Appello al Dredlock Supremo Crisso, riapertura denuncie archiviate

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Jamir..Rene
00mercoledì 16 gennaio 2013 22:18
Oggi nel sedicesimo giorno dell'anno milletredici, io Jamir Renè a nome della Gilda dei Bardi, e della Gilda dei Maghi e dunque della Fazione Leoni, chiedo la riapertura del processo a danno del bardo Cederic Monblache, fatta presente dalla recluta Bennet della Gilda degli Armorieri, accusato di :
- simulazione di reato. nonché carenza di motivazione relativamente alla sussistenza dell'aggravante del danno di rilevante entità.
- procurato allarme.

E quindi le conseguenti accuse alla fazione dei leoni di :
-resistenza a pubblico ufficiale, per aver bloccato le entrate impedendo alle guardie del ducato di intervenire.
-concorso in simulazione di reato nonché carenza di motivazione relativamente alla sussistenza dell'aggravante del danno di rilevante entità.
-concorso in procurato allarme.

E la riapertura del caso a danno del bardo Brook Flemming, fatta presente da Varran Blanch membro della Gilda degli Incantatori, accusato di:
- Reato di lesa maestà, insieme al sopra citato Cederic Monblanche


Chiedo la riapertura di entrambi i casi, in quanto è veritiero il primo paragrafo del codice di Elavia che stabilisce chiaramente che le sue leggi vanno rispettate all'interno del territorio, quale non è il luogo a cui si fa riferimento in questa denuncia, ma è anche vero che noi tutti eravamo li presenti, e dunque i fatti accaduti, comprese le due denunce non devono rimanere casi isolati, in quanto anche se non sotto la giurisdizione del codice Elaviano, ciò che è accaduto ai così 'presunti danni dell'Egesta' rimane un atto compiuto e dunque noi tutti abitanti di Elavia che abbiamo assistito, non siamo esulati dalla legge prima 'MORALE' che ognuno di noi possiede, e soprattuto le cariche più alte del Ducato.
E quindi a valore di questa dichiarazione, noi che crediamo nel nome della giustizia, e nella credibilità del codice Elaviano e di chi ne segue e la applica, chiediamo che le sentenze vengano aperte, così da non protrarsi nel tempo un pregiudizio verso i due accusati che non hanno avuto la possibilità di difendersi ed evitare un rancore nei confronti di essi.

In quanto credo che se fosse stato commesso un omicidio, non sarebbe stato credibile non processare il tale fatto solo perché la terra non era sotto la giurisdizione, e quindi noi Fazione dei Leoni e come crediamo voi Fazione dei Lupi, in quanto prima esseri viventi, e dunque con dei diritti e doveri, vogliamo che tutto si svolga normalmente, appunto dato che i presenti al raduno erano gli stessi esponenti che si incontrano nelle terre del ducato.

Quindi con umiltà e a nome di ciò che è scritto da parte mia rappresentante Gilda Bardi, Gilda Maghi e dunque Fazione Leoni, mi appello al Generale Moriano Crisso, nonché Dredlock Supremo affidando la nostra fiducia al buon senso e spirito di giustizia sua.
Jamir..Rene
00venerdì 18 gennaio 2013 21:10
Volevo aggiungere per dare credito all'appello un passaggio del Codice di Elavia:

Per prima cosa si deve individuare l'AREA DI COMPETENZA dei DreadLock (o territorio).
Questa dipende dall'Autorità Suprema di cui sono al servizio (Re, Principe, Presidente, ecc.); spesso la competenza è di tipo territoriale, quindi legata esclusivamente al LUOGO in cui avvengono i fatti, ma accade anche che la competenza sia legata anche ai CITTADINI stessi, anche se questi si trovano in territorio straniero.

