Ho sottotitolato “Il Magritte della fotografia” perché Ben Goossens non condivide solo la terra natia col famoso pittore (sono entrambi Belgi), ma anche il concetto di Surrealismo da lui rappresentato sulle tele.
La differenza è che Goossens al posto del pennello utilizza la macchina fotografica e da vita a composizioni oniriche degne del Maestro ispiratore.
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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."