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Ultimo Aggiornamento: 07/06/2011 19:17
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Droga, la svolta dei grandi del mondo "E' il momento di legalizzarla"
Droga, la svolta dei grandi del mondo
"E' il momento di legalizzarla"
Clamoroso cambiamento di strategia nel rapporto della Global Commission on Drug Policy dopo gli anni della repressione che hanno rappresentato un fallimento. "Va trattata come una questione sanitaria". Nell'organismo Kofi Annan, Paul Volcker, Mario Vargas Llosa, Richard Branson

dal nostro inviato ANGELO AQUARO

NEW YORK - Cinquant'anni di guerra alla droga hanno fallito e all'Onu non resta che prenderne atto. Dicendo basta alla criminalizzazione e trattando l'emergenza mondiale per quello che è: una questione sanitaria. Di più: legalizzando il commercio delle sostanze stupefacenti - a partire magari dalla cannabis. Firmato: l'ex presidente dell'Onu che di questa politica fallimentare è stato uno dei responsabili, cioè Kofi Annan. Ma anche Ferdinando Cardoso, George Schultz, George Papandreu, Paul Volcker, Mario Varga Llosa, Branson. I grandi del mondo della politica, dell'economia e della cultura mondiale - che certo nessuno si sognerebbe mai di associare a un battagliero gruppo di fumati antiproibizionisti.

La clamorosa dichiarazione verrà resa nota oggi a New York in una conferenza stampa: il primo atto di una grande campagna mondiale che raccoglie e rilancia tante idee di buon senso che troppi governi (compresi quelli che loro amministravano) continuano a negare. Lo slogan è efficace: "Trattare i tossicodipendenti come pazienti e non criminali". E l'obiettivo è più che ambizioso: cambiare radicalmente i mezzi che Stati e organismi internazionali hanno fin qui inutilmente seguito per sradicare la tossicodipendenza. Il traguardo è una petizione da milioni di firme che verrà presentata proprio alle Nazioni Unite per adottare le clamorose conclusioni dei "saggi": su cui certamente si scatenerà adesso un dibattito internazionale.

"La guerra mondiale alla droga ha fallito con devastanti conseguenze per gli individui e le comunità di tutto il mondo" si legge nel rapporto presentato dalla Global Commission on Drug Policy. "Le politiche di criminalizzazione e le misure repressive - rivolte ai produttori, ai trafficanti e ai consumatori - hanno chiaramente fallito nello sradicarla". Non basta. "Le apparenti vittorie nell'eliminazione di una fonte di traffico organizzato sono annullate quasi istantaneamente dall'emergenza di altre fonti e trafficanti". Basta dare un'occhiata alle statistiche raccolte dal rapporto. Nel 1998 il consumo di oppiacei riguardava 12.9 milioni di persone: nel 2008 17.35 milioni - per un incremento del 34.5 per cento. Nel 1998 il consumo di cocaina riguardava 13.4
milioni: dieci anni dopo 17 milioni - 27 per cento in più. Nel 1998 la cannabis era consumata da 147.4 milioni di persone: dieci anni dopo da 160 milioni - l'8.5 per cento in più. Sono i numeri di una disfatta.

A cui si accompagna un'altra debacle. "Le politiche repressive rivolte al consumatore impediscono misure di sanità pubblica per ridurre l'Hiv, le vittime dell'overdose e altre pericolose conseguenze dell'uso della droga". Da un'emergenza sanitaria a un'altra: un disastro che è anche un tragico spreco. "Le spese dei governi in futili strategie di riduzione dei consumi distraggono da investimenti più efficaci e più efficienti". L'elenco delle personalità coinvolte è impressionate. Il panel è l'organismo che a più alto livello si sia mai pronunciato sul fenomeno: tutti esponenti della società politica e civile internazionali che prima o poi si sono occupati ciascuno nel proprio campo dell'emergenza. Da Kofi Annan all'ex commissario Ue Javier Solana. Dall'ex segretario di Stato Usa George P. Schultz all'imprenditore miliardario e baronetto Richard Branson. Dal Nobel Vargas Llosa all'ex presidente della Fed Paul Volcker. Ci sono quattro ex presidenti: il messicano Ernesto Zedillo, il brasiliano Fernando Cardoso, il colombiano Cesar Gaviria, la svizzera Ruth Dreifuss. C'è l'ex premier greco George Papandreu. C'è lo scrittore messicano Carlos Fuentes. C'è il banchiere e presidente del Memoriale di Ground Zero John Whitehead. La loro voce sarà rilanciata adesso dall'organizzazione no profit Avaaz che conta già nove milioni di iscritti in tutto il mondo.

