Calciopoli

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Eagle.One
00mercoledì 3 maggio 2006 13:14
Magarimorioggi...
VERGOGNA !
Prof V
00mercoledì 3 maggio 2006 13:39
il fatto
Telefonate intercettate sugli arbitri
il calcio italiano adesso trema



di MARCO TRAVAGLIO e FULVIO BIANCHI



ROMA - Ufficiale: la Federcalcio indaga sul dossier arbitri. Ci sono intercettazioni telefoniche riferite anche a Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, Pierluigi Pairetto, designatore arbitrale sino all'anno scorso, ed Innocenzo Mazzini, vicepresidente Figc. Una lunga nota di via Allegri ieri ha dato un'improvvisa e clamorosa accelerata alla vicenda: resta da stabilire adesso la portata dell'"ampia e copiosa documentazione" sulle centinaia di pagine di intercettazioni arrivata alla Figc il 13 marzo scorso dalla procura della Repubblica di Torino.

Ed è lì che è nato tutto. Per circa due mesi, dai primi di agosto alla fine di settembre del 2004, il dg Moggi, l'amministratore delegato Antonio Giraudo e Pierluigi Pairetto, hanno avuto i telefoni intercettati dalla Procura della Repubblica di Torino per una gravissima ipotesi d'accusa: associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ma seguita in prima persona anche dal procuratore capo Marcello Maddalena, è stata poi archiviata alcuni mesi fa (esattamente nel settembre 2005) dall'ufficio Gip, su richiesta della stessa Procura, perché non erano emersi elementi sufficienti né per chiedere una proroga dei termini per investigare, né per formulare subito una richiesta di rinvio a giudizio. Ma le telefonate trascritte dalla polizia giudiziaria hanno disegnato il ritratto di una lobby di potere che ruota intorno ai vertici della Juventus, col contorno di dirigenti federali e arbitrali, alcune giacchette nere, procuratori legati a vario titolo alla Gea capitanata da Alessandro Moggi (figlio di Luciano), giornalisti televisivi e della carta stampata, e persino qualche uomo politico (si parla addirittura di un paio di ministri). Per questo, al di là degli aspetti penali della vicenda ormai sepolti in archivio, i magistrati torinesi hanno deciso di mettere a disposizione della giustizia sportiva, oltreché della procura di Roma, il frutto del loro lungo lavoro. E' stato lo stesso Maddalena, nel mese di marzo, a recarsi a Roma per consegnare personalmente il voluminoso incartamento al presidente della Federcalcio Franco Carraro e ai pm capitolini.

Si apre così un nuovo filone. Indagano i magistrati Luca Palamara e Cristina Palaia che stanno lavorando già sul doping amministrativo, sulla Gea e su Gaucci. Come spiegato nel comunicato Figc: "Alcuni elementi riscontrati nella documentazione in esame avrebbero potuto avere attinenza e rilevanza con alcuni fatti oggetto di altro procedimento penale in atto istruito dai medesimi magistrati". Insomma, il faldone romano aumenta. Ma è sul fronte sportivo, più che su quello penale, che presto potrebbero arrivare novità clamorose: il generale Italo Pappa, n.1 dell'Ufficio Indagini, si è messo subito in contatto coi magistrati. Non ci sono partite truccate: questo pare certo.

L'interesse degli "007" della Figc si sarebbe focalizzato soprattutto su Moggi e Pairetto, ai quali si è aggiunto l'altro intercettato Innocenzo Mazzini, medico fiorentino, vicepresidente Figc. Che si sono detti fra loro? Hanno sicuramente parlato di tanti argomenti, anche di arbitri. In anni, tra l'altro, in cui vigeva il sistema del sorteggio... Forse anche giudizi pepati su qualche dirigente. Parole che potrebbero riguardare (eventualmente) l'articolo 1, quello sulla lealtà sportiva. Cose "sgradevoli", "inopportune"? Tutto da stabilire: i dirigenti potrebbero rischiare il deferimento. Il generale Pappa adesso aspetta segnali dalla Procura romana: Carraro si augura di chiudere tutto (ma non sarà facile) prima dei Mondiali. Le carte le ha avute anche l'Uefa.

La stessa Federcalcio intanto ha deciso (il 7 aprile scorso: strano l'abbia comunicato proprio ieri...) di sostituire l'ex designatore arbitrale Pairetto con Pierluigi Collina nella commissione arbitri dell'Uefa. Pairetto era vicepresidente, l'organismo europeo deciderà il 23 maggio. Collina ha ringraziato Carraro che ha mantenuto quanto promesso, e l'ha "ripescato" dopo il caso sponsor: "Sono orgoglioso". L'ex arbitro di Viareggio aveva appena firmato una collaborazione con Sky per i Mondiali: ora come farà? Il "ripescaggio" di Collina non farà felice Tullio Lanese, n.1 dell'Aia. L'altro ex designatore, Paolo Bergamo, resta nella commissione arbitri Fifa sino a giugno 2007.

fonte:www.repubblica.it
Andrea Ultras
00mercoledì 3 maggio 2006 13:56
E' un calcio malato.

E' tutto un giro di soldi.
Askani
00mercoledì 3 maggio 2006 17:02
Moggi = schifo [SM=x245590]
Emanuele Brunetto
00giovedì 4 maggio 2006 12:40
Così Moggi designava gli arbitri
Ecco il contenuto delle telefonate, al centro dell'inchiesta aperta dalla Federcalcio, tra il dg della Juventus, l'ex arbitro e designatore Pairetto e il vicepresidente della Figc Mazzini

Ecco gli stralci dei verbali delle intercettazioni telefoniche della Procura di Torino che ora sono finiti in Federcalcio e alla Procura di Roma. Non c’è corruzione acclarata, non ci sono campionati o partite comprate. Ma il quadro che se ne ricava è ugualmente inquietante. Uno spaccato su un calcio da rifondare. Tutte le intercettazioni sono relative a Luciano Moggi. Compaiono sulla scena, quali suoi interlocutori pressoché abituali, Pierluigi Pairetto, il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, ovviamente Antonio Giraudo che della Juventus è l’amministratore delegato, Alessandro Moggi, che di Luciano è il figlio, ma che è soprattutto il presidente della Gea. Con cui fare affari e tessere la vasta tela del calciomercato.

