Avventure SEMPRE proporzionate ai PG...cosa ne pensate?

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Kalius
00martedì 29 luglio 2003 17:46
Sono Master del D&D da quasi 3 anni e durante tutte le mie masterizzazioni non mi è mai mancato di avere dei personaggi che in una data situazione dicevano:
"Masteeeeeeeer ma questo mostro è troppo forte per noi!!!!"
Anzi... se devo essere sincero è una cosa che mi manda letteralmente in bestia!
Perche i mostri devono sempre essere proporzionati al livello dei PG???
Io trovo tutto questo "anti-ambientazione"...Se io sono un PG di 6 livello e so che in una grotta si trova un Grande Dragone Rosso...non ci entro per poi dire al mio master "ma come ti viene di mettere un mostro cosi forte? non lo batterò mai"...e grazie al c...o che non lo batti, perchè l'errore è stato commesso nel momento esatto in cui sei entrato nella grotta...
I master non possono mettere gli avversari dei pg sempre proporzionati al loro livello perche gli stessi PG devono essere consapevoli del fatto che esistono molte creature più forti di loro all'interno del Faerun...almeno fin quando non cominciano a diventarmi tutti di 20 liv :)
Voi altri master e giocatori come la pensate?
Fembren
00martedì 29 luglio 2003 18:09
Questo è lo spirito di gioco che contraddistingue il Richiamo di Chtulu, infatti lì, te lo puoi scordare di battere tutti i mostri che ti vengono incontro, anzi, ringrazia il cielo che ne batti qualcuno e riesci ancora a raccontarlo con parole e frasi capibili da una persona normale.

Quando un pg è di 6 livello e da qualche parte viene messo un Grande Dragone Rosso, sta a lui capire che in quel posto non ci deve andare!

Se non lo capisce credo che cambierà parecchi personaggi durante le sua avventure! [SM=x77410]
Elwood Blues
00mercoledì 30 luglio 2003 01:52
Per me dipende dai giocatori nn dai pg: un gruppo di PG pompati in mano ad un gruppo di scarsi dura poco. Un gruppo di pg mediocri in mano ad un gruppo di giocatori tosti, affiatati può durare a lungo.

Fatto sta che la terza ed. promuovendo le superpotenze zavorra troppo i medi.


Elwood
Fembren
00mercoledì 30 luglio 2003 08:42
Quello che dici è giustissimo Elwood, ma credo che il discorso fosse differente, infatti Kalius parlava di lamentele di giocatori in direzione del DM che mette mostri per loro "imbattibili". Un gruppo di buoni giocatori sa, e/o, capisce che se in quel posto c'è un drago rosso non ci devono andare quando sono di 6° bensì quando sono di 20°.
Purtroppo ci sono un sacco di giocatori che non si rendono conto di nulla, una volta masterizzando AD&D mi sono sentito dire che non mettevo abbastanza mostriciattoli piccoli (tipo goblin) e quelli che mettevo erano troppo forti.
Praticamente per questa gente qualsiasi mostro che avesse un attacco o una difesa che poteva competere con la loro era TROPPO forte. Che tristezza.

E la volta che gli ho detto che un goblin poteva essere anche un guerriero di 5-6 livelli sopra di loro (2-3) e che poteva tranquillamente pestarli mi sono sentito ridere in faccia!

Però ridevano meno con il coboldo della sessione successiva... [SM=x77433] [SM=x77433] [SM=x77433]
Lemnear Blues
00mercoledì 30 luglio 2003 12:11
In questo senso credo che il Grado di Sfida dei mostri della terza edizione sia uno strumento utile al DM per non sbagliare, soprattutto se è alle prime armi.

E poi è vero quello che avetere scritto: se anche i mostri facili sono mortali per il gruppo... l'errore sta nel gruppo...


