Il film vive già autonomamente e volutamente di contrasti;il soldato “Joker” che combatte con la scritta “Born to Kill” (titolo del libro da cui il film è tratto) sull’elmetto e il simbolo della pace appuntato sulla divisa,e che a un certo punto,vedendo i suoi compagni uccisi e uccidendo a sua volta,scoprirà la triste realtà della guerra..il soldato “palla di lardo” che da ingenuo e bonaccione viene trasformato in psicopatico omicida..una generazione di giovani che viene catapultata in un conflitto che non comprendono e che finirà col cambiarli per sempre.
Il film è formato da due parti ben distinte: Addestramento e Fronte
Musicalmente parlando è interessante notare che,ad eccezione del brano “Hello Vietnam” (di Johnnie Wright) che risuona durante i titoli di testa (mentre le reclute vengono rasate),in tutta la prima parte del film la musica è assente.
A parte le canzoni che vengono intonate dalle reclute che marciano e le ritmiche marziali dei tamburi durante le esercitazioni,non c’è una sola canzone ad allietare lo spirito.
E’ probabile che Kubrik abbia voluto rendere sonoramente,il distacco che separa il “mondo esterno” dal rigido e deprimente campo militare.
La “musica” più ossessiva è la voce tonante dell’implacabile sergente Hartman,determinato a piegare i giovani fino a trasformarli in veri Marines.."dispensatori di morte".
Non è musica ma vale la pena ricordarlo..
“Io sono un duro ma sono giusto;qui non si fanno distinzioni razziali..qui si rispetta gentaglia come negri,ebrei,italiani o messicani.Qui vige l’eguaglianza:non conta un cazzo nessuno..”
(continua...)
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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."