Non è solo la denuncia del fallimento della politica internazionale. E' anche la prima sistematica proposta di una risposta globale. Invitando i governi a sperimentare "forme di regolarizzazione che minino il potere delle organizzazione criminali e salvaguardino la salute e la sicurezza dei cittadini". Ma anche di quelle persone negli ultimi gradi del sistema criminale: "Coltivatori, corrieri e piccoli rivenditori: spesso vittime loro stessi della violenza e dell'intimidazione - oppure essi stessi tossicodipendenti". Il rapporto presenta e analizza una serie di "casi critici" dall'Inghilterra agli Usa passando per la Svizzera e i Paesi bassi. Evidenziando quattro principi.

Principio numero uno: le politiche antidroga devono essere "improntate a criteri scientificamente dimostrati" e devono avere come obiettivo "la riduzione del danno". Principio numero due: le politiche antidroga devono essere "basate sul rispetto dei diritti umani" mettendo fine alla "marginalizzazione della gente che usa droghe" o è coinvolta nei livelli più bassi della "coltivazione, produzione e distribuzione". Principio numero tre: la lotta alla droga va portata avanti a livello internazionale ma "prendendo in considerazione le diverse realtà politiche, sociali e culturali". Non sorprende il coinvolgimento di tante personalità dell'America Latina: quell'enorme mercato che finora si è cercato di sradicare soltanto a colpi di criminalizzazione e che è invece - dice proprio l'ex presidente colombiano Gaviria "il risultato di politiche antidroga fallimentari". Principio numero quattro: la polizia non basta e le politiche antidroga devono coinvolgere dalla famiglia alla scuola. "Le politiche fin qui seguite hanno soltanto riempito le nostre celle - dice Branson, l'inventore del marchio Virgin - costando milioni di dollari ai contribuenti, rafforzando il crimine e facendo migliaia di morti".

E' una rivoluzione. Sostanziata dalle raccomandazioni contenute nei principi. Una su tutte: "Sostituire la criminalizzazione e la punizione della gente che usa droga con l'offerta di trattamento sanitario". Come? "Incoraggiando la sperimentazione di modelli di legalizzazione" a partire dalla cannabis. L'appello è secco. Bisogna "rompere il tabà sul dibattito e sulla riforma" dicono i saggi. Che concludono con uno degli slogan che hanno portato alla Casa Bianca Barack Obama: "The time is now". Il momento è questo. Non abbiamo già buttato cinquant'anni?
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02/06/2011 21:48
 
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Non foss'altro che le nazioni che hanno già adottato questa politica hanno avuto riscontri positivi enormi se ne potrebbe ancora discutere, ma a questo punto non rimane che farlo!

Per quanto riguarda sto paese sfigato si potrebbe semplicemente tollerare l'autoproduzione senza fini di lucro.
Poco imbarazzo e discreto risultato.
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02/06/2011 22:35
 
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bè la cosiddetta riduzione del danno c'è da anni in italia. ovviamente l'attuale governo l'ha affossata,ma era una delle cose buone che ha fatto il centrosinistra. si basava sulla corretta informazione in zone a rischio e sulla distribuzione di profilattici e siringhe:sembra una cosa banale ma ancora tanti non conoscono gli effetti delle droghe che usano. perchè comunque dicesi "droga" qualsiasi sostanza che altera lo stato psico fisico:quindi ha delle conseguenze,non dobbiamo far finta di nulla.