Kalius
00mercoledì 30 luglio 2003 13:28
Piu o meno...
Ragazzi, il mio discorso vuole essenzialmente arrivare a questo: i PG devono capire che il Faerun non è tutto alla loro portata. Nel D&D si è soliti fare del gruppo una compagnia in grado di abbattere tutte le difficoltà, e questo non è possibile...
E' giusto far vedere ai PG che diventano forti man mano che passano i livelli, ma bisogna "stopparli" quano credono di poter mettere tutto il Faerun sotto i piedi...
Ad esempio a volte mi trovo anche a discutere con loro sul fatto che in una certa sessione ci sono pochi combattimenti: avete appena salvato la figlia del re e lui vi ha invitati a cena nel suo palazzo....come potete combattere in quella situazione??? Dovrei far entrare magicamente in un palazzo super sorvegliato degli orchi solo perchè i PG hanno voglia di combattere?
Non credo che questo sia lo spirito di D&D, ecco perche nell'altro post scrivevo di "anti-ambientazione"....
Fembren
00mercoledì 30 luglio 2003 15:41
Qui si incorre nel solito vecchissimo discorso che è il sistema di base della 3° ed. che assegna px in base agli scontri ad essere sbagliato!
Infatti uno gioca ad un GDR principalmente per divertirsi in compagnia e veder crescere il suo pg.
Gente alle prime armi che gioca alla 3° vede che l'unico modo di crescere è combattendo e quindi se ne frega del roleplay e vuole solo menare le mani.
E' anche normale che poi si sfoci in queste situazioni!
Snogar
00mercoledì 30 luglio 2003 19:01
Kalius ...la risposta è molto semplice ....[SM=x77478] se la tua ambientazione è di tipo realistico allora se in una zona ci sono solo draghi i tuoi pg sia che siano di 1 sia che siano di 50° sempre draghi incontreranno .
Se la tua ambientazione e di tipo VideoGames [SM=x77416] allora ovunque i tuoi P.G si trovino avranno scontri alla loro portata .....e in questo come dice Lemnear il Grado di Sfida dei mostri della terza edizione ti aiuto in tal senso .


ebolo
00giovedì 31 luglio 2003 11:46
Non è tutta colpa della 3ed !!!!!!
Allora io ho 25 anni e ho inziato a giocare ad AD&D tardi intorno ai 19 anni.Mi ha iniziato un mio caro amico che masterizzava.... giocavamo insieme ai MUD e mi ha proposto di vedere il D&D dal vero. Mio Dio che cosa stupenda !!!

Oggi chi si avvicina al D&D, nella maggioranza dei casi, non ha vissuto esperienze di GDR di gruppo, ma ha giocato a Diablo (e gli è piaciuto), a Baldur's Gate (e forse gli è piaciuto), non sa nemmeno cosa siano Torment e Fall Out. Ovviamente si aspetta dal D&D un orda di mostri che lui ucciderà utilizzando le sue innumerevoli Fireball o le proprie spade +1000 dove incastonerà gemme più disparate.

Bhe sta ai master vecchio stampo portarli in un piano di gioco un po' più GDR, Diablo è bene che stia rinchiuso in quella scatoletta sulla scrivania.

Ho un paio di player che si ostinano solo a voler picchiare e mozzare teste... adducento "sono malvagio" o "sono caotico malvagio" ma quando sono rimasti 4 giorni (sessioni di gioco) in città si sono un pò rammaricati di vedere i propri compagni prendere xp per i motivi più futili e di rimanere indietro così tanto... "eppure non hanno ucciso nessuno...." si dicevano.[SM=x77422]

Rimane vero che la 3ed è molto più Diablo dell'AD&D ma secondo me un buon master sa dare al momento giusto e senza mai esagerare !!

Salutoni e buon GDR a tutti !!!

[Modificato da ebolo 31/07/2003 11.47]



Scusate il piccolo OT e oltretutto volevo aggiungere che ho giocato a Diablo e mi è pure piaceto.

[Modificato da ebolo 01/08/2003 8.51]

