W CHARLIE BROWN

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Mr Weiss
00martedì 2 giugno 2009 00:38
merinze
00martedì 2 giugno 2009 15:43


Glielo aveva detto senza arroganza. Senza sminuire. Quasi con tenerezza e dispiacere.
Una specie di consiglio strano e inaspettato da quelle labbra, che a lei è rimasto sorprendentemente nel cuore.
Perché salute è una parola importante. Viene dalla stessa radice di salvezza. Anche dell’anima. E’ una parola gonfia, pulsante, perché ha dentro l’idea di benessere, di felicità, al positivo, oltre che quella di assenza di male, al negativo.
Pensa alla salute: cerca la tua propria felicità, piuttosto. Non puoi badare ora alla mia.
C’era anche un velo di tristezza nel tono. Come a dire: non merito così tanta attenzione. O forse semplicemente non la desidero. Il mondo, il mio mondo, va avanti così, come vuole, anche se a te sembra assurdo. Lo ha detto senza fastidio, però. Di questo Allemanda è sicura, non c’era fastidio.
Tutte le volte che Allemanda si accorge di pretendere di cambiare il mondo, fosse anche un piccolo mondo contemporaneo, e si strugge perché nonostante gli sforzi non ci riesce, si ricorda di quella frase.
E di quel giorno, durante il suo primo anno con i quasi-teenagers, e di quell’incorreggibile faccia da furbo con le lentiggini, l’occhio triste e già un accenno di peluria sotto il naso. Di come lei cercasse di fargli capire che così non aveva senso andare avanti, che bisognava remare, e non andare alla deriva. E della sua risposta spiazzante e dall’accento scanzonato: A professore’, davero, nun te la devi prende così, pensa alla salute.
E anche di tutte le risate, dolci e amare, che ne seguirono, e che da quella classe lei si sarebbe portata via. E del senso di amarezza quando seppe, ormai da lontano, che quel ragazzino così fragile e senza reti era stato bocciato, aveva cambiato scuola, e poi chissà.

L’ultima volta in cui Allemanda ci ha pensato è stata ieri sera, mentre preparava una cena frugale, come le pareva essere stato il raccolto della giornata.
E ha augurato di tutto cuore a un ragazzone quasi maggiorenne - che se anche lo incontrasse non lo riconoscerebbe più – di essere stato capace di pensare anche lui, davvero, alla salute.

(non l'ho scritta io, l'ho trovata nel web...ma mi è piaciuta)
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