DON MANDALA' E ZECCIAQUA' -versione corretta-
Don Mandalà di Cervinara
appena finito di benedire il presepe vivente
che l’asino infervorato, avallato dal bue,
con un calcio dinamite
sul pino impallato lo scaraventò
e subito accorse in suo aiuto
a ricomporlo Zecciaquà Basilio il padrone
e quando a ultimo affannoso rassesto decente,
col muso alla tasca del prete la bestia frugò
e al rivoltarla una bisteca si scartocciò
-A sera sull’altare simile a banco di frutta,
all’omelia proferì...ecco le rape di Dio
che tolgono dal mondo peccati
e al cielo dei finocchi sollevò...
Laudamus veteres, sed nostri utemur annis.
.............amen........................
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Da:Destini E Presagi
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