MOGGI & MAZZINI Come vecchi amici, le loro telefonate, sono infarcite di volgarità. Dalla telefonata del 16 settembre 2004.

Innocenzo Mazzini: "Pronto".
Luciano Moggi: "Pronto, 'sto ...beep".
I.M.: "Beep..., ma quando ti chiamo? A che ora?".

Intanto in un’altra telefonata del 14 settembre 2004, i due criticano la rubrica tenuta sula Gazzetta da Bergamo e Pairetto.

I.M.: "Senti, però, poi anche queste cose, hai visto gli attacchi terribili a questi due che sembrerebbero degli imbecilli".
L.M.: "Chi sono?".
I.M.: "Paolo e C. (Bergamo e Pairetto, ndr), che vanno a dire alla Gazzetta, questa è".
L.M.: "Ma sai chi è stato a fargli fare quell’articolo? Carraro! Carraro, sollecitato da Calabrese (allora direttore della Gazzetta, ndr), infatti stanotte io gliel’ho detto, ma siete scemi? Ma siete scemi, a fare una cosa del genere?".
I.M.: "Poi ci sono tutti gli altri giornali che sembran bestie".
L.M.: "Ma no, ma infatti ora li ho fatti smettere, adesso questa rubrica qui, lunedì prossimo, è finita". In realtà, la rubrica andrà avanti per altri sette mesi.

Sconcertanti quando parlano di Carraro. L’intercettazione è del 6 settembre 2004, il giorno dopo Moggi ha un incontro con Carraro. Si parla di elezioni federali.

I.M.: "Perché questo coglione, ricordati che lui crede, che anche se passa così come vuole normalmente, di vincere lui. Invece devi metterglielo nel... beep. Ricordatelo".
L.M.: "Ooh se ti dico lasciamici parlare, poi domani io ho l’appuntamento".
I.M.: "Va bene".
L.M.: "Alle 8 ci sentiamo".

Nella stessa telefonata i due parlano di un incontro con gli arbitri.

I.M.: "Venerdì vado a fare gli arbitri"
L.M.: "Venerdì vengo anch’io".
I.M.: "Gliel’ho detto ad Anto' (Giraudo?) e mi ha detto che non viene".
L.M.: "Lascia sta', quello è un ambiente un po' ibrido, meno uno ci si confonde e meglio è, e vale neppure la pena di starci alla lontana: Io uno ci faccio partecipa', o partecipo io o ci mando Alessio".

PADRE & FIGLIO Padre e figlio parlano a tutto campo del mondo del calcio. Dalla telefonata del 10 settembre 2004.

A.M.: "... io l’altro giorno, tu prendila come informazione, poi, io non lo so, mi sono rivisto con Preziosi (il presidente del Genoa, ndr), come sempre capita".
L.M.: "Uhm".
A.M.: "Mi ha incominciato a fare tutto un discorso, il calcio come cambia, bisogna stare attenti di qua, di là, Carraro, Galliani, poi mi fa, non vi fidate di Montezemolo. Dico perché? Perché io ho sentito una conversazione alla Juve, vogliono fare fuori tutti, rimane solo Giraudo".
L.M.: "Sì, ma questa è una cazzata".
A.M.: "Io te lo dico come cosa, siccome molte volte Preziosi è negli ambienti di questo genere qui, lui c’è dentro".
L.M.: "Non c’è mai".
A.M:: "Bé, pa', io te lo dico perché, insomma...".
L.M.: "È esattamente il contrario".

Tra le trascrizioni, che interessano maggiormente i magistrati romani, c’è quella che riguarda il calciatore della Lazio Liverani. L’intercettazione è del 19 agosto 2004.

A.M.: "Mi ha chiamato Morabito (procuratore), in particolare Vigorelli (procuratore), per sapere se volevi fa un cambio di prestiti per pija' Liverani".
L.M.: "No, no, ma perché ora lavorano per la Lazio?".
A.M.: "Che ne so, mi ha detto così?".
L.M.: "Porca miseria, da quando quello lì ha agganciato lì di sotto, mo ci voglio parla’ con quello, perché gli hanno dato Lopez e gli vogliono dare Marquez, a loro, eh?".
A.M.: "Eh, lo so".

GLI ALTRI Ci sono anche amichevoli telefonate con famosi giornalisti. Luciano Moggi telefona ad Aldo Biscardi.

Biscardi: "Pronto?".
Moggi: "Vorrei il dottor Biscardi".
B.: "Sono io".
M.: "Io sono Moggi Luciano".
B.: "Uehh...Lucia".
M.: "Dunque sta' a sentì, allora ieri ho chiamato qui il nostro amico di Trieste... Baldas (ex designatore e commentatore delle moviole del Processo, ndr). Gli ho fatto una bella cazziata, ma non ce n’era bisogno. Lui non ha colpa. La colpa ce l’hai tutta te de 'sta cosa".

Poi in seguito parlano di mercato. E di regali.

M.: "Ma se non viene poi un cambio non prendo più nessuno, ma perché dobbiamo ammazzare il campionato?".
B.: "No, tu non ammazzi un... beep, magari l’ammazzavi l’anno scorso mi dovresti dà 40 milioni, hai fatto la scommessa con me e hai perso".
M.: "Aldo, ma io... sei come un orologio già assicurato, che vuoi che ti dica?".
B.: "E dove sta?".
M.: "E lo sai che quando te lo dico...".
B.: "E non lo so. Non me lo mandi mai...".
M.: "Ma va... beep, uno te l’ho dato costava 40 milioni".

MOGGI & PAIRETTO E' l'1 settembre 2004, all’inizio della Champions League mancano ancora quindici giorni, ma il vicepresidente della Commissione arbitri dell’Uefa, nonché designatore (insieme a Bergamo) del campionato italiano Pierluigi Pairetto è già in grado di rassicurare il direttore generale della Juventus Luciano Moggi.

