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Marvel Story

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2013 23:28
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La Marvel Comics.

Aprire un topic sulla Storia della Marvel è come aprire un topic che parla di storia del fumetto (o meglio:un grosso pezzo di storia).
Sarebbe come parlare del signor Stan Lee che,all’inizio degli anni ‘60,ha cominciato a dar vita a una serie di Super-Eroi che hanno fatto epoca e sono giunti fino ai giorni nostri.
Sarebbe come analizzare soggetti e sceneggiature di una semplicità disarmante,che evolvevano fino a diventare complesse e intricate.
Sarebbe come ripercorrere la nascita di personaggi mitici che,a distanza di 50 anni,sono ancora affascinanti ed attuali.
Sarebbe come riscoprire il lavoro manuale di un tempo e i grandi artisti che hanno lasciato segni tangibili in questa arte visiva senza tempo.
Sarebbe come ricordare i segni di stile di John Romita Senior,Sal Buscema,Jack Kirby,Gil Kane,Steve Dikto,e altri grandi del passato.
Sarebbe come affrontare un percorso che va dalla filosofia di Stan Lee “Super-Eroi con Super-Problemi,alle interpretazioni un po’ più moderne che passano da Frank Miller per arrivare a Jim Lee.
Sarebbe come dare un occhiata alle origini del fumetto a diffusione popolare degli anni d‘oro e seguirne il percorso che ci ha portato al fumetto moderno.
Insomma..sarebbe come affrontare un lungo discorso che potrebbe essere divertente per gli appassionati..interessante per i curiosi..o magari noioso per chi non ama il fumetto.

Però fare un omaggio a uno dei primi fumetti della mia infanzia,nonché a un mito dell’editoria che dura da 50 anni,mi stimola parecchio.
Sarebbe come fare un tuffo nel passato e rivivere le sensazioni che mi hanno accompagnato nel mio lavoro fino ad oggi.
Che dite?Vi va un viaggetto nell’universo Marvel?

[SM=g7349]

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C'era una volta...



C’era una volta un ragazzo di nome Stanley Martin Lieber.
All’età di 17 anni,Stanley lavorava presso la Timely Comics,una piccola casa editrice che tentava di fare concorrenza alla DC Comics che allora la faceva da padrona.
Capitò un giorno in cui gli venne chiesta una pagina di testo riempitivo da inserire in un numero di “Capitan America”,cosa che fece ben volentieri firmandosi con lo pseudonimo di Stan Lee.
Il suo talento fu così evidente che,da quel giorno,Stan Lee divenne il più giovane sceneggiatore di fumetti mai visto fino ad allora.
E cominciò così…

Erano gli anni ‘50 e due erano gli accadimenti importanti che giravano intorno al mercato del fumetto;
Una di questi accadimenti era il famigerato “Comics Code”,una regolamentazione figlia di una campagna moralistica sui fumetti,considerati troppo violenti e ambigui.
L’altro accadimento era che la DC Comics,rimaneva l’assoluta dominatrice nel campo editoriale,avvalendosi di personaggi ormai mitici e consolidati come Superman,Batman e Wonder Woman.
Quando la DC Comics pubblicò con successo le storie del super-gruppo “Justice League of America”,la Timely Comics chiese a Stan Lee di ideare un super-gruppo da proporre in risposta.
Era il 1961 quando Stan Lee,con la collaborazione del grande Jack Kirby,diede vita a “I Fantastici Quattro”.
Da quel momento la vita di Stan Lee cambiò e cambiò anche la storia del fumetto sui Super-Eroi.




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La famigliola dei Fantastici Quattro,riscontrò da subito un buon successo,e così la Timely Comics decise di cavalcare l’onda e chiese a Stan Lee di dar libero sfogo alla sua fantasia.
E il buon Stan ci diede dentro e creò L’incredibile Hulk (nel ‘61 con Jack Kirby),l’Uomo Ragno (il più famoso dei suoi eroi,nel ‘61 con Steve Dikto),Iron Man e gli X-Men (nel ‘63 con Jack Kirby),il Dottor Strange (nel ‘63 con Steve Dikto) e Daredevil (nel ‘64 con Bill Everett).
Posto qui qualche copertina dell’epoca.

