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Raccontini brevi

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2013 03:57
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09/05/2011 01:41
 
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Richard Matheson è uno tra i più grandi scrittori e sceneggiatori di fantascienza e non solo.
Noto ai più per essere l’autore del film “Duel” (diretto da Steven Spielberg) e di “Io Sono Leggenda”,Matheson è sicuramente un maestro nello scrivere racconti,utilizzando uno stile particolare e piuttosto originale.
Su di lui ci si potrebbe dilungare moltissimo,ma per ora mi limito a proporvi uno dei suoi tanti racconti brevi;una divertente narrazione sul tema “appuntamento al buio”…


CUORI SOLITARI

RAGAZZA VENUSIANA, sola, graziosa... davvero, a lei piace essere sociale, è tenera e allegra nello stesso tempo. Amerebbe corrispondere con terrestre dai gusti simili.
Loolie, Villa Verde, Venere.
5 luglio 1951

Cara Loolie,
non so perché sto rispondendo al tuo annuncio, ma sono troppo stanco per preoccuparmene. Hai mai passato una notte a studiare calcolo astrofisico? Be', io l'ho appena fatto e sono proprio fuori uso.
Perciò colgo al balzo il tuo annuncio. Ma che diavolo, non ha poi tutta questa importanza. Ho deciso di rilassarmi standomene seduto per una mezz'oretta prima di andare a dormire e ho una gran voglia di mandare in tilt la mia grossa macchina da scrivere, così eccomi qui con una tazza di brasileiro...
Non m'interessa se vivi su Venere o su Plutone o in una piccola capanna di paglia a Kehalick Kahooey, Hawaii. Spero solo che tu non voglia vendermi qualcosa.
Vedi, sarebbe interessante sapere se c'è veramente qualcuno su Venere o su Marte o su una qualsiasi di quelle dannate palline rotanti che se la spassano intorno al vecchio Sole.
Okay. Diciamo che non sai niente della Terra. Insomma, non sai un beato piffero. È un modo di dire nostro. Non ti alletta già l'idea di venire sulla Terra, GRAZIOSA VENUSIANA SOLA?
A che gioco giochi, vecchia mia? Che vuoi dire di preciso? Ti piace essere sociale? Approfondirò la cosa, perbacco.
Graziosa... davvero: cosa significa?
Quanto a me: grazioso... no.
Ma anch'io sono un tipo allegro nello stesso tempo. Mi sveglio a notte fonda e mi sento allegro nello stesso tempo per tutta la casa. Specialmente se Willy (il mio compagno di stanza) e io ci siamo scolati qualche bicchierozzo di quella birra formidabile che dicono sia ricavata dal grano maturo.
Ce l'avete la birra su Venere?
Venere. Venere. Un tocco di Venere. È uno spettacolo musicale che va in onda da queste parti. Venere era la dea dell'amore, mi pare. Assomigli a Mary Martin? Immagino di no. Se per caso fossi come Ava Gardner... tieni pronta quell'astronave, Sam, faccio i bagagli e parto. Chi sono? Chi è questo ragazzaccio scostante che comunica con una vena quasi faceta? Che illumina i tuoi poveri occhi con queste sconsiderate amenità?
Mi chiamo Todd Baker. Seguo il corso di astrofisica qui all'università di Fort, Indiana. L'università è finanziata da un vecchio, ricco coglione che ha perso la testa per il mondo prosaico di Fort.
Lo sai, mi viene in mente proprio adesso che se tu stessi davvero su Venere... però continuo a dimenticarmelo perché penso che sia solo un mucchio di... ah, ah!
Comunque, se tu stessi davvero lassù, sul nebbioso pianeta fantasma, non riusciresti a trovare né capo né coda nelle mie sconnesse farneticazioni.
Così, tanto per avere un punto di riferimento, e come esercizio mentale, farò finta che tu stia lassù. Distanza media dal Sole 67,2 milioni di miglia, eccentricità .0068, inclinazione sull'ellittica 3° 23' 38".
Pardon. Mi sono lasciato trascinare dai numeri che mi rimbalzano nella zucca come cavallette ubriache. È così che ci si sente dopo un po'. Integrali. Differenziali. Funzione di una funzione. Tieniti alla larga, ragazza mia. Meglio sentirsi soli su Venere.
Sono un maschio. Sono sano, anche se quanto ho scritto fino a ora può far credere il contrario. Sono iscritto all'università di Fort da tre grotteschi anni e mi sto preparando per un'esistenza di favolosa oscurità studiando quelle punte di spillo nell'oscurità che qualcuno ha avuto il coraggio di piazzare lassù.
Non potevo fare l'idraulico? Un grido nella notte. Non sono io. Io devo infilare un termometro nel gargarozzo delle stelle e fare una diagnosi... mmmm, il paziente sta invecchiando. Gli restano da vivere solo 95 miliardi di anni.
Okay. Niente distrazioni, allegri nello stesso tempo, e niente infelici metafore, né brillanti sproloqui.
Questa è la Terra. Ha un diametro di 7900 miglia. Non mi chiedere perché, è un segreto.
Sono un terrestre dai gusti simili. Ho 26 anni. Questo significa che subisco un processo di invecchiamento fisico e mentale (be', comunque fisico) da 26 x 365 giorni. La Terra impiega 365 giorni per girare intorno al Sole, e un giorno consiste in una rivoluzione della succitata intorno al suo asse.
Sulla Terra, su questo continente, il pezzo di terreno di questo e-misfero che Davey Jones ha ritenuto di non occultare nel suo riverito cassetto, c'è un paese chiamato Stati Uniti d'America.Qui c'è l'Indiana.Nell'Indiana c'è Fort.A Fort c'è l'università di Fort. Nell'università ci sono io. In me c'è l'idiozia di scrivere a ogni ragazza che sostiene di abitare su Venere.
Te lo dico io che farò.
Tu parlami di Venere. Da qui in basso non riusciamo a vederlo, sai. Qualcuno, lassù, sta fumando un sigaro stramaledettamente grande.
Perciò tu forniscimi un po' di numeri su Venere. Magari potresti anche mandarmi qualche campione di roccia, piante, terra e via dicendo. Che ne dici? Ti ho fregato, eh?
Comunque, anche se sei solo un burlone di Madre Terra o di chissà dove, scrivimi due righe quando ti gira il ghiribizzo di farlo.
Adesso me ne vado a nanna. Una bella nottata di sonno, quattro ore filate.
Ritiro tutto. Willy sta russando.
Saluti dalla palla verde che gira.
Todd Baker
1729 'J' Street
Fort, Indiana
7 luglio 1951

