLS, 11/04/2013 22:50:

Grande film, non a caso l'ho messo come icona "simbolo" dell'obliteratore [SM=g7349]







Mi è piaciuto anche il personaggio del (credo) padre. Articolato il giusto anch'esso.
Subito bastona i due fratelli come un padre padrone, poi si fa sminuire dal fratello burlone e pernacchioso (anch'esso un bel personaggio). Quando arrivano poi a mattarla, col nonno che continua a perdere la presa della mazza, e molto bello il suo andirivieni, perché un po non vuole vedere ed un po incita, come un bambino disturbato e sovraeccitato.
Sì, fatto bene il film.


P.S. Leather Face è un bamboccione!


SPACC THE BALLS
00venerdì 12 aprile 2013 09:56
Re: Re: Re: Re:
Mr Weiss, 12/04/2013 07:17:



Mi è piaciuto anche il personaggio del (credo) padre. Articolato il giusto anch'esso.
Subito bastona i due fratelli come un padre padrone, poi si fa sminuire dal fratello burlone e pernacchioso (anch'esso un bel personaggio). Quando arrivano poi a mattarla, col nonno che continua a perdere la presa della mazza, e molto bello il suo andirivieni, perché un po non vuole vedere ed un po incita, come un bambino disturbato e sovraeccitato.
Sì, fatto bene il film.


P.S. Leather Face è un bamboccione!



Beh, lo credo, è ritardato, anche se è il personaggio più famoso del film [SM=g7346]

E' un film che divenne subito un classico, e Tobe Hooper si decise ben 12 anni più tardi a dargli un seguito ( nell'86 ) : il secondo gioca ancor di più sull'ironia, diciamo pure che, per dialoghi e per situazioni, è addirittura un film comico in moltissime scene. La stessa strada intrapresa da Raimi per il suo cult "la casa" : il secondo è un horror ultrademenziale, con molte scene che addirittura ricordano i cartoni animati ( e pure lì si ride un sacco ). L'apoteosi arrivò poi con il già citato "l'armata delle tenebre", che era il seguito dei primi due "la casa".




Mr Weiss
00sabato 13 aprile 2013 20:45
Continuo a colmare i miei vuoti horror.
Ho guardato Non aprite quella porta 2.
Bocciato.
Il tentativo di buttarsi sulla comicità non è riuscito in pieno, sacrificandogli tutti i tentativi di dar spessore ai personaggi del primo.
Spesso soffermandosi troppo su aggressioni o inseguimenti diventa noioso, e i personaggi del film son 'tirati via'.



Prossima serie in esame:
La casa
La casa 2
L'armata delle tenebre.
SPACC THE BALLS
00domenica 14 aprile 2013 08:53
Vuoi dire che ancora non avevi visto questi imprescindibili classici? [SM=g7346]

Mr Weiss
00domenica 14 aprile 2013 11:31
Re:
SPACC THE BALLS, 14/04/2013 08:53:

Vuoi dire che ancora non avevi visto questi imprescindibili classici? [SM=g7346]




Sì, son lacunoso per quel che riguarda l'horror, ma rimedierò [SM=g7346]


Mr Weiss
00martedì 16 aprile 2013 18:12
Allora, come ho detto ho visto i tre film della casa.

Va riconosciuto al giovanissimo Raimi di 'La casa' che al di là della solita trama scarsa, le inquadrature e diverse trovate del film son fatte veramente bene.
Campbell non emerge ancora.
(Le inquadrature. Quello che il Jakson del signore degli anelli non ha ancora imparato a fare).

'La casa 2' inizia a vertere verso quella deriva comico-cartonesca che lo rende piacevole da guardare. Raimi è ormai un regista maturo.
Si potrebbe dire che è l'unico film horror che mi viene in mente dove il buono riesce a tener testa alla grande ai mostri, ma la verità è che non è un vero horror, o quantomeno è un sottogenere. C'è molto del genere fantasy.