Luciano Moggi: "Pronto?".
Pierluigi Pairetto: "Ehilà, lo so che tu ti sei scordato di me mentre io mi sono ricordato di te".
M.: "Ma dai....".
P.: "Eh, ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam".
M: "Chi è?".
P.: "Meier".
M.: "Alla grande!".
P.: "Va bene, era solo per dirti questo, vedi che io mi ricordo di te anche se tu ormai...".
M.: "Ma non rompere, adesso vedrai quando ritorno poi te lo dico io se mi sono scordato".

Ad Amsterdam, mercoledì 15 settembre l’arbitro sarà lo svizzero Meier. La Juve batterà l’Ajax 1-0. Un passo indietro. Ventuno giorni prima di quella telefonata, l’11 agosto, Moggi e Pairetto sono di nuovo al telefono. La Juve il giorno precedente ha pareggiato a Torino l’andata dei preliminari Champions con gli svedesi del Djurgarden (2-2). E’ a rischio eliminazione.

Moggi: "Ma che beep di arbitro ci avete mandato?".
Pairetto: "Fandel è uno dei primi..."
M: "Ho capito, ma il gol di Miccoli è valido".
P: "No".
M: "E' valido, è valido".
P: "No era davanti".
M: "Ma che davanti, e poi tutto l’andamento della partita ha fatto un casino della madonna a noi...".
P: "Ma sai che questo è uno dei top...".
M: "Ma questo può andare in c..., Gigi, questo qui te lo dico io deve andare in c..., fidati di me. Ora mi raccomando giù a Stoccolma, eh?".
P: "Porco Giuda, mamma mia, questa veramente deve essere una partita...".
M: "Ma no, ma si vince... però con uno come questo qui resta difficile eh... capito?".

La telefonata continua. Moggi dispone pure le terne per le amichevoli precampionato: "A Messina mandami Consolo e Battaglia...".

P: "La terna l’ho già fatta".
M: "E chi ci hai mandato?"
P: "Mi pare Consolo e Battaglia".
M: "Con Cassarà, eh?".
P: "Sì".
M: "E per il Trofeo Berlusconi Pieri, mi raccomando".
P: "Non l’abbiamo ancora fatto".
M: "Lo facciamo dopo, dai".
P: "Vabbè, lo si fa poi quello".

Pieri il 28 agosto dirigerà Milan-Juventus, amichevole valida per il Trofeo Berlusconi. Vincerà la Juve 1-0. Delle volte qualcosa va (relativamente) storto. Sono giorni delicati, il 25 agosto c’è Djurgarden- Juventus e una qualificazione alla Champions ancora da conquistare. E' il 23 e Moggi s’informa presso la segreteria di Lega su chi è l’arbitro.

M: "L'arbitro è Cardozo, vero?".
Segr: "No, io vedo scritto Graham Poll".
M: "Uhm. Di dov’è l’arbitro?".
Segr: "E' inglese".
Passano pochi minuti e Moggi chiama Pairetto.
M: "Buongiorno".
P: "Ehilà, buongiorno".
M: "h, all’anima di Cardozo, eh?".
P: "Eh?".
M: "Graham Poll (Moggi in realtà storpia il nome, dice Paul Green)".
P: "Come?".
M: "Paul Green".
P: "Allora è successo qualcosa all’ultimo momento, io ho Cardozo, è successo qualcosa, si vede che è stato male, o qualcosa del genere".
M: "Informati, informati un momentino".
P: "Sì, sì, verifico subito". Paure ingiustificate. Con Poll arbitro, la Juve stravince a Djurgarden 4-1.

Il 16 settembre 2004, Moggi si preoccupa che "le tessere di Pairetto, biglietti, tessere e tutto sono già pronti?". Con la segreteria Juve si scende poi nel dettaglio. Moggi: "E poi il pass interno per la macchina di Pairetto". La segretaria Lella: "Sì, Pairetto ha tre tessere di tribuna ovest primo, quattro biglietti di tribuna d'onore e uno special". Più in là nella telefonata spunteranno fuori anche cinque biglietti ovest, ma quelli serviranno per la sezione arbitri di Nichelino.

MOGGI & GIRAUDO Amministratore delegato e direttore generale si sentono naturalmente spessissimo. Juventus e non solo. Il 14 agosto 2004 i due sono in piena fibrillazione arbitrale.

Giraudo: "Lo vediamo subito come tira, tu hai qualche notizia di come tira l’aria, lì a Sportilia?".
Moggi: "Bene bene con Gigi (Pairetto, ndr)".
G: "Ma non è come l’anno scorso?".
M: "No, no, con Gigi è una cannonata".
G: "Però adesso bisogna dirgli che si impegni per sto’ corvo, perché non si può mica andare avanti con sta testa di c...".

La conversazione va avanti, ma l’identità del "corvo" è destinata a restare misteriosa. Per il resto, le telefonate intercettate riguardano più o meno normali scambi di vedute sul calcio italiano. Niente di disdicevole, anche perché Giraudo è uomo navigato e sa pesare quasi sempre le parole. Se ne ricavano tuttavia un paio di siparietti piuttosto divertenti. Il primo riguarda la Nazionale. Lippi è cittì da poche settimane, ha perso malamente l’amichevole in Islanda. Giraudo, che lo conosce bene, è categorico: “Marcello non va da nessuna parte, non arriva neanche ai Mondiali”.

Moggi: "Comunque ti dico una cosa, si sta raccomandando come un cane".
G: "Lui?".
M: "Madonna, m’ha telefonato...".
G: "Perché adesso ha paura".
M: "Ha paura".
G: "Luciano, io ti dico cosa succede a lui, lui nel giro di dieci mesi ha dieci giocatori importanti contro. Non vogliono più andare in Nazionale, ha la stampa tutta contro. Non c’è storia, non c’ha proprio il carattere lui per fare quel mestiere. Tutti contro, guarda!".
M: "No, no, poi vuole fare le invenzioni, e via".