Oh caro Toddbaker,
È stato bello sentire di te. Sono grata in eterno. Che bravo. Come vorrei avere un libro per traduzione più nuovo qui non c'è però. Capisci? Perdonami caro.
Ho ricevuto il tuo messaggio. Veloce è stato veloce, portato dai miei guardiani. Tanto contenta che hai scritto il messaggio a Loolie. Solo il tuo ho ricevuto. Non potevo essere contenta se non c'era neanche una risposta. Ho fatto grande sforzo per mettere avviso su di me dove tu lo hai visto. Era in buono inglese che dici?
C'è molto di che io non capisco nel tuo messaggio. Libro di traduzione è vecchio sai. Non c'è tazza di brasileiro. Nemmeno riverito è aggettivo così comune. O succitata. O Kehalick Kahooey, Hawaii. Cos'è un pianeta?
Sono qui. su  . Quello che voi chiamate Venere. Beato piffero. Modo di dire, giusto? «Tu sei caro a me». Oh, certo sì, io amo la Terra. Ma di più amo Toddbaker. Io non pensavo per me di stare lì con te dopo... aspetta. Devo cercare la parola che è giusta. Dopo... matrimonio. No!
No. Io avevo pensato che tu venivi al mio pianeta. Ma dopo c'è tempo per decidere questo. Non c'è problemi vero caro?
Sociale. Questo è sbagliato lo vedo adesso. Io sono socievole. Posso avere tanti bambini. Dieci in una volta sola. Tu sarai orgoglioso. E graziosa... sì. Io sono graziosa. E tu io lo so sarai bellissimo. Lo so. Avremo così tanta di felicità. Oh! «Mio caro è bello di saperlo».
Io non sono una dea dell'amore. Ma amo te... come mai? Questa sembra non una domanda. Ma nel libro di traduzione c'è sempre un '?' dopo come mai. È così? Sono contenta che possiedi un compagno di stanza. È naturale che lui non può stare qui con noi su .
Però in caso che Willy, come tu lo chiami, vuole un'altra ragazza venusiana solitaria io posso fare. Conosco tante di loro. Tutte belle uguale... sì come io sono bella. Sì.
Mary Martian? Io non lo sapevo che il tuo pianeta scambiava messaggi con Quarto da CU. Non avevamo creduto che ci si può vivere. Questo è anche buono. Io lo ho detto ai nostri che conoscono il cielo. Loro sono contenti di saperlo. Davey Jones e Ava Gardner non sono conosciuti. Chi è Sam?
Oh caro tu non sei scostante. Io lo so che tu sei la bellezza. Noi saremo belli con l'altro tutti insieme. Come mi piace. Tanti bambini. Cento. Mio...! Ho dimenticato.
Fort, a me non è conosciuto. Ho scelto un posto mettendo il dito e ho detto ai miei guardiani che andavano giù a raccontare che sono sola. Sono la prima che ci prova. Se funziona bene e ha funzionato bene... sì. Allora io racconterò alle altre come me. Ho duecento e sette sorelle. Carine. Tutte graziose. Ti piaceranno quando loro ti vedono.
I numeri che hai detto non sono tutti giusti. Ma che importa. Ti metto qui un'altra pagina di note. Vedi come sono fatte. Formule, leggi e verità che contano qui. In una scatola ti mando qualche campione di roccia e così via.
Io ho L. Questo vuole dire credo 8.5 con i vostri numeri. Sono molto giovane. Spero che non ti importa di sposarti con una così... bambina. Già posso fare figli. Duecento almeno, naturalmente.
E adesso dovrò mandare questo messaggio dalla tua Loolie. Verrò presto a prenderti. Certo ti piacerà di più su che sulla vostra terra gelata dove manca il caldo e l'aria abbastanza. Qui è tanto pieno caldo in tutto U..'U'... anno come voi parlate. 224,7 giorni. Quasi.
Ora. Caro Toddbaker. Qui c'è un arrivederci per questa volta. Presto vengo io. Quanto felici saremo? Sì. Mio caro è l'amore che io ti mando, un bacio.
Loolie

