COMMENTO 15° GIORNATA

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Vinzissimo
00martedì 26 gennaio 2010 15:31
Nella domenica in cui l’Inter chiude,sempre se lo si voleva considerare chiuso,il discorso scudetto in serie A vincendo il derby in 9 contro 12 anche il Linguine al pesto si aggiudica per 2 a 0 uno scontro al vertice e mette una seria ipoteca sul titolo.Vittoria con punteggio all’inglese sia per la compagine di Mourinho che per quella di Meregalli che vincendo a Casatenovo ferma la rincorsa del Real Capatonda spedito ora a –7 dalla vetta.I vedanesi portano anche a 6 i punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice,il Giovani dentro fermato sul 2 a 2 in casa del Bitte stop!,e sarebbero stati anch’essi 7 senza la rimonta finale degli uomini di Guagnini che grazie al posticipo e alle prove strepitose di Pandev e Julio Cesar agguantano il pari scongiurando l’aggancio in classifica proprio da parte dei Mascheroni boys.2 a 2 finisce anche il match di Como tra Principe azzurro e Montmatrix,anche qui decisivo il posticipo per la rimonta dei lariani,e le due squadre rimangono appaiate in classifica così come ora sono appaiate all’ultimo posto Labbestia! e Italjuve dopo il sonoro 4 a 0 rifilato dagli uomini di Leoni a quelli di Pesce

Per una volta non partiamo dalla capolista ma dal match dove si registra la vittoria con maggior scarto e quindi dal derby canturino tra Labbestia! e Italjuve scontro salvezza che viene vinto dalla squadra di Leoni brava a schiantare i rivali con un sontuoso poker e ad agganciarli in classifica.Non c’e partita al Comunale di Cantù come dimostra anche l’abissale differenza netta di fantapunteggi(23,5) acuita maggiormente da un fattore campo che però non risulta determinante visto che non porta nemmeno a un cambio di fascia gol i padroni di casa esaltati per la seconda settimana di fila da un Morgan De Sanctis para-rigori.L’estremo difensore napoletano è uno dei tre 10 in fantapagella,gli altri riguardano invece l’attacco e nello specifico Del Piero e Pellissier,subentrato a gara in corso al nuovo acquisto Tommaso Rocchi.La prima prodezza stagionale di Pinturicchio non serve al Leoni tifoso juventino,la Vecchia Signora cade anche stavolta,ma almeno da il via all’ampia affermazione fantacalcistica resa più consistente dal rigore di Totti e dall’assist di Liverani in Palermo-Fiorentina(rete a tutti gli effetti per la Lega-ti al palo) oltre che dal sigillo del già citato Pellissier.Determinante si rivela quindi l’apporto dell’attacco reparto nel quale deve essere rimandato anche l’esordio di Luca Toni anch’egli ora attanagliato da problemi fisici al pari di Brocchi,Daniele Conti,Domizzi,Parisi e Zambrotta.C’e comunque possibilità di scelta sia in difesa che a centrocampo e così il 3-4-3 di partenza può essere completato da tre napoletani,oltre a De Sanctis ci sono anche Paolo Cannavaro e Gargano,due difensori gialloblu,il parmense Castellini e il clivense Yepes,e da tre centrocampisti dalla pelle scura come Alvarez,Liverani e il recuperato Sissoko.Ne viene fuori un entusiasmante 84,5 che consente l’approdo in fascia 4 per la prima volta in questa stagione oltre che di annichilire gli ospiti fermi a un contenutissimo 59 dovuto alla presenza di ben otto insufficienze tra le quali spiccano in negativo quelle tutte juventine di Buffon e Grosso.Il primo nell’anticipo subisce una rete,tra l’altro proprio da Totti,e poi viene espulso mentre l’ex Lione provoca un rigore,tra l’altro proprio quello realizzato dal Pupone,e non va oltre un poco edificante 4,5.Pesce a dir la verità ci aveva visto giusto e aveva deciso di portarlo in panchina ma il mancato utilizzo,sempre nella squadra di Ferrara,di Fabio Cannavaro ha fatto si che il giocatore dovesse subentrare per formare con Panucci e Samuel una retroguardia che si schiera a 3 esattamente come l’attacco orfano nella circostanza di Floccari.Il ballottaggio tra nuovi acquisti Amoroso-Tavano viene vinto da quest’ultimo che va ad aggiungersi ai due totem Borriello e Amauri mentre e a centrocampo che occorre compiere il secondo cambio forzato visto il forfait di Fabio Simplicio che si va ad aggiungere a quelli di Camoranesi e Barrientos.Dalla panchina subentra Guarente che va a fare il vertice basso di un rombo completato dal trequartista Sneijder,da Perrotta e dal nuovo acquisto Ferreira Pinto il cui compito è quello di scorazzare sulla fascia destra.Atteggiamento sulla carta un po’ più spregiudicato di quello dei padroni di casa,che con la cessione di Diego hanno tolto qualità offensiva ad un reparto che già ne aveva poca,ma che a conti fatti si rivelerà poco redditizio visto che ci sarà una sola sufficienza al pari di quanto accade negli altri due reparti.Quella difensiva è di Samuel e non di un Panucci abbastanza deludente nel primo anticipo Catania-Parma e non solo perché provoca un calcio di rigore ma anche perché non riesce ad essere all’altezza ne a livello difensivo ne quando si affaccia nell’area di rigore avversaria se non quando devia di testa una punizione a spiovere della trequarti costringendo il portiere a rifugiarsi in corner.Le cose per Pesce precipitano in concomitanza del secondo anticipo Juventus-Roma visto che in esso vanno a segno sia Del Piero che Totti.Le loro prime conclusioni sono imprecise e lo sono anche sull’altro fronte le due incornate di Amauri,la seconda su cross dalla sinistra di Grosso,che ancora una volta si conferma in un momento decisamente poco felice.Nemmeno Del Piero centra la porta di testa deviando una punizione tagliata dalla destra ma si riscatta prontamente poco dopo con un gran gol di sinistro,una splendida volee sotto misura che trafigge Julio Sergio a Torino e Buffon in questa fantasfida sbloccando contemporaneamente due 0 a 0.Pinturicchio ci prova anche su punizione ma il suo destro a giro da posizione invitante viene bloccato facilmente dal portiere e qualche minuto dopo iniziano le notizie agrodolci per Leoni e