Per fortuna della Nazionale, Moggi e Giraudo questa volta saranno cattivi profeti. E lo sembrano anche quando si ritrovano, il 23 agosto 2004, a parlare, a proposito di mercato, del neopresidente della Lazio Lotito.

Giraudo: "Ma lui come te la mette, cosa ti dice?".
Moggi: "Che gli interessa, ma sai lui... questo è genuino, è un po' beep".
G: "Mah".
M: "Se non era beep non mi richiamava, aspettava richiamassi io".

Osservando quel che ha fatto la Lazio negli ultimi due anni, viene da pensare che in fondo Lotito tanto beep poi non deve esserlo.


www.gazzetta.it
Dj Palude
00giovedì 4 maggio 2006 14:05
finira anche 'sta volta a niente? [SM=x245548]
Emanuele Brunetto
00giovedì 4 maggio 2006 14:52

Scritto da: Dj Palude 04/05/2006 14.05
finira anche 'sta volta a niente?



Probabile...
indifference
00giovedì 4 maggio 2006 19:59
***
mmm, basterebbe guardarsi le partite..non c'è bisgono delle intercettazioni.

tanto finirà come sempre! ci sono tutti implicati..dunque nessun interesse fare saltare le poltrone!
bogitina
00giovedì 4 maggio 2006 23:37
aveva ragione il buon portento a dire che è un pò come la juventus, tutto cammellato..

virus81
00venerdì 5 maggio 2006 12:57
E' finito all'esame dei pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, che indagano sulla Gea, anche un colloquio, intercettato, tra il dg della Juve Luciano Moggi e il giornalista sportivo Giorgio Tosatti. I magistrati stanno lavorando per identificare l'arbitro cui i due farebbero riferimento al fine di verificare se possa essere rilevante nell'ambito dell'inchiesta romana. Nella conversazione telefonica i due esprimono 'colorite' critiche al comportamento di questo direttore di gara, contestando l'entita' del recupero dato dallo stesso al termine del tempo regolamentare.
La telefonata, della durata di quattro minuti e cinque secondi, e' del 10 agosto del 2004 alle 23.25.07.
Moggi: Giorgio –
Tosatti: per dire che uno che aveva due minuti di recupero con sei cambi
Moggi: figlio di puttana
Tosatti: e' un incidente che e' durato un minuto e mezzo
Moggi: no no e' un figlio di puttana
Tosatti: e' un grandissimo figlio di puttana, gliel'hai detto al tuo amico Pairetto?
Moggi: no, no, ora glielo dico io non ti preoccupare
Tosatti: e perche' questo pezzo di merda glielo devi dire
Moggi: e' un amico del cazzo o non conta niente o e' un amico del cazzo
Tosatti: no no no e traffica per altre strade eh
Moggi: apposta
Tosatti: e...
Moggi: o non conta niente o e' un amico del cazzo
Tosatti: traffica per altre strade se non l'hai ancora capito
Moggi: no no io Giorgio comincio a capirlo ora
Tosatti: lo so
Moggi: ora siccome ha il telefono chiuso, domattina lo becco io non ti preoccupare
Tosatti: perche', Moggi, questo ha fatto lo stronzo per tutta la partita.

AGI

[Modificato da virus81 05/05/2006 12.57]

Prof V
00venerdì 5 maggio 2006 13:18
Petrucci, chi ha sbagliato deve pagare

(ANSA) - ROMA, 4 MAG - 'Chi ha sbagliato deve pagare, perche' c'e' un mondiale alle porte...'. Cosi' il n.1 del Coni, Petrucci interviene sulle intercettazioni. 'Il Coni - aggiunge - chiede che la Figc acceleri il piu' possibile questa inchiesta nell'interesse di tutti. Noi vogliamo che l'immagine e l'etica dello sport siano salvaguardati: siamo reduci da una Olimpiade di Torino esaltante per il risultato sportivo ma anche per l'aspetto organizzativo. Non vogliamo che lo sport italiano venga macchiato'.

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
Prof V
00venerdì 5 maggio 2006 13:20
CARRARO, PRONTI A COLLABORARE CON LA PROCURA
(AGI) - Roma, 5 mag. - "Senza entrare nel merito dell'indagine aperta sulle intercettazioni telefoniche, c'e' la massima disponibilita', come sempre, a collaborare con le giustizia ordinaria, salvo applicare con la massima severita' la giustizia sportiva". Lo ha detto il presidente della federcalcio Franco Carraro in una conferenza stampa nella quale ha ribadito che "i tempi della giustizia sportiva saranno certamente non brevi".Comunque, "l'ufficio indagini si attivera' sulla procura della Repubblica di Roma con la massima sollecitudine".

(AGI)
Emanuele Brunetto
00venerdì 5 maggio 2006 14:35
Speriamo succeda qualcosa, c'è bisogno di pulizia, e se devono saltare teste importanti che saltino.
Doz3r
00venerdì 5 maggio 2006 21:48
Io pretendo che quella testa di m.... di Moggi riporti lo scudetto del '98 a casa di Moratti e gli dica: "SCUSA"!
indifference
00venerdì 5 maggio 2006 22:46
***

Scritto da: Emanuele Brunetto 05/05/2006 14.35
Speriamo succeda qualcosa, c'è bisogno di pulizia, e se devono saltare teste importanti che saltino.



ho sempre creduto che partite , arbitri , dirigenti , giornalisti della carta stampata e della televisione remassero tutti nella stessa direzione! ed in effetti ora ne ho le prove..
moggi ha manovrato per anni persino la carta stampata e le moviole nei programmi sportivi...
Prof V
00sabato 6 maggio 2006 17:26
Re:

Scritto da: Doz3r 05/05/2006 21.48
Io pretendo che quella testa di m.... di Moggi riporti lo scudetto del '98 a casa di Moratti e gli dica: "SCUSA"!




