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Sfogolandia

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2014 08:11
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Ho creato Sfogolandia..

E approfitto dell’ospitalità di questo spazio svuotato..questo angolo di scarso passaggio..così silenzioso e distante dalla confusione ordinata.
Non ho voglia di aprire un blog (per ora)..mi serve solo una piccola area virtuale dove sfogare il mio sentire..
..che a volte il silenzio circostante è davvero dorato e non ha bisogno di chiacchiere vuote per restare silenzio.
Così..quando mi girano i coglioni e ho voglia di sparare a zero su qualcosa,vengo qui e butto fuori.
Non lo legge nessuno ma non importa..l’importante per me è buttar fuori..

E’ triste non avere più un luogo virtuale..non uno che si possa sentire proprio..non uno davvero aperto e disposto allo scambio equo..non uno che non venga contaminato dal dire pur di non dire..
Non sono contro il dire senza dire..però quando è perenne come il freddo al polo,fa gonfiar i coglioni.
Che il dire senza dire è diventato uno sport..sta mania di racchiudere la noia in due righe si è affermato sui famigerati social-network e si è diffuso come un virus sui forum come nella maggior parte del quotidiano.

Il dire senza dire…
Tempo fa ci scrissi un topic proprio qui su Settecolori..

Qui: pitelli.freeforumzone.leonardo.it/d/8328698/STRANI-TOPIC/discussi...

Ironizzavo sui titoli delle discussioni che apparivano sui forum e sui contenuti che le stesse avevano.
Ridevo del fatto che Topic con titoli assurdi (e contenuti ancora più improbabili) fossero seguiti dalla maggioranza delle utenze a scapito di altri,magari un po’ più seriosi.
Ma mi sbagliavo.
Non tenevo conto del fatto che per la maggioranza delle utenze,gli spazi virtuali sono solo un passatempo..un gioco..uno svago.
Le cose seriose non attecchiscono..sono spesso troppo lunghe da leggere,troppo complesse da seguire e troppo impegnative per rispondere..sempre che qualcuno abbia qualcosa da dire,ovviamente.

Le cose seriose annoiano..e sono pure pericolose; possono stimolare a parlare di se stessi..a mettersi in gioco esprimendo il proprio modo di vedere le cose..svelare le proprie opinioni e mostrare chi si è..
A far battute e discorsi leggeri si appare solitamente simpatici.
A far discorsi seriosi..ommioddio!..non sia mai!..si corre il rischio di apparire come fottutissimi esseri umani!..Che schifo!..Che vergogna!
Per fortuna si può sempre evitare..basta saltare oltre e fottersene.

Queste utenze misteriose..
A forza di battute,ironie varie e quattro righe in croce sulla vacanza o sul quotidiano,li conosci da anni e non sai chi siano.
Gli stessi che storcono il naso,ti snobbano o ironizzano quando leggono una prosa,uno sfogo o un pensiero in cui metti a nudo i tuoi limiti o racconti del tuo percorso di vita,per poi dirti che non ti fai conoscere..
Gli stessi che dichiarano di non riuscire a leggere più di quattro righe (quindi non leggono quel che scrivi) e poi pretendono di giudicarti e criticarti..e ti dicono “li conosco quelli come te”..sticazzi!
Gli stessi che saltano oltre se trovano uno scritto che parla di dolore e poi si commuovono e esprimono il loro pensiero quando viene postata la foto di un bambino Siriano in lacrime tra le macerie della guerra o una foresta millenaria rasa al suolo e ridotta a un deserto.
Quasi come se si rendessero conto del dolore solo se glielo schiaffi sotto gli occhi con un immagine..
Per non parlare poi di quelli che in realtà ti hanno conosciuto attraverso i tuoi scritti,ma hanno cambiato così tante volte opinione (in base all’umore o alle aspettative) da non capirci più un cazzo e sparare a zero sempre e comunque..
Utenze misteriose..
Ma non poi così tanto..

E’ paradossale che coloro che faticano a leggere e scrivere,facciano tanto i fighetti schizzinosi con coloro che leggono e scrivono molto.

Ma continuo a sbagliarmi.
Continuo a non tenere conto che la maggioranza delle utenze,gli spazi virtuali sono solo un passatempo..un gioco..uno svago.
Continuo a pensare che,per me,gli spazi virtuali sono un modo in più per poter esprimere il proprio sentire..un ulteriore occasione di comunicazione e condivisione..
Continuo a sbagliarmi..
Continuerò a sbagliarmi..

E fankulo alla sintesi..