solo agro per Pesce.Grosso atterra in area Taddei regalando un rigore sia alla Roma che al Labbestia! e la successiva realizzazione dagli 11 metri di Totti ha effetti deleteri in senso calcistico per il mister campione di Lega due stagioni orsono anche se ne determina il raddoppio in senso fantacalcistico.Solo brutte notizie invece per il suo avversario che vede anche diminuire il fantapunteggio di Buffon sceso ancora più in basso(4) dopo l’espulsione dell’ex parmense sul finire del match dell’Olimpico.Nemmeno il primo colpo di testa che Amauri riesce a indirizzare verso la porta può aiutare anche perché la conclusione non è certo impossibile da parare e per fortuna dell’Italjuve la successiva punizione di Totti s’infrange sulla barriera.Considerando anche il 5,5 di Simone Perrotta da una parte e il 6,5 di Sissoko dall’altra il vantaggio accumulato dal Labbestia! è comunque cospicuo e con soli 3 giocatori effettivamente in campo nelle gare della domenica pomeriggio è chiaro che per gli ospiti ipotizzare una rimonta nell’immediato appare utopico per di più considerando che uno di questi,Tavano,entrerà solo nel secondo tempo di Livorno-Napoli.Nei primi 45 minuti di fatto le occasioni possono essere solo di marca atalantina e possono riguardare solo Ferreira Pinto e Guarente:il primo non produce nulla,il secondo solo un destro alto dalla distanza poco prima del quarto d’ora.Forte del doppio vantaggio la compagine di casa sente di avere in mano la partita e prova ad addormentare il gioco con un Liverani bravo a gestire palla in cabina di regia e ben coperto da due cursori di sostanza ma non certo privi di qualità come Gargano e Sissoko.Sfonda invece molto poco sulla destra il barese Alvarez che non riesce ad approfittare della scarsa vena del duo Grosso-Perrotta ma poco importa perché ci pensa l’attacco a tenere in apprensione la difesa avversaria che sbanda nonostante un ottimo Samuel(7).The Wall fa quello che può e riesce quanto meno a rimandare la disfatta opponendosi più volte all’intraprendente Pellissier bravo a procurarsi un interessante calcio di punizione al minuto 34.Calcia Liverani e sul suo spiovente in area Mario Yepes fa valere tutta la sua abilità nel gioco aereo svettando in anticipo su tutti e costringendo Buffon alla deviazione in corner.In tema di portieri fa un figurone sull’altro versante Morgan De Sanctis anche se parliamo di livello reale visto che di offensive pericolose dell’Italjuve non troviamo traccia.L’ex udinese a inizio ripresa di Livorno-Napoli para un calcio di rigore all’ex compagno fantacalcistico Cristiano Lucarelli ed è una prodezza che non fa che accrescere il fantapunteggio e la superiorità di Castellini e soci in questo fantaderby.Superiorità che si fa schiacciante al minuto 58 visto che è quello l’istante in cui Liverani regala a Budan l’assist per il 3 a 0 del Palermo sulla Fiorentina e dato che quest’azione corrisponde ad una rete per la Lega-ti al palo è come se il colpo di testa dell’ex laziale fosse finito direttamente in porta senza alcun tocco di un compagno.E’ un sigillo meritato per il regista rosanero senz’altro tra i migliori in campo e bravo quindi a trovare il primo acuto fantacalcistico stagionale in attesa di trovare il primo reale sul campo.Gli uomini di Pesce vengono tramortiti in maniera definitiva al minuto 78 quando Pellissier trasforma in gol un calcio d’angolo dalla destra deviato dalla testa di Yepes.Il corner era nato da una provvidenziale chiusura in corner del portiere su un destro al volo sotto porta e praticamente a botta sicura dello stesso Pellissier che deve quindi rimandare solo di qualche secondo l’appuntamento con un gol che gli mancava da qualche settimana.Lo stesso numero 31 clivense prima della fine della gara ha modo di impensierire ancora la retroguardia avversaria inserendosi bene in area dalla sinistra e venendo fermato solo all’ultimo dalla risolutiva chiusura in corner ad opera di Walter Samuel.L’orgoglio ospite è affidato alle fiammate di Tavano ma ne le sue due conclusioni dal limite,la prima murata da un difensore la seconda alta,ne il suo colpo di testa sotto misura,parato,hanno il potere di nuocere a De Sanctis sia nella realtà di Livorno-Napoli che nella finzione fantacalcistica e così per sperare di rendere mano amara la sconfitta a Mister Pesce non resta che affidarsi al posticipo Inter-Milan.Sneijder è subito pericolosissimo(bel destro al volo dal limite che scheggia il palo esterno e sinistro sotto misura a colpo sicuro respinto col corpo dal portiere) ma poi viene espulso dall’inqualificabile arbitro Rocchi e l’errore se da una parte fa felice il Pesce tifoso milanista dall’altro lo affossa ancora di più in ambito Lega-ti al palo.Questo anche in virtù della prova dignitosa ma non eccezionale(6) di Marco Borriello che di fatto riesce a essere pericoloso solo con un colpo di testa sotto misura finito di poco oltre la traversa.Meno insidiose le altre tre iniziative dell’ex genoano,una girata mancina ampiamente fuori misura e un altro paio di incornate senza esito,e la sua sufficienza non basta nemmeno ad avvicinare la fascia 1 e quindi il gol della bandiera.Dopo lo 0 a 4 contro il Real Capatonda nella prima gara del 2010 e l’1 a 4 contro il Linguine al pesto in coppa per Perrotta e soci arriva un altro doloroso poker e soprattutto arriva la settima gara consecutiva di campionato senza successi.In queste 7 gare sono arrivati solo 4 punti e la squadra è scivolata dal quarto all’ottavo posto riuscendo a vincere solo una delle ultime 9 partite ufficiali,in coppa contro Meregalli all’andata,peggiorando la propria situazione su entrambi i fronti.Dopo due sconfitte di fila torna invece al successo il Labbestia! che riesce anche a raggiungere Principe azzurro e Monmatrix per quel che concerne le vittorie in questo campionato ovvero 4 una in più rispetto a quelle del Pesce team fin qui la squadra meno vincente della Lega.MIGLIORE IN CAMPO SKY:DE SANCTIS(LABBESTIA!)