Grazie ancora per l'attenzione.
Crisso_
00giovedì 24 gennaio 2013 15:02
Per la prima volta da quando ricopro la carica di dreadlock supremo, mi trovo ad affrontare una situazione incresciosa e difficile. Si rende necessario che io risponda a questo appello in due vesti distinte e separate, la parte giuridica di questa questione verrà risolta rispondendo alle istanze proposte nella mia qualità di dreadlock supremo.
Le azioni intraprese da taluni membri della fazione dei Leoni mi impongono di fornire su questo tema una risposta diversa, spogliandomi dei miei panni di giudice e parlando come Armoriere e come Lupo.

In merito alla richiesta di riapertura delle denunce l’appellante è stato vittima di una confusione ed errata comprensione delle parole del Codice Elaviano.

Come è chiaramente specificato, la competenza territoriale del corpo dei dreadlock dipende dall’autorità nobiliare sotto la quale essi operano. Il riferimento al fatto che la competenza può dipendere anche dai cittadini, senza riguardo per il territorio in cui essi si trovano, è puramente esemplificativo e di certo, quando interviene una chiara scelta legislativa come quella operata dal nostro codice, non può trovare nessuna applicazione.

In tempi passati, quando i regni erano divisi e sottoposti a diversi regnanti e strutture nobiliari, il corpo dei dreadlock poteva ben avvalersi di criteri che esulavano dalla territorialità, per poter meglio garantire la giustizia ed evitare che fosse troppo facile sfuggirvi semplicemente spostandosi.

Dopo l’unificazione del regno di Elavia da parte di Adam Simaril la situazione è ben diversa. Il regno è unico, le gilde operano all’interno di territori che sono ben delineati e non si corrono rischi simili.

Una scelta legislativa come quella di limitare la competenza dei giudici al territorio è la migliore al fine di consolidare l’autorità che governa il regno ed evitare alla giustizia inutili affanni ad occuparsi di fatti al di fuori della propria giurisdizione.

L’appellante sostiene che se ci fossero stati reati più gravi allora i dreadlock avrebbero certamente proceduto. Questa affermazione è quanto mai errata, in quanto ai fini della competenza territoriale la gravità dei reati è del tutto irrilevante, e sarebbe assurdo variare il criterio di competenza al variare dei reati. Durante il conclave invernale sono stati commessi otto omicidi ed un tentato omicidio, eppure il corpo dei dreadlock non è intervenuto perché per legge non possiede nessuna autorità al di fuori del regno di Elavia. Sono invece intervenute le gilde a gestire situazioni su cui la legge non aveva competenza.

E si badi, la scelta della competenza non è una facoltà meramente discrezionale concessa al dreadlock che può decidere arbitrariamente di volta in volta, ma è una scelta operata a livello di leggi e senza alcuna possibilità di fraintendimento. Nello stesso passaggio citato dall’appellante è scritto che spetta all’autorità suprema decidere, e nel primo paragrafo del Codice di Elavia l’autorità suprema compie inequivocabilmente tale scelta. La valenza del codice e delle sue leggi è limitata al territorio del regno di Elavia, e questo senza eccezione alcuna.

Pertanto è scontato ed inevitabile che la richiesta di appello e di riapertura dei casi inerenti ai fatti avvenuti durante il conclave invernale debba essere rigettata.

L’appellante ha inoltre paventato il timore che, se i fatti avvenuti al conclave invernale non trovassero una soluzione, potrebbero rimanere dissapori o rancori, quali potrebbero portare a situazioni di conflitto future.
Premesso che ai fini dell’applicazione della legge elaviana ciò è assolutamente irrilevante e che le scelte di ognuno sono indipendenti dalle decisioni del corpo dei dreadlock, pare doveroso segnalare che, essendo tutti i membri coinvolti appartenenti alle gilde, le eventuali questioni possano tranquillamente essere risolte proprio da tali organizzazioni.
Le gilde sono organi interstatali e sovranazionali, i quali non hanno nessun limite di competenza territoriale o di altro tipo. L’autorità di una gilda vale ovunque vi siano dei suoi membri presenti, e qualora due o più di esse debbano rapportarsi tra di loro, lo fanno indipendentemente dalla vigenza delle leggi, e persino in assenza di qualsiasi regola, come quando ci si trova ad agire in terre selvagge.
Pertanto, visto che la legge elaviana non può e non deve fornire soluzioni su fatti avvenuti al di fuori del territorio del regno, e dato che le gilde non sono invece sottoposte a tali limitazioni, è più opportuno che qualsiasi questione riguardo agli ultimi avvenimenti venga risolta proprio da queste ultime.