'L'armata delle tenebre' è veramente forte. Con la strada aperta dai primi due film si è arrivati agli apici del sottogenere. Una Warnen Bross in cihiave horror. Divertentissimo.
Campbell qui è all'apice della forma, e con quel suo viso da bello un po troppo spigoloso sembra un cartoon lui stesso.

ZAK007.
00mercoledì 17 aprile 2013 14:30

La timida,anonima,irrealizzata,introversa,tendenzialmente lesbica e ordinaria Alyce,vive una sua vita;
Vive sola,ha un lavoro del cazzo,poche conoscenze,un’esistenza abbastanza monotona e un’unica migliore amica,Caroll.
Dopo una serata all’insegna di alcool e droghe,le due amiche decidono di finire la nottata salendo sul tetto del palazzo dove vive Alyce.
Un po’ a causa dello sballo e un po’ per un incidente,la povera Caroll scivola dal cornicione e finisce per schiantarsi sul selciato.
Questo è l’evento che in modo lento ma definitivo,determina la discesa di Alyce nella follia più assurda..(In realtà,forse,qualche piccolo problema latente,questa ragazza già l’aveva,ma lo controllava a tal punto da renderlo cosa poco rilevante).
Le poche certezze e gli equilibri precari cadono..la droga e i sensi di colpa offuscano il pensiero razionale e la conducono verso una strada senza ritorno..una devastante e violenta pazzia totale..

Definire “Alyce” un film horror può suonare atipico..e in realtà lo è.
Non è certo un horror classico.
Niente “presenze”..niente spiriti maligni..niente zombies,ne vampiri,ne serial killer a prova di proiettili..solo la discesa nell’inferno di una psiche debole e sostanzialmente oscura.
Una superficie banale sotto la quale si nasconde una rabbia senza coscienza.
Fa venire in mente la frase che pronuncia il Joker in “Killing Joke” di Bolland e Moore,parlando dell’essere umano:”..il suo fragile senso dell’ordine e la sanità mentale.Se appena ci si esercita un po’ di pressione sopra..zac!Saltano!”
Questo accade a Alyce..la sua sanità mentale e il suo piccolo mondo fatto di inesistenti sicurezze,si sbriciolano e le rotelle del suo ingranaggio saltano via rotolando lontano.

Tecnicamente il film è piuttosto lento e se vi aspettate di vedere sangue o squartamenti vari nella prima mezz’ora,rimarrete delusi.
Per tutta la prima parte,il vero argomento sul quale si gioca è la graduale perdita di contatto di Alyce con la realtà.Solo dopo aver toccato il fondo (illuminata da una conversazione col suo sporco e allucinato pusher),la ragazza darà sfogo ai suoi intenti omicidi.

Pur essendo piuttosto serio,il film non manca di momenti piuttosto comici (determinati da una follia pura),come i metodi utilizzati da Alyce per liberarsi del corpo della prima vittima.
Unica pecca: forzato e poco realistico il momento successivo allo sbudellamento dell’ex fidanzato di Carol;uno che ha uno squarcio da cui escono gli intestini,potrà difficilmente esprimersi in modo tanto chiaro e comprensibile.

Nel complesso mi è piaciuto molto.
Il viaggio nell’alienazione totale di Alyce è allucinato quanto spaventoso..e trova il suo culmine nel finale e nelle sue ultime parole.

Voto:8




Uploaded with ImageShack.us



ZAK007.
00sabato 20 aprile 2013 00:05

Dottore!
Visto che stai colmando le tue lacune horror,mi permetto di consigliarti anche i "Creepshow" dello Zio Tibia (i primi due..il terzo non l'ho ancora visto).
Già visti?