Spazio poi all’altra vittoria di giornata che è anche quella che certifica la fuga del Linguine al pesto bravissimo anche a imporsi a Casatenovo in casa di un Real Capatonda in un momento di forma straordinario e reduce addirittura da ben 6 successi di fila in campionato e 7 affermazioni nelle ultime 8 gare stagionali.Stavolta la squadra di Crippa stecca e nonostante il fattore campo non va oltre uno striminzito 61,5 che rende più che legittima la debacle considerando i 13,5 punti di divario netto rispetto al 73 vedanese.Le attenuanti generiche non mancano come ad esempio la squalifica dell’attaccante più in forma,Quagliarella,ma anche il tecnico casatese commette errori di formazione rinunciando al tridente e non inserendo un Crespo a segno in questa giornata.Naturalmente sono tutti discorsi fatti col senno di poi anche perché alla vigilia solo Gilardino e Denis venivano dati come titolari certi e per questa ragione si è deciso di non rischiare e di optare per il 3-5-2 e poi in ogni caso nemmeno l’ingresso di Valdanito avrebbe evitato lo 0 a 2 a meno che il suo 9,5 non avesse preso il posto del 5 del centravanti viola ma anche in quel caso si sarebbe soltanto dimezzato lo svantaggio.Anche l’altra assenza dei padroni di casa,Galloppa,è dovuta ad una squalifica e viene compensata dall’innesto di un altro parmense,il nuovo acquisto Dzemaili,e di un altro recente arrivo ovvero Diego che rende bianconero per due quinti il centrocampo.C’e infatti anche Marchisio e oltre a lui De Rossi e il rientrante Ambrosini che formano la parte bassa del reparto centrale ovvero quella col compito di proteggere una retroguardia nella circostanza composta da Biava,Thiago Silva e Kolarov oltre che dal portiere Handanovic che a porta a casa un poco edificante 2 per via delle tre reti incassate in Udinese-Sampdoria.Per il resto a livello di fantavoti si viaggia nella mediocrità visto che i due estremi sono il 5 di Gilardino e il 6,5 di Denis ovvero le due punte mentre c’e decisamente più varianza per quel che concerne gli ospiti visto che si passa dal 4 del portiere Gillet,due reti incassate in Bologna-Bari,al 10,5 di Christian Maggio autore di un eurogol in Livorno-Napoli.L’esterno napoletano è uno dei due innesti forzati dato che era stato lasciato inizialmente in panchina da Meregalli ma gli eventi(D’Agostino non scende in campo per l’Udinese mentre Sculli non prende il voto in Genoa-Atalanta) fanno si che debba subentrare al pari di Marchionni per rendere quasi totalmente a base di M il reparto centrale.C’e infatti anche Giandomenico Mesto e l’unica eccezione in questo senso è il cagliaritano Cossu e lo è considerando anche il reparto avanzato visto che anche li quella lettera la fa da padrona con il neo acquisto Martinez,ottimo esordio,che si aggiunge a Miccoli e Mutu.Il vice campione di lega in carica già orfano di Eto’o e Mexes decide di rinunciare anche a tutti gli altri possibili protagonisti del derby di Milano e manda in panchina Lucio,Balotelli e Ronaldinho mossa che si rivelerà quanto mai azzeccata visto il 5,5 dell’ex Bayern,espulso nel finale,il senza voto del numero 45 nerazzurro,in campo solo nei minuti finali,e il 2 dell’ex Barça che nei minuti di recupero fallisce un rigore decretato proprio per un molto presunto fallo di Lucio.Con quest’ultimo in panchina rimane anche il nuovo arrivato Felipe visto che sono Campagnaro,Moretti e Chiellini a comporre il trio difensivo davanti al portiere Gillet.I cambi forzati in mezzo al campo portano all’accentramento di Mesto al fianco di Cossu con le fasce che vengono lasciate alle scorribande di Maggio e Marchionni e sarà un atteggiamento tattico che si rivelerà proficuo al cospetto del centrocampo a 5 dei casatesi.Questi ultimi nonostante l’uomo in più in mezzo al campo vengono messi sotto dal punto di vista del gioco e non riescono a sfruttare la grande chance per riaprire il campionato esattamente come accaduto ad un’altra compagine cara a Mister Crippa,il Milan,nel derby d’Italia e li altro che uomo in più viste le porcate di Gianluca Rocchi della sezione di Firenze.Il match del Galeazzo Ciano si sblocca subito e cioè in coincidenza del primo anticipo Catania-Parma visto che da li arriva il gol del “Malaka” Martinez che festeggia nel migliore dei modi il ritorno a Vedano regalando il vantaggio al Linguine al pesto con un preciso destro a giro dal limite dopo essersi liberato splendidamente al tiro con una grande giocata.La reazione casatese coincide coi due tentativi di Marchisio nel secondo anticipo Juventus-Roma il primo dei quali,destro a giro a mezza altezza con palla di poco fuori,è decisamente insidioso.Lo è un po’ meno il secondo,destro di prima intenzione dalla lunetta dell’area di rigore con palla ampiamente a lato,ma perlomeno il numero 8 bianconero riesce a pungere a livello offensivo al contrario di un Diego al quale evidentemente non ha fatto bene neanche il cambio d’aria a livello fantacalcistico.Dopo il sabato calcistico sono quindi già evidenti i segnali di come andrà a finire questa fantasfida con gli ospiti che vogliono mettere subito le cose in chiaro un po’ come fatto dall’Inter nel derby di domenica sera.Per larghi tratti del primo tempo è il Linguine al pesto a fare la partita grazie a una migliore organizzazione tattica e ad un centrocampo come detto più efficace.Curiosamente la in mezzo i padroni di casa non hanno nessun esterno di ruolo e in pratica giocano con due mezzali offensive,Diego e Dzemaili,alle