Prof V
00sabato 6 maggio 2006 17:29
da www.antijuve.com
il signor g
00sabato 6 maggio 2006 17:36
immagine fantastica. Un po' di ironia ci vuole, soprattutto in una vicenda che se presa completamente sul serio ci spingerebbe a non seguire piu il campionato italiano.
indifference
00sabato 6 maggio 2006 19:37
***
Domanda (si parla delle intercettazioni telefoniche): Vengono intercettati discorsi tra arbitri dirigenti e personaggi importanti del mondo del calcio italiano. Si parla anche di cose un po' particolari....
Mancini risponde
"Pensavo ci fossero delle novità e mi chiedevo che cosa fosse successo. Pensavo fossero capitate cose nuove e molto più gravi. Sono cose delle quali si parla da una vita, non c'è nessuna novità di rilievo. Ho difficoltà a parlarne ora non avendo letto e sentito nulla, detto così mi sembra che non ci sia niente di nuovo rispetto agli ultimi dieci anni".

tratto da : www.inter.it
il signor g
00lunedì 8 maggio 2006 20:30
www.inter.it?? ma va la!!!
cmq...
ieri liquori a controcampo ha detto una cosa saggia: dovremmo chiedere scusa a Moratti per averlo preso in giro per anni perché non vinceva. come faceva a vincere se non rientrava el giro di potere di Moggi e compagni?

Inquietante che sia Berlusconi che Moratti stiano da tempo corteggiando Moggi per accaparrarselo. Vuol dire che lo vogliono per vincere tranquilli.
Meno male che adesso lo squalificano
Speriamo
indifference
00lunedì 8 maggio 2006 21:35
***
carraro si è dimesso....
vladoria
00lunedì 8 maggio 2006 22:24
sta volta qualcosa succederà,è troppo grossa la faccenda, e non ci saranno vie di mezzo, la pulizia sarà globale, mi basta immaginare Moggi al momento in cui non potrà far molto per salvarsi, di sicuro uscirà altri fatti e nomi, per es sensi galliani.
il calcio deve ricominciare da zero. forse adesso succederà e me lo auguro.


Prof V
00lunedì 8 maggio 2006 22:25
Emanuele Brunetto
00martedì 9 maggio 2006 01:08

Scritto da: vladoria 08/05/2006 22.24
sta volta qualcosa succederà,è troppo grossa la faccenda, e non ci saranno vie di mezzo, la pulizia sarà globale, mi basta immaginare Moggi al momento in cui non potrà far molto per salvarsi, di sicuro uscirà altri fatti e nomi, per es sensi galliani. il calcio deve ricominciare da zero. forse adesso succederà e me lo auguro.



interista immagino...
Prof V
00giovedì 11 maggio 2006 20:49
TORINO - ''Il consiglio di amministrazione della Juventus ha rimesso il proprio mandato agli azionisti e convocato l'Assemblea ordinaria per il 29 giugno 2006'': e' l'esito della riunione del consiglio, secondo quanto comunicato dal club. Nel comunicato diffuso dalla società bianconera si precisa anche che "il cda ha rimesso il proprio mandato a far tempo dalla nomina del nuovo consiglio" che sarà eletto il 29 giugno prossimo dall' assemblea degli azionisti (30 giugno seconda convocazione). "Fino all 'assemblea - prosegue la nota - eventuali operazioni straordinarie saranno di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione''.

PRESSIONI MOGGI SU CT LIPPI
Pressioni esercitate da Luciano Moggi sul commissario tecnico della Nazionale Marcello Lippi per favorire la convocazione in azzurro di calciatori che fanno riferimento ai procuratori della Gea World per la tutela dei loro interessi: e' quanto emergerebbe dall'inchiesta condotta dai pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. La circostanza, che non sarebbe ritenuta dai magistrati rilevante sotto il profilo penale, secondo le indiscrezioni, sarebbe venuta alla luce in alcune delle numerose intercettazioni telefoniche disposte nel corso delle indagini, che sono state avviate nell'autunno del 2004.

LIPPI, CONVOCAZIONI AZZURRI SOTTO OCCHI DI TUTTI
''Le convocazioni della nazionale sono sotto gli occhi di tutti'': e' questo il breve commento del ct dell'Italia Marcello Lippi, alle notizie provenienti da Napoli secondo le quali nell'inchiesta della procura di Napoli emergerebbero pressioni del dg Juve Luciano Moggi su di lui per convocare in azzurro giocatori legati alla Gea.

INTERCETTAZIONI: GALLIANI, PER ORA NESSUNA MACCHIA
"Si continua a parlare di macchie quando, per ora, non c'é traccia di nulla. Io spero che, se verrà fuori qualche problema, venga risolto prima dei Mondiali. Ma queste macchie sono tutte da scoprire e da vedere": così il presidente della Lega Calcio Adriano Galliani ha commentato le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il mondo del calcio. Galliani ha ricordato che "nessuno, nessuno, né la federazione né tanto meno la Lega ha mai visto nulla, quindi sono solo pissi pissi bau bau. Non ho detto che va tutto bene - ha precisato il presidente di Lega - ho detto che prima bisogna conoscere le cose e poi capire cosa fare. Ma prima di conoscere le cose, trarre conclusioni affrettate o condanne mi sembra ingeneroso, ingiusto e prematuro".

INCHIESTA SULLA GEA, SI VALUTA L'IPOTESI DI UN 'SISTEMA MOGGI'
Negli atti dell' inchiesta della Procura di Napoli sulla Gea, sembra essere emersa una sorta di "sistema Moggi", una lobby di potere in grado di poter gestire e pilotare partite di campionato. Le indagini svolte dai carabinieri della capitale, che sembra vadano avanti da diversi mesi su delega della procura napoletana, starebbero valutando anche la possibilità che possano esserci state, nel corso del campionato 2004-2005 partite pilotate. Alla determinazione che avrebbe influenzato il risultato finale delle partite di calcio si sarebbe arrivati, secondo indiscrezioni, facendo ricorso ad ogni tipo di espediente. E in tutto ciò alcuni arbitri avrebbero avuto un ruolo molto importante. Il "sistema Moggi" descritto nelle informative, avrebbe, tra l' altro, potuto decidere delle sorti di molti giocatori di serie A. Nelle due informative dei carabinieri del reparto operativo, consegnate ai magistrati di Napoli e che conterrebbero prove documentali come intercettazioni e risultati di pedinamenti e accertamenti, ci sarebbe quindi ricostruito, settore per settore, il lavoro di pressing svolto da Moggi e dalla Gea.