Cimaster
00venerdì 1 agosto 2003 10:21
Re: Non è tutta colpa della 3ed !!!!!!
Ciao a tutti!
Purtroppo le generazioni stanno cambiando. Io ho cominciato a giocare a d&d da quando avevo 16 anni, e ora ne ho 24. Ho fatto il master e ho fatto il giocatore.
Io al tempo quando pensavo al mio elfo guerriero mi immaginavo la sua vita e non mi immaginavo di certo un dungeon pieno di mostri in cui il mio elfo pazzo andava a uccidere tutti.
Io non dò nulla per scontato, quindi vi faccio delle domande assude: fate fare il background ai vostri personaggi? date premi di Px per i loro background e l'immagine del loro personaggio?
Gli fate notare che gli date premi per l'interpretazione, e he i premi per i mostri sono minori? Li fate interagire con gli altri personaggi??? Gli fate dare una vita reale (del tipo: gli fate costruire una casa, metter su famiglia ecc...)???
Questo è il primo punto.
Il secondo punto è: i giocatori devono capire che se giocano a Diablo c'è il computer dall'altra parte; se giocano a D&D c'è un master che si deve divertire anche lui. Io come master mi diverto mettendo coincidenze, indizi, PNG che interagiscono e indovinelli. Di certo mi diverto di meno a sparare ai PG dei mostri orribili a ogni angolo.
Il terzo punto: la terza edizione è per i giocatori power play.
Ma non è una cosa irrecuperabile. Io mi sono fatto tabelle PX dimezzate per i mostri, e il resto li dò in PX base per livello, per abilità e capacità usate, per magie usate in modo coerente, per gioco di ruolo, per idee, per missioni completate e una % sui mostri sconfitti solo ai guerrieri e barbari.
Ovviamente i miei giocatori sanno ciò.
Io se fossi un giocatore novello e se sapessi che nella 3° i PX si danno solo se uccidi, io ovviamente vorrei sempre combattere.
Quindi i master devono sapere indirizzare ogni cosa, a costo anche di perder più tempo.

Per quanto riguarda il grado di sfida dei mostri, io sono per mettergli una base e aumentare o diminuire a seconda di come si è messa la situazione, facendo entrare da altre stanze, ecc...
Questo non lo faccio succedere nelle sfide finali, ma durante le sessioni normali sì.
Ieri per esempio un corridoio si diramava in 6 grotte. In ogni grotta ci doveva essere un animale crudele. Al 4° animale erano tutti ridotti male, uno si era addirittura ammazzato da solo con un fumble. Erano in 5, con una media di 5-6 PF a testa.
Mi sono fermato al 4° animale crudele. E' ovvio che così favorisci i PG, ma gli dai meno PX. Quindi la cosa è equilibrata.

;)

Au revoir!!
merlino666
00venerdì 1 agosto 2003 11:12
sinceramente dipende dallo stile del dm
ad esempio io faccio di tutto per far vivere i pg in un mondo vivo...quindi...(ho imparato a farlo grazie a Martelli da Guerra...)
si sa che ad esempio li c'è un drago e li ci potrebbe essere un immenso accampamento di goblin, mentre in città ci sono delle gilde segrete ed altre che operano alla luce del sole...
sta ai pg regolarsi...certo se sono di 5 lvl e vanno dal drago...peggio per loro...
fino ad ora ho adottato questo metodo che è anche il + divertente per il dm e mi sono sempre trovato bene e i pg non hanno mai fatto grosse fesserie...inoltre basta non far credere i giocatori onnipotenti o l'esatto contrario...ovvero delle pippe assolute ;)
il giusto sta nel mezzo...e dopo un po tutti i giocatori saranno capaci di valutare da soli i pericoli...
Ad esempio...
un pg solitamente ha sentito parlare delle banshee e vicino al villaggio c'è un luogo infestato da una di queste...
ora...i pg che teoricamente non conoscono le banshee sono portati a documentarsi prima di affrontare un certo pericolo...e poi...sta al dm cercare di non risolvere sempre gli incontri con degli scontri...una volta fatto questo...direi che il dm ha fatto un ottimo lavoro...il resto lo fanno i giocatori, ma con un buon dm...anche i giocatori + mediocri prima o poi imparano! :D
byeeeeeeeeezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
ebolo
00venerdì 1 agosto 2003 11:26
Sono d'accordo con MagoMerlino !

Forse ci vuole solo la capacità di far capire ai player che la morte è dietro l'angolo... !

L'unica cosa che obietto al sistema usato da MagoMerlino è che forse il modo di piazzare tutto e proprio tutto prima rende il gioco un po' troppo Baldur's Gate !