spalle delle due punte e con tre mastini davanti alla difesa mentre sull’altro fronte gli esterni di ruolo sono addirittura tre e poi c’e un Cossu che spesso e volentieri si allarga per cercare di dare vivacità alle manovra.Il fantasista sardo ancora una volta è molto convincente sulla trequarti ed è lui ad esempio a procurarsi al 15° il calcio di punizione che Mutu prova a trasformare in gol con un destro tagliato ma in realtà ne viene fuori una conclusione facilmente bloccabile da Handanovic.Dopo un’estemporanea fiondata dalla lunghissima distanza di Campagnaro al 20°,palla ampiamente a lato,l’estremo difensore sloveno deve di nuovo intervenire ma stavolta per disinnescare con una pronta uscita di testa fuori area l’ottimo inserimento di Mesto ben lanciato da Maggio.Passano 8 minuti e il raddoppio vedanese sembra cosa fatta con Miccoli eccezionale nel girarsi al limite dell’area e poi a far partire un gran destro che scavalca il portiere ma a negargli la gioia del gol ci pensa la traversa e poco importa,a livello di Lega-ti al palo,che nella realtà di Palermo-Fiorentina ci sia il rosanero Hernandez a ribadire in rete di testa.L’ex Benfica ci riprova al 32° con un insidioso rasoterra dalla lunetta sul quale Handanovic deve distendersi e impegnarsi non poco per deviare in calcio d’angolo e non basta il sinistro di Kolarov,palla a lato al 36°,a far pensare che sull’altro fronte si possa riuscire a trovare il pareggio in tempi bravi.Il laziale infatti spinge meno del solito e anche a livello difensivo non sembra perfetto al pari dei compagni di reparto e per questo nella fase finale del primo tempo il Real Capatonda rischia di soccombere nuovamente prima su un’altra incursione di Mesto stoppato poco fuori area dall’uscita di Handanovic con Miccoli che s’avventa sul pallone vagante e prova il destro di prima intenzione dalla lunetta trovando la nuova opposizione del portiere avversario.Quest’ultimo però deve arrendersi quando nel primo minuto di recupero Christian Maggio pesca il jolly con uno spettacolare destro al volo che lascia senza fiato tutti prima di infilarsi in porta.Una prodezza molto simile a quella con cui Marco Van Basten freddò,e qui il gioco di parole è voluto J,l’Unione Sovietica in occasione della finale dell’europeo di Germania 1988 disputatasi il 25 Giugno di quell’anno ma anche a quella di Bonazzoli in un Lazio-Reggina di qualche stagione fa o quella di un altro Chistian,Vieri,in occasione di un Reggina-Inter del Settembre 2002.A inizio ripresa Gilardino avrebbe la palla per riaprire il match ma calcia male da buona posizione su invito di Denis e la conclusione un po’ svirgolata finisce sul fondo lasciando inalterato il punteggio e ancora teoricamente aperta la gara.Gli ospiti provano a chiuderla definitivamente sfruttando le loro M in campo in Palermo-Fiorentina ovvero Marchionni,Miccoli e Mutu.L’ex parmense impegna il portiere avversario,che nella realtà del Barbera è il vedanese Sirigu,con un bel sinistro basso dai 20 metri al 50°,palla in corner,e ci riprova anche due minuti più tardi con un destro in corso da fuori che però non inquadra la porta.Al 53° è Miccoli a cercare il tris con una bella volee di destro dal lato corto dell’area di rigore ma incrocia troppo il diagonale con palla che termina sul fondo e poco dopo Sirigu si rivela ancora nemico di Meregalli visto che è lui a sventare a livello reale il destro al volo di Mutu imbeccato da un corner dalla destra.A metà ripresa ci sono timidi segnali di risveglio del Real Capatonda che però non riesce a dimezzare lo svantaggio col tocco in spaccata sotto porta di Gilardino al minuto 66:sul tracciante di Denis dalla destra l’attaccante viola sul secondo palo tocca d’esterno destro verso la porta ma trova solo la parte alta della traversa con palla che poi finisce sul fondo.Tre minuti dopo Denis prova a fare tutto da solo ma sbaglia a calibrare il diagonale dalla destra e nemmeno il tiro cross su calcio di punizione di Kolarov all’81° sortisce effetti positivi visto che la palla attraversa tutta l’area di rigore senza che nessuno riesca a deviarla in rete.Il Linguine al pesto torna a pungere nel finale con un destro secco di Cossu,respinto dalla difesa all’87°,e soprattutto con un gran numero di Adrian Mutu che al 90° si libera splendidamente al tiro dal limite ma non riesce a inquadrare la porta con un interessante sinistro a giro dal limite.Il derby di Milano non regala praticamente nulla a questo fantamatch,solo i 5,5 dei rossoner-casatesi Ambrosini e Thiago Silva,visto che come detto i possibili protagonisti vedanesi vengono lasciati in panchina da Meregalli e quindi per entrambi i fantatecnici il match del Meazza può regalare solo amarezza e disillusione dal punto di vista calcistico.S’interrompe la serie d’oro del Real Capatonda,prosegue invece quella di Chiellini e soci che infilano il terzo successo consecutivo tra campionato e coppa nonché la quarta vittoria nelle ultime cinque gare di un campionato fin qui trionfale e denso di soddisfazioni.Se anche nel girone di ritorno la squadra terrà questi ritmi lo scudetto potrebbe arrivare anche con un anticipo record.MIGLIORE IN CAMPO SKY:MAGGIO(LINGUINE AL PESTO)