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L'incredibile Hulk (1961) di Stan Lee e Jack Kirby



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L'Uomo Ragno (1961) di Stan Lee e Steve Dikto



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Iron Man (1963) di Stan Lee e Jack Kirby



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La prima formazione degli X-Men (1963) di Stan Lee e Jack Kirby
Componenti:L'angelo,La Bestia,Ciclope,L'Uomo Ghiaccio e Jean Gray



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Doctor Strange (1963) di Stan Lee e Steve Dikto



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Daredevil (1964) di Stan Lee e Bill Everett



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..Continua.. [SM=g1655426]

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La Filosofia SuperEroistica di Stan Lee



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Prima dell’arrivo di Stan Lee,i super-eroi avevano una ben precisa identità sociale;erano personaggi fondamentalmente perfetti e senza problemi.
Superman è praticamente invincibile (cryptonite a parte),Wonder Woman è una sorta di semi dea,Batman è un miliardario e uomo di potere.
Il discorso su Batman è,a mio modesto parere,più complesso,ma è vero che i super-eroi pre-Stan Lee erano avvolti da un’aura inattaccabile che li rendeva mitici ma piuttosto distanti dalla realtà.
Il gioco di Stan verteva proprio su questo:i suoi super-eroi erano tutto fuorchè perfetti.
Caratteri difficili,irascibili,malinconici..spesso in competizione tra loro,litigiosi,vanitosi..alle prese con problemi concreti come l’affitto da pagare o la fidanzata..soggetti persino alle malattie più comuni.
(Mi resta impresso un numero de l’Uomo Ragno (intitolato “Il nuovo Avvoltoio”),in cui il tessiragnatele è costretto ad affrontare il cattivo Avvoltoio con la febbre a 40 e finisce col prendere le botte.)



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[Modificato da ZAK007. 30/04/2011 00:47]
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La filosofia di Stan Lee,è riassunta nella famosa frase “Super-Eroi con Super-Problemi” da lui stesso coniata.
I personaggi che propone sono sì dotati di super-poteri ma,restano comunque molto umani e quindi il lettore ci si può identificare con più facilità.
Più i poteri e le capacità dell’eroe sono grandi,più l’alter-ego è complesso e soggetto alle difficoltà del quotidiano.
Giusto per fare qualche esempio:



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Peter Parker (alias l’Uomo Ragno),ottiene i suoi poteri quando è ancora uno studente del liceo.E’ timido,goffo e piuttosto impacciato..ottiene buoni risultati nello studio ma la sua vita sociale è piuttosto vuota.Nei panni del Super-Eroe,ottiene vittorie morali ma l’opinione pubblica non lo ama,e nonostante i suoi poteri,ha spesso problemi per pagare l’affitto di casa.

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Bruce Banner (alias l’Incredibile Hulk) è uno scienziato eccezionale e riconosciuto..è amato e innamorato di una bellissima donna.Il suo alter-ego Hulk è un gigantesco mostro verde,dotato di forza sovrumana ma con scarsissime doti intellettive..temuto quanto odiato..perfino dal suo io umano.



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Tony Stark (alias Iron Man) è un uomo ricco,un imprenditore,un filantropo con le mani in pasta in ogni cosa ma,anche nella sua veste di eroe,deve fare i conti con i problemi al cuore,causati da una scheggia che l’ha colpito durante un conflitto nel Vietnam.

(In questa immagine si vede la prima originale armatura di Iron Man,molto diversa dalla più nota rosso e oro)



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Donald Blake (alias Thor) è un normalissimo medico zoppo.In possesso del mitico martello Mjöllnir,egli si trasforma nel Dio del Tuono,ma se lo abbandona per più di sessanta secondi,torna ad essere un fragilissimo e comune essere umano.