[SM=x2320233]





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23/04/2014 23:30
 
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Essere stronzi (ma intendo DAVVERO stronzi) non è cosa che si impara dall’oggi al domani;
C’è chi ci nasce e chi ne apprende i segreti lungo il percorso di vita.
Per alcuni la “stronzaggine” è un arte: una disciplina che non è fatta solo di rabbia e risentimento,ma soprattutto di solide argomentazioni e buona dialettica.
Per altri la stronzaggine è una pericolosa droga: perché essere stronzi da spesso una sensazione di superiorità e da l’impressione di avere un certo controllo sugli avvenimenti..rende sicuri.
Altri ancora sono convinti che sia un ottima arma: efficace per la difesa in quanto spaventa e tiene lontani gli altri potenziali stronzi,e ancora meglio per l’attacco in quanto pone i deboli in condizioni di inferiorità e (se ben usata) può annientare chiunque abbia un pensiero differente.

In realtà la Vera Stronzaggine può essere tutte e tre queste cose: è Arte,è Droga ed è un Arma.
E credetemi,io lo so..perchè ci fu un tempo in cui,pur non essendoci nato,sapevo essere stronzo e sapevo fare molto male.
Bravo a individuare i tuoi punti deboli..freddo e appagato nello smontarti..spietato nel farti sentire una nullità idiota con due frasi.
Arte..Droga..Arma..

Ma il fatto di essere Stronzi con chiunque e non solo con chi lo merita,non è ovviamente qualcosa di cui potersi fare vanto.
Il problema nasce dalla sensazione di potere e dalla soddisfazione che l’essere stronzi da; finchè si utilizza quel potere per sistemare altri stronzi,ci si sente giustificati.
Dal momento che lo si usa sempre e comunque,allora l’essere stronzi diventa un semplice e triste dato di fatto e non è più un mezzo legittimo..diventa uno status.
E’ per questo motivo che ho smesso ed evito di utilizzare quest’arma.
Posso fare lo stronzo all’occorrenza..ma non voglio esserlo..non fa parte del mio vivere.

Però..
Il mondo è pieno di Stronzi certificati alla nascita,nonché di Stronzi che si divertono a esserlo.
A volte è davvero difficile non lasciarsi andare alla Stronzaggine; quando arroganti,ipocriti e paraculi si sentono liberi di colpirti,lo stimolo a ricambiare le loro “cortesie” si fa davvero imperioso.
Il rischio è legato al fatto che,come detto,la Stronzaggine può diventare una droga.
Schiacciare gli stronzi usando le loro armi e ricambiarli con la stessa moneta,è cosa che può dare assuefazione.
Sono poche le cose che danno soddisfazione come vedere certi coglioni cadere dai piedistalli sui quali loro stessi si sono messi..ma è pericoloso far diventare questa pratica troppo continuativa.

Perciò,cari Stronzi..meglio che evitiate di gironzolarmi intorno per tentare di mostrare una cultura e una solidità che non avete; io posso fare lo Stronzo come e meglio di voi e una dose di Stronzaggine posso permettermela quando necessaria.
Voi che invece Stronzi non siete..non abbiate timore di rispondere alla Stronzaggine con la Stronzaggine.
A volte è cosa inevitabile..basta che non diventi un vizio.



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09/05/2014 14:05
 
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Non mi era mai successo prima..
Una persona incontrata su un Forum,con la quale si sono condivisi pensieri ed emozioni,scompare all’improvviso.

Non mi era mai successo prima..e fa male.
Mai avrei pensato di piangerne la scomparsa..ancor meno avrei pensato di sentire il dolore per la sua perdita accompagnarmi per ore..per giorni..
Ci sono persone speciali..quelle che hanno davvero qualcosa di diverso dalla norma..quelle persone che sanno comunicare aldilà di modalità,stile o argomentazioni..
E quando se ne vanno,quelle persone lasciano vuoti grandi quanto i pieni che hanno donato con la loro meravigliosa semplicità.
Davvero ci si rende conto dell’importanza di ciò che si ha solo quando si perde.

Manca..
Manca l’abitudine di ritrovarla ogni giorno..il sapere di poter leggere una sua tagliente battuta,un ironico commento ben piazzato..un pensiero che genera a sua volta un pensiero..il sapere che c’è e che puoi interagire con lei,sfiorarla e condividere frammenti del proprio sentire..
Manca il poterle dire cose..manca il poter approfondire un rapporto..manca il poterle essere vicini e sentirla vicina..manca il sorriso che sapeva strapparti e quello che avresti voluto donarle..

Fuori dal mondo “virtuale”,a queste perdite sono a malincuore “preparato” (per quanto davvero lo si possa mai essere),ma di perdere un’amica di Forum non mi era mai successo..
Non mi era mai successo e fa male…cazzo se fa male..

Ciao Claretta..



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15/05/2014 15:34
 
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Che l’essere umano sia una creatura portata istintivamente a socializzare è una bella teoria.
Pensare però al termine “socializzare” come indicativo di una condizione di apertura totale agli altri,è una triste illusione.

