Bianco e Nero

*Auron entra in cattedrale, i suo occhi sono lucidi, il suo volto è provato ma la sua camminata e lenta e pacata come sempre *

*Il viso e nascosto come sempre dal suo cappuccio*
*Si porta verso la statua della sua dea*

Ho visto cose che mai avrei voluto vedere mia Dea,
Quelle persone erano straziate, le loro carni mutate
La loro vita cambiata è evidente ormai che qualcosa
di grave ci sta seriamente minacciando
L'equilibrio non può cedere mia dea
è impossibile è contro tutto ciò che ho sempre creduto

Quell'angelo non può aver ragione,
Il corso naturale della vita della morte non può mutarsi
io credo in te mia dea, sono il tuo servo
Chiedo la tua forza, fa si che la tua luce mi indichi
ancora una volta la via, fa si che le mie asce colpiscano
per proteggere la vita e per indicare la via della morte
a chi non è più di questo mondo.

*Auron si inginocchia e abbassa il cappuccio*
*Dalla borsa prende un diario*
*Lo apre e pronuncia*

A te Eitiana Anaitie

...O spelnde in me la tua luce
nel suo riflesso pace ed amor
il verde intimo manto
e della roccia il grigio pudor
incanto e pura energia
ricolma d'antica saggezza...

*Fa un sospiro poi gira pagina e continua*

...davanti all'estrema nemica
non serve coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore...

*Poi chiude il diario*

Ora Signora Verde con il tuo seguito di vita
Ora Signora Nera con il tuo silenzio assordante

Il tuo Servo devoto ti venera, mia dea, mai vacillerà
la mia fede in te.