Rimane da solo al secondo posto il Giovani dentro e ci rimane nonostante riesca solo in extremis a pareggiare in casa di un Bitte stop! che prima del derby di Milano aveva saldamente in mano la vittoria ma poi complice la strepitosa prova della coppia nerazzur-meneghina Julio Cesar-Pandev si compie l’incredibile rimonta dei Guagnini boys.Aggancio in classifica scongiurato solo grazie al rigore parato dal portiere brasiliano nei minuti di recupero della stracittadina del Meazza,e i canturini avrebbero agganciato anche il Real Capatonda,e il 2 a 2 finale pur lasciando un po’ di amaro in bocca ai padroni di casa,fermatisi a quota 75,5,può essere considerato un risultato giusto visti i soli 2 punti di differenza netta a livello di fantapunteggio tra le due contendenti.Il mancato raggiungimento della fascia 3 fa si che una delle reti reali dei canturini vada a sparire fantacalcisticamente parlando e nello specifico a farne le spese è Pazzini visto che il suo 8,5 è inferiore sia al 10,5 di Riise che al 9,5 del sempre più sorprendente Barreto.Proprio l’attaccante del Bari sta infatti riuscendo nell’impresa di non far pesare le assenze di Pato e Trezeguet in un reparto offensivo in settimana rimpolpato con l’arrivo di Ernesto Chevanton prontamente gettato nella mischia da Mister Mascheroni.Dietro il tridente sampdo-orobico-barese c’e un forte tocco di gialloblù parmense visto che parte titolare anche il nuovo acquisto Mariga oltre al confermato Bianiany e ai due fantasisti Doni e Montolivo.Un reparto molto qualitativo posto davanti ad una difesa a 3 nella quale c’e l’esordio di Grava schierato sulla fascia destra con Kjaer al centro e Riise stantuffo di sinistra e a livello di numeri l’intera retroguardia si comporta egregiamente(24 in tre la media è pari a 8) al contrario di un centrocampo totalmente contraddistinto da insufficienze.In porta c’e Julio Sergio che pur non demeritando particolarmente perde nettamente il confronto a distanza col collega e connazionale Julio Cesar come detto decisivo al pari di uno strabiliante Goran Pandev migliore in campo nel derby a giudizio di colui che scrive questo commento.Il 21,5 messo insieme dai due interisti serve a raddrizzare una situazione che prima del posticipo si presentava molto critica sia per il pessimo esordio di Larrivey(4,espulso in Siena-Cagliari) sia per il fin li scarso apporto sia del centrocampo che dell’attacco orfano dello squalificato Cavani.A conti fatti si rivela giusta la scelta di lasciare fuori Cristiano Lucarelli,rigore fallito in Livorno-Napoli,e di affidarsi a un Marco Di Vaio nella circostanza non eccezionale ma comunque sufficiente.Male invece il centrocampo a cominciare da altri due protagonisti,ma rossoneri di maglia,del posticipo ovvero Seedorf e Beckham che non raggiungono il 6 al pari degli altri due titolari Hamsik e Mannini.Non possono essere della partita lo squalificato Felipe Melo e gli infortunati Nesta,Palladino e Miglionico e sicuramente la defezione più significativa è quella del numero 13 rossonero sostituito nel ruolo di perno centrale da Nicolas Burdisso.Sugli esterni viaggiano invece le due C,Cassani e Criscito,e ne viene fuori un 3-4-3 decisamente a trazione anteriore con due terzini di spinta e un centrocampo zeppo di giocatori di qualità molto votati all’offesa.Chiara l’intenzione di sfruttare le fasce con la coppia Cassani-Beckham da una parte e Criscito-Mannini dall’altra anche perché dall’altra parte l’unico esterno di ruolo è il fluidificante mancino Riise.Il norvegese sarà autore di una prestazione eccellente sulla corsia mancina e oltre ad arginare alla perfezione Beckham riuscirà a essere incisivo anche in fase offensiva visto che è lui in avvio,leggasi anche anticipo Juventus-Roma,a mettere pepe alla gara e a minacciare la porta avversaria.L’ex Liverpool ci prova prima su punizione,sinistro rasoterra murato dalla barriera,e poi con una percussione autoritaria chiusa con un bello scambio in velocità con un compagno e con una rasoiata mancina trasformata in corner dall’intervento in chiusura di un difensore.Lo stesso Riise viene abbattuto da Buffon,giustamente espulso,quando si stava involando solitario verso la porta e trova solo un calcio di punizione ma poco dopo ha l’occasione del riscatto e non se la fa sfuggire:sul perfetto cross dalla trequarti è bravissimo a colpire di testa beffando Manninger a Torino e Julio Cesar a Cantù con una traiettoria a spiovere.La reazione meneghina arriva in coincidenza con le gare della domenica pomeriggio inaugurate dall’iniziativa di Di Vaio al 6°:il centravanti rossoblu calcia una prima volta di sinistro trovando la respinta di un difensore e una seconda volta sempre col piede mancino obbligando Julio Sergio alla non facile respinta.Le sortite di Hamsik,destro in corsa da buona posizione respinto dal portiere all’8° e sventagliata da fuori parata in due tempi al 15°,e Cassani,insidioso tiro cross dalla destra smanacciato da Julio Sergio al 10° e mancino rasoterra disinnescato dal piede del portiere romanista al 18°,testimoniano che gli ospiti sono in partita e che abbiano voglia di raddrizzare al più presto il risultato.A conferma di questa tesi vanno collocati anche i tentativi poco dopo il minuto 20 ad opera di Di Vaio e Mannini col primo che non inquadra la porta con un destro secco dal limite e col secondo che alza troppo la mira colpendo di testa sul cross dalla destra di Cassani.Nonostante il momento favorevole il Giovani dentro non riesce a trovare la giocata giusta e il Bitte stop! dal canto è bravo a far sfogare l’avversario per poi provare a colpirlo di nuovo in contropiede ad esempio col velocissimo Barreto che al 25°,servito da Pazzini,prova il rasoterra di destro dal limite sfiorando la