peraltro le conseguenze son proprio quelle che vengono cercate da chi,ad esempio,ha una malattia degenerativa cronica:queste persone possono condurre delle vite decenti assumendo droghe che sostituiscono farmaci assai dannosi.

ma rimanendo a chi è tossicodipendente,cioè chi non riesce a farne a meno,possimo ridere (o piangere) sulle parole di giovanardi:
""Quale medico puo' curare un malato con altro veleno? Cosi' si cronicizza il paziente e si espongono gli altri al pericolo di una persona sotto l'effetto di sostanze". Con queste parole, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche antidroga, Stefano Giovanardi, intervistato dalla 'Stampa', commenta la sperimentazione avviata dal Centro per la prevenzione delle dipendenze della Provincia di Bolzano, che prevede la distribuzione di sostanze stupefacenti a persone che hanno gia' sviluppato una tendenza, restando pero' all'interno di un percorso sanitario per ridurne il bisogno.
"Non mi sembra una grande novita' - osserva Giovanardi - la terapia scalare del metadone parte dalla stessa teoria". E si dice dunque contrario a dare "dosi di veleno della mutua", ricordando: "Le neuroscienze hanno ormai accertato i danni cerebrali che provoca il consumo di droghe. Presenteremo un documentario sugli effetti della cocaina: cervelli a gruviera, palati con i buchi, nasi rifatti dalla chirurgia perche' finiti in putrefazione".
Per l'esponente di governo, "la strada maestra nella lotta alle droghe restano la prevenzione e la dissuasione dei giovani. E infatti - riferisce il sottosegretario alle politiche antidroga - le rilevazioni dimostrano che c'e' stato un calo del 25% dell'uso di droghe in Italia"."



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02/06/2011 22:41
 
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vorrei ricordare che una dipendenza è una dipendenza,alcool o gioco,sesso o droghe,comunque la giri sempre roba da curare è.
puoi ubriacarti ogni tanto perchè ti diverte,ma sappi che il tuo fegato non ti ringrazierà. e che se lo fai un pò troppo spesso non sarà solo il tuo fegato a risentirne.
così per le piste di coca o le canne.

legalizzare,in questo senso,è una cosa auspicabile se non altro perchè riduce i profitti dei trafficanti. poi mi fa pensare a tutti quei poveracci morti,non si sa bene come, in cella perchè coltivavano maria.
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02/06/2011 23:50
 
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Sono contraria a qualsiasi tipo di droghe , se la legge legalizza la droga i trafficanti sono contenti, a loro non interessa la salute dei tossici.
Comunque io faccio una differenza dra droghe come le canne, oppure eroina o cocaina allucinegeni ecc...Ci sono droghe che bruciano per sempre le notre cellule cerebrali( Neuroni) altre fanno meno danni.
Comunque ho sempre odiato i trafficanti mai i drogati, perche' a mio parere sono solo persone che hanno bisogno di aiuto, persone in difficolta' oppure spesso coinvolte dagli amici.
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05/06/2011 18:09
 
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dany, scusa, perchè sarebbero contenti i trafficanti che non potrebbero più trafficare? si parla di 14 milioni di euro alla malavita organizzata per il solo spaccio di marja...
anch'io distinguerei droghe da droghe. anche le sigarette lo sono e le vende lo stato...
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05/06/2011 18:19
 
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Re:
francesca.38, 05/06/2011 18.09:

dany, scusa, perchè sarebbero contenti i trafficanti che non potrebbero più trafficare? si parla di 14 milioni di euro alla malavita organizzata per il solo spaccio di marja...
anch'io distinguerei droghe da droghe. anche le sigarette lo sono e le vende lo stato...




Esatto. Un provvedimento del genere toglierebbe fondi alla criminalità, e delinquentelli dalle piazze.
Inoltre, considerando che molti acquirenti dell'hashish son giovani, si eviterebbe che entrassero in contatto con sta gente.