Il misconosciuto filosofo Josoke Tunonsay dice:”Socializzare un par di cojoni!”.. [SM=x2163559]

Il buon Darwin (che tutti conoscono) ci studiò sopra e,pur essendo convinto che l'uomo è sempre stato un animale sociale, spinto a creare una condizione di convivenza con gli individui della propria specie, arrivò alla conclusione che il termine “socializzare” non può venire inteso come cooperazione,scambio gratuito o empatia innata.
Il buon Darwin (che tutti conoscono) riconosceva l’uso del termine “socializzare” in un ambito ristretto..quello del gruppo.
Hobbes e Rousseau (che pochi conoscono) vanno oltre e arrivano a definire la socializzazione come una “condizione artificiale”.
Insomma: l’essere umano è un animale sociale ma solo nel concetto di branco.
Piuttosto triste,nevvero?

Per quelli che,come me,per un certo periodo della loro vita si erano illusi che l’uomo fosse (nonostante tutto) portato istintivamente ad allacciare rapporti con il prossimo,scoprire che non è così è stata di certo la fine di un mito.
L’uomo non è portato a socializzare per natura (non nel senso ampio del termine); lo è solo se legato da vincoli di sangue o interessi personali. L’uomo socializza con il proprio branco..del resto se ne fotte senza grossi problemi.

Se si segue una certa logica questa affermazione ha un senso;
E’ difficile considerare il mondo intero come parte di se stessi..e ancora più assurdo immaginare il prossimo come uguale.
Figuriamoci quanto possa essere fuori norma considerare di provare empatia per ogni persona che incrocia il nostro vivere! Non ne usciremmo vivi..e se anche ne uscissimo,di sicuro non ne usciremmo sani di mente.

In fondo è comprensibile;
L’essere umano (a parte qualche rara eccezione) è schiavo della praticità,della superficialità e della semplificazione. Ama la linearità di pensiero e la comodità..odia le complicazioni e tutto ciò che influisce negativamente sulle certezze acquisite.
Il concetto di “propri simili” è preso estremamente alla lettera e racchiude in se l’idea di “similarità soggettiva”, ovvero una somiglianza di comportamenti e modi di pensare che siano come il proprio.
Tutto quello che esula da questo concetto,l’essere umano non lo considera degno di far parte del suo interesse.
Semplificando: chi pensa che il cielo è blu,si veste di rosso e mangia la pasta al sugo, socializzerà con chi pensa che il cielo è blu,si veste di rosso e mangia la pasta al sugo. Sarà invece restio ad avere contatti (se non superficiali) con individui che vedono il cielo azzurro,si veste di blu e mangia le trenette al pesto.
Questo è davvero riconducibile a un comportamento animalesco, dove per far parte del branco bisogna avere le giuste caratteristiche: razza,aspetto,odore,comportamento.

La differenza tra l’animale uomo e gli altri animali sta nel fatto che,l’uomo è capace di simulare.
Il paraculo uomo è capace di fingere una mancanza di preconcetto che invece ha.
Sa mostrarsi aperto e disponibile per rispondere alla comune idea di socialità che lo vuole empatico con tutti i suoi simili. In realtà dietro a questa recita si nasconde il primordiale istinto di appartenenza a un piccolo branco specifico.
E’ tutto perfettamente naturale..l’uomo è un animale,evoluto,ma pur sempre un animale.

Socializzare è l’unico modo che l’animale uomo ha per non restare solo e isolato.
Dal momento in cui forma o entra in un branco,l’idea originale di socializzazione viene corrotta e asservita al solo bisogno personale e condiviso con il proprio gruppo. Il resto resta fuori.
Poco importa se socializzare anche fuori dal branco può essere utile a crescere e a imparare.
Per molti animali umani espandere la propria coscienza è cosa faticosa e a tratti noiosa.

Che poi..per socializzare davvero ci vuole tempo,oltre che voglia..
E l’animale uomo ha sempre un fottìo di cose da fare..mica è colpa sua..è la vita..
O anche no..
Chissà..
Mah..







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18/05/2014 03:03
 
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Con un manico di scopa nel culo..

Così appaiono certe persone.
Lo capisci dalle battute che fanno..dai pregiudizi che esprimono..dall’acida arroganza delle loro parole..dalla totale mancanza di rispetto verso gli altrui sentimenti e modi di esprimerli..
Il tutto per mantenere viva la loro immagine di persone senza peli sulla lingua..presunti esseri lontani da ipocrisie e luoghi comuni..eroi del parlare schietto..portatori sani di pensieri razionali e pertanto sinceri.

E molti ne restano pure affascinati.
Piace questo modo di esprimersi ruvido e apparentemente privo di ipocrisie..fa molto figo e alternativo scagliarsi come falchi sul sentire degli altri,giudicando e condannando.
Questo “guardare dall’alto in basso” gli altri e poi sottolineare (sapendo di mentire) che non ci si considera superiori ma,anzi,inferiori..il massimo dei controsensi.