Personalmente credo di non essere un buon master, ho i miei difetti. Finora ho fatto in modo di creare una città ai miei player e poi vari posti in cui andare.
Al momento in cui si devia dalla strada principale però mi concedo un po' di improvvisazione (ad esempio alcuni piccoli Dangeoun o straini luoghi tipo vecchi castelli infestati), l'elemento sorpresa è divertente e vedo che riscuote abbastanza successo presso i miei player !!!!

Bon Salutoni da Ebolo !

Herusul
00sabato 9 agosto 2003 04:00
la domanda e' quasi retorica,
in quanto trovarsi un mondo spianato davanti alla Baldur's Gate
(scusate la citazione), e' brutto e non fa proprio parte
della categoria..


il problema e' se il master riesce a capire i suoi giocatori..
ovvero, Arvegil ci dira' sicuramente che nella caverna fuori
citta' c'e' il drago rosso cazzuto, e non di 5 livello
non ci andremo,
ma se il master sa che i suoi giocatori ci andranno, o limita
il suo divertimento, ovvero fa da PC e li fa giocare a BG,
oppure gli dice anche dei vari draghi fuori citta',
pero' limitando il divertimento dei pg che non sanno quando
scappare o quando non andare...



ps:la mia ragazza mi ha appena detto
che non si capisce un cazzo :D
Snogar
00sabato 9 agosto 2003 11:29
La tua ragazza è una persona saggia Herusul ,,,,l'ultima parte infatti non l'ho capita molto (: .



Kalius
00sabato 9 agosto 2003 12:42
Cambiare la tabella dei PX?
Io credo che la soluzione sia creare una nuova tabella dei PX... o magari dare la bravura "nell'interpretazione" come fosse GS...
Per quanto riguarda i mostri ci sarebbe da editare pero una nuova tabella...

merlino666
00sabato 9 agosto 2003 15:41
ma perchè legarsi alle tabelle?
si decide in anticipo che questa è un avventura da XXXX Px ne becca di + chi interpreta meglio chi collabora meglio ecc ecc senza consultare le tabelle...
io la tabella dell'xp non la uso mai...
byeeeezzzzzzzzzzzzzzzzzz
Herusul
00domenica 10 agosto 2003 02:58
volevo dire:
il master deve sapere come sono i suoi giocatori

se sanno scegliere le situazioni da affrontare e non si buttano
subito, tanto di guadagnato per il suo divertimento,
se i suoi giocatori non hanno il minimo senso delle proporzioni
(chiamiamolo anche GS :D), gli dovra' fare le avventure su misura
anche se sara' bruttino :D


spero di esser stato piu'
chiaro :D
karoo
00mercoledì 13 agosto 2003 02:34
Per me è molto semplice.

Quando pianifico un avventura od un dungeon allora il livello dei PNG o dei "mostri" (scusate, odio il termine) è spesso proporzionato a quello dei PG, questo perchè i PG devono avere delle possibilità, e far incontrare un golem a PG di 1 livello equivale a sparargli in testa :)

di solito però le mie avventure sono molto aperte e non si limitano a perlustrare una segreta, e qui entra in gioco il buon senso dei PG; infatti le conseguenze che scaturiscono dalle loro azioni non sono più sotto la mia "tutela", e se tutto il party decide di passare per i picchi del tuono sopra il Cormyr quasi di sicuro verrà attaccato da gruppi di goblinoidi e qualche drago !!

Insomma, per gli incontri da me previsti o che comuque si verificheranno al 90% si cerca (ma non proprio) di tenere il livello PG/nemici abbastanza equilibrato, ma per quanto riguarda trappole, enigmi, o tutto ciò che si va a creare a causa dei PG che si vogliono complicare la vita allora è tutto free, e la mortalità si impenna :)

Poi certo tutto è relativo, se i giocatori raggiungono dei livelli considerevoli (già tipo il 9) allora si può anche osare qualcosa in +, a meno che non si lasci ai PG altra scenta che combattere, in tal caso la lamentela "Ma è troppo sgravo" può anche essere appropriata.

ciauz !
Il Nico
00lunedì 25 agosto 2003 14:13
Re: Piu o meno...