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Insomma,il giochino è sempre lo stesso:Super-Eroe ma comunque umano,con tutte le conseguenze del caso.
Oggi è banale..semplice..ma all’epoca fu semplicemente Geniale.
Non per niente,il Super Eroe più noto della Marvel è l’Uomo Ragno,personaggio che più rappresenta questo dualismo Grandi Poteri-Grandi Problemi.

(..continua..)

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01/05/2011 11:58
 
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Tra l'altro son personaggi vivissimi a tutt'oggi.
Il cinema li ha riportati in auge più che mai. Operazione che non è riuscita altrettanto bene con i personaggi della comics.
La Marvel è stata di recente acquistata dalla Walt Disney, e di conseguenza i film ora verranno prodotti da loro.
In seguito al passaggio c'è stato qualche mese di arresto nella produzione. In questi giorni è uscito Thor.
Vediamo un po com'é.
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01/05/2011 19:34
 
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E visto che è uscito Thor un amarcord ce vò.

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Il foro di Settecolori

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13/05/2013 22:58
 
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LO “STILE MARVEL”

Stan Lee non si limitò a dare nuova linfa vitale al fumetto di genere Super Eroi.
Oltre a un notevole talento per la scrittura e alle sue idee originali (se inserite nel contesto dell’epoca),Lee aveva anche una visione di comunicazione col lettore assolutamente innovativa.
L’idea di aprire una rubrica di posta per rispondere alle domande dei fans,fu una bella occasione per diminuire la distanza tra la casa editrice e i fruitori del suo prodotto.
La cosa,non solo aumentò la popolarità dei suoi Super Eroi ma,fu anche divertente;le domande dei lettori erano tra le più svariate..tra il serio e il faceto.
Si andava da quesiti tipo:”E’ più forte Thor o Hulk?”,per arrivare a:”Ma perché a volte l’Uomo Ragno ha le ragnatele sotto le ascelle?”

Altra bella trovata fu un certo tipo di didascalie che venivano inserite nelle pagine dell’albo;
Si trattava di una sorta di gergo colloquiale tra chi leggeva e chi scriveva e disegnava le storie.
Alcune di queste frasi andarono perse o furono tradotte diversamente nelle pubblicazioni estere ma,l’Editoriale Corno (che acquisì i diritti per le pubblicazioni in Italia),cercò di mantenere il massimo della traduzione originale.
Si andava da didascalie che spiegavano eventi accaduti in albi precedenti che si chiudevano con “ma voi lo sapevate già,vero?”,a presentazioni di scenari e situazioni marcate da “Comincia così una nuova epica narrazione in stile Marvel!Reggetevi forte!”.
Piccole frasi che parevano cercare di instaurare una sorta di amichevole e confidenziale comunicazione con il lettore..trovata all’epoca piuttosto originale,poi sfruttata anche da altri.
Una delle “comunicazioni” che mi rimase impressa,la trovate qua sotto..

Credo si tratti di uno dei primi (piccoli e limitati) esperimenti di fumetto interattivo..all’epoca ci misi il Btoomm!…ma oggi ci metterei un bel Ktwabwommhhh!!..





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(continua)





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19/05/2013 00:19
 
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Altro argomento che vale la pena di approfondire è la rappresentazione che la Marvel dava delle tematiche sociali dell’epoca.
Mai prima di allora i fumetti trattavano problematiche sociali;cose come la droga,legami sentimentali o depressione erano argomenti tabù e mai rappresentati nella loro concretezza.

La Torcia Umana dei Fantastici Quattro,ad esempio,nei primi numeri della serie era un ragazzino senza coscienza e con una scarsa educazione.
Spesso e volentieri ingaggiava risse con La Cosa,distruggendo i laboratori del Baxter Building,e non era avvezzo a seguire le “regole” del gruppo.
Anche la citata Cosa (Ben Grimm) aveva scatti d’ira devastanti,depresso dal fatto che mentre gli altri tre avevano ricevuto super-poteri senza cambiare la propria forma umana,lui si era trasformato in un mostro deforme.
Anche Matt Murdock (l’identità reale di Daredevil) aveva i suoi momentacci,non potendo rivelare alla donna che amava la sua veste di eroe senza paura.