E' chiaro poi che bisogna far distinzione tra le varie sostanze.
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06/06/2011 19:06
 
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Re:
danysong, 02/06/2011 23.50:

Sono contraria a qualsiasi tipo di droghe , se la legge legalizza la droga i trafficanti sono contenti, a loro non interessa la salute dei tossici.
Comunque io faccio una differenza dra droghe come le canne, oppure eroina o cocaina allucinegeni ecc...Ci sono droghe che bruciano per sempre le notre cellule cerebrali( Neuroni) altre fanno meno danni.
Comunque ho sempre odiato i trafficanti mai i drogati, perche' a mio parere sono solo persone che hanno bisogno di aiuto, persone in difficolta' oppure spesso coinvolte dagli amici.




La teriaca, a base di oppio, veniva utilizzata come elettuario confortativo già dagli antichi romani. Alla bisogna e senza eccessi.

L'uso smodato e la compulsione trasformano qualsiasi droga in veleno micidiale. Mitridate lo sperimentava in proprio per autoimmunizzarsi; Lavoisier ne affermò e calcolò i princìpi.

Insomma, non esistono droghe che "bruciano per sempre le nostre cellule celebrali" se assunte con moderazione e sotto controllo.
La quantità e l'uso determinano invece il danno.

Hofmann ha usato la sua scoperta (LSD) per anni senza alcun danno nè fisico nè celebrale (è morto a 102 anni ancora lucidissimo!).

L'hashish, nell'ottocento,è stato utilizzato da grandi scrittori, poeti e pittori senza problemi particolari; anzi, migliorando le percezioni psichiche del loro ingegno.

La differenza tra un degustatore di vino ed un alcoolista è determinato solo dalla quantità. Purtroppo.
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06/06/2011 21:33
 
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Il cervello è formato da circa 100 miliardi di cellule nervose che trasmettono segnali. Gli stupefacenti modificano la trasmissione dei segnali nel tuo cervello. Quando questi segnali vengono trasformati, i sentimenti e le percezioni sono alterate. L’alcol, per esempio, agisce nelle regioni del cervello che controllano i processi di pensiero e il movimento. L’LSD agisce, tra l’altro, sui centri ottici, mentre l’ecstasy interviene sui centri di controllo delle emozioni.

Se le droghe possono svelare le straordinarie potenzialità della tua mente, possano anche far affiorare angosce e conflitti. Le diverse sostanze attivano nel cervello processi metabolici che controllano i più diversi stati psichici e che vengono percepiti come piacevoli e desiderabili, altre volte come angoscianti e terrorizzanti. In questo consiste il rischio. In caso di uso prolungato o di sovradosaggio, il tuo cervello, e quindi anche la tua psiche, vengono squilibrati. Possono conseguirne disturbi psichici, alterazioni del comportamento fino ad arrivare alla dipendenza, alle depressioni o a delle psicosi di tipo schizofrenico.
L’ecstasy determina principalmente un maggiore rilascio del neurotrasmettitore serotonina nel centro emozionale, nel centro di regolazione della temperatura e nel centro di regolazione del ritmo sonno-veglia del cervello. Lo speed e la cocaina aumentano la concentrazione di noradrenalina (neuromediatore del sistema di reazione) e dopamina (neuromediatore del sistema di gratificazione e della percezione dell'Io) negli spazi intersinaptici. LSD e funghi allucinogeni simulano l’effetto della serotonina in determinate aree cerebrali. Si altera così lo stato di coscienza e la percezione sensoriale. Nel caso di consumo di miscele gli effetti sono molto variabili.