Scritto da: Kalius 30/07/2003 13.28
Ragazzi, il mio discorso vuole essenzialmente arrivare a questo: i PG devono capire che il Faerun non è tutto alla loro portata. Nel D&D si è soliti fare del gruppo una compagnia in grado di abbattere tutte le difficoltà, e questo non è possibile...
E' giusto far vedere ai PG che diventano forti man mano che passano i livelli, ma bisogna "stopparli" quano credono di poter mettere tutto il Faerun sotto i piedi...



Sono d'accordissimo con te e l'esempio Faerun calza a pennello. Diro' di piu': secondo me il DM dovrebbe mettere sempre incontri superiori all'altezza dei PG non foss'altro perche' questi rappresentano una situazione piu' reale e piu' avvincente da giocare. Odio quando i PG sanno che l'incontro e' facile perche' ci sono goblin o altri miniumanoidi. Il limite di AD&D era proprio questo: i mostri erano tarati al livello dei PG e quando questi incontravano quel dato mostro sapevano che era affrontabile senza difficolta' o (peggio) che valeva 250-450PX. Ora con la terza ediz si possono proporzionalmente inserire i mostri adattandoli al livello dei PG. Finalmente!

Inoltre e' triste sentire il giocatore dire: "Beh, noi siamo di secondo livello e il DM di sicuro non puo' aver messo 4 umber hulk dietro quella porta." Ma perche' no, dico io? Secondo me in questi casi i giocatori dovrebbero trovare altre soluzioni magari evitando l'incontro ö affrontando i nemici uno x volta... in questo modo ci si diverte di piu' e non c'e' mai il pericolo di annoiarsi!

saluti, nico
Mastro Zeph
00domenica 7 settembre 2003 18:53
Re:Avventure sempre proporzionate ai pg...cosa ne pensate?
Per quanto mi concerne le avventure sempre proporzionate ai png sono inutili e controproducenti infatti se i pg di 1° livello in un qualsiasi tragitto trovano un dungeon o una grotta e decidono di fermarsi ed esplorarla e questa si rivela davvero troppo impegnativa per loro,beh ognuno deve raccogliere ciò che semina sia questo proficuo o no.Io non mi preparo mai una storia,infatti faccio la mappa della città e inquadro nella mia mente quanti e quali intrighi potrebbero esserci e a cosa porterebbero sempre che i pg sappiano cercarli.Ciò non toglie che vi siano coinvolti anche per caso.Per quanto riguarda il punto di costruirsi una famiglia in gdr,purtroppo vi sono molti problemi tra cui il corteggiamento del pg che ha ottimi motivi per vergognarsi e anche la vergogna del dungeon master che potrebbe essere impacciato nel narrare queste occasioni "scottanti".Il mio consiglio è di far capire ai giocatori che loro stanno interpretando la propia vita reale quindi per un ladro meglio morire che essere sottoposto a torture e poi fuggire sono cose fuori dal gdr.Nella vita reale,anzi specialmente nella vita reale,non ci si diverte sempre e questo a maggior ragione dovrebbe essere rispecchiato in Dungeon and Dragons.Spero di esser stato d'aiuto.
Signora dei Draghi
00mercoledì 10 settembre 2003 02:17
A me sembra giusto..che gusto c'è nel massacrare i personaggi con msotri fuori dalla loro portata?