Ma il caso emblematico riguarda il fumetto più famoso:l’Uomo Ragno.
Depresso per aver perso l’amore della bella Mary Jane Watson,Harry Osborne (figlio di Norman,il Goblin originale),comincia a fare uso di droghe (nello specifico pillole).
La cosa fece così scalpore che finì per diventare un vero e proprio problema.
Nel 1971 la Comics Code (una sorta di Autorità dedita alla censura editoriale) intentò una battaglia contro la Marvel con l’intenzione di vietare l’uscita di quel numero della serie.
Quel numero uscì comunque,senza il bollino di approvazione della Comics Code;l’opinione pubblica premiò la scelta dell’editore e la storia che raccontava una realtà amara ma reale.
Fu il primo passo verso l’indebolimento di una censura editoriale fin troppo bigotta,e l’ennesimo segno del cambiamento del fumetto.

Qua sotto,una tavola dell’Uomo Ragno numero 97: Harry a colloquio con il suo pusher..



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Sentimenti e Casini Vari

Quando si dice “Super-Eroi con Super-problemi,non si intendono solo le questioni legate alle identità segrete o ai loro punti deboli.
Le tematiche sociali e le volute rappresentazioni di vita reale sono il motore che rende questi personaggi estremamente umani e permette ai lettori di immedesimarsi con loro.

Quando Reed Richards e Susan Storm (Mister Fantastic e la Donna Invisibile dei Fantastici 4) ebbero il loro primo figlio,decisero di lasciare il gruppo per potersi dedicare al loro piccolo.
Successivamente Susan restò incinta una seconda volta,ma perdette il figlio;la depressione che la colpì resta una tra le tragedie più memorabili dei comics Marvel.

Crystal,super-eroina del gruppo degli Inumani,ebbe una relazione appassionante con Johnny Storm (La Torcia Umana).I seguito i due si lasciarono e lei si sposò con Quicksilver (membro dei Vendicatori),lasciando Johnny con un buco nel cuore che non riuscirà mai a chiudere.

Tony Stark (Iron Man),il miliardario Super-Eroe,a causa del suicidio di Obadiah Stane (Iron Monger),ebbe un crollo psicologico che lo portò sull’orlo del baratro.Perse tutte le sue ricchezze,cominciò a bere e smise di indossare la sua armatura e di lottare contro il crimine.

Matt Murdock (Daredevil),nel primo periodo della serie,era segretamente innamorato della sua segretaria Karen Page.
Molto tempo dopo la bella Karen,divenne una pornostar tossicodipendente.Per una dose di eroina,vendette l’identità segreta di Devil a Kingpin (boss criminale presente anche nelle storie dell’Uomo Ragno e di Punisher).
La vita di Matt Murdock va letteralmente in pezzi;braccato da tutti,senza più casa (distrutta da Kingpin stesso) e sull’orlo della pazzia,verrà quasi ucciso,prima di rinascere e tornare in azione.
(Nota: Questa storia è stata scritta da Frank Miller,l’Autore che,oltre ad essere uno dei più grandi scrittori di Comics,ha il merito di avere re-inventato il personaggio di Devil,rendendolo moderno,umanissimo e affascinante.)



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Peter Parker,in preda ai dubbi e convinto di non essere in grado di prendersi la responsabilità di lottare contro il crimine,decide di abbandonare le vesti dell’Uomo Ragno.
Suggestiva l’immagine del giovane che se ne va di spalle,abbandonando il costume nella spazzatura.



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Queste sono solo un piccolo esempio delle vicende umane degli Eroi Marvel.
Negli albi delle varie serie,situazioni simili sono costanti e costituiscono parte del grande successo che questi comics hanno avuto.


(continua..)


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19/05/2013 18:21
 
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Come si chiama l'albo di devil man di cui parli? Voglio vedere se lo trovo?
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