(qui)

hasta,per assumere con "moderazione e il controllo" queste sostanze ti ci vuole un severo controllo medico. come viene usata la morfina oggi al posto di alcuni antidolorifici.
però sappiamo tutti che danno dipendenza mooolto facilmente. chi giudica se l'uso che ne stai facendo è "moderato e controllato"? controllato da chi??da te stesso?
sono comunque sostanze pericolose.
se qualcuno con un estremo autocontrollo(e notevole voglia di giocare con la propria salute)ha provato ed è riuscito a compiere il "miracolo" di rimanere vivo a lungo è pur sempre da considerarsi un'eccezione...
ci son persone morte di vecchiaia ad una notevole età che han sempre fumato (tabacco) e molti morti in anticipo sulla tabella di marcia coi polmoni bucati anzitempo.ma i primi son veramente pochi mentre i secondi,purtroppo,son tantissimi.

quindi pensare ai più non è sbagliato,è un dovere: e quando si parla di droghe si parla sempre di dipendenza.



[Modificato da velenissima65 06/06/2011 21:36]
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06/06/2011 22:34
 
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Re:
velenissima65, 06/06/2011 21.33:

Il cervello è formato da circa 100 miliardi di cellule nervose che trasmettono segnali. Gli stupefacenti modificano la trasmissione dei segnali nel tuo cervello. Quando questi segnali vengono trasformati, i sentimenti e le percezioni sono alterate. L’alcol, per esempio, agisce nelle regioni del cervello che controllano i processi di pensiero e il movimento. L’LSD agisce, tra l’altro, sui centri ottici, mentre l’ecstasy interviene sui centri di controllo delle emozioni.

Se le droghe possono svelare le straordinarie potenzialità della tua mente, possano anche far affiorare angosce e conflitti. Le diverse sostanze attivano nel cervello processi metabolici che controllano i più diversi stati psichici e che vengono percepiti come piacevoli e desiderabili, altre volte come angoscianti e terrorizzanti. In questo consiste il rischio. In caso di uso prolungato o di sovradosaggio, il tuo cervello, e quindi anche la tua psiche, vengono squilibrati. Possono conseguirne disturbi psichici, alterazioni del comportamento fino ad arrivare alla dipendenza, alle depressioni o a delle psicosi di tipo schizofrenico.
L’ecstasy determina principalmente un maggiore rilascio del neurotrasmettitore serotonina nel centro emozionale, nel centro di regolazione della temperatura e nel centro di regolazione del ritmo sonno-veglia del cervello. Lo speed e la cocaina aumentano la concentrazione di noradrenalina (neuromediatore del sistema di reazione) e dopamina (neuromediatore del sistema di gratificazione e della percezione dell'Io) negli spazi intersinaptici. LSD e funghi allucinogeni simulano l’effetto della serotonina in determinate aree cerebrali. Si altera così lo stato di coscienza e la percezione sensoriale. Nel caso di consumo di miscele gli effetti sono molto variabili.



(qui)

hasta,per assumere con "moderazione e il controllo" queste sostanze ti ci vuole un severo controllo medico. come viene usata la morfina oggi al posto di alcuni antidolorifici.
però sappiamo tutti che danno dipendenza mooolto facilmente. chi giudica se l'uso che ne stai facendo è "moderato e controllato"? controllato da chi??da te stesso?
sono comunque sostanze pericolose.
se qualcuno con un estremo autocontrollo(e notevole voglia di giocare con la propria salute)ha provato ed è riuscito a compiere il "miracolo" di rimanere vivo a lungo è pur sempre da considerarsi un'eccezione...
ci son persone morte di vecchiaia ad una notevole età che han sempre fumato (tabacco) e molti morti in anticipo sulla tabella di marcia coi polmoni bucati anzitempo.ma i primi son veramente pochi mentre i secondi,purtroppo,son tantissimi.

quindi pensare ai più non è sbagliato,è un dovere: e quando si parla di droghe si parla sempre di dipendenza.