Todd Baker
1729 'J' Street
Fort, Indiana
The Saturday Review
Reparto annunci personali
25 West 45th Street
New York 19, New York
10 luglio 1951
Egregio Signore,
vorrei rivolgerle una domanda in merito a un annuncio pubblicato sul vostro numero del 3 luglio, firmato da una certa RAGAZZA VENUSIANA SOLA.
Ho scritto a questa persona che sostiene di risiedere sul pianeta Venere. Naturalmente ho presunto che si trattasse di una battuta di spirito.
Due giorni dopo avere spedito la mia lettera ho ricevuto una ri-sposta.
Il fatto che questa lettera sia scritta in modo sconclusionato non prova nulla, in sé e per sé.
In ogni caso, insieme alla lettera mi sono giunti un foglio di calcoli statistici matematici e una scatola contenente minerali e piante che questa cosiddetta «ragazza venusiana» sostiene provenire dal suo pianeta.
Un professore della mia università - Fort - sta attualmente esaminando i campioni e verificando le statistiche. Non è ancora giunto ad alcuna conclusione.
Però io sono virtualmente certo che quei campioni siano di una varietà sconosciuta sulla Terra. In effetti provengono da un altro pianeta. Su questo non ho quasi nessun dubbio.
Vorrei sapere in che modo questa persona, o chiunque sia, è riu-scita a comunicare con voi e a far pubblicare il suo annuncio sul vostro giornale.
In base alle vostre stesse disposizioni, mi sembra che questo annuncio, proprio per come si presenta, fosse ben lontano dall'essere un comunicato di «natura decorosa».
Questa «ragazza venusiana», che si chiama Loolie, dice di volermi sposare... vorrebbe venire qui e portarmi via. Confido in una risposta sollecita. L'argomento mi sta molto a cuore.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Todd Baker
11 luglio 1951