Ho visto "The Theatre Bizarre" che ha lo stesso stile dei Creepshow (brevi racconti horror).
Prossimamente posto la mia recensione.. [SM=g7350]

[SM=x2320233]



ZAK007.
00domenica 21 aprile 2013 23:25




Uploaded with ImageShack.us


“The Theatre Bizarre” è un film che riprende la struttura narrativa del succitato “Creepshow”;
Nonostante l’utilizzo di questo clichè (che poi non è stato abusatissimo in passato),il risultato finale appare abbastanza originale e fresco (soprattutto se confrontato con tutte le solite clonazioni dedicate a vampiri,zombie et similari).
Il film è composto da sei episodi presentati da pupazzi umani a un’unica sventurata spettatrice,all’interno di un teatro abbandonato in stile Grand Guignol.
Non tutti i sei episodi sono completamente riusciti,ma nell’insieme risultano piuttosto piacevoli e,in alcuni casi,anche inquietanti.

Episodio 1: Una coppietta di turisti americani fa vacanza in un piccolo paese perso tra i boschi della Francia.Lui è un appassionato di esoterismo e,incuriosito da una donna che gestisce un banco di oggetti al mercato,si reca a casa di lei per vedere una rara copia del famigerato “Necronomicon”…
-Tra i sei episodi,questo è a mio parere il meno riuscito..non tanto per le citazioni visive a richiamare Lovecraft,quanto per uno sviluppo della storia troppo in stile “favola nera”.-
Voto: 5

Episodio 2: Due amanti in crisi sentimentale;lui follemente e ossessivamente innamorato di lei che,invece è decisa a raccontargli la verità e troncare il rapporto per sempre.
La donna lo raggiunge nell’appartamento per portarsi via le ultime valige..lui la segue per le stanze piangendo e chiedendole di restare.Lei gli dice che è finita,schiacciandolo senza pietà sotto al peso della verità fino ad umiliarlo.
-L’episodio è carino..freddo e secco..il finale è forse un po’ “telefonato” ma,tutto sommato la parte centrale è piuttosto buona.
Voto: 6

Episodio 3: Un uomo è perseguitato da sogni ricorrenti,nei quali finisce sempre per perdere in modo atroce la propria virilità.Marito fedigrafo,tratta la moglie con sufficienza e pensando che i suoi incubi siano dettati dai sensi di colpa,si rivolge a uno psicologo per trovare una soluzione.
Scoprirà troppo tardi che sua moglie non è quella donna remissiva e indifesa che sembra essere.
-Buona l’atmosfera onirica che ci accompagna per quasi tutto l’episodio,fino a intrappolarci tra realtà e sogno nel tagliente finale.
Voto: 6,5

Episodio 4: Durante un viaggio in automobile,una bambina assiste insieme alla madre ad un incidente stradale.Tra flashback del sinistro e atmosfere rarefatte (incrementate da un’ottima fotografia),la bambina cercherà le risposte alla sua curiosità,facendo domande alla madre per indagare sul grande mistero della morte.
-Questo episodio è uno di quelli che mi è piaciuto di più; è una sterzata spiazzante.Dopo i primi tre episodi intrisi di sesso e sangue,questo racconto tratta di morte con una poetica e una leggerezza che lascia colpiti.Molto carino.
Voto: 7

Episodio 5: In una sporca e notturna ambientazione cittadina, c’è una donna che uccide altre donne.I suoi obbiettivi sono donne emarginate,tossiche e vagabonde..donne che sono comunque sull’orlo del baratro.
Utilizzando una siringa,la killer si appropria dei ricordi delle sue vittime aspirandoli dagli occhi nel momento che precede la morte,per poi iniettarli nei suoi.
Il giorno in cui la sua sete di ricordi altrui,la spingerà ad un azzardo di troppo,la sua vita cambierà.
-Non male neppure questo.Fastidioso per chi non ama vedere aghi inseriti nel bulbo oculare,ma interessante nel concept.
Voto: 7