Si può esagerare ma tenendo la situazione sotto controllo ( il Master deve dare una mano ecco..)
Non credo sia divertente ne che il Master massacri i personaggi, che i personaggi vengano pompati inverosibilmente, perchè il master mette mostri potenti...[SM=x77405]
Alonzo Ruppetti
00mercoledì 10 settembre 2003 11:10
Anche se non è detto, realisticamente, che tutti i mostri che incontri sono alla tua portata, è però anche vero che il GM non deve fare avventure in cui si DEVE andare a combattere mostri di questo genere. Se io so che nella caverna c'è il drago rosso e io sono di 5° livello non ci entro manco morto, ed è stupido lamentarsi con il GM, a meno che l'avventura scritta dal GM prevede che ci devi andare!!! Qui la colpa è del GM! Io scrivo avventure che, in genere, sono proporzionate al livello del mio gruppo. Prevedo qua e la delle eccezioni, ma lasciando delle vie di fuga oppure li metto più per spirito di descrizione che come reale parte dell'avventura. Se iniziano a trovare super bestie fuori della loro portarta, è un segno per i giocatori che stanno deragliando dai binari segreti dell'avventura, perchè io NON metto super bestie aspettandomi che i pg le debbano affrontare (semmai scappare).
Ad esempio, nei FR c'è una montagna dove vive un drago rosso (dato nozionistico-geografico); la mia avventura, che nulla vi aveva a che fare, prevedeva che i pg passassero per quella montagna. Ovviamente non sono andati a sfidare il drago, e sono stati ben attenti a non farsi vedere. Il drago non faceva parte dell'avventura, solo della geografia del luogo, ed in questo senso può ben darsi la presenza di super mega mostri. Se i giocatori, per chissà quale ragione, andavano a scocciarlo, sarebbero morti tutti, e non era caso di protestare con "ma è troppo forte!"...tu, brutto scemo, hai voluto andarci! Se però tu GM infili super mostri nell'avventura ed i pg devono interagirci in qualche maniera, allora la colpa è tua, e i giocatori hanno ragione nel lamentarsi.
Kalius
00mercoledì 10 settembre 2003 14:39
Alonzo, sono d'accordo col tuo discorso... però rifletti su una cosa di questo tipo che mi è venuta in mente leggendo una parte del tuo discorso:


Anche se non è detto, realisticamente, che tutti i mostri che incontri sono alla tua portata, è però anche vero che il GM non deve fare avventure in cui si DEVE andare a combattere mostri di questo genere. Se io so che nella caverna c'è il drago rosso e io sono di 5° livello non ci entro manco morto, ed è stupido lamentarsi con il GM, a meno che l'avventura scritta dal GM prevede che ci devi andare!!! Qui la colpa è del GM!



I PG di 2 liv hanno appena risolto un mistero al'interno di un piccolo villaggio e decidono di andarsene per esplorare il resto del Faerun... Nei loro viaggi giungono in un'altra città e scoprono una ragazza affetta da una grave forma di malattia, curabile solo con una pianta leggendarie, che sembra crescere secondo i testi antichi solo nella tana di un enorme drago rosso sulla montagna...
Come vedi una storia di questo tipo mette i intorno ai pg uno strano alone di impotenza... perchè loro tengono a questa ragazza (magari li aveva aiutati prima di ammalarsi, per essere un po piu cattivi :)) però sanno già di andare incontro ad una morte quasi certa...
Con una storia di questo tipo vado contro ciò che tu dici nella tua prima parte del discorso....
Credo che un DM che fa cosi sbagli?
Cimaster
00mercoledì 10 settembre 2003 14:43
Cosa vuol dire "proporzionate"?

Scritto da: Alonzo Ruppetti 10/09/2003 11.10
Anche se non è detto, realisticamente, che tutti i mostri che incontri sono alla tua portata, è però anche vero che il GM non deve fare avventure in cui si DEVE andare a combattere mostri di questo genere. Se io so che nella caverna c'è il drago rosso e io sono di 5° livello non ci entro manco morto, ed è stupido lamentarsi con il GM, a meno che l'avventura scritta dal GM prevede che ci devi andare!!! Qui la colpa è del GM! Io scrivo avventure che, in genere, sono proporzionate al livello del mio gruppo. Prevedo qua e la delle eccezioni, ma lasciando delle vie di fuga oppure li metto più per spirito di descrizione che come reale parte dell'avventura. Se iniziano a trovare super bestie fuori della loro portarta, è un segno per i giocatori che stanno deragliando dai binari segreti dell'avventura, perchè io NON metto super bestie aspettandomi che i pg le debbano affrontare (semmai scappare).
Ad esempio, nei FR c'è una montagna dove vive un drago rosso (dato nozionistico-geografico); la mia avventura, che nulla vi aveva a che fare, prevedeva che i pg passassero per quella montagna. Ovviamente non sono andati a sfidare il drago, e sono stati ben attenti a non farsi vedere. Il drago non faceva parte dell'avventura, solo della geografia del luogo, ed in questo senso può ben darsi la presenza di super mega mostri. Se i giocatori, per chissà quale ragione, andavano a scocciarlo, sarebbero morti tutti, e non era caso di protestare con "ma è troppo forte!"...tu, brutto scemo, hai voluto andarci! Se però tu GM infili super mostri nell'avventura ed i pg devono interagirci in qualche maniera, allora la colpa è tua, e i giocatori hanno ragione nel lamentarsi.