JUVE: GIRAUDO INDAGATO PER FALSO IN BILANCIO
L' amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, è da alcuni mesi indagato dalla procura di Torino per falso in bilancio. Gli sviluppi di questo procedimento sono stati uno degli argomenti discussi nel vertice di ieri, a Roma, fra i magistrati torinesi e napoletani. Non a caso tra i presenti c' era Bruno Tinti, procuratore aggiunto a Torino, titolare dell' indagine. Al centro degli accertamenti vi sono delle operazioni di calciomercato come quella - secondo quanto si è appreso - che portò alla vendita di Brighi (era il 2002) al Parma.

L'ESPRESSO,A NAPOLI INDAGATI ANCHE CARRARO E BERGAMO
Il Presidente della Federcalcio Franco Carraro, i due ex designatori arbitrali Luigi Pairetto e Paolo Bergamo e l' arbitro designato a rappresentare l' Italia in Germania Massimo De Santis, oltre a Luciano Moggi e ai vertici della Gea, sono iscritti nel registro degli indagati della Procura di Napoli per il reato di associazione per delinquere. Lo riferisce L' Espresso in un articolo che apparirà nel numero in edicola venerdì prossimo e del quale il settimanale ha fornito oggi un' anticipazione.

Secondo quanto scrive L' Espresso nella sua anticipazione, l' indagine dei pubblici ministeri Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice è stata affidata ai carabinieri del nucleo operativo di Roma e coinvolge, a vario titolo, 50 indagati, tra i quali una mezza dozzina di arbitri di primo piano. I carabinieri, nelle loro informative - scrive ancora L' Espresso - non si sono fermati ai singoli episodi, ma hanno svelato il "metodo Moggi". L' inchiesta di Napoli - per il settimanale - sale di livello rispetto a quelle di Roma e Torino: nelle intercettazioni telefoniche si ascoltano giornalisti televisivi, funzionari di polizia, alti ufficiali della Guardia di Finanza che si mettono a disposizione di Luciano Moggi. Un' intricata rete di conoscenze e di scambi di favori a tutti i livelli - dice ancora L'Espresso - con un unico obiettivo: far vincere la Juventus. Sempre secondo L'Espresso, negli atti dell' indagine si parla anche del condizionamento mediatico sugli arbitri effettuato dalle trasmissioni televisive, come "Il processo di Biscardi".



CARRARO: INDAGATO? STUPITO, E SE E' VERO SONO SERENO
"Con stupore apprendo dall'ANSA che sarei indagato dalla Procura di Napoli. Ribadisco assoluta fiducia nella magistratura e gratitudine per l'aiuto che dà al calcio. Per quanto mi riguarda, se la notizia fosse vera, sono assolutamente sereno perché so di aver agito sempre con correttezza". E' il commento di Franco Carraro, presidente dimissionario della Figc, all'anticipazione dell'Espresso secondo la quale figurerebbe nel registro degli indagati della procura di Napoli nell'inchiesta sul calcio.

MAZZINI SI DIMETTE, PROVO UN ESTREMO DISAGIO
"Il mio attuale stato d'animo personale, familiare e federale, è di estremo disagio: come cittadino e uomo di sport non sono stato raggiunto da alcun provvedimento giudiziario né sottoposto a procedimento disciplinare di sorta. Sento dunque l'esigenza di uscire da ogni equivoco": con queste parole Innocenzo Mazzini ha motivato le dimissioni dalla vicepresidenza della Federcalcio, annunciate stasera al presidente del Coni Petrucci, al vicepresidente vicario della federazione Giancarlo Abete e al consiglio federale. Le telefonate di Mazzini con Moggi erano state intercettate nell'ambito dell'inchiesta di Torino, i cui atti erano stati consegnati alla Figc nel marzo scorso dopo l'archiviazione della procura torinese.



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indifference
00venerdì 12 maggio 2006 16:15
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C'è anche il nome del Milan tra le squadre maggiormente coinvolte nello scandalo che sta investendo il mondo del calcio.

Oltre a Juventus, Lazio e Fiorentina sarebbe infatti quella rossonera la quarta squadra più invischiata nell'inchiesta della procura di Napoli sul calcio, che vedrebbe protagonisti diversi club di Serie A con 19 partite del campionato 2004/2005 sotto la lente degli investigatori.

A svelare i nomi del "quartetto" sono stati i magistrati partenopei Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, che a questo proposito hanno parlato di "grumo di potere" e di "organizzazione criminale" che aveva rapporti anche con ambiti istituzionali e non solo in settori legati al mondo del calcio.

Intanto si sono diffusi i nomi di alcuni indagati eccellenti della procura partenopea: tra i 41 nomi degli invitati a comparire a Napoli ci sono, oltre a Luciano Moggi, anche quelli dell'ex-amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo, degli ex-designatori arbitrali Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo, del presidente dell'Associazione italiana abritri Tullio Lanese, del presidente della Lazio Claudio Lotito e del presidente della Fiorentina Andrea della Valle.

Nel gruppo degli indagati ci sarebbe poi anche il presidente dimissionario della federazione Italiana Gioco Calcio Franco Carraro e nove arbitri, Massimo De Santis, Pasquale Rodomonti, Paolo Bertini, Paolo Dondarini, Gianluca Rocchi, Domenico Messina, Marco Gabriele, Salvatore Racalbuto e Paolo Tagliavento.

In tutto, 13 persone sono indagate pera ssociazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, 24 per frode sportiva, 2 per la violazione del segreto d'ufficio e 2 per peculato.

