Non tanto serio come temino
Ieri pomeriggio, tornato da scuola, ho fatto merenda con un panino al prosciutto, poi ho guardato i miei cartoni preferiti, cioè quelli giapponesi dei mostri che non piacciono nè alla mamma nè al papà. Poi sono uscito in giardino a fare un giro con la bici nuova che mi hanno regalato i nonni per il compleanno.
Il mio giardino, anzi il giardino della mamma, anche se lei non vuole che io dici così, è strapienissimo zeppo tanto di piante e di fiori. In questo periodo ci sono le rose fiorite che sono molto profumate tanto e che la mamma sta sempre a spruzzarle il sapone col bicarbonato perchè dice che così restano più belle.
Delle altre piante che ho visto non mi ricordo i nomi, o meglio so solo quello della ortenzia, che ha quei fiori fatti come un pallone che anche lì c'è sempre la mamma a innaffiare con nonsocosa per farli diventare blu.
Poi c'è la menta che la mamma vuole sempre farmi annusare, ma che io poi starnutisco sempre e mi cola il naso e poi devo correre dentro a prendere il fazzoletto.
Ieri in giardino ho visto tante cose: una lumaca che sembrava morta, una fila di formichine che marciavano in gruppo verso le briciole della tovaglia sbattuta. Mi sembravano i soldatini di Small Soldiers. E poi ho visto una farfalla gialla e nera.
Però più di tutto ho visto la mamma che pasticciava con la terra e aveva tutte le mani e i vestiti sporchi. Poi si è soffiata il naso anche lei, forse perchè c'era la menta vicino, e si è sporcata tutto il viso di terra. E poi mi brontola quando torno a casa dal parco tutto sporco...