Episodio 6: In questo episodio il punto focale è il cibo (i dolci soprattutto).Fin dal principio le due protagoniste chiacchierano di cose superficiali mentre si ingozzano di dolci come bestie all’ingrasso.
Giunte a una sorta di festino dove la parola d’ordine è “mangiare e abbuffarsi” ci si accorgerà che non solo i dolci danno la felicità..
-A mio parere il migliore dei sei episodi.Metafore e simbolismi sono il sottofondo del racconto e i contrasti tra le ambientazioni grezze e sporche alternate a contesti pop-psichedelici anni ’60,sono ben ricercate.
Voto: 7,5






ZAK007.
00venerdì 26 aprile 2013 22:58

"The ABCs of Death"

Davvero interessante questo film-esperimento indipendente.
26 racconti brevi di altrettanti registi,ognuno alle prese con una lettera dell’alfabeto da cui trarre una storia che abbia la Morte come argomento fisso.
La varietà di stili e approcci che ne viene fuori è curiosa ma mai troppo caotica,seppure il film sia piuttosto lungo (due ore circa).
Si spazia dal noir,allo splatter,passando per un paio di animazioni e qualche excursus davvero ai limiti del concepibile.
C’è di tutto e di più in “The ABCs of Death”.
Un cartone animato molto divertente su uno stronzo di merda che vuole uccidere la donna che l’ha evaquato..
Una delirante storia nipponica basata sulle scoregge e su un amore lesbo che nasce da queste..
Una tazza del cesso assassina (girato con la tecnica di animazione della plastilina)..
La caccia e l’uccisione di un vampiro girata in soggettiva..
Uno splatterissimo racconto riguardo a una donna obesa che decide di “dimagrire” con un metodo piuttosto estremo..
Un pesantissimo episodio in cui una forzata gara di masturbazione giunge a limiti mortali..

Ovviamente i 26 episodi del film non sono tutti piacevoli..alcuni sono davvero piuttosto forti sia nei concetti che nel girato..alcuni sono un po’ banali..altri fin troppo profondi..
Ma nel complesso direi che,in questo che è sostanzialmente un esercizio di stili,ci sono molte buone prove..e nonostante la lunghezza della pellicola,la differenza tra i vari racconti,la fa scorrere bene.

Spiccano nel gruppo,i lavori dei registi nipponici;folli,deliranti,eccessivi e girati con una sorta di sottotraccia tipica di alcuni hentai..gli episodi “Fetore” (quello sulle scoregge) e “Libido” (quello sulla masturbazione forzata),ne sono evidenti esempi.

E’ piuttosto “fuori schema” questo film..ma se il genere vi appassiona,sicuramente potrete trovare qualche interessante idea,oltre a un po’ di sano svago sanguinolento.

Voto complessivo: 8




Uploaded with ImageShack.us



SPACC THE BALLS
00sabato 27 aprile 2013 10:24
Re:
ZAK007., 20/04/2013 00:05:


Dottore!
Visto che stai colmando le tue lacune horror,mi permetto di consigliarti anche i "Creepshow" dello Zio Tibia (i primi due..il terzo non l'ho ancora visto).
Già visti?

Ho visto "The Theatre Bizarre" che ha lo stesso stile dei Creepshow (brevi racconti horror).
Prossimamente posto la mia recensione.. [SM=g7350]

[SM=x2320233]




Il primo Creepshow è grandioso! Il secondo è così così, si perde nello standard di tanti altri film di genere dell'epoca, il terzo non sapevo nemmeno esistesse [SM=g7346]




SPACC THE BALLS
00sabato 27 aprile 2013 10:38
Altri mega classici dei tempi che furono sono i film di Dario Argento, in particolare consiglio il trittico Profondo Rosso, Suspiria e Inferno.

Il più allucinogeno in assoluto ( quanto a fusione di musica, immagine e splatter, tutto ultramaniacale e "psichedelico" ) è sicuramente Suspiria, un vero delirio!