Tornando invece Luciano Moggi, l'ex direttore generale dimissionario della Juventus sarà interrogato lunedì prossimo a Roma come indagato per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

tratto da: http://sport.virgilio.it/it/cmc/calcio/200619/cmc_95854.html
Askani
00venerdì 12 maggio 2006 18:32
no...vladoria è sampdoriano!!!!
Askani
00venerdì 12 maggio 2006 18:41
MILANO, 12 maggio 2006 - BUFERA CALCIO, I FATTI DI OGGI
Gli aggiornamenti della giornata in tempo reale:

18.20: Il Milan ha risposto con un secco comunicato, in cui respinge ogni addebito, alla notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta sul calcio scandalo avviata dalla Procura di Napoli. "L'A.C. Milan - è detto - respinge qualsiasi addebito che possa porre in discussione la correttezza e la limpidezza del comportamento dei suoi dirigenti, ed è sicuro che la verità dei fatti sarà agevolmente e rapidamente accertata".

18.15: I Carabinieri del Nucleo operativo hanno lasciato la sede dell'Associazione italia arbitri (Aia), in via Tevere, portando via un faldone di documenti.

18.05: In merito alle indagini della procura di Napoli, il presidente della Lazio Claudio Lotito conferma la sua "assoluta estraneità a comportamenti illeciti, anche solo sul piano sportivo". Lotito ribadisce, inoltre, che le "iniziative da lui assunte, peraltro unicamente nei confronti della Federcalcio, sono state dettate dalla necessità di tutelare la società e la squadra sempre nel rispetto dei principi di correttezza e trasparenza". Il presidente della Lazio, al quale è stato notificato oggi un invito a comparire nel quale si ipotizza il reato di frode sportiva, sottolinea che quanto dichiarato si "ricava anche dalla visione tecnica delle partite oggetto di indagine (Chievo-Lazio, Lazio-Parma e Bologna-Lazio)".

17.55: Gli arbitri stanno cominciando a lasciare il Centro tecnico di Coverciano. Il primo ad uscire è stato Tombolini, seguito da Rizzoli, Saccani e Tagliavento. I carabinieri sono ancora all'interno del Centro. Intorno alle 17.30 ha lasciato Coverciano anche Innocenzo Mazzini. Alla domanda se domenica giocherà la serie A, l'ex vicepresidente federale ha allargato le braccia. Per quanto riguarda la sua vicenda giudiziaria, Mazzini ha detto: "Parleranno i miei avvocati".

17.50: Il capo della scuderia Renault, Flavio Briatore, tifoso della Juventus e amico tra gli altri di Antonio Giraudo: "Sono molto triste, perchè stanno togliendo un pò un sogno, il sogno del calcio, che è uno sport popolare. Ci sono persone che hanno poco altro. È davvero triste".

17.45: Anche il presidente della Federcalcio Franco Carraro si rivolgeva a Moggi perchè intervisse su Lippi nella scelta della formazione della Nazionale. In una telefonata del 12 ottobre 2004 il presidente Carraro - ricordano i pm nell'atto giudiziario emesso oggi - si raccomanda affinchè Moggi solleciti Lippi ad evitare l'impiego di alcuni calciatori ritenuti meno attrezzati tecnicamente e schierando quindi Totti e Gilardino nell'incontro Italia-Bielorussia del 13 ottobre successivo.

17.30: Il direttore generale della Juventus Luciano Moggi, l'amministratore delegato Antonio Giraudo, il vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini, gli ex designatori Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto, e l'arbitro internazionale Massimo De Santis sono considerati dai pubblici ministeri di Napoli i principali responsabili dell'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva che avrebbe condizionato il campionato di calcio 2004-2005. A loro i pm contestano, infatti, "l'aggravante di aver promosso, costituito ed organizzato l'associazione".

17.07: "Sono assolutamente sereno perchè so di aver agito sempre con correttezza": è il primo commento di Franco Carraro, presidente dimissionario della Federcalcio, alla notifica di un avviso di garanzia da parte della Procura di Napoli. "In tanti anni di attività - prosegue Carraro - sono stato oggetto di molte indagini da parte della magistratura, sono stato sempre prosciolto in istruttoria o assolto. Sono fiducioso di poter ancora una volta dimostrare la mia probità".

17.00: "Ci saranno altri indagati". Le 41 persone cui la procura di Napoli ha notificato oggi l'invito a comparire sono solo le prime di un elenco che è destinato ad allungarsi nei prossimi giorni. Lo ha detto Filippo Beatrice, il pm della procura di Napoli che col collega Giuseppe Narducci sta conducendo il filone d'inchiesta napoletano sulle distorsioni del mondo del calcio. "Quarantuno sono gli iscritti nel registro degli indagati, ma sono solo i primi; successivamente ve ne saranno sicuramente altri". Non sarà quindi depositata lunedì la chiusura delle indagini. "Assolutamente no - ha detto ancora Beatrice - e indagini sono ancora in corso. Abbiamo già lavorato tanto ma, per la chiusura delle stesse, la strada è ancora lunga".

16.22: Il direttore generale della Juventus Luciano Moggi e l'amministratore delegato Antonio Giraudo sono indagati anche per concorso in sequestro di persona nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli. Tale accusa si riferisce a un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi, ovvero quando i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta ed i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro.

15.45:Gianni Rivera: "È arrivato uno tsunami sul mondo del calcio, ma speriamo che non porti via la parte buona di questo sport, ma spazzi via solo il marcio".

15.40: "Bisogna ripartire da zero". Francesco Totti è categorico di fronte alla questione delle intercettazioni. "Devono essere emesse sanzioni importanti per chi ha sbagliato, quelle persone che nel calcio non servono a niente. Quindi, sicuramente si tornerà a vedere negli stadi tutta la gente appassionata che viene a vedere il calcio. Ma non penso che l'Italia pagherà tutto questo al Mondiale. E non deve pagare".

15.20: I Carabinieri del Nucleo operativo si sono recati nell'uffici dell'Associazione italiana arbitri (Aia) a via Tevere, a Roma.

15.20: "Quello che sta emergendo non fa bene al calcio, ma è un bene che sia uscito. Spero che sia fatta finalmente chiarezza e piazza pulita". Questo il giudizio del presidente del Treviso, Ettore Setten.

