Dalla discussione sul segretio e la riservatezza...

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Zeus.Salvatore
00martedì 13 marzo 2007 00:02
Allora sarei curioso di vedere come la pensate su di una situazione mia personale...Un mio grande amico ha iniziato con me ad interessarsi di stregoneria!Ha sentito dentro di lui che la Wicca era la sua strada e ha voluto abbracciare questa religione tanto che ha voluto auto-iniziarsi formalmente(e l'abbiamo fatto lo stesso giorno nello stesso bosco)ma a differenza mia ha un piccolo problemino con i libri!!
Lui odia leggere e leggere e leggere come faccio io ma sente suoi i valori pagani e l'etica wiccan e preferisce apprendere nozioni da me!Si può dire che quello che lui sa gli è stato trasmesso da me non come il docente al suo discente ma come un amico o per meglio dire come un fratello farebbe col proprio fratello.adesso vorrei sapere da voi,sto sbagliando?Questo mio amico non è degno di essere pagano ,di condividere gli stessi valori con noi(noi pagani),solo perchè non ne vuole sapere di passare le nottate a leggere "aradia,il vangelo delle streghe" di leland o il ramo d'oro di frazer o libri di gardner,buckland,starhawk o cunningham??Lui alcuni di questi autori non li conosce nemmeno ma sente dentro di lui che questa è la sua strada!!Devono i pagani di oggi essere per forza tutti colti e tutti con la voglia di studiare??Io non sento quello che faccio verso il mio amico come "indottrinamento" ma semplicemente come amicizia!Devo tenere segreto quello che so perchè se no la mia strada non è più bella??
Stormwind
00martedì 13 marzo 2007 09:46
Sarò coincisa come prima risposta.

1. non è questione di essere degni o meno; è che c'è gente che preferisce camminare da sola e altri che invece necessitano di sostegno. Chi arriverà più lontano e chi si fermerà ben presto, si scopre solo guardando le situazioni...

2. colti o non colti: un tempo di cultura ce n'era ben poca, ma del resto non c'era la possibilità materiale di accedervi. Oggi c'è, e mi spiace che per qualcuno ciò non sia un valore aggiunto.

3. quello che gli spiegherai tu sarà sempre passato attraverso il tuo filtro (a meno che tu non gli legga direttamente i passi dai libri). Se lui non legge o non fa esperienza diversa, avrà nozioni di parte. Questo si che è un ostacolo.


Devo tenere segreto quello che so perchè se no la mia strada non è più bella??

Lo sai che questa domanda non ha nulla a che vedere con tutto il discorso (serio e circostanziato) del segreto e della riservatezza, vero? [SM=g27768]


Lae

[SM=x69317]


circleofsand
00martedì 13 marzo 2007 10:16
Ciao Zeus,

desidero anch'io esprimerti il mio parere.

Puo' essere bello ed utile condividere il cammino con qualcuno, ma nel mutuo scambio e nel rispetto dell'altro.
Sono perplesso che il tuo amico, perdonami il termine pesante, "dipenda" da te per cio' che comunque anela e desidera in prima persona.

Il mio consiglio e' che si impegni in prima persona per la sua crescita. Che cerchi guaritrici nelle campagne o frequenti tutti i seminari/incontri ormai disponibili, poco importa. Si parla di crescita e formazione, ed anche se i percorsi sono simili o uguali, la strada la si fa da soli.

Comprendo il conforto ed il piacere della sua compagnia ma rifletti su che tipo di dipendenza stai coltivando e che valore hanno i misteri che tu gli sveli.

Un abbraccio
[SM=g27768]
CofS
-*-
Come prove adduco la Luna ed il Sole,
la Terra come sostegno alle mie parole
ed ancora il Fuoco che arde il mio cuore.
-*-

[Modificato da circleofsand 13/03/2007 10.17]

Zeus.Salvatore
00martedì 13 marzo 2007 10:38
Re:

Scritto da: circleofsand 13/03/2007 10.16



Comprendo il conforto ed il piacere della sua compagnia ma rifletti su che tipo di dipendenza stai coltivando e che valore hanno i misteri che tu gli sveli.