Alonzo mi trova d'accordo e ha fatto un esempio di sicuro effetto... ma probabilmente il più semplice.
Quello che tutti noi dobbiamo capire è: cosa vuol dire "Avventura proporzionata ai PG"?? (Questa è una cosa che avevo già affrontato da qualche parte... non mi ricordo dove!!)

Un'avventura facile è quella in cui i PG sicuramente sopravviveranno tutti.
Un'avventura difficile è una da cui difficilmente usciranno vivi.
Un'avventura proporzionata è una missione in cui si arriverà alla fine... ma chi ci arriverà?? E' questo il bello e il brutto per i giocatori. Io sono per le avventure proporzionate.
Tu, master, sai che arriveranno alla fine.
Tu, giocatore, sei preoccupato: potresti arrivare alla fine, ma non è detto... potrebbero arrivare i compagni alla fine e tu, sfigato, non ci sei arrivato perchè hai sbagliato un tiro di dado contro un orso bruno....
Pensateci: i giocatori sono (o dovrebbero essere) molto materni con i propri personaggi, e loro sono preoccupati più dal fatto il loro personaggio finisca la missione, che non la compagnia nella sua interezza.
Che ne dite??? Non serve mettere mostri troppo potenti sul loro cammino, non è entusiasmante ed epico mettere quattro goblin messi in croce... ma vedendo anche un solo compagno che muore nello scontro finale, tutti gli altri staranno sempre sulle spine, eccome!!!

CIAO!!!;)

Zerho
00mercoledì 10 settembre 2003 14:54
X Kalius
Allora chiariamo subito che io parlo da giocatore..

Secondo me kalius sbagli a fare una missione in cui metti i pg del tuo gruppo in una condizione tale..[SM=x77405] ovvero metterli davanti a una tale decisione(morte vs onore et aiutare amica malata).. perchè probabilmente certi pg per l'interpretazione che hanno deciso di seguire saranno praticamente costretti ad andare nella tana del drago..e quindi a morire...
e le conseguenze sono 2...

1)Dovranno veder morire la loro amica...

2)Andranno contro una morte certa..[SM=x77475]

Io sono daccordo sul fatto che ogni tanto ci si trovino mostri di lvl piu alti perchè ogni tanto mi piace essere messo alla prova, ma se questo capita troppo spesso o se quando li incontri non c'è mai una via di scampo questo significa solo che il DM o è impazzito e vuole sterminare tutto il gruppo oppure è un ba***rdo...

Spero che si capisca quello che volevo dire...[SM=x77400]




Alonzo Ruppetti
00mercoledì 10 settembre 2003 15:14
Re:

Scritto da: Kalius 10/09/2003 14.39

I PG di 2 liv hanno appena risolto un mistero al'interno di un piccolo villaggio e decidono di andarsene per esplorare il resto del Faerun... Nei loro viaggi giungono in un'altra città e scoprono una ragazza affetta da una grave forma di malattia, curabile solo con una pianta leggendarie, che sembra crescere secondo i testi antichi solo nella tana di un enorme drago rosso sulla montagna...
Come vedi una storia di questo tipo mette i intorno ai pg uno strano alone di impotenza... perchè loro tengono a questa ragazza (magari li aveva aiutati prima di ammalarsi, per essere un po piu cattivi :)) però sanno già di andare incontro ad una morte quasi certa...
Con una storia di questo tipo vado contro ciò che tu dici nella tua prima parte del discorso....
Credo che un DM che fa cosi sbagli?



Chiariamo bene: non è sbagliato fare così. Infatti l'avventura si basa sul recupero di una pianta, e tale missione, dato il pericolo insito nel luogo, dovrà essere condotta con sotterfugio e segretezza. Lo scontro con il drago non ne fa parte, e se accadrò, sarà per errore (colossale, almeno si spera non dovuto), dei giocatori. E' un pò la stessa cosa di andare a Mordor: non devi passare per Barad-Dur, bussare alla porta e andare a picchiare Sauron, devi EVITARE questi luoghi.