Che uno poi ci prova a giustificarli..
Saranno le frustrazioni?..Sarà l’insano nichilismo?..Sarà una giornata con la luna storta?..O sarà quel cazzo di manico di scopa che,a lungo andare, ha trasferito la sua rigida forma al malcapitato che lo porta in culo?
E chi cazzo lo può sapere?
E se anche fosse una di queste risposte? Basterebbe a rendere accettabile una mancanza simile?

Che poi in fondo è pure comprensibile che le persone “normali” rispondano con educazione e toni bassi.
Un po’ perché non vogliono scendere a livelli pessimi e un po’ perché non vogliono creare incendi da fuochi fatui.
Mah!..Li comprendo ma sinceramente non li condivido appieno.
Anche perché: va bene che l’anima pia porge l’altra guancia..ma di guance ne abbiamo solo due e finite quelle,forse sarebbe il caso di distribuire qualche sano vaffankulo,no?

Beh..care personcine con il manico di scopa nel culo: mi dispiace molto per la vostra condizione. Anche se so che ve ne fottete altamente,provo tenerezza e pietà per il peso che portate.
So che oltre a non camminare bene ed essere ottimi ramazzatori di strade e pavimenti, sono pochi i momenti in cui potrete davvero trovare pace (a parte quelli in cui state per i cazzi vostri a fare i cazzi vostri che tanto vi piacciono).
Basterebbe toglierselo quel manico di scopa dal culo..magari ogni tanto vi farebbe pure bene..magari vi scoprireste umani anche voi..

E voi,personcine che cercate di rispettare sempre e comunque il prossimo,anche quando vi caga sulle scarpe o vi sputacchia sulla nuca: ricordatevi che ogni tanto è necessario prendere una posizione..è necessario che il rispetto che date sempre vi sia restituito..e che ogni tanto mandare affankulo chi lo merita può essere anche un gesto utile..

Oh..ovviamente e una mia opinione..poi fate vobis come più vi aggrada..

(e fankulo alla sintesi..)






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18/05/2014 17:32
 
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Non può mancarti il mio plauso anche qui!!! [SM=g7444] [SM=g7426]
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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

Apocalisse Laica

Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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21/05/2014 23:08
 
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Dai che ce la puoi fare,Faz..ce la puoi fare..
Dai,che venerdì hai la lezione di tai-chi e ti rilassi..ce la puoi fare..
Non leggere altrove..non lasciarti tirare dentro..lascia perdere..
Recita questo mantra sulla pazienza..tira dritto..
Le bocche senza orecchie non esistono..calmo..
Ce la puoi fare,Faz..sorridi..ce la puoi fare…







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Re:
ZAK007., 15/05/2014 15:34:


Che l’essere umano sia una creatura portata istintivamente a socializzare è una bella teoria.
Pensare però al termine “socializzare” come indicativo di una condizione di apertura totale agli altri,è una triste illusione.

Il misconosciuto filosofo Josoke Tunonsay dice:”Socializzare un par di cojoni!”.. [SM=x2163559]

Il buon Darwin (che tutti conoscono) ci studiò sopra e,pur essendo convinto che l'uomo è sempre stato un animale sociale, spinto a creare una condizione di convivenza con gli individui della propria specie, arrivò alla conclusione che il termine “socializzare” non può venire inteso come cooperazione,scambio gratuito o empatia innata.
Il buon Darwin (che tutti conoscono) riconosceva l’uso del termine “socializzare” in un ambito ristretto..quello del gruppo.
Hobbes e Rousseau (che pochi conoscono) vanno oltre e arrivano a definire la socializzazione come una “condizione artificiale”.
Insomma: l’essere umano è un animale sociale ma solo nel concetto di branco.
Piuttosto triste,nevvero?

Per quelli che,come me,per un certo periodo della loro vita si erano illusi che l’uomo fosse (nonostante tutto) portato istintivamente ad allacciare rapporti con il prossimo,scoprire che non è così è stata di certo la fine di un mito.
L’uomo non è portato a socializzare per natura (non nel senso ampio del termine); lo è solo se legato da vincoli di sangue o interessi personali. L’uomo socializza con il proprio branco..del resto se ne fotte senza grossi problemi.

Se si segue una certa logica questa affermazione ha un senso;
E’ difficile considerare il mondo intero come parte di se stessi..e ancora più assurdo immaginare il prossimo come uguale.
Figuriamoci quanto possa essere fuori norma considerare di provare empatia per ogni persona che incrocia il nostro vivere! Non ne usciremmo vivi..e se anche ne uscissimo,di sicuro non ne usciremmo sani di mente.

