Altro che ceneri di blog...

Le ceneri delle nostre cremazioni (condizioni umane odierne, davvero critiche)

conservate in piccole urne (anche casalinghe, poste per es. in un armadio dove

si diceva una volta - si nascondono sempre tra l'altro scheletri e peccati...) -

Cmq le nostre ceneri (che tuttavia non restano sempre inerti e mute)

assomigliano molto al poco spazio che occupa in una penna-web

tutta la letteratura mondiale d'ogni epoca...

2. Chiaroscuri cosmi che escono dalle tranquille, perfino a volte comatose vampate del cervello, non sarà mai che le nostre occhiaie più desiderate (o anche meno volute, proprio come volùte di fumo...) dato che -tra l'altro - non si può più dire "Sei un grande scrittore, o un...", poiché l'autore vero e proprio non esiste più da tempo, però esistono delle opere nella concezione d'un tempo im-memorabile, altrimenti non ci sarebbe nemmeno alcuna forma d'immortalità, oltre mi pare il foscoliano "cenere muto". Così pure i lievi sospiri, respinti alla 'fonte' come implosivi, in quanto il mondo attuale ci tira giù il fiato... - Come sosteneva Reinard Mucha in una sua installazione cosiddetta barocca del 1985, (l'unica cosa che ti rimane è la tomba) - sebbene personalmente una tomba proprio non ce la voglio - pour moi, semmai solo una targhetta votiva, come usavano gli antichi visionari-aruspici&intuitivi. - Là in fondo ai nostri margini ed errori, hanno ragione i cinesi nel loro linguaggio a ideogrammi: per loro, crisi significa null'altro che 'trasformazione', una crisi perciò che non va intesa solo come 'cenere' perché deve risolversi cmq in qualcosa di 'prestabilito' fors'anche coraggioso nel cosmo o vaso comunicante della Persona... Dunque non voglio tombe, non più tombe insomma, ma soltanto sprofondare ossia x poi riemergere da certe tombe: come l'araba Fenice o lo steso Cristiano-Rosacroce. Ma di nuovo, lo sosteneva quella donna intellettuale di Firenze, vissuta intorno ai 54 anni,(che si scelse come nome d'arte Cristina Campo): tutto sommato ho scritto poco e vorrei aver scritto ancora meno. Ma io non sarò certo mai capace di smettere del tutto di scrivere, ovvero non potrò mai (augh!) seppellire del tutto l'ascia di guerra ovvero il personàl 'raggio-laser' di pìccioli capolavori incompiuti...

3. Il mio tipo o genere innovativo di scrittura riguarda le svariate storie anche autobiografiche di un'esistenza che tutto sommato m'ha portato in una specie così particolare di inferno o forse meglio di infernetti un po' lacustri e un po' marini, difficilmente invece proprio su 'terraferma'- perché questa inquietudine-eternale riproduce una quieta abitudine all'agitazione ch'è già nell'anima del primi-evo animale-Adamo o Eva che dir si voglia, oppure anche il Cinghiale Bianco cantato da Battiato, o il tricheco primigenio-connaturato nella Psiche del Profondo - nel famoso cantante inglese ucciso(Lennon)... - Bé insomma, questo genere di scrittura Non tanto edotta su carezzevoli declivi erbosi, sarà pur sempre tragicomica-declinante et decadente finché si vuole, ma ha conosciuto almeno (anche) i declivi Non 'erbosi' ma forse Ora un po' 'bavosi', sì magari come la bava di un mostro-mitologico, vedi il Minotauro ecc. mi sembra nell'isola di Creta, stavo per darle un altro nome...(nei ricordi sempre accesi) di tanti letti vissuti tanto spesso però come dilettevoli...con amanti-dilettanti(alcune però decisamente professionali, se non proprio professioniste, cioè del mestiere, come la bella-durazza di Zurigo che teneva il bidè ad un passo dal letto, per scendere a spurgarsi velocemente dei ricevuti semi-màsculi: ognuno ha le sue ossessioni, le mie per es. sono quelle di un combattente pieno di cicatrici psico-fisiche, il quale invecchiando ha finito tuttavia e benomale per interiorizzarsi al massimo, scrutando un po' dall'alto con l'anomala intellettualità - la carne e la materia - come se lui fosse diventato un'invisibile anima che resta in sospeso - in attesa in pratica dell'ultimo Giudizio per tutto ciò che...dovrebbe esistere più o meno.