Il Master sarebbe in torto, invece, se la sua avventura non lasciasse altra via che affrontare il drago, o cmq lasciasse minime possibilità ai personaggi di evitarlo.
Alonzo Ruppetti
00mercoledì 10 settembre 2003 15:20
Continuando, per avventure proporzionate si intende quella difficile (a realizzarsi) via di mezzo tra l'avventura premio e il massacro totale. Come in concreto realizzarla? Beh, penso che ogni GM avrà il suo stile.

E' poi anche ovvio che, non potendo prevedere cosa faranno i giocatori, essendoci la casualità dei dadi, incontri sulla carta facili possono diventare difficili e viceversa, ma penso che questo sia "un rischio del mestiere" e vada accettato, tanto dai giocatori, quanto dal GM. Semplicemente ritengo assurdo scrivere delle avventure senza considerare un minimo le caratteristiche e le capacità dei personaggi. Questo è il modo più sicuro per andare incontro ad un disastro, e pazienza se il realismo ne soffre un pò, la simulazione del GDR non è perfetta e in questo caso trova dei limiti.
Zerho
00mercoledì 10 settembre 2003 15:29
X Alonzo
Non per darti contro...ma kalius non avverte i pg se incontreranno o no il drago...loro che ne sanno...pensa come se fossi tu a dover giocare quella partita...che faresti ?

PS: Kalius se poi ci chiarisci meglio la situazione evitiamo discussioni inutili su punti non bene spiegati.



Kalius
00mercoledì 10 settembre 2003 19:09
Allora, chiarisco...
I PG ora cosa fanno? vedono morire la loro amica o cercheranno di sfidare le montagne e andranno a recuperare questa (leggendaria, ma in realtà c'è :)) pianta?
Se sono menefreghisti se ne andranno, se invece desiderano salvarla useranno 2 strade:

1) chi se ne frega dei pericoli? io vado li su con una bella coperta pesante un po di provviste e prendo la pianta che mi serve...già...ma quale? e chi me la descrive?

2)I PG si documenteranno sulla pianta leggendaria, e così facendo scopriranno che secondo antiche leggende un negromante ha posto un drago rosso a guardia di questa pianta che si trova
esattamente (descrizione di un luogo simile ad una caverna dalle strane forme) vicino ad un ruscello e se sapranno cercare bene tra i libri troveranno anche un'immagine della pianta...

Posta cosi la cosa è normale che i PG dovranno trovare un modo per evitare il drago piuttosto che affrontarlo... oppure potrebbero raccogliere dei soldi e trovare dei mercenari disposti ad affrontare il drago al posto loro...

Ovviamente io sto facendo una storia che verge sull'estremismo, per cercare di mettere in risalto come a volte la bontà, l'audacia e il coraggio dei pg non possa prevalere per forza di cose sul fato... insomma una visione dei PG alla maniera di Lovecraft ogni tanto fa più bene che male... i PG percepiscono il pericolo, temono il fato e ragionando su come sbrogliare questo caso già sentono il fiato del Drago sulla loro pelle...
Non vi sembra molto avvincente?

Ovviamente se i PG sfidano il fato e cercano la pianta con l'intenzione di NON affrontare il Drago, il master ha ancora un' alternativa che volendo piò giocare:
"Ora la vedete, l'entrata della grotta sembra enorme e ci sono tante ossa di numerosi animali selvatici innanzi all'entrata, fate appena in tempo a notare questo spettacolo raccapricciante e notate un essere spuntare da una radura poco lontano, ha fattezze umane ma non vedete il suo volto per via di un cappuccio che porta..." un PNG che li aiuterà...
Insomma quello che volgio dire io è che è necessario far percepire, a volte, ai PG delle situazioni di pericolo estremo...

Scusate la lunghezza del post...

Alonzo Ruppetti
00giovedì 11 settembre 2003 13:11
Non mi si deve avvertire di non affrontare un drago, ci arrivo da solo. A meno che io non sia di alto livello, dove la sfida è possibile, se l'avventura implica la presenza di un drago, i giocatori devono evitarlo, e devono avere i mezzi per farlo. Se non lo fanno è colpa loro; se non possono è colpa del GM.
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