Massacro a Las Vegas: oltre 50 morti e 500 feriti.
Svelato il volto del killer
Un americano di 64 anni ha aperto il fuoco al Mandalay Resort.
L'Isis rivendica ma per la polizia "non c'è nessun legame".
Rintracciata la compagna
Redazione Tiscali
Notte di sangue nella capitale americana del divertimento. Un uomo ha aperto il fuoco sul pubblico che assisteva al concerto di Jason Alderan durante il Route 91 Harvest Country Music Festival - un festival di musica country, al quale assistevano 40mila persone - vicino al Mandalay Bay Resort e casinò a Las Vegas, provocando la morte di decine di persone. "Almeno 58 persone sono morte, mentre 515 feriti sono stati trasportati in ospedale", ha riferito lo sceriffo Joe Lombardo, mentre la sindaca di Los Angeles, Carolyn Goodman, ha fatto un appello a "donare il sangue". Durante il concerto, i musicisti, disperati e interrotti dai colpi d'arma da fuoco, urlavano "state giù" alla gente terrorizzata dall'attacco. Migliaia le persone in fuga durante la sparatoria, che ha visto l'intervento della polizia e delle squadre speciali Swat. Il presunto attentatore, Stephen Paddock, 64 anni, si sarebbe tolto la vita subito dopo aver sparato all'impazzata.
Esclusa la matrice terroristica
"Un lupo solitario" è stato un primo comunicato delle forze dell'ordine, che escludono la pista terroristica. L'Isis avrebbe rivendicato, ma "non ci sarebbe nessun legame con con il terrorismo internazionale", ha detto la polizia nel corso di una conferenza stampa, smentendo inoltre che l'uomo fosse già noto alle forze dell'ordine. Nella stanza d'albergo in cui alloggiava sono state trovate molte armi, ed è stata disposta la perquisizione della sua abitazione a Mesquite, a 130 chilometri dal luogo della strage. Secondo il profilo tracciato dal Washington Post, l'uomo era un nonno, gli piacevano le scommesse, la musica country e prima del massacro viveva una vita tranquilla, inframmezzata da frequenti visite ai casinò di Las Vegas. Inoltre, scrive ancora il quotidiano, aveva una licenza di pilota d'aereo, ha posseduto due velivoli e aveva anche una licenza di caccia ottenuta in Alaska.
La rivendicazione dell'Isis
Lo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato la responsabilità dell'attacco. Secondo quanto riporta l'agenzia di propaganda Amaq citando una fonte di sicurezza dell'Isis, "l'esecutore è un soldato dello Stato islamico" che ha agito "rispondendo alla richiesta di colpire i Paesi della coalizione". In un secondo comunicato l'Isis sostiene che l'assalitore si era "convertito all'Islam diversi mesi fa" e aveva cambiato nome in Samir Al-Hajib. Se venisse confermata la radicalizzazione di Paddock e la sua affiliazione a Daesh, sarebbe a tutti gli effetti da considerarsi un "lupo solitario".
La polizia ha rintracciato la compagna di Paddock. Mary Lou Danley, 62 anni, una cittadina australiana di origini asiatiche che viveva con l'assalitore, è stata rintracciata dalla polizia ma è risultata estranea all'assalto. "L'abbiamo contattata ma non pensiamo che sia coinvolta - ha fatto sapere la polizia - al momento della strage era fuori dal Paese". Il killer aveva usato un documento della sua compagna per registrarsi.
Il fratello del killer: come un asteroide
"Come un asteroide caduto dal cielo", ha detto Eric Paddock, fratello del killer di Las Vegas, descrivendo la situazione in una intervista alla Cnn. Eric Paddock sta collaborando con l'Fbi. "Era mio fratello ed è come un asteroide caduto dal cielo" ha detto Eric Paddock alla Cnn. Ha riferito di avergli parlato per l'ultima volta quando questo aveva chiesto come stesse la madre dopo il passaggio dell'uragano Irma.
Trump parla alla nazione, non evoca terrorismo
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel suo discorso alla nazione dopo il massacro di Las Vegas, non ha fatto riferimento a legami terroristici, nonostante sia emersa una presunta rivendicazione dell'Isis. L'inquilino della Casa Bianca ha inoltre lanciato un appello per "l'unità e la pace nel Paese".
Fonte:
Tiscali_______________________________________