Egregio signor Baker,
rispondo alla sua lettera del 10 u.s. Dobbiamo confessare di non capire affatto che cosa significhi. Nel nostro numero del 3 luglio non compariva nessun annuncio simile a quello di cui lei ci parla.
Sono dell'opinione che lei sia stato vittima di qualche scherzo di cattivo gusto.
Comunque siamo in contatto con uno dei nostri incaricati a Fort, il quale sta approfondendo la questione.
Nel caso desiderasse ulteriori delucidazioni, non esiti a telefonarci.
Cordiali saluti

J. Linton Freedhoffer
(per il Direttore)
Signor Todd Baker
1729 'J' Street
Fort, Indiana
Professor Reed, Ho fatto un salto a trovarla, ma ho visto che lei non era in ufficio. Qualche novità?
Comincio seriamente a preoccuparmi. Se lei scopre che quei campioni sono autentici come sembrano, allora sono nei pasticci. Mi vengono i brividi ogni volta che penso agli incredibili poteri che deve possedere quella Loolie. Come sia riuscita a far pubblicare il suo annuncio sul SR proprio non riesco a immaginarlo.
Spero vivamente che sia tutto uno scherzo.
Ma se non lo fosse...
Le sarei grato se mi informasse non appena sarà giunto a una conclusione certa.
Todd Baker

Todd, ragazzo mio
ha chiamato il professor Reed. Ha detto di avere accertato che i campioni (o quello che diavolo possono essere) sono autentici. Provengono davvero da un posto che non è la Terra. Ma chi vuole prendere in giro? Oops, scusa amico.
Comunque il vecchio dice di andarlo a trovare a casa stasera per parlarne. Che fai, il suo cagnolino? Vergognati!
Per cena sono fuori.
Il tuo adorante compagno di stanza
L'eterna matricola
Willy
P.S. È arrivata una lettera per te.
11 luglio 1951

Oh caro Toddbaker,
pensa! Quanto è fortunato. Ho trovato una nave speciale. Adesso posso venire dritta lì domani. Ho felicità. Prepara le valigie, caro. Sto venendo per portarti via con me. Sono così contenta. Per favore sbrigati.
Con tutto l’amore
Loolie

Loolie!
No! Non puoi farmi questo! Io sono un terrestre. Lascia che lo rimanga. Resta lontana. Non andrò da nessuna parte con te. Ti ho avvisata!
Per favore, stammi lontana!
T. Baker
P.S. Mi sono procurato un fucile! Attenta!

(Dal Fort Daily Fortune del 13 luglio 1951)
GLOBO VOLANTE AVVISTATO
SUL CAMPUS DELL'UNIVERSITÀ
Non meno di trenta studenti e cittadini di Fort sostengono di avere avvistato ieri sera un globo che volava sopra la città. Secondo le loro testimonianze, il globo è rimasto sospeso sopra il campus dell'università per almeno dieci minuti. Poi si è diretto verso la periferia ed è scomparso.


