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Buon compleanno Italia: 150 anni e non li dimostri ...

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2011 10:50
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17/03/2011 15:12
 
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La nazione in festa. Omaggio di Napolitano

Omaggio all'Altare della Patria insieme alle più alte cariche dello Stato


ROMA - L'Unità d'Italia compie 150 anni, il Paese celebra da Nord a Sud: la notte del Tricolore ha segnato l'avvio delle varie cerimonie e manifestazioni, con spettacoli, musei aperti, fuochi d'artificio. Stamani il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio all'Altare della Patria con le più alte cariche dello Stato, mentre un battaglione interforze intonava l'inno di Mameli e nel cielo sfrecciavano le Frecce tricolori. Ieri il capo dello Stato aveva ricordato che se gli italiani fossero rimasti divisi come nel 1860, sarebbero stati spazzati via dalla Storia. Al Pantheon, il presidente ha deposto una corona d'alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, erano presenti anche membri della famiglia Savoia.

LEGA: OGGI FESTEGGIAMO ADDIO AI PARASSITI - "150 anni di centralismo, che GUASTI!": è il titolo a due pagine che, nel giorno della Festa dell'Unità nazionale, la 'Padania' dedica ad uno speciale sugli sprechi d'Italia. "Festeggiamo l'addio ai parassiti uniti nel federalismo", campeggia un altro titolo, sotto quattro cartine geografiche che evidenziano rispettivamente il "parassitismo", gli "sprechi nella sanità", spiegano "chi dà e chi riceve" e l'"evasione fiscale": grafici tutti che evidenziano come nel Sud la situazione sia peggio rispetto al Nord rispetto a questi temi. "Facciamo festa. Festa grande. Perché ci siamo lasciati alle spalle il centralismo. Oggi si chiude una pagina e oggi se ne inizia un'altra", si legge nel pezzo portante.

BAGNASCO,NON RETORICA MA PREZIOSA EREDITA' - "Né retorica né nostalgia" nel dire "grazie a Dio" per l'Italia, "ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità". Li ha espressi il cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia della messa in Santa Maria degli Angeli voluta dalla Chiesa italiana per commemorare i 150 anni dell'unità del Paese, e alla quale partecipano le più alte cariche dello Stato.

NAPOLITANO E ALTE CARICHE ALL'ALTARE DELLA PATRIA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, insieme alle più alte cariche dello Stato ha reso omaggio all'Altare della Patria nel giorno delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia. Insieme al Capo dello Stato erano presenti i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, oltre che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In attesa che Napolitano arrivasse all'Altare della Patria, Berlusconi e Fini hanno avuto un breve scambio di battute, ma presumibilmente di mera circostanza. Entrambi infatti, forse per sciogliere l'imbarazzo, guardavano il cielo osservando i gabbiani che sorvolavano le loro teste. Anche il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, che in queste settimane non ha lesinato stoccate al premier per le sue parole sulla Consulta, ha fatto qualche battuta con entrambi, sorridendo di qualcosa. Il siparietto è terminato all'arrivo del presidente della Repubblica che ha dato inizio alla cerimonia ufficiale, con l'inno di Mameli cantato da un battaglione di diverse armi, la deposizione di una corona di fiori in omaggio ai caduti e il silenzio intonato dal trombettiere.

NAPOLITANO E BERLUSCONI AL PANTHEON - Deposizione di una corona di alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia, stamane al Pantheon. L'evento, che rientra nelle celebrazioni per il 150esimo dell'Unità d'Italia ha visto la presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e dei presidenti della Camera e del Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani. Alla cerimonia hanno preso parte anche i membri della famiglia Savoia: Vittorio Emanuele con la moglie Marina Ricolfi Doria e il figlio Emanuele Filiberto con la moglie Clotilde Coureau. Alla cerimonia erano presenti anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sottosegretario Gianni Letta, tra gli altri la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Applausi per il capo dello Stato al termine della cerimonia.

A ROMA PIU' DI 100 MILA PERSONE PER EVENTI - Un'affluenza "eccezionale" quella per la notte tricolore. "Agli eventi hanno partecipato circa 100 mila persone". A fare le prime stime di partecipanti è stato l'assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini che ha snocciolato i dati per le varie location. Sono stati 20 mila i visitatori ai musei, 18 mila i presenti a piazza Venezia, 5 mila al Quirinale, 9 mila alla stazione Termini, 5 mila in Campidoglio, 20 mila ai Fori Imperiali, rispettivamente 8 mila a Castel Sant'Angelo e in via del Corso con la Galleria Alberto Sordi. "Un successo straordinario - ha detto Gasperini - nonostante le difficoltà causate dal tempo e lo spostamento al coperto di alcuni eventi".

Fonte: ANSA
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