In fondo è comprensibile;
L’essere umano (a parte qualche rara eccezione) è schiavo della praticità,della superficialità e della semplificazione. Ama la linearità di pensiero e la comodità..odia le complicazioni e tutto ciò che influisce negativamente sulle certezze acquisite.
Il concetto di “propri simili” è preso estremamente alla lettera e racchiude in se l’idea di “similarità soggettiva”, ovvero una somiglianza di comportamenti e modi di pensare che siano come il proprio.
Tutto quello che esula da questo concetto,l’essere umano non lo considera degno di far parte del suo interesse.
Semplificando: chi pensa che il cielo è blu,si veste di rosso e mangia la pasta al sugo, socializzerà con chi pensa che il cielo è blu,si veste di rosso e mangia la pasta al sugo. Sarà invece restio ad avere contatti (se non superficiali) con individui che vedono il cielo azzurro,si veste di blu e mangia le trenette al pesto.
Questo è davvero riconducibile a un comportamento animalesco, dove per far parte del branco bisogna avere le giuste caratteristiche: razza,aspetto,odore,comportamento.

La differenza tra l’animale uomo e gli altri animali sta nel fatto che,l’uomo è capace di simulare.
Il paraculo uomo è capace di fingere una mancanza di preconcetto che invece ha.
Sa mostrarsi aperto e disponibile per rispondere alla comune idea di socialità che lo vuole empatico con tutti i suoi simili. In realtà dietro a questa recita si nasconde il primordiale istinto di appartenenza a un piccolo branco specifico.
E’ tutto perfettamente naturale..l’uomo è un animale,evoluto,ma pur sempre un animale.

Socializzare è l’unico modo che l’animale uomo ha per non restare solo e isolato.
Dal momento in cui forma o entra in un branco,l’idea originale di socializzazione viene corrotta e asservita al solo bisogno personale e condiviso con il proprio gruppo. Il resto resta fuori.
Poco importa se socializzare anche fuori dal branco può essere utile a crescere e a imparare.
Per molti animali umani espandere la propria coscienza è cosa faticosa e a tratti noiosa.

Che poi..per socializzare davvero ci vuole tempo,oltre che voglia..
E l’animale uomo ha sempre un fottìo di cose da fare..mica è colpa sua..è la vita..
O anche no..
Chissà..
Mah..











Un modo di leggere l'anima!!!!
Sintetico ma ho detto tutto! [SM=g7346] [SM=g7426]


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27/05/2014 23:21
 
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Non mi pare di essermi mai dichiarato meglio o peggio di qualcuno.
Non ho la presunzione di pensare che le mie esperienze valgano più o meno quelle di altri.
Le mie esperienze potrebbero valere di più solo in caso di mancanze d’esperienza altrui..solo in quel caso potrebbero essere considerate di un certo valore.
Non sono meglio o peggio..sono semplicemente diverso.
Spero che almeno questo me lo concediate.

Ma probabilmente la mia affermazione farà pensare che dicendo diverso io intenda migliore..così come qualcuno potrà pensare che io sia un ipocrita che predica pace e poi attacca chi la pensa diversamente.
In realtà a me non piace la guerra..ma se mi sparano addosso,sarei stupido a non rispondere al fuoco.
Per la serie: Buoni sì..ma non coglioni.

Sono infastidito dall’intolleranza generalizzata..sono infastidito dai pregiudizi generati dalla pancia e che non passano mai dal cervello..sono incazzato quando sento parlare di argomenti che non si conoscono..mi infastidisce parecchio chi ti guarda storto o esprime sentenze senza conoscere un cazzo della tua vita..mi irrita chi non sa usare le orecchie per ascoltare ma in compenso ha il vizio di usare la bocca anche a sproposito.
E odio visceralmente quelli che si schierano nel mezzo sbandierando le solite parolone magiche..”Moderazione”..”Quieto Vivere”..”Libertà”..parole delle quali non conoscono il significato ma fanno tanto equilibrati..stanno nel mezzo e non prendono mai posizione..sono paraculi neutrali..come la Svizzera..

Siamo tutti diversi,no?
Partiamo tutti dallo stesso punto e poi ciascuno costruisce il proprio carattere..segue il proprio percorso..e in base alle esperienze si forma opinioni,giusto?
Nonostante istintivamente siamo portati a formare gruppi,famiglie o schieramenti,restiamo tutti individui..
Individui con un istinto di socializzazione,ma pur sempre unici.
Sarà forse che la solitudine ci spaventa..sarà che il calore di persone potenzialmente affini a noi,ci conforta e ci fa provare una certa impalpabile sicurezza..non so..fatto sta che la condivisione di comportamenti e modi di pensare ci facilita la vita.
Il vero problema si presenta quando la condivisione si trasforma in omologazione.
Molti pensano: “Eh,cazzo!Se la maggioranza delle persone (che poi ci sarebbe da stabilire se quella globale o solo quella occidentalizzata) la pensa in un certo modo,significa che pure io ci azzecco,no?”
Mah..visto certi atteggiamenti e comportamenti di questa presunta maggioranza,mi fiderei poco..ma ognuno è libero di recepire la cosa che gli fa più comodo.
Aderire costantemente al “pensiero comune” fa correre il rischio di perdere l’abitudine a pensare con il proprio cervello.