Esulando invece dal genere prettamente horror, un altro classico imperdibile, un film veramente bello, è La Zona Morta di Cronenberg, che unisce paranormale a fantapolitica, con l'intreccio pure di un serial killer da thriller splatter : un film straordinario ( tratto da Stephen King ) con un finale di una genialità assoluta!

( un film che in qualche modo lo ricorda è l'altrettanto bello Blow Out di Brian De Palma, anche se lì mancano il paranormale e la fantapolitica, c'è però la politica e il thriller, pure lì con l'intreccio di un serial killer : è più un film alla Hitchcock, però altrettanto bello, e pure questo con un finale che, allacciandosi alla scena iniziale del film, lo chiude con un colpo di genio a grandissimo effetto ).

Scuole di cinema molto diverse quelle di Argento, Cronenberg e De Palma, ma tutte da autentici fuoriclasse.



ZAK007.
00sabato 27 aprile 2013 22:47
Re:
SPACC THE BALLS, 27/04/2013 10:38:

Altri mega classici dei tempi che furono sono i film di Dario Argento, in particolare consiglio il trittico Profondo Rosso, Suspiria e Inferno.

Il più allucinogeno in assoluto ( quanto a fusione di musica, immagine e splatter, tutto ultramaniacale e "psichedelico" ) è sicuramente Suspiria, un vero delirio!



Esulando invece dal genere prettamente horror, un altro classico imperdibile, un film veramente bello, è La Zona Morta di Cronenberg, che unisce paranormale a fantapolitica, con l'intreccio pure di un serial killer da thriller splatter : un film straordinario ( tratto da Stephen King ) con un finale di una genialità assoluta!

( un film che in qualche modo lo ricorda è l'altrettanto bello Blow Out di Brian De Palma, anche se lì mancano il paranormale e la fantapolitica, c'è però la politica e il thriller, pure lì con l'intreccio di un serial killer : è più un film alla Hitchcock, però altrettanto bello, e pure questo con un finale che, allacciandosi alla scena iniziale del film, lo chiude con un colpo di genio a grandissimo effetto ).

Scuole di cinema molto diverse quelle di Argento, Cronenberg e De Palma, ma tutte da autentici fuoriclasse.







Sul trio di Dario Argento proposto da Spacc,concordo..
Ci aggiungerei anche "L'uccello dalle piume di cristallo"..

E concordo anche su "La Zona Morta" del duo King-Cronemberg..un gran bel film con un eccezionale Christopher Walken.

E visto che si cita Cronemberg consiglierei anche "Videodrome",delirante e sanguinolento al punto giusto.. [SM=g1652044]

Oh,dottor Weiss..mi pare che qualche traccia l'abbiam proposta.. [SM=g7350]

Ci facci sapere.. [SM=x2315200]

[SM=x2320233]


Mr Weiss
00sabato 27 aprile 2013 23:20
Che posso dire? D'ario Argento lo conosco piuttosto bene, e devo dire che profondo rosso e quattro mosche di velluto grigio sono i miei preferiti.
Dario, sebbene negli ultimi film non ha eccelso, è un grande della macchina da presa, e la sua firma è una recitazione volutamente quasi finta, teatrale (e infatti spesso pesca dal teatro i suoi attori).
Di film tratti da libri di King ne ho visti una pozza.
De Palma è un altro grande. Non c'è che dire.
Io nelle critiche mosse all'inizio di questo topic chiaramente non mi riferivo a questi film, ma ai cosidetti film splatter. In ogni caso ogni consiglio è ben accetto.
SPACC THE BALLS
00domenica 28 aprile 2013 10:58
Ok, se vuoi uno splatterazzo veramente con i controcoglioni allora ti consiglio Re-Animator di Stuart Gordon : anche quello gioca con l'ironia e il demenziale ma di splatter e di immagini disgustose e "disturbanti" ce ne sono praticamente per l'intera durata del film! Il "divertimento" è assicurato [SM=g7346] , è un mega splatter davvero da cult!

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com