Vele, io non mi considero un prodigio, eppure ne ho provate diverse senza prendere la scimmia per nessuna.
Se ci fosse Cecilius mi potrebbe esser testimone.
Io ora veramente non ne ho più voglia, ma non per questo mi trasformerò in un Savonarola.
Tra l'altro quegli studi che vorrebbero il cervello irrimediabilmente mutato per anche solo una volta sono troiate terribili.
Ne conosco diversi che hanno fatto uso di questo e di quello, e quando han smesso son tornati quelli di prima.
A me preoccupa molto di più quello che devo respirare a lavoro, e non mi diverto neanche lì per lì. [SM=g7361]
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07/06/2011 02:44
 
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Anche io l’ho sempre pensata come Hasta.
E come premessa dirò che:io le droghe le ho provate praticamente tutte (a parte un paio di eccezioni)..le ho usate e gestite senza mai strafare e mai per lo sballo fine a se stesso.
Qualcuno non capirà,ma credetemi,non è poco.

Spesso leggo di questo argomento e la cosa che mi infastiscisce un po’ è che,la maggior parte di chi pontifica non ha la minima esperienza concreta di ciò di cui parla..non parlo di voi..parlo in generale.
E’ come se parlassero in astratto..come se esprimessero giudizi su argomenti che hanno letto o studiato dall’esterno senza averli mai vissuti sulla propria pelle.
E’ un po’ come quelli che sputano sul comunismo senza aver mai letto Marx o Engels..o come quelli che giudicano i fumetti senza mai averne letto uno (a parte Topolino).
Tutti pronti a scagliarsi sull’acido lisercico o sulla metilenediossimetanfetamina,ma nessuno che racconti i prodigi del tetracannabinolo su svariate patologie.

Un vecchio adagio dice dice “Si può usare ma non abusare”,intendendo che quasi nulla può far male se utilizzato con la dovuta moderazione.
Non è certo un “severo controllo medico” che serve per utilizzare con moderazione certi tipi di sostanze..basterebbe un minimo di buon senso e un minimo di auto controllo.
Purtroppo è vero che il buon senso è merce rara..e non solo nell’ambito delle droghe.

E’ molto interessante quel che ho letto su “cosa succede nel nostro cervello”.
Il fatto che le sostanze stupefacenti modifichino la trasmissione dei segnali,non mi pare un danno in se..ovviamente se non spinto oltre limiti definiti.
Che alterino i processi del pensiero e del movimento,lo sapevo già e non è che abbia mai avuto grandi problemi in questo senso.
Giustissimo poi,ricordare che i veri problemi nascono da un utilizzo sconsiderato di dette sostanze (uso prolungato o sovradosaggio).
Riguardo poi alle citazioni sull’Ectasy ( o MDMA) e LSD;la prima è una sostanza che trovo senza un senso compiuto..la seconda è una sostanza che,se usata con estrema cautela,può anche essere interessante.

Vorrei esprimere tre o quattro cose che mi sembrano interessanti per un dibattito;

La prima è che: è importante distinguere le cosiddette droghe leggere da quelle pesanti.
In realtà la distinzione andrebbe fatta tra droghe sintetiche e droghe naturali;le prime sono altamente pericolose in caso di abuso..e non coinvolgono solo il cervello,ma anche il corpo.
Le seconde hanno effetti più blandi e,tranne alcune (per esempio i funghetti,se non dosati con attenzione),non provocano danni irreparabili a lungo termine.

La seconda cosa è:gli effetti delle sostanze stupefacenti,variano da individuo a individuo.
Non starò certo a fare polemica con chi ha studiato gli effetti delle droghe sul cervello..mi limito a esprimere l’opinione che questi effetti sono estremamente variabili.
C’è gente che si fuma uno spinello e non sente niente e altri che dopo due tiri sono fuori come balconi..c’è chi beve un litro di vino e si sente leggermente euforico e chi dopo un bicchiere cade nel mondo dei sogni.
Il cervello è un organo straordinario e misterioso..un organo del quale conosciamo molto poco..capita così che determinate sostanze provochino effetti su un soggetto e nessuno su un altro..o che siano letargiche su qualcuno e iper-stimolanti su un altro.
Sarà vero che in generale,i processi chimici cerebrali siano quelli descritti nell’articolo postato in precedenza,ma gli effetti sono certamente individuali..altrimenti non si spiegherebbero le differenze tra un soggetto e un altro.