Che son già morto, è vero, mi sento il "morto pensoso e illividito" di Rimbaud, l'Ofelia sopra il cui corpo steso-e-spirito incorrotto scorre un fiumiciattolo oppure un torrente che immagino làtteo - d'un tempo in cui - come cantava De Andrè, "scendano i lucci argentati". - Se da una parte un morto chiede oblìo, dai suoi infernetti tuttavia recepisce per fortuna - anche alcuni messaggi fantastici da parte di certi buoni visitatori&lettori, che lo fanno cmq sentire - magari per breve tempo ma non illusoriamente - trasportato davvero in alto, in un paradiso che chiamerei dei 'dolenti fratelli' chiaroscuri.- -Credevo poi nella mia pressa-pochista vaga ignoranza, che Cipro e Creta fossero quasi-quasi la stessa-medesima isola, invece scopro su mappe geografiche - che sono piuttosto distanti: Cipro proprio a ridosso della Turchia, ed infatti appartiene metà alla Turchia e metà alla Grecia; mentre Creta, proprio un po' a sud della Grecia(di Rodi per es.) - m'interessa non tanto la sua capitale Candia, ma per la grotta mitologica sul monte Ida dove si diceva fosse nato Zeus; poi soprattutto il sito archelogico in Cnosso col suo labirinto, fatto costruire dal re Minosse per tenervi dentro 'nascosto' o meglio occultato, il mostruoso Minotauro, nato dalla moglie dello stesso Minosse - la quale si era ebbramente e febbrilmente accoppiata con uno specifico toro da monta per sperimentare l'impossibile, secondo la volontà di qualche divinità pagana. - Lorca diceva del suo scomparso amico ed ispiratore Ignazio: "[la morte] gli ha messo una testa di Oscuro Minotauro". Si può anche andare fuori di testa per una 'scomparsa' siffatta, intendo per un particolare amore così, ineluttabilmente interrotto, simile forse esistenzialmente ai Sentieri interrotti di Martin Heidegger, poiché Lorca si rivolge di nuovo a Ignazio come a un semidio: "Perderà molto a nascere, se rinasce...", e ancora: "La grande maturità della sua intelligenza, il suo appetito di morte": parole inaudite tra le migliiori che abbia mai 'sentito' ossia udito dentro di me, ed infatti risuonano costantemente e roteano magicamente nella scatola cranica.

...sei amico mio,come il fraseggio libero come l'eco del vento non teme nessuna catena.

Un salutone grande.

Un grande saluto anche a te (ed al tuo amico-scomparso a 4 zampe)..

E' stato tutto molto semplice. Anche spingermi oltre. Ci sono delle situazioni in cui spingersi oltre è naturale, quasi non te ne accorgi.

Mi sono spinto oltre tante volte in questi anni. Ho utilizzato la pazienza ad oltranza. L'ho mescolata con la volontà, la mia grande madre e insieme hanno fatto capriole e tuffi nel mai-pensato-prima.

A volte, la velocità mi ha ricordato che non posso farcela. La fretta mi ha scosso come il vento forte tra i rami e le foglie. Se non è lo spazio, è il tempo a ricordarti il ritmo migliore per procedere. Però ho corso. Molte volte, ho corso incontro, a volte contro altre intorno.

Non so descrivere, come abbia potuto esattamente fare, a raccogliere poi tempesta. Quando ad esempio, i miei pensieri così liberi si sono scontrati con quelli di persone altrettanto libere. Non sopporto l'indifferenza. E' il mio limite.

Ho imparato ad amare, facendo attenzione ai miei passi. Ho cercato di essere leggero. a volte, non ci riesco.

Non so scrivere. Quello che sento, non lo so scrivere. E' più di un blocco. E' bruttissimo.

Vorrei scrivere per spiegare anche un solo istante. Ma sfugge alla mia attenzione mentre cerco la parola che spieghi come va, ora.

Ecco come va ora, non so scrivere!

Beh, caro amico, anche se dici di non saper scrivere, sai pur sempre descrivere... io nel mio piccolo ti so apprezzare come e forse più di tanti altri, dato che sono uno spontaneo-altruista istintivo come te, e per queste rare qualità hanno cercato tante volte di mettercelo in culo... Sùrsum corda(=in alto i cuori)!