porta ma non centrandolo.Al 27° di Udinese-Sampdoria il numero 10 blucerchiato va a segno su rigore ma la realizzazione pur portando benefici alla squadra di Mascheroni di fatto non coincide col raddoppio della stessa così come non coincidono col raddoppio le due sortite di Doni e dello stesso Pazzini poco dopo la mezzora.Al 31° il fantasista atalantino cerca la volee di destro dall’interno dell’area ma colpisce male anche se riesce perlomeno a portare a casa un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale c’e una corta respinta di Julio Cesar sulla quale si fionda proprio Pazzini che riesce a toccare il pallone di destro anticipando il portiere ma non a indirizzarlo verso la porta.Il raddoppio lariano arriva al minuto 39 ed è merito del gran destro dal limite di Barreto che ha il merito di pietrificare Colombo nella realtà di Bologna-Bari e Julio Cesar nella finzione fantacalcistica.Una prodezza che sembra lanciare sia la squadra di Ventura che quella di Mascheroni verso la vittoria ma come vedremo entrambe dovranno fare i conti poi con una realtà ben diversa e col dover subire un’inopinata rimonta.Il Giovani dentro chiude il primo tempo in doppio svantaggio ma non si perde d’animo e in avvio di ripresa torna a pungere con un tiro cross di Hamsik sul quale però Di Vaio arriva con un pizzico di ritardo all’appuntamento con la deviazione sotto porta e così facendo la palla sfila sul fondo e l’azione si conclude con un nulla di fatto.Cercando disperatamente di rientrare in partita Larrivey e soci si sbilanciano troppo e rischiano di essere infilati in contropiede.Rischiano ad esempio al minuto 55 quando un Montolivo fin li impalpabile riesce a scuotersi dal torpore e a far venire i brividi ai tifosi ospiti con una rasoiata da fuori che termina di poco a lato.Al 58° di Udinese-Sampdoria un tiro sbagliato di Pazzini viene trasformato in gol da Nicola Pozzi ma la giocata è poco utile al Bitte stop! anche perché non viene nemmeno dato l’assist all’ex viola che una quindicina di minuti dopo spreca la grande chance per chiudere la gara.Sulla precisa verticalizzazione dell’intraprendente Barreto il centravanti ligure si trova a tu per tu con Julio Cesar ma nel duello ha la meglio l’estremo difensore che riesce a respingere la stoccata evitando il tracollo dei milanesi.Tracollo che non arriva nemmeno con le occasioni che si riesce a creare Chevanton impreciso in due circostanze,palla ampiamente fuori bersaglio,ma incisivo al 76° quando angola bene il destro rasoterra dal limite obbligando il portiere avversario a distendersi bene sulla sua sinistra e a deviare in corner.Nel finale viene però fuori l’orgoglio e il carattere degli uomini di Guagnini qualità che verranno premiate sebbene al minuto 82 Di Vaio non riesca ad agganciare sotto porta un ottimo cross dalla destra di un Goran Pandev che saprà essere doppiamente devastante,sia a livello calcistico che fantacalcistico,con Mascheroni in occasione del derby di Milano.Il macedone minaccia Dida e indirettamente Julio Sergio con un sinistro rasoterra dal limite che però non ha la potenza giusta per finire in rete ma prima che riesca nell’impresa di riaprire questa fantasfida è Seedorf ad andare vicino a questa possibilità colpendo di testa sotto misura e praticamente a colpo sicuro sul calcio di punizione dalla sinistra.La prodezza che impedisce a Guagnini di rientrare in gara nella realtà del Meazza viene compiuta dallo strepitoso Julio Cesar che saprà come farsi perdonare dal proprio tecnico fantacalcistico.Il 2 a 1 non arriva nemmeno quando Pandev scavalca divinamente il portiere con uno spettacolare pallonetto di sinistro visto che la conclusione viene respinta dal palo ma il numero 27 nerazzurro si riscatta poco dopo quando pennella alle spalle di Dida la punizione del 2 a 0 nerazzurro e dell’1 a 2 del Giovani dentro.Le successive velleitarie sortite dei rossoner-meneghin Beckham e Seedorf non mettono certo apprensione ai canturini che invece vengono beffati in extremis da un fatto accaduto nei minuti di recupero del derby di Milano.Ronaldinho facendosi parare un rigore da Julio Cesar non solo tronca le speranze di rimonta rossonere ma di fatto consegna il pareggio alla squadra di Guagnini anche se occorre dire che molto merito va attribuito all’estremo difensore dell’Inter rapido a buttarsi sulla sua destra e a deviare in corner.Siccome attribuire una rete a un portiere non è una cosa molto normale a livello di fantacalcio,a meno che questo portiere non segni effettivamente nella realtà,possiamo dire che il 2 a 2 meneghino arriva per merito di un lungo rinvio di Julio Cesar deviato in rete nei pressi dell’area di rigore avversaria da Criscito(il giocatore di movimento col voto più alto dopo il marcatore reale Pandev)al quale quindi attribuiamo la rete.Per Mannini e soci arriva il quarto pareggio di fila tra campionato e coppa ma anche la settima gara ufficiale consecutiva senza sconfitte visto che l’ultimo KO è quello del 29 Novembre contro il Real Capatonda.Secondo pari consecutivo in campionato invece per il Bitte stop! che vede aumentare il divario dalla vetta e si rammarica per l’occasione gettata al vento.Risultato come detto giusto ma del quale di fatto beneficia solo la capolista Linguine al pesto sempre più sola in vetta.MIGLIORE IN CAMPO SKY:JULIO CESAR(GIOVANI DENTRO)