Caro diario,
ecco, sono tornata. Non capisco. Mi sono illusa, davvero. Mi sembra così strano.
Ho fatto tanta fatica per pubblicare l'annuncio sul giornale terrestre. E poi questo Toddbaker si è anche preso la briga di rispondermi. E io pensavo, ecco, finalmente ho un compagno! Lui sembrava così carino e interessato.
Ma santo cielo! Quando gli ho detto che stavamo per unirci ha protestato come se fosse qualcosa di tremendo. C'è un senso in tutto questo? Io credevo che fosse solo un po' timido, come tutti i maschi smidollati che ci sono qui.
Così, nella terza fase, sono salita a bordo della nave (che ero riuscita a procurarmi con tantissima fatica). Sono arrivata lì in circa sette eks.
Sono rimasta un po' meno di mezzo ek, sospesa sopra un posto verde con delle strutture molto alte. Con l'aiuto del protovisore ho localizzato le onde di Toddbaker e mi sono diretta verso la sua 'J' Street.
Sono atterrata dietro la sua struttura personale.
Sono uscita e ho raggiunto il suo posto. Ho sentito la sua presenza con il mio proto portatile. Le onde giungevano liberamente attraverso un buco quadrato in alto sul muro.
Ho attivato la mia cintura ad aria e sono salita in volo fino a lì. Poi sono entrata nel buco. Ho faticato tanto a entrare.
E c'era lui.
È stato un colpo!
Teneva in mano una cosa lunga e scintillante e la puntava verso di me. Ma poi l'ha lasciata cadere a terra e ha detto qualcosa.
Io non capisco come facciano questi terrestri a comunicare fra loro. Era una specie di gorgoglio assurdo e gli rimaneva dentro. Mi ha fissato e la cavità della voce si è allargata. Poi si è aperta ancora di più e ha mostrato i denti.
Poi i suoi organi visivi posti nella parte superiore sono rotolati all'indietro e sono scomparsi. Immagino che sia successo per via della mia nuvola d'aria. Ha allungato le braccia verso di me e ha fatto un passo in avanti. Ma poi è caduto per terra con un rumore stridulo. Ha detto... mamma.
Mi sono avvicinata e l'ho esaminato.
Santo cielo!
Non era per niente 'dai gusti simili'. Non c'era proprio modo di farci nulla. Era così fragile e pallido. Dubito molto che la loro razza possa sopravvivere. Non con una forma come quella. È così piccola.
Così l'ho lasciato lì, poverino.
E prima ero così felice. In questo momento mi sento di nuovo sola. Voglio un compagno.
E adesso che posso fare? Niente, credo. Be', forse una cosa sì.

20 luglio 1951
Cara signora Baker,
credo sia meglio che lei venga qui e si riporti Todd a casa. È conciato piuttosto male.
Non frequenta più le lezioni e non mangia niente. Tutto quello che fa è starsene seduto in camera e guardarsi in giro. In tutta la settimana ha dormito solo poche ore, e quando si addormenta parla da solo, nominando una certa Louie. Non conosciamo nessuna Louie.
Oggi pomeriggio ho trovato nel cestino il biglietto che le accludo. Io non ci capisco niente.
Ma è meglio che lei si riprenda Todd.
Mi scusi, vado di corsa.

Willy Haskell
(Accluso)
Egregio signore,
ci spiace informarla che il suo annuncio personale non può essere accettato per la nostra rubrica di inserzioni. Glielo restituiamo allegato alla presente.
(Allegato)
Loolie: mi dispiace. Non sapevo che fossi così grande e bella. Non è che torneresti qui da me? Ti aspetto.
Con amore,
Todd

RAGAZZA VENUSIANA, sola, graziosa... davvero, a lei piace essere sociale, è tenera e allegra nello stesso tempo. Amerebbe corrispondere con marziano dai gusti simili.
Loolie, Villa Verde, Venere.

Titolo originale: «SRL Ad»-pubblicato anche con il titolo “Venusiana Sola - (Fantasy & Science Fiction, aprile 1952)


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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



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