si alla maria sul balcone

Via libera dalla Cassazione alla coltivazione, sul terrazzo di casa, di una piantina di marijuana perché il fatto, nonostante il rigido orientamento delle norme sugli stupefacenti, non ha alcuna portata offensiva. Per questa ragione i supremi giudici hanno respinto il ricorso con il quale il procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro ha protestato contro l'assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di 'maria' sul balcone della sua abitazione a Scalea (Cosenza). Con questo verdetto i supremi giudici - sentenza 25674 - sembrano volersi lasciare alle spalle quella giurisprudenza che ha stabilito che deve essere sempre punita la coltivazione di sostanza stupefacente.

In particolare la Cassazione, per sdoganare dalla soglia di rilevanza penale il possesso della piantina di canapa indiana, fa riferimento a un principio giuridico che "sebbene timidamente ha già fatto capolino nella giurisprudenza di merito e di legittimità e che tira in ballo la necessità che il possesso limitato di piante o principi droganti sia in grado di procurare danni. In pratica, ad avviso dei supremi giudici occorre sposare la linea di giudizio che individua nella "problematica dell'offensività" la leva "destinata in futuro ad innovare tutto il sistema penale".

Dunque quando la "modestia dell'attività posta in essere" emerge da circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg 16, il comportamento dell'imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario. In conclusione, osserva la Cassazione, non solo non é punibile alcun comportamento non previsto dalla legge come reato, ma non è punibile nemmeno il reato che non procura danni a nessuno: in altre parole "nullum crimen sine lege" ma anche "nullum crimen sine iniuria".

Benissimo! quindi una piantina in un vasino non sarebbe punibile... capito! invece di seminarla come faccio ora, metterò ogni piantina in un vasino, così se vengono non troveranno da eccepire.

Lo dicevo io che non facevo nulla di male!

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Mercoledì 22 Giugno 2011

Andava regolarmente a prendersi cura amorevolmente di oltre 50 piante di “Cannabis Indica”, alcune delle quali alte oltre due metri, in località Monte Coppo senza accorgersi che era da tempo sotto osservazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Viterbo i quali nella serata di ieri, dopo molte ore di attesa lo hanno colto proprio quando si faceva largo tra la fitta vegetazione che proteggeva dalla vista di occhi indiscreti la sua piantagione.

L'uomo di 37 anni, residente in Castiglione in Teverina ed esercitante la professione di barbiere in Orvieto è stato quindi immediatamente bloccato e dichiarato in stato di arresto ai sensi dell’art 73 DPR 309/90.

L'uomo che aveva con sé anche una certa quantità di hashish è stato tradotto al carcere di Viterbo.

Va beh, questo era megalomane. Però che uno debba esser arrestato perché coltiva delle piante è da pazzi!

Vi ricordate la scena de "Il ciclone", dove il vecchio padre fuma con uno dei giovani uno spinello e racconta che, per errore, anni prima, aveva piantato della canapa ,che poi si era rivelata indiana. Ad una occasionale visita del Maresciallo della locale stazione e della consorte di quest'ultimo,alla domanda che erba fosse,aveva risposto "Rape Indiane", l'incuriosito Maresciallo se ne fece una bella cesta di provvista che consumo' a casa ,facendovi la ribollita.
"Chiaro" narra il vecchio contadino "che li si trovo' giorni dopo al bar che cantavano le canzoni di Jimmy Hendrix ".

Poi comunque io la Maria preferisco tenerla in casa che poi mi prende freddo...

Mr Weiss, 29/06/2011 20.27:

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Poi comunque io la Maria preferisco tenerla in casa che poi mi prende freddo...

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So' meridionale io