Abbonati al pareggio sembrano anche Carbone e Moretti che chiudono sul 2 a 2 lo scontro diretto di Como e anche in questo caso sono gli eventi del derby di Milano a determinare una rimonta che trasforma in un nulla di fatto un provvisorio 2 a 0.Merito del quartetto Santon-Pirlo-Zanetti-Milito che consente ai lariani di entrare in fascia 2 e pervenire al pareggio con la rete reale del Principe(10,5) che accorcia le distanze e quella virtuale del capitano interista che di fatto segna il pareggio visto che il centrocampista argentino batte il connazionale Spolli(7,5 a 7) nella gare per stabilire il secondo marcatore del Principe azzurro che torna a far punti dopo quattro KO consecutivi tra campionato e coppa.Si tratta del pareggio numero 6 in campionato e lo stesso vale per il Montmatrix capace di impattare anche per tre volte consecutive in coppa(in totale quindi 9 pari in 19 gare ufficiali da Settembre a oggi) e di farlo per la quarta di fila in questo inizio 2010 caratterizzato esclusivamente da divisioni della posta.L’ultima vittoria risale alla gara conclusiva del 2009 e poco importa che nelle ultime 8 gare ufficiali sia arrivata una sola sconfitta perché la squadra ha perso molto contatto dalla vetta,ora distante 11 punti,e di fatto molte delle residue speranze di poter lottare per il titolo.A Como le cose sembrano mettersi bene dopo le reti su rigore di Di Natale e Matri al punto che i tifosi avevano fatto la bocca all’importante vittoria,sarebbe stata la prima contro Moretti in questa stagione,che avrebbe consentito l’aggancio al quarto posto.Vittoria che stava maturando nonostante le pesanti assenze di Cassano,Lavezzi,Stankovic alle quali si aggiunge in extremis quella di Mark Bresciano schierato titolare da Carbone ma non sceso in campo per problemi fisici in Palermo-Fiorentina.Questo spalanca le porte per l’esordio di Llama che rileva i compiti tattici dell’italo australiano andando a fare l’esterno sinistro completato da Lazzari e della coppia centrale formata dal recuperato Cambiasso e dall’altro nuovo acquisto Milanetto.Un centrocampo tutto sommato dignitoso,col 7,5 del Cuchu,su tutti ma che avrebbe potuto essere più redditizio se si fosse puntato su un Pizarro eccellente nell’anticipo Juventus-Roma e in grado di portare a casa un 8,5(comprensivo di assist) che avrebbe consentito l’approdo in fascia 3 qualora fosse stato inserito in formazione al posto di uno qualsiasi degli altri tre centrocampisti.Si perché la compagine concorezzese tocca quota 74 soprattutto per merito delle reti di Matri e Di Natale schierati in attacco assieme al debuttante Riccardo Meggiorini che se non come stoccatore è utile almeno come assist man visto che si guadagna un +1 per aver servito Barreto in occasione del gol del Bari a Bologna.Buona prova anche a livello di retroguardia reparto esaltato dal 7 di Maicon e per il resto composto da Bovo e da due cagliaritani,Lopez e il portiere Marchetti,che fanno salire a 4 il numero di sardi presenti nella formazione.Il mini blocco rossoblu nel complesso convince ma non serve per portare a casa la vittoria che avrebbe anche potuto starci visto i 3 punti di superiorità netta nei confronti dei padroni di casa che arrivano a quota 73 grazie al +2 del fattore campo.In tema di mini blocchi funziona alla grande quello nerazzurro di Mister Moretti che grazie come detto soprattutto agli argentini Milito e Zanetti riesce a raddrizzare in extremis la baracca e quindi a non patire troppe le assenze dell’infortunato Iaquinta e degli squalificati Bocchetti e Zaccardo.In campo decide di mandare ben 4 ex concorezzesi e tre di questi sono a centrocampo(Mauri,Pirlo e Vargas) mentre l’altro è in difesa e stiamo di Daniele Portanova che con Spolli e il già citato Santon forma il terzetto posto nelle immediate vicinanze dell’estremo difensore Muslera da tempo ormai croce calcistica(una delle sue poche belle prestazioni l’ha tirata fuori proprio in supercoppa contro l’Inter mentre ci ricordiamo gli scempi in un Lazio-Milan di due stagioni fa) e anche fantacalcistica(determinanti furono le sue papere sempre in quel Lazio-Milan e in un successivo Lazio-Siena che causarono l’eliminazione della compagine concorezzese nella coppa di lega sempre della stagione 2007/08) di Mister Carbone.La conferma di Zarate in un attacco caratterizzato anche dalla presenza del nuovo acquisto Suazo fa salire a 4 il numero degli argentini e a 6 quello dei sudamericani in campo per un Principe azzurro da questo punto di vista molto internazionale e interista visto che schiera solo tre italiani due dei quali tra l’altro giocano o hanno giocato con la gloriosa casacca nerazzurra.E’ proprio di marca argentina,colpo di testa alto di Spolli nel primo anticipo Catania-Parma,il primo spunto di cronaca di questo fantamatch come vedremo dai due volti con gli ospiti autoritari e abili a gestire la gara per un’ora e coi padroni di casa bravi a non arrendersi nemmeno dopo lo 0 a 2 e decisamente più incisivi nella parte finale.Al primo vero affondo il Montmatrix trova il vantaggio grazie ad Antonio Di Natale,altro grande ex della partita, che prima si procura,fallo di Portanova,e poi trasforma con freddezza il rigore del vantaggio.Matri prova a cavalcare il momento favorevole ma la sua girata di destro al minuto 12 viene neutralizzata dall’attento Muslera bravo poi a respingere anche la potente stoccata di Di Natale,servito da un cross basso dalla destra dello stesso Matri,una decina di minuti più tardi.I due attaccanti provano così a concretizzare la superiorità in fase di manovra acquisita grazie ad uno straordinario