Terminata la parte riguardante le denunce ed i ricorsi, tolgo i panni da dreadlock e da adesso in poi parlerò esclusivamente come Armoriere e come Lupo.
Da quando si è concluso lo scorso conclave invernale, la fazione dei Leoni sembra animata di nuova vita e nuovi propositi. In effetti, data la fanghiglia in cui si è trascinata negli ultimi mesi, mi sembra comprensibile che i suoi membri vogliano sollevare la loro morente fazione e risvegliarla dall’oblio.
Purtroppo, avete scelto il modo sbagliato.
Sembra che vi siate convinti che l’unico modo di riprendervi sia sconfiggere la fazione dei Lupi, con ogni mezzo e a qualsiasi costo.
Questo, come i vostri illustri predecessori Duccio Griffi e Leopold Bloom dovrebbero avervi insegnato con il loro esempio, è un atteggiamento che porta a farsi molto male.
Visto che il vostro modo di comportarvi rischia di rappresentare un fastidio, o una possibile futura minaccia, è ovvio che vi aspettiate un intervento a livello di fazione dei lupi non proprio gradevole.
Mi spiego meglio.
Cominciamo con il fatto che il vostro guardiano vi ha detto che d’ora in poi dovete dimenticarvi di tutte le minacce esterne, che i vostri nemici non sono i cannibali, i sirakiani i demoni o Belmont, ma solo e soltanto i Lupi. Al vostro guardiano forse sfugge il dettaglio che se questo sarà il modo di ragionare della fazione dei leoni allora la fazione dei lupi reagirà trattandoli come una minaccia, sterminando di volta in volta i membri più intraprendenti e riducendo la fazione ad un guscio vuoto (più di quanto non sia). Ci siamo sempre aspettati, al fine di preservare l’equilibrio, una collaborazione su questioni di comune interesse che però è sempre stata assai blanda, quando non del tutto inesistente, ma se la vostra linea politica muta prevedendo che mentre noi risolviamo problemi che minacciano l’intero piano dell’esistenza voi state lì ad aspettare che cadiamo per poi sgozzarci in tutta comodità allora vi meritate una sorte ben peggiore di quella che finora vi abbiamo magnanimamente concesso.

Facendo un giro nelle vostre stanze segrete di fazione (sì, abbiamo le chiavi) risulta chiara tutta la vostra ipocrisia e il vostro essere subdoli. Lo stesso individuo che qui sopra dichiara di essere amante della giustizia e di credere nel Codice di Elavia, nelle stanze di fazione, credendosi non udito, afferma queste parole:

“Secondo me si dovrebbe cominciare a parlare di una soluzione a tutto questo, con il tempo le cose possono solo peggiorare. Dobbiamo scrivere un rituale, per aumentare la resistenza fisica, cosi saremmo pronti in ogni evenienza a combattere e non farci calpestare dai Lupi.
E poi scusate la mia impudenza, ma questa io la farei pagare con la vita, giusto anche noi per mandare il messaggio che certe cose è meglio evitarle, anche loro devono rigare dritto.
Se si fa una cosa pulita, nessuno può puntarci il dito, ma il dubbio li attanaglierebbe.
O forse sto dicendo solo eresie.”


Quindi noi lupi dovremmo pagare con la vita il fatto di aver assolto dei leoni?
Ma le assurdità non finiscono qui.

