-Cap. 17-

-Cap. 17-

Ho fatto il mio dovere e so di certo che non farò più un salto in tutta la mia vita, il sapere che ho fatto del bene a persone perfettamente estranee mi riempie di gioia, mi fa sentire bene, mi fa quasi quasi sentire Dio, sono felice ed ora voglio dormire, riposarmi da tutte le buone fatiche che ho compiuto, oggi non ho voglia di andare a lavorare e non c'andrò, mi preparerò un caffé, mi sbarberò, mi lavero, mi vestirò bene ed uscirò calmo e tranquillo a farmi bagnare dai raggi sole... oggi sarà una giornata da ricordare, oggi il carcerato esce dalla sua prigione, oggi sono un uomo nuovo, oggi sono finalmente libero da tutto ciò che non mi andva, non mi va e non mi sarebbe andato mai, oggi é una giornata da segnare sul calendario... ma prima di tutto questo voglio farmi una dormita come Dio comanda, per il resto c'é tempo... ho tutto il tempo del mondo in fin dei conti.

La macchina frena rumorosamente sulla ghiaia, il manager esce guardingo dalla portiera e si dirige rapido come un gatto inseguito da un cane verso la stanza designata a consumare il suo amore clandestino, sale le verdi scale scrostate e dopo una breve ma veloce passeggiata il manager arriva davanti alla porta dove dietro ad essa ci troverà la sua amante che lo aspetta vogliosa, non resiste più, sente il sangue ribollire nelle vene, sente che il suo corpo potrebbe scalare in solitaria l'Everest, bussa alla porta tre volte e una vocina gli annuncia che può entrare, il manager apre lentamente la porta, la stanza che vede é immersa nell'oscurità, la sua amante é seduta sul grande letto matrimoniale a forma di cuore ed é ferma, il manager entra nella stanza e richiude dietro di sé la porta.
"Ciao!"
"Amore... ti stavo aspettando da un'eternità, dov'eri finito?"
"Ho avuto un piccolo colpo di sonno e ho preferito fermarmi una ttimo a prendere un caffé!"
"Sei pronto?"
"Sicuro..."
Immerso nel buio il manager s'avvicina come una pantera alla sua amante, arriva davanti alle sue labbra e la bacia con calda passione, lei é nuda e il manager velocemente si spoglia, buttando i suoi costossisimi vestiti su una grachiante sedia poco distante dall'enorme letto, nessuno ha voglia d'accendere le luci, il loro amore clandestino é sempre stato caraterizzato dal buio ed é così che deve essere.
Due corpi s'avvinghiano animalescamente fino a quando una forte luce interrompe il loro rapporto sessuale, sulla soglia della porta appare la moglie del manager, lui non sa cosa fare, si volta, cerca di parlare ma non ci riesce, sente un fortissimo dolore al braccio sinistro e sente qualcosa rompersi... il corpo senza vita del manager cade rumorosamente sulla moquette lurida della stanza.