Se uno si guarda intorno cosa vede?..una gran quantità di schifezze..e tutte rigorosamente sostenute dalla grande teorica “maggioranza”.
Egoismo..intolleranza..scarsa memoria..mancanza di empatia..povertà e disperazione..sindrome di benesseri acquisiti..tendenza a razionalizzare tutto,sempre e comunque..
Tutte cose lecite,purtroppo..tutte cose diffuse..così diffuse e radicate che hanno finito col diventare comuni,e quindi assimilabili dalla “maggioranza” (sempre relativa).
Alla fine è più semplice restare nel mezzo..saltellare un po’ qua e un po’ là..così non si corre il rischio di fare brutte figure e scontentare qualcuno..
Vestirsi da paraculi neutrali..come la Svizzera..
Et voilà..il gioco è fatto..







[Modificato da ZAK007. 27/05/2014 23:22]
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Li adoro..
Tutti sti “forgiati da esperienze di vita” che portano ombrelli quando ha smesso di piovere.
Votati al “Santo Equilibrio” e alla “Dea Moderazione”..tutti vogliosi di propagandare “l’arte del compromesso”..
Che riescono a trovare il pelo nell’uovo anche quando,non solo non c’è nessun pelo ma nemmeno un uovo in cui cercarlo.
Sì..io li adoro..
Questi che vedono le cose con un solo volume; o vedono i palazzi e non pensano ai mattoni con cui è costruito oppure guardano i mattoni e non si accorgono del palazzo che formano.

Compromesso..moderazione..interpretazioni ad hoc..pseudo-filosofie zen..cipolle..sedano e carote e..voilà: le minestron!
Il compromesso: la via di mezzo per eccellenza..io do una cosa a te e tu dai una cosa a me..io rinuncio a qualcosa se tu rinunci a qualcosa..la massima espressione di “compravendita dei valori e dei princìpi”..
Quando c’è uno scontro di interessi,ecco che spunta fuori la carta jolly: il compromesso.
Consiglierei a tutti sti illuminati di andarsi a ripassare il significato di questo termine.

Scopriranno che il termine non ha un significato positivo.
Il compromesso è una scorciatoia buona per chi non ha voglia o forza di sostenere le proprie ragioni.
Adattissimo per il tanto osannato “quieto vivere ad ogni costo”..ottimo per chi lo interpreta come soluzione di ogni problema..dogma di chi ritiene opportuno abbassare la testa o girarla a guardare altro.
Per alcuni il compromesso è un sano principio per evitare scontri,discussioni o guerre..sono le stesse persone che vedi imboscate tra i cespugli mentre sul campo di battaglia si combatte e osservano le esplosioni di mortaio come fossero fuochi d’artificio alla festa del paese.
Sono quegli ottimisti ad oltranza che,in base alla bella favola del “Panta Rei” sono convinti che ogni cosa si possa risolvere da sola,senza muovere un muscolo o dire una parola.
Sono quelli che vogliono fare “gli amici di tutti” e non ricordano il vecchio adagio popolare che dice “Amici di tutti,amici di nessuno”.
Sono quelli che preferiscono camminare sul filo al centro e fare gli equilibristi,piuttosto che scegliere di stare da una parte o l’altra.
Sono quelli che scoprono che un calcio nei coglioni provoca grandissimo dolore solo quando il calcio nei coglioni arriva a loro.
Sono quelli che fanno i gay col culo degli altri..quelli che vedono le ragioni ovunque e per chiunque..sono quelli che restano in silenzio per evitare di fare brutte figure e che la brutta figura la fanno lo stesso restando in silenzio.
Sono quelli che durante un conflitto non vogliono sporcarsi i vestiti,in previsione della festa che si terrà per il vincitore.

Oh,sì..quanto li adoro questi guru dell’equilibrio..questi santoni della moderazione..maghi dello spizzicar frasi che dicono tutto senza dire niente..bandiere del ne carne ne pesce..
Pacati..riflessivi..saggi..sempre.
Li adoro ma..mi chiedo..quando nascono discussioni su etica e princìpi comuni,le palle le lasciano a casa per evitare di tirarle fuori e consumarle?

Miei cari..a volte scegliere è necessario..prendere una posizione è sacrosanto..e se per farlo si rischia di non essere compresi o finire nell’occhio del ciclone,poco importa..la leggerezza che sentirete dentro e il guardare la vostra immagine riflessa nello specchio senza provare disgusto,sono sensazioni che ripagano ogni sforzo.