"Ho realizzato in anni di per nulla affatto-tranquillo lavoro, bensì travagliato - questo blog(l'inquieto risveglio, appunto) utilizzando WordPress • Documentazione (in inglese) • Libertà • Feedback • Riconoscimenti, ".

et: Con me c'è l'assoluto o non v'è niente (Antò-Artaud) -

+ Sentieri interrotti (Martin Heidegger) -

Ma: Che ci faccio io Qui? (Bruce Chatwin) -

La Poesia dimenticata, quella nella fattispecie di Dino Campana, per vocalizzi magniloquenti di Bene Carmelo - che inventò un proprio stile baroccamente esasperando i timbri già classici del Gassman-padre...

Non al denaro, Non all'amore né al cielo, ovvero: In direzione ostinata e contraria (De Andrè-padre)...

Aggiungete pure voi quello che ci manca, magari con l'ausilio d'uno psicanalista-lacaniano di punta come il Maxìme Recall -

(Se tra l'altro - decidete di convertirvi, "convertitevi senza ipocrisie"(come ha sottolineato papa Franceco), ossia senza metter-di-mezzo

fallaci paletti tra l'uomo e Dio...) -

Forse scomparirò nel nulla, da effettivo agnostico? O c'è qualcosa in più...tipo qualche misterioso progetto... Invece dovrei smetterla? Un po' come fece a suo tempo il regista del pittore-Ligabue-tv (1977)- dopo il successivo flop del suo "I Promessi sposi", tuttavia recuperato recentemente in modo positivo da Alberto Angela... - - Angela tra l'altro è stato davvero formidabile quando ad es., a proposito dell'imperatore Costantino, (vincitore imprevedibile sul rivale Massenzio che a Saxa Rubra annegò nel Tevere assieme ad una parte del suo esercito), dichiarò: "Pare che Costantino sia stato aiutato da una divinità...Ma QUALE?" Non si sbilancia a dire anche lui: "I simboli del dio cristiano che gli comparvero in cielo con l'immagin-azione poi realizzata di 'Con questo segno vincerai'"

Quando sei stanco di tutto, anche se non ancora del tutto di te stesso, e se per caso ti trovi a Milano, se te la senti vai con la mente un bel po' lontano, ma vai con la metro fino a Lampugnano, scegli quindi un bus magari fino a Lisbona, forse pure a prezzo stracciato, vai dunque là dove desideri magari da tempi immemori - anche perché ci non sei mai stato, e non in flebili evanescenti semisogni, eh ti guarderai attorno e non conosci(più)nessuno... Però non per stare là solo qualche giorno, né per girare da quelle parti solo per qualche tempo; (ricordati che per es. a Lisbona è morto uno scrittore bravo anche se invecchiato anzitempo come Tabucchi). Oppure invece, prendi un bus per l'Albania o per Buda-Pest, ripensando - un po' come scriveva Pasolini "Non c'è cena o pranzo o soddifazione del mondo che valga una camminata a piedi per le strade povere, dove bisogna esere disgraziati e forti, fratelli dei cani", anche se io comunque preferisco i gatti, tipo quel-La gatta di Gino Paoli; e sul bus senza nome e senza età riascoltare con le cuffie, prima di assopirti come sommerso nel quasi assoluto bisogno di silenzio - un po' di volte ancora 'Redemption Song' di Bob Marley però cantata dal compianto Joe Strummer; pure io stavo naufragando, che avevo le pupille ultradilatate- con venature tipo mestruate, dato che il mondo in definitiva sarebbe poi sempre la stessa 'ostia che devi masticare'. Prendere su il gatto con gli zampini bianchi nella tua ormai memoria, e sollevarlo ad altezza del tuo viso con le sole tre-quattro dita di una mano non temendo affatto i suoi artigli, un po' come facevano con gli uccelli - addomesticati predatori - gli antichi falconieri. - La libertà è una redenzione, mentre specie ora quasi tutti gli individui nella realtà globale non esiston più(?) ed i politici-servi guitti sono giostràti più che mai dai più ricchi tra i burattinai - che fingono perfino di stare nell'ombra manovrando le loro immense ragnatele - che si stendono sopra la Terra soffocata tra il mondo attuale ed un cielo insolitamente fitto di nuvolaglia.