Superbia e umiltà
II primo dei sette vizi capitali è la superbia. E il peccato di Lucifero e dei progenitori. È il primo della categoria perché fa parte di ogni peccato. La superbia è l'esaltazione eccessiva di se stesso, disprezzando gli altri. Da questo vizio che è il più grave nasce l'ambizione, la vanagloria, la disubbidienza, l'ostinazione, la presunzione, ecc..
Il superbo si mostra orgoglioso di quello che ha, dimenticando che tutto ha ricevuto da Dio e che di tutto dovrà rendere conto a Lui. San Paolo chiede al superbo: "Cosa hai che tu non abbia ricevuto? E se lo hai ricevuto, perché tè ne vanti come se non lo avessi ricevuto?^.
Il superbo si attribuisce doti che non ha, per questo diventa bugiardo e vuole soltanto apparire. Egli, inoltre, abbassa le doti altrui e spesso maschera il proprio orgoglio perfino sotto la veste di una falsa umiltà.
Dio detesta la superbia e l'ha punita severamente. Lucifero, l'Angelo più bello, proprio per la sua superbia divenne il primo demonio. Adamo ed Èva per l'ambizione di voler essere simili a Dio, peccarono trascinando nella rovina l'intero genere umano.
Dice la Sacra Scrittura: ^Odiosa al Signore è la superbia... Perché mai si insuperbisce l'uomo che è terra e cenere? Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi lo ha creato "(Sir 10,7.9,12).
Il rimedio alla superbia è l'umiltà. Essa è la virtù che, dandoci l'esatta conoscenza di noi stessi ci fa stimare secondo il giusto valore. Perciò l'umiltà è innanzitutto verità, perché ci convince che da soli siamo nulla, ma con Dio possiamo tutto. La Madonna quando le fu annunciata la straordinaria missione per la quale Dio l'aveva scelta, rispose: "Ecco la serva del Signore" (Le 1,38). Ecco la vera umiltà: riconoscere che siamo di Dio e tutto dobbiamo a Lui.
La vita di Gesù poi è stata tutta un atto di umiltà. L'umiltà più grande non è stata, come si potrebbe credere la crocifissione ma l'Incarnazione.
Il demonio stesso, pieno di rabbia, lo riconobbe: "Ah! Non doveva umiliarsi a tal punto l'Altissimo...".
E nell'Eucaristia? Lui, Colui che l'universo non può contenere, si chiude in una piccola Ostia consacrata, tanto ci ama! Eppure non Lo si vede, non Lo si sente... vive nel nascondimento più profondo. Ma perché tutto questo? " Vi ho dato l'esempio, perché come ho fatto Io facciate anche voi" (Gvl3,15).
Non si possono esercitare le altre virtù se non c'è l'umiltà, perché tutte le presuppongono. Solo chi è umile crede davvero in Dio e gli ubbidisce. Solo chi è umile, sa perdonare, è cortese, si presta ad aiutare il prossimo senza pretesa... Un saggio proverbio dice infatti: "Un carro pieno di virtù, guidato dalla superbia porta all'inferno; un carro pieno di vizi, guidato dall'umiltà porta in Paradiso".