Cambiasso bravo a sovrastare il pur dignitoso Andrea Pirlo sia nel derby di Milano che in questa fantasfida.Il dinamismo e la caparbietà dell’altro leone di potrero Zanetti è utile ai padroni di casa che così non naufragano nonostante la deludente prova della parte mancina del centrocampo offuscata dai 5 pieni di Mauri e Vargas.Proprio il numero 5 laziale riesce a combinare qualcosa di apprezzabile tra il 21° e il 28° quando serve per ben due volte con intelligenza Zarate anche se la prima stoccata dell’attaccante laziale non inquadra la porta al contrario della seconda,un bel destro a incrociare scagliato dopo aver saltato Lopez,che viene parata dal portiere che nella realtà di Lazio-Chievo è un Sorrentino utile quindi sia al proprio club calcistico che a quello fantacalcistico.Dopo una prima mezzora intensa il primo tempo subisce un calo a livello di emozioni nel quarto d’ora immediatamente precedente all’intervallo nel quale di fatto si registra solo un colpo di testa fuori misura di Matri imbeccato da un cross dalla bandierina di destra di Di Natale.Il numero 32 sardo si alterna con Meggiorini nel ruolo di prima punta con il numero 10 udinese che agisce alle loro spalle ma in generale è tutto l’attacco concorezzese a essere molto mobile e intraprendente come dimostrano anche le iniziative dei due attaccanti con la M nella prima fase della ripresa.Al 52° Matri converge bene dalla sinistra superando Portanova,senz’altro il peggior difensore comasco in questa partita,e impegnando Muslera con un bel rasoterra sul primo palo.Ne viene fuori un corner al contrario di quanto produce l’incornata di Meggiorini,alta sopra la traversa senza alcuna deviazione avversaria,una decina di minuti più tardi.Il Principe azzurro viene fuori nella seconda parte della ripresa sfruttando anche le discese di Zanetti e Santon sulle corsie esterne e la lucidità di un Andrea Pirlo che poco alla volta entra in partita e riuscirà a dire la sua.Prima di lui vanno al tiro però Vargas,volee mancina respinta da Bovo,e soprattutto Suazo attivissimo in fase offensiva nell’ultimo quarto d’ora delle gare della domenica pomeriggio.L’honduregno scheggia il palo con un rasoterra di destro dal limite e poi spreca altre due ghiotte occasioni la prima delle quali calciando centralmente dopo aver tagliato ottimamente il campo palla al piede da sinistra verso destra e arrivando fino al limite dell’area e in posizione ideale per calciare a rete.Situazione analoga poco dopo quando s’invola sempre in velocità palla al piede e calcia dai 20 metri trovando la respinta di piede di Coppola in Genoa-Atalanta e di Marchetti in questo fantamatch.Decisamente più efficace sul fronte opposto è un altro attaccante attualmente rossoblu di maglia e con un passato in una squadra di Milano ovvero Alessandro Matri.Il fidanzato della velina Federica Nargi all’82° trasforma con freddezza il secondo penalty di giornata in favore dei concorezzesi per i quali a quel punto la vittoria sembra cosa fatta.Dal posticipo Inter-Milan arrivano infatti gioie calcistiche sia per Moretti che per Carbone ma per quest’ultimo arrivano anche delusioni dal punto di vista fantacalcistico a cominciare dalle due conclusioni di Cambiasso,prima di sinistro e poi di destro,murate da un difensore avversario nell’ambito della stessa azione.Alla prima chance fa invece centro Diego Milito e il suo preciso diagonale mancino provoca l’esultanza del Carbone tifoso nerazzurro ma allo stesso tempo fissa il 2 a 1 del Principe azzurro.L’ex genoano ci prova poco dopo con un bel destro basso deviato in corner dal portiere ma cronologicamente parlando il 2 a 2 lariano viene cercato prima dalla punizione di Pirlo la cui traiettoria va però a infrangersi sulla barriera.Ben più pericoloso è il secondo tentativo da distanza più ravvicinata del numero 21 rossonero che coglie si la barriera ma poi la palla s’impenna e sfiora la porta finendo alta di pochissimo.Su punizione ci prova anche sull’altro fronte Esteban Cambiasso ma il suo sinistro a giro viene murato dalla barriera e comunque sono i lariani a rendersi più pericolosi forti del morale ritrovato dopo la rete che ha riaperto i giochi.Si fanno notare soprattutto Milito e Pirlo anche se le conclusioni dell’ex reggino non sono particolarmente insidiose e finiscono alte mentre il numero 22 nerazzurro arriva un po’ stanco al tiro dopo aver viaggiato palla al piede per molti metri e quindi il suo rasoterra di destro viene bloccato a terra senza troppi problemi da Dida a S.Siro e da Marchetti a Como.Il 2 a 2 lariano c’e e deve essere attribuito a Zanetti e quindi è come se il capitano nerazzurro concludesse una delle sue entusiasmanti avanzate palla al piede con un tiro vincente che regala appunto il pari alla squadra di Moretti.Nei minuti di recupero del derby rischia però di saltare tutto perché Maicon si ritrova nella condizione di umiliare il Milan,ovvero segnare il 3 a 0 con l’Inter ridotta in nove,e soprattutto di dare il 3 a 2 al Montmatrix ma tocca debolmente di destro a tu per tu con Dida favorendo la parata del connazionale e così per Carbone sfuma la possibilità di portare a casa i tre punti.Come detto entrambe le squadre ora sono decisamente lontane dalla vetta,appaiate al quinto posto a quota 18 punti e per cercare di avvicinarsi dovranno avere un passo più spedito in questa seconda parte di stagione.MIGLIORE IN CAMPO SKY:MILITO(PRINCIPE AZZURRO)



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