Sheppard è la risposta, prepariamo l'esercito

A me suona male che porca della mannaggia della miseria, siamo 50 persone e non ci armiamo, ci fumiamo i lupi, facciamo un cazzo di rituale lontano da tutti per potenziarci e gli apriamo il culo a fettine e lasciamo solo chi vuole convertirsi, e poi cazzo la fate la politica, intanto ci sono delle presenze scomode per noi e fino a prova contraria siamo maghi e bardi...

prima pulizie poi politica, hanno una considerazione di noi che mi fa incazzare e poi lo ha detto anche il nostro guardiano, SONO I NOSTRI NEMICI


“sheppard è la risposta”ecc.

Finchè solo un membro testa calda propone azioni del genere avremmo potuto confidare che il buon senso del capogilda lo avrebbe frenato dai suoi propositi, ma poi scopriamo che non si tratta di un caso isolato, ma di una tendenza diffusa.

Il signor bastiano da bastia propone questi rituali


“Bacchette. A contatto o distanza brevissima. Equivalenti pozioni di fascia bassa, rank pari a quello dei ritualisti sommati:

Ciecità, 15 minuti, 4 cariche al giorno (leggasi "morto")
Nausea, 15 minuti, 4 cariche al giorno (non si può combattere)
Confusione, 15 minuti, 4 cariche al giorno (si possono solo difendere)
Silenzio, 15 minuti, 4 cariche al giorno (quindi niente incantesimi e niente grida d'allarme)

Maschere. (pensiamo di fare le 3 che ci servono subito in un unico rituale, abbiamo valutato la richiesta come non eccessiva)
Finchè sono indossate i possessori incrementano di un livello la propria capacità di rigenerare le ferite: da 1 passerebbe a 2, o da 2 passerebbe a 3, ma bisogna averla minimo a 1 e non supererebbe in ogni caso il 3.
Spesa di energie spirituali come sacrificio-offerta per il buon esito
Pugnali. (uno o tre per volta, non è deciso)
Pugnali che con l'uso di una dose di resina possono avvelenare ulteriori due volte al giorno. “


Il signor “roger spliff propone a sua volta svariati rituali, tra cui questi:

“Rituale per pugnali anti cura:
Un pugnale utilizzato con il colpo sheppard al massimo livello provoca un sanguinamento magico così forte da non poter essere curato in alcun modo.


Guanto di dissoluzione istantanea:
Un guanto che permetta di dissolvere qualsiasi cosa istantaneamente 3 volte al giorno.


Anello delle anime:
Anello che dedica istantaneamente 3 volte al giorno. “


E così via vari Leoni di seguito con proposte volte a potenziare fisicamente i membri della fazione.
Questo potrebbe sembrare semplicemente un modo di migliorarsi in vista dei conflitti futuri, peccato che in una conversazione da noi intercettata il signor “da bastia” abbia detto:

"Quando faremo i rituali mi raccomando, la motivazione deve essere: servono d'aiuto al ducato durante le battaglie"


A questo punto, per noi Lupi è lecito pensare che stiate preparando una guerra contro di noi.
E quindi, perché dovremmo rischiare le vite dei nostri uomini che, combattendo con mille altre minacce, possono in ogni momento essere attaccati alle spalle da voi?

E’ bene chiarire che a questo punto della situazione noi non abbiamo bisogno di prove, o di dimostrare ad un giudice la validità delle nostre affermazioni. Non siamo più in un tribunale, non valgono più le leggi del regno, ma solo gli equilibri tra fazioni.

Per essere ancora più chiaro, ancora una volta le azioni sconsiderate della fazione dei leoni ci hanno portato sull’orlo di una guerra di fazione. Ed in tempo di guerra, le leggi tacciono.

Ci auspichiamo che il vostro capo abbia il buon senso di non portare per la terza volta la sua fazione in guerra contro la nostra, che stavolta potrebbe davvero portare alla totale disfatta dei leoni.

Presto il vostro capo fazione riceverà notizie dal nostro, e non saranno piacevoli. Ricordate però che, come sempre, avrete solo da biasimare voi stessi.
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