15.15: I Carabinieri hanno lasciato la sede della Figc, in via Allegri, dove erano arrivati stamattina alle 11.20 per acquisire documenti relativi all'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli.

14.15: Dopo aver fatto visita alla sede della Federcalcio, i carabinieri del nucleo operativo si stanno recando a casa di Franco Carraro, presidente dimissionario della Figc. Lo si è appreso dalle stesse forze dell'ordine.

14.05: "La Fiorentina è stata vittima del "sistema Moggi", noi siamo tranquilli e sereni" e "tutto ciò che serve ad avere una chiarezza immediata è ciò che vogliamo". Così il proprietario della squadra gigliata, l'imprenditore marchigiano Diego Della Valle, commenta le indicrezioni di stampa che lo includono, insieme al fratello Andrea, tra gli indagati dalla Procura di Napoli.

13.36: Tra i 41 invitati a comparire dalla Procura di Napoli figurano anche i presidenti della Fiorentina Andrea della Valle, insieme al fratello Diego della Valle,e della Lazio Claudio Lotito. C'è anche il nome di Antonio Giraudo, amministratore delegato dimissionario della Juventus. Nove gli arbitre invitati a comparire: Massimo De Santis, Pasquale Rodomonti, Paolo Bertini, Paolo Dondarini, Gianluca Rocchi, Domenico Messina, Marco Gabriele, Salvatore Racalbuto e Paolo Tagliavento. Inoltre la procura di Napoli ha invitato a comparire anche gli ex designatori arbitrali Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo e il presidente dell'Associazione italiana arbitri Tullio Lanese. Negli inviti a comparire, per 13 indagati si ipotizza l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, per 24 la frode sportiva, per due la violazione del segreto d'ufficio e altri due il peculato.

13.30: Il presidente dimissionario della Federazione Italiana Gioco Calcio Franco Carraro è indagato dalla Procura di Napoli nell'inchiesta che riguarda il mondo del calcio. Lo si rileva dagli inviti a comparire emessi oggi.

13.25: "È una cosa terribile". Così il presidente del Consiglio uscente, Silvio Berlusconi, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano, mentre faceva una breve passeggiata alla galleria Alberto Sordi, cosa ne pensasse della bufera che sta investendo il mondo del calcio.

13.10: Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina: sono queste le squadre maggiormente coinvolte nell'inchiesta napoletana sul calcio: lo hanno riferito i magistrati titolari delle indagini preliminari. Altre squadre sarebbero coinvolte in misura minore.

12.58: Sono 20 le partite del campionato di calcio di serie A 2004-2005 al centro dell'inchiesta della Procura di Napoli per sospetto di irregolarità. I magistrati indagano anche su una partita del campionato di serie B. Lo ha riferito oggi il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore.

12.53: Luciano Moggi, direttore generale dimissionario della Juventus, sarà interrogato lunedì prossimo, 15 maggio, a Roma, in qualità di indagato, dai pubblici ministeri di Napoli titolari dell'inchiesta sul calcio. Lo ha reso noto il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore. Moggi è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

12.50: Nell'ambito dell'inchiesta napoletana, i pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci hanno emesso 41 inviti a comparire nei riguardi di altrettanti indagati, fra cui dirigenti di società di calcio e della Figc, arbitri, pubblici ufficiali appartenenti alle forze dell'ordine e un giornalista. I provvedimenti vengono notificati in queste ore dai carabinieri del nucleo operativo di Roma. Associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, frode sportiva, rivelazione di segreti di ufficio e peculato: sono questi i reati, diversi da persona a persona, ipotizzati dai pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci nei 41 inviti a comparire. In particolare, per 13 indagati si ipotizza l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, per 24 la frode sportiva, per due la violazione del segreto d'ufficio e altri due il peculato.

11.32: I carabinieri del nucleo operativo di Roma sono da poco nella sede della Figc e dell'Associazione Italiana Arbitri. Secondo quanto si è appreso gli investigatori starebbero effettuando una acquisizione di documenti relativi all'inchiesta della Procura di Napoli su delega dei magistrati del capoluogo campano, che stanno conducendo indagini sul cosidetto "sistema Moggi" che avrebbe condizionato diverse partite di campionato di serie A nella stagione calcistica 2004/2005.
Askani
00domenica 14 maggio 2006 19:47
LA JUVE E' MAGICA, GUARDA COME SCOMPARE DALLA SERIE A
Askani
00martedì 16 maggio 2006 11:18
ROMA - Carlo Ancelotti, tecnico del Milan, e' appena arrivato nella caserma dei Carabinieri di via in Selci a Roma. L'allenatore rossonero sara' ascoltato come persona informata sui fatti all'interno delle inchieste che cercano di far luce sul mondo del calcio. Ad interrogare Ancelotti i magistrati della Procura di Napoli. DIRETTORE MATTINO, COMPAIONO 2 MINISTRI
''Nell'inchiesta di Napoli compaiono 2 ministri e domani lo racconteremo''. Lo ha detto il direttore de Il mattino Mario Orfeo intervenuto a Porta a Porta, mostrando le pagina del quotidiano domani in edicola. Secondo quanto anticipato dal quotidiano, il Mattino non fa i nomi dei ministri, ma si limita a scrivere che ''uno e' tifoso della Torres, l'altro della Juventus''. Le telefonate sono state intercettate nel corso del campionato di calcio 2004-2005 su una delle utenze telefoniche in uso a Luciano Moggi. I due ministri coinvolti nella vicenda delle intercettazioni telefoniche legate al calcio sarebbero Pisanu e Siniscalco. Lo ha detto il conduttore Enrico Mentana nel corso della trasmissione Matrix di Canale 5. Sul primo e' stato anche detto che, preoccupato dalla vicende della sua Torres, sarebbe stato rassicurato da Moggi, che avrebbe mandato alla guida della squadra sarda, per risollevarla, un allenatore di area-Gea, l'ex juventino Antonello Cuccureddu.
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