La terza cosa è:la dipendenza è sempre un fattore determinato dal cervello.
Un tossico in astinenza prova dolori fisici nel momento della disintossicazione;i crampi allo stomaco,i sudori freddi,la sete inestinguibile,la diarrea straripante e tutto il triste corredo che ne segue.
Ma non sono gli organi che si rivoltano verso la mancanza della sostanza che non c’è più..è il cervello che,nell’estremo bisogno di qualcosa che sta a metà tra un bisogno chimico e uno “emotivo”,fa una rivoluzione che coinvolge tutti gli altri organi del corpo.
Non è l’intestino che ha bisogno di cocaina..non è il fegato che necessita di eroina..e neanche i polmoni hanno interesse a riempirsi di nicotina..è il cervello che impone la Regola.

Quarta cosa:i processi emotivi che le sostanze possono sbloccare (le angosce,le paure,le debolezze,l’apatia e tutta la galleria delle emozioni tristi),sono già presenti nella mente dei soggetti che poi,utilizzando droghe,li manifestano.
Si potrà dire che le sostanze stupefacenti li liberino (come altri processi emotivi),ma sono dell’opinione che anche senza l’utilizzo di droghe,quei “buchi dell’anima” prima o poi vengono fuori (o comunque te li porti dentro).
Non è la droga che li crea..li fa uscire,perché distrugge le inibizioni,ma non è la causa della loro presenza…c’erano già.

Ci penso anche io ai più.
E a questi dico che:utilizzare sostanze stupefacenti non è una moda..non fa più fighi..non vi rende più intelligenti ne più desiderabili..non vi facilita la vita.
Se proprio scegliete di utilizzarle,tenete presente due semplici,banalissimi consigli:
1) Non ricercate lo sballo fine a se stesso;è futile,di breve durata e senza piaceri duraturi.
Se pensate al fatto che queste sostanze sono in grado di abbattere certi blocchi emotivi e volete esplorare stati differenti di coscienza,potreste avere ragione ma..ricordatevi che esagerare non è la chiave giusta.
2) Se invece siete di quelli che fanno a gara per chi prende più pastiglie,chi si fuma più coca o chi beve di più per essere sbronzo marcio,allora..mi spiace per voi..tutto ciò che troverete sarà il nulla,oltre a un fisico spaccato.

Se ti bevi 2 bocce di vino e ti fai 20 canne e poi ti metti alla guida e ti schianti contro un’albero,non è la droga che è cattiva..sei tu che sei un coglione!
Se ti sballi da mezzanotte alle 5 del mattino,calandoti 3/4 pastiglioni e mescolando alcool,coca e tutto il possibile,è poi ti viene un’infarto,non è la droga che è cattiva..sei tu che sei un povero idiota senza cervello!

Espressa la mia personale e discutibile opinione,non mi resta che lanciare una pre-provocazione..
In realtà siamo tutti drogati di qualcosa..chissà che non ci apra un topic..

[SM=x2320233]

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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



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Sì, ma qua nessuno me la passa!!!
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Io non ho mai fatto uso di sostanze stupefacenti, mi sono ubriacata solo una volta e per errore, ma ho la dipendenza dal fumo, vi posso dire che la campagna denigratoria che stanno facendo contro i fumatori non mi smuove di un passo, anzi certe volte mi viene da fumare per dispetto. Sarò stupida, ma non credo nelle censure, preferisco il dialogo. Per questo sono favorevole alla liberalizzazione, perchè fino a quando ci sarà qualcuno che ci guadagna sopra ampiamente non risolveremo il problema.

Il proibizionismo americano non fermò il commercio degli alcolici, anzi, permise alla mafia di avere una risorsa di mercato.
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Re:
@Mimmi the Maneater@, 07/06/2011 14.55:

Sì, ma qua nessuno me la passa!!!

Chiedi alla mutua [SM=g1652132]






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