Un abbraccio
[SM=g27768]

[Modificato da circleofsand 13/03/2007 10.17]



è proprio questo il bello per me non sono segreti!!
Cmq grazie della vostra opignone!!
abraxas
00martedì 13 marzo 2007 11:47
insegnamento.
tutti i pagani devono essere colti?
AHIME' LA RISPOSTA E' SIII.
1 il neopaganesimo non è religione di massa
2 per essere neopagani è mooolto meglio conoscere- storia antica- mitologia greco-romana e celtica (almeno in sunti), storia medievale.
3 il neopaganesimo moderno non ha NUUUULLLAAA a che fare con la stregheria tradizionale, ormai ridotta a poche pratiche tradizionali, è una religione colta, coltissima che affonda le sue radici (SPECIE LA WICCA) nella magia cerimoniale di fine ottocento, intrisa di qabbalah, tradizione egizia e magia cerimoniale medievale.

bisogna studiare per essere neopagani e studiare ANCHE da soli, altrimenti si rischia di non comprendere neppure cosa sia il politeismo (come purtroppo molti pagani) o cosa sia un dio.
ovvio il rischio di cadere in banalità da wicchini.
Se il maestro è molto buono e colto, pero', puo' trasmettere con molta pazienza, il suo sapere.
l'operazione è rischiosissima e terribilmente mediata dall'opinione-inclinazione dell'insegnante.
ho un'amica che voleva fare piu' o meno la stessa cosa, le ho fatto vedere alcune cose che faccio, le ho spiegato un po' ma non mi sono messo a ''insegnare''...
capisco il desiderio di trasmettere cio' che sei, specie se vedi una persona avida di conoscenza...ma ci vuole un minimo d'impegno pure da parte sua...la trasmissione orale non è roba da neopaganesimo moderno solitario-eclettico. nelle congreghe è ovviamente mooolto diverso. [SM=x69336]
Serenia
00martedì 13 marzo 2007 13:17
Se la questione riguardasse me direi che devo leggere, studiare, ricercare...
Eppure non penso che sia un "obbligo".
Come abbiamo ripetuto spesso non esiste una sola strada e forse quella dello studio non è quella adatta al tuo amico.
Credo che il fatto di "studiare con costanza e tenacia" sia una prova alla quale ci si sottopone per saggiare la nostra volontà di conoscenza e l'interesse nei confronti di quello che facciamo.
Per quello che riguarda l'insegnamento... penso che ci siano cose che si possono spiegare abbastanza facilmente: cosa sia un cerchio o come si prepari un incenso.
Ma nel momento in cui si vuole ad esempio invocare una divinità o controllare la propria energia... bhe, questa è una ricerca interiore, un lavoro di studio faticoso per cui i libri possono fornirci delle informazioni preziose (ad esempio come nella staoria sono state considerate le varie divinità, perchè ci si rivolgeva loro...).
Penso che non potresti mai insegnare "cosa è la divinità", perchè è qualcosa di soggettivo. Nel momento in cui il tuo amico sentirà la necessità di approfondire e completare quei brandelli di conoscenza che puoi fornirgli penso che sarà lui stesso ad avvicinarsi al tanto temuto studio ... altrimenti potrebbe semplicemente rimanere "incompleto" o trovare un'altro modo per apprendere. [SM=x69333]



Yma
00martedì 13 marzo 2007 15:14
non vedo il problema Zeus......

Se ti va di raccontargli le storielle della buonanotte fallo pure...altrimenti morira' nella sua ignoranza!

Aiutati che Dio t'aiuta...dice il vecchio.



