Protesta e Rivoluzione

Ricordate il “Movimento 9 dicembre”?
Subito si ramificò in decine di cloni (il più noto era quello dei “forconi”) e si diffuse in varie regioni, annunciando una non precisata rivoluzione.
Era solo qualche mese fa e sembrano passati anni.
Io non ci ho creduto un solo minuto;
Erano ancora pochi..dispersi..ancora legati al personale..ancora poco convinti..poco uniti..
Senza contare quelli che,già cattivi dentro,saltavano sul carrozzone dei protestanti perché “politicamente frustrati”..
Era ancora una “fase giostra”..e poi la giostra si è fermata.
Sputavano tutti veleno legittimo..molti cavalcavano la protesta..altri cercavano pretesti e speravano che qualcosa si rompesse del tutto.
Forse qualcuno aveva un’idea, un progetto..ma non erano in possesso di due cose fondamentali: una strategia e, soprattutto, un Leader.
E senza queste cose, le rivoluzioni non si iniziano nemmeno.

Peccato che non ci fosse un leader..uno vero,intendo.
Peccato che non ci fosse una strategia comune..peccato che si siano dimenticati che le rivoluzioni nascono con il consenso del popolo e che questo va risvegliato e stimolato..peccato non sia ancora chiaro che le rivoluzioni nascono prima all’interno di noi stessi (come disse Ernesto)..e soprattutto è un utopia pensare che le rivoluzioni si facciano senza colpo ferire.
E’ come per le frittate: non si fanno senza rompere le uova.

L’avidità e il prezzo del Potere finiscono con l’avvelenare gli equilibri che sono necessari a mantenere il controllo delle masse.
Il vecchio schema con i ricchi,i poveri e la classe media (borghese) si è frantumato..schiacciato dalle sue contraddizioni..piegato dall’eccessivo tirare la corda.
La classe media (borghese) non esiste più..si è dissolta..divorata dalla fame senza freno dei veri padroni del mondo: Pochi stronzi con denti fottutamente affilati ed estremamente voraci che si divorano le moltitudini.

E’ difficile svegliare una persona che ha dormito per decenni e pensare che trovi subito la giusta lucidità per rendersi conto della realtà.
Ci vuole del tempo..e non bastano poche pecore per far cambiare direzione al gregge.
E siccome la classe dirigente di questo paese è legato sempre alle stesse logiche e continua a raccontare cazzate senza vergogna e senza cambiare nulla, l’abitudine alla rassegnazione durerà ancora per un po’..
Cani e pastori continueranno a fare il loro lavoro mentre il gregge bruca l’erba.

Queste favolette sul valore della democrazia, sul cambiamento e sul nuovo modo di fare politica che il Sistema ci propina, sono come quel fastidio allo stomaco che senti poco prima di vomitare.
Come le piccole bolle rossastre che compaiono prima che si sviluppi una pustola.
Come il fischio della valvola di una pentola pressione che avverte dell’imminente pericolo.
Come l’allarme della tua auto che suona in piena notte..che poi ti affacci alla finestra e..cazzo!La macchina te l’hanno già fottuta.
Sintomi.
Sintomi di un malessere cronico che si cerca di curare con terapie dall’effetto placebo.

In fondo non c’è di che stupirsi;
Gli italiani non sono abituati a fare rivoluzioni.
Quel paio che si possono considerare tali sono lontane nel tempo..senza contare i decenni passati in coma assistito,che hanno svuotato i cervelli e omologato i desideri.
Tutti quei movimenti che si erano formati pochi mesi fa,erano solo sagome di cartone;
..Comitato 9 dicembre..forconi..autotrasportatori..piccoli imprenditori vessati..gente comune..poveri veri,di quelli con vere pezze al culo..borghesucci decaduti..neo fascisti e simpatizzanti mascherati..
Di tutto e di più..mille sigle..migliaia di persone..tutti accomunati da quell’imperioso senso di stanca e disperata incazzatura totale..tutti pronti a tornare a casa a guardare la tv una volta soddisfatti i loro bisogni personali.

Le rivoluzioni sono un’altra cosa..e soprattutto sono una cosa seria.
Le rivoluzioni non si fanno senza coscienza ed empatia sociale.
Ma questo gli italioti lo devono ancora imparare.

Parole sante Zak

..che se ci si sveglia è meglio..