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Dai giusti valori nascono sinergie incredibili capaci di cambiare il mondo.
Loro si accontentano!!! [SM=g1652056]

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Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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Sai Zack io ci scendo pure in piazza ad esprimere il mio parere con modi pacati ma fermi, sono disposta al confronto e anche a cambiare idea se mi si dimostra che stavo sbagliando, ma se mi trovo davanti un muro di gomma, se invece che il chiarimento vedo la fuga, allora mantengo la mia idea e mi limito a guardare. Se devo confrontarmi voglio un degno avversario, urlare alla luna lo faccio solo nelle notti di plenilunio.
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Re:
merinze, 16/06/2014 21:52:




























































































































































































































































Se devo confrontarmi voglio un degno avversario, urlare alla luna lo faccio solo nelle notti di plenilunio.




....ed io ti faccio l'eco nelle notti di senzilunio.... [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7350] [SM=g7479]




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Re:
merinze, 16/06/2014 21:52:

Sai Zack io ci scendo pure in piazza ad esprimere il mio parere con modi pacati ma fermi, sono disposta al confronto e anche a cambiare idea se mi si dimostra che stavo sbagliando, ma se mi trovo davanti un muro di gomma, se invece che il chiarimento vedo la fuga, allora mantengo la mia idea e mi limito a guardare. Se devo confrontarmi voglio un degno avversario, urlare alla luna lo faccio solo nelle notti di plenilunio.




Allora sei tu che mi tieni sveglio nelle notti di luna piena!
Smettila di urlare! C’è gente che dorme! [SM=g1686168]

Scherzi a parte:
Concordo sulla necessità di avere un degno avversario con cui confrontarsi,ma a volte capitano anche avversari con i quali il confronto è inevitabile proprio perché “ignoranti” o “gratuitamente cattivi”.
Il confronto e la discussione non servono solo a chi li intraprende..possono essere utili anche a coloro che vi partecipano da ascoltatori (o spettatori).
Non solo sono utili per proporre idee e cercare risposte,ma servono anche per renderle fruibili a chi sta vicino a noi.
Chi scappa lo fa per mancanza di argomentazioni,ego smisurato o per pura vigliaccheria..ciò non significa che chi resta non debba comunicare la propria opinione.
Sarò un utopista ma mi piace pensare che i muri di gomma non si possono attraversare ma..si può sempre scalarli per passare oltre…sempre che ne valga la pena.

[SM=g7349] [SM=g7426]





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Re: Re:
ZAK007., 17/06/2014 16:27:




Allora sei tu che mi tieni sveglio nelle notti di luna piena!
Smettila di urlare! C’è gente che dorme! [SM=g1686168]

Scherzi a parte:
Concordo sulla necessità di avere un degno avversario con cui confrontarsi,ma a volte capitano anche avversari con i quali il confronto è inevitabile proprio perché “ignoranti” o “gratuitamente cattivi”.
Il confronto e la discussione non servono solo a chi li intraprende..possono essere utili anche a coloro che vi partecipano da ascoltatori (o spettatori).
Non solo sono utili per proporre idee e cercare risposte,ma servono anche per renderle fruibili a chi sta vicino a noi.
Chi scappa lo fa per mancanza di argomentazioni,ego smisurato o per pura vigliaccheria..ciò non significa che chi resta non debba comunicare la propria opinione.
Sarò un utopista ma mi piace pensare che i muri di gomma non si possono attraversare ma..si può sempre scalarli per passare oltre…sempre che ne valga la pena.

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Re:
ZAK007., 16/06/2014 15:37:


Miei cari..a volte scegliere è necessario..prendere una posizione è sacrosanto..e se per farlo si rischia di non essere compresi o finire nell’occhio del ciclone,poco importa..la leggerezza che sentirete dentro e il guardare la vostra immagine riflessa nello specchio senza provare disgusto,sono sensazioni che ripagano ogni sforzo.





E' raro che io non prenda una posizione, chi mi conosce da qualche anno sa bene cosa ho passato proprio per prendere una posizione netta davanti ad una determinata circostanza. Non me ne fregava nulla se non fossi stato compreso, per me in quel frangente era giusto agire come agii. In breve ho avuto la grande soddisfazione di notare che invece mi hanno compreso in molti, anche se quasi tutti in modo silenzioso.

Anche ora ho preso una posizione, che è quella che ti ho raccontato in una lunga chiacchierata notturna alcune settimane fa ... forse non è la tua stessa posizione, ma è pur sempre una posizione, caro Zak. ;)
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ciao ☺
@filippoludov
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Re: Re:
radcla, 18/06/2014 21:57:




E' raro che io non prenda una posizione, chi mi conosce da qualche anno sa bene cosa ho passato proprio per prendere una posizione netta davanti ad una determinata circostanza. Non me ne fregava nulla se non fossi stato compreso, per me in quel frangente era giusto agire come agii. In breve ho avuto la grande soddisfazione di notare che invece mi hanno compreso in molti, anche se quasi tutti in modo silenzioso.

Anche ora ho preso una posizione, che è quella che ti ho raccontato in una lunga chiacchierata notturna alcune settimane fa ... forse non è la tua stessa posizione, ma è pur sempre una posizione, caro Zak. ;)




Sì,Rad..la tua "posizione" la conosco..
Il pezzo non mi è uscito pensando a te.. [SM=g1652044]






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24/10/2014 04:10
 
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Beh..
Nonostante possano negarlo, ci son persone più permalose di quanto possano sembrare..e sì,dico a te.
Ti appaiono aperte e disponibili, ma appena osi fargli un appunto banale o una critica superficiale, ecco che tirano fuori la parte che non conoscevi.
Ed ecco che coloro che si mostravano umili ed equilibrati, ti sparano addosso silenzi massicci e snobbismi di livello extra..non ti calcolano più, anche se qualche giorno prima si professavano amici.
Ti scrivevano..ti chiamavano..ti supportavano..ti seguivano..condividevano..
Ora non sanno neppure chi sei..
Fingono di non averti mai incontrato..fingono di non conoscerti..

Il divertente è che la maggior parte di queste persone è capace di giudicarti e condannarti in 30 secondi 30..ma guai se gli avanzi un opinione o un pensiero distante o non omologabile al loro!..Se lo fai vieni schifato, isolato e abbandonato, e tutto ciò che valeva prima non vale più adesso.
E per cosa?
Per una divergenza di opinione che anziché diventare occasione di discussione, diventa frattura stupida quanto inutile.

Beh,caro amico mio..
Quanto mi dispiace questo tuo cambiamento di atteggiamento non lo potrai mai sapere davvero..
Quanto io abbia creduto nel tuo essermi “vicino” non conta più un cazzo, dal momento che è bastata una piccola critica per farti cambiare opinione..
Quanto mi costa appurare che anche tu (anche tu,cazzo!!!) hai un bastone nel culo che si sente appena c’è una curva a gomito, non potrai neppure immaginarlo..
Davvero non puoi immaginarlo..ma conta zero se non te ne fotte un cazzo..

E pensare che..
Ti ho voluto bene..


P.S. ..e sì,dico proprio a te.




[Modificato da ZAK007. 25/10/2014 02:37]
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27/10/2014 21:15
 
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LO so che dici a me.
E' evidente che mi piace stare in posti dove ogni mio esprimermi risulti più gradito e generi allegria; piuttosto che in un altro dove il mio scrivere possa arrecare disturbo o semplice noia.
I miei sentimenti sono immutati perchè non sono dettati da situazioni contingenti e nemmeno da discettazioni esistenziali e filosofiche.
Anche tu su Obli vieni a leggere ma non scrivi. Il diritto di reciprocità è a senso unico???
Cerca di essere coerente.
Per me è vitale stare in posti dove mi sento meglio. Tutto qui.
Detto ciò [SM=g7479] [SM=g7341]

[SM=x2354417]
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27/10/2014 23:45
 
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Re:
=omegabible=, 27/10/2014 21:15:

LO so che dici a me.
E' evidente che mi piace stare in posti dove ogni mio esprimermi risulti più gradito e generi allegria; piuttosto che in un altro dove il mio scrivere possa arrecare disturbo o semplice noia.
I miei sentimenti sono immutati perchè non sono dettati da situazioni contingenti e nemmeno da discettazioni esistenziali e filosofiche.
Anche tu su Obli vieni a leggere ma non scrivi. Il diritto di reciprocità è a senso unico???
Cerca di essere coerente.
Per me è vitale stare in posti dove mi sento meglio. Tutto qui.
Detto ciò [SM=g7479] [SM=g7341]

[SM=x2354417]




Ti inviterei a rileggere i post dai quali è partita questa discussione, perché mi pare proprio che ti sia sfuggito qualcosa.
Ci vuol poco a intendere male quando ci si sente toccati sul vivo.
Nessuno ti ha vietato di esprimerti..e se consideri un appunto come un divieto, allora il problema non è il mio.
Che dirti?..Mi spiace.

Una cosa però ti chiederei cortesemente: non parlarmi di coerenza, per favore.
I motivi che mi fanno leggere e non scrivere su Obli, sono lontani anni luce da quelli che tu porti a giustificazione del tuo non scrivere più qui.

Comunque..viva la libertà di opinione e di comportamento.
Non sono certo qui a obbligare qualcuno a partecipare..ciascuno è liberissimo di stare dove meglio sta.
Chiusa qui.
Baci, abbracci e saluti.


[SM=g7487]




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