.. e francamente mi fai pena. Braccia, le tue, rubate alla fabbrica
La famiglia forma l'individuo. Lo forma in tutto e lo forma nel bene e nel male. Genitori deboli formerannno un figlio dal carattere prevalentemente disordinato, ribelle, aggressivo, incostante. Genitori forti, viceversa formeranno un figlio ordinato, ubbidiente, servizievole, timoroso del giudizio severo dei genitori. Questo figlio cercherà di aggraziarsi i genitori con la condiscendenza; si sforzerà di raggiungere i risultati attesi per lui e ci riuscirà, seppure con risultati mediocri. Ma, ahimè, questo figlio sarà anche frustrato e accumulerà pian piano una carica di aggressività che primo o poi dovrà scaricare.
Una volta raggiunta la maturità questo soggetto cercherà di fare attività che gli consentano di occupare una posizione preminente per poter scaricare su soggetti a lui sottomessi (per esempio alunni) le frustrazioni accumulate. Ecco belle che pronto un insegnante che farà della cattedra il suo trono e del voto la sua frusta.
Questi soggetti, per la loro mediocrità non raggiungeranno mai alti scranni, ma al massimo strapuntini precari che occuperanno forse per tutta la vita. Poi, scialbi e non più utili si ritireranno a mugugnare in qualche circolo pseudo culturale, magari del fumetto.
Moltissimi di questi soggetti sono nella scuola; altrettanti saranno magari medici di famiglia; archivisti o commessi di tribunale. Insomma tutti mestieri di madesto profilo, adatti a caratteri gregari.
Quando però questi soggetti hanno la possibilità di incontrare un personaggio che nel loro inconscio frustrato possa in qualche modo assomigliare al loro padre padrone, che mai hanno osato contestare, ecco che vengono pervasi da sadica volontà di nuocere. Attaccano di continuo, stuzzicano non provocati, dileggiano, fanno i saputelli.
Ma poi, quando spengono il computer tiornano ad essere quelle mediocrità che sono e che saranno sempre. Ricordiamoci che nell'oscurità un carciofo può somigliare vagamente a una rosa, ma viente tradito dal profumo.
Caro hasta, tu come me sei stato messo a correre nella pista della vita, ma sei un bassottto non un levriero... non dimenticartelo... sei un bassotto.
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Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.