Zeus.Salvatore
00martedì 13 marzo 2007 17:50
peccato che a quel Dio non credo Yma... [SM=g27768]
cmq scerzi a parte...è ovvio che non si può insegnare cosa è la divinità...su questo penso che nessuno ha dubbi e sarebbe stupido pretendere di insegnare sensazioni e rapporti con la Divinità!Mi riferivo alle semplici nozioni...si può essere wiccan senza aver letto libri "classici"della Wicca??Io rispondo di si...ragazzi non è vero che i pagani devono per forza essere colti!Certamente il nostro essere ci porta a ricercare piuttosto che a seguire...ma questo è OVVIO!
solo che non vorrei veder sprofondare la mia religione in uno stato di elite
Juri.Icaro84
00martedì 13 marzo 2007 20:25
Io non penso che tu faccia del male al tuo amico dicendogli ciò che sai, l'importante è che non esageri.
Mi spiego: non importa se si apprendono le cose dai libri o dalle altre persone, l'importante è che non si senta sempre una sola campana. Il percorso è individuale, bisogna fare esperienze sia da soli che con altri... non c'è niente di male a confrontarsi, anzi si cresce... ma non bisogna limitarsi ad avere un solo maestro.
Insegnare qualche base, tanto per iniziare, è positivo, ma per crescere bisogna cominciare a cammiare da soli, dialogare con altre persone che hanno diverse visoni dello stesso concetto, persone diverse che hanno fatto esperienze diverse.

Quello che stai facendo non è sicuramente infrangere un segreto, è un aiuto... ma aiutare non vuol dire "portare in braccio le persone" verso una meta: così facendo si rischia di fare più male che bene (sempre secondo il mio parere). Dovresti arrivare al punto di invogliarlo a sperimentare, provarsi in piccole cose, ragionare da solo.

Io non ho imparato dai libri (non tutto almeno), le cose più sostanziose le ho imparate da una persona che mi ha fatto vedere delle strade percorribili... ma sono stato io a decidere quale percorrere.
Per concludere penso che il paganesimo sia a perto a tutti... a tutti quelli che hanno la forza di andare avanti.

[SM=x69323]
Zeus.Salvatore
00martedì 13 marzo 2007 23:35
Re:

Scritto da: Juri.Icaro84 13/03/2007 20.25

Mi spiego: non importa se si apprendono le cose dai libri o dalle altre persone, l'importante è che non si senta sempre una sola campana. Il percorso è individuale, bisogna fare esperienze sia da soli che con altri... non c'è niente di male a confrontarsi, anzi si cresce... ma non bisogna limitarsi ad avere un solo maestro.
Insegnare qualche base, tanto per iniziare, è positivo, ma per crescere bisogna cominciare a cammiare da soli, dialogare con altre persone che hanno diverse visoni dello stesso concetto, persone diverse che hanno fatto esperienze diverse.

Quello che stai facendo non è sicuramente infrangere un segreto, è un aiuto... ma aiutare non vuol dire "portare in braccio le persone" verso una meta: così facendo si rischia di fare più male che bene (sempre secondo il mio parere). Dovresti arrivare al punto di invogliarlo a sperimentare, provarsi in piccole cose, ragionare da solo.



[SM=x69323]



ed è proprio quello che intendevo...certo non inparare da una sola persona...ma da persone in carne ed ossa e non solo da libri e internet!
Certo che non lo porto imbraccio...lo spingo a sperimentare da solo e lui sperimenta,ma la basi religiose così come alcuni incantesimi ha preferito apprenderle da me piuttosto che dai libri.Certamente anche lui leggiucchia qualcosa da internet o da qualche libro ma non è che studia...preferisce carpire da persone vere le loro esperienze e la loro conoscienza(sfortunatamente per lui conosce solo me),cosa che mantenendo io o altre ipotetiche persone, il "segreto" non potrebbe mai e poi mai fare!Volevo dire esattamente questo formarsi da soli il proprio "sentore"religioso ma apprendendo non solo da libri ma anche e soprattutto da persone vere in carne e ossa!!!
Stormwind
00mercoledì 14 marzo 2007 08:48
Eppure il dubbio viene.

Certamente anche lui leggiucchia qualcosa da internet o da qualche libro ma non è che studia...preferisce carpire da persone vere le loro esperienze e la loro conoscienza

Ma quanto è dettato da scelta consapevole e non da pigrizia mentale?

Poi, Zeus, tu insisti e persisti a dire che la riservatezza è castrante per chi si vuole accostare al Neopaganesimo e alla Wicca. No, al massimo è castrante per chi si vuole accostare senza Volerlo davvero...

E ora, inorridisca chi vuole ma io sono conviinta che il Neopaganesimo NON è per tutti. Lo è in potenzialità, forse, ma non alla resa dei conti... non quello serio, vissuto giorno per giorno e non relegato a 5 minuti nelle festività o alla chiacchierata tra amici. E la fatica di trovare da se una via tra le tante, non fa altro che aiutare la scrematura facendo lasciar perdere chi non se la sente o chi non ne è convinto davvero (e in questo modo si aiutano pure queste persone, perchè non si fa perdere loro ulteriore tempo che potrebbero impiegare in qualcosa di più costruttivo per se)

[SM=x69317]

Lae


P.S.
Che poi comunque Circle ti ha detto che ormai ci sono workshop, seminari e incontri in giro per l'Italia. Ma che si vuole di più? [SM=g27777]


Faltea
00mercoledì 14 marzo 2007 09:31
Personalmente concordo.
Trovo che un libro per approfondire sia utilissimo, ma se un amico/a vuole avvicinarsi alla conoscenza, spiegargli quello che già noi sappiamo, ovviamente a piccole dosi e lasciando largo spazio alla sua crescita personale, non lo trovo né deleterio né sbagliato.
Superato il dubbio che avevo sulla dipendenza (chiarito nel precedente post), ritengo che l'insegnamento in questo caso possa essere visto anche come crescita di entrambi. La condivisione di un ideale in automatico porta alla radicazione di questo credo, ad una complicità ed a un'affermazione più profonda di se stessi. (ciò lo si percepisce anche dalla determinazione che traspare da tutti i post di Zeus.Salvatore)
Secondo me un cammino condiviso, anche se al momento è più su uno stadio "adepto-maestro", supera ciò che un libro può spiegare. Mi riferisco all'insegnamento che può dare un libro "tecnico" (apertura del cerchio, l'athame, la coppa, le divinità, ecc..)
Mentre per quanto riguarda la conoscenza definiamola teologica del Tutto... lì o si legge e si studia o nisba...
Per concludere...
Positivo l'insegnamento, ma funziona come infarinatura iniziale.
Arriverà il momento che dovrà camminare con le sue gambe e se questo non accadrà, diventerà in automantico dipendenza, emulazione e non sarà un suo credo ma il tuo credo rispecchiato in lui...


Zeus.Salvatore
00mercoledì 14 marzo 2007 16:51
esattamente quello che volevo dire!
Juri.Icaro84
00mercoledì 14 marzo 2007 20:57
Io ribadisco che a volte sono meglio le persone reali che i libri (e su questo mi trovo d'accordo con Zeus).

Ma volgio puntualizzare una cosa: segreteza non vuol dire non dirloa nessuno, ma vuol dire dirlo alle persone di cui possiamo fidarci, usare insomma un po' di cautela.
E' chiaro che a lui ne puoi parlare... e anche a chi VUOLE entrare in contatto con la stregoneria... ma non con la cassiera del supermercato che ti vede e ti chiede che cosa è il ciondolo che porti al collo... fare questa domanda vuol dire solo essere curiosi, non vuol dire pensare di diventare neo-pagano o avere un interesse particolare per la stregoneria.

Una domanda: sono riuscito a spiegarmi?

[SM=x69323]

[Modificato da Juri.Icaro84 14/03/2007 20.58]

Raven
00giovedì 15 marzo 2007 00:34
Re:

Scritto da: Zeus.Salvatore 13/03/2007 0.02
Allora sarei curioso di vedere come la pensate su di una situazione mia personale...Un mio grande amico ha iniziato con me ad interessarsi di stregoneria!Ha sentito dentro di lui che la Wicca era la sua strada e ha voluto abbracciare questa religione tanto che ha voluto auto-iniziarsi formalmente(e l'abbiamo fatto lo stesso giorno nello stesso bosco)ma a differenza mia ha un piccolo problemino con i libri!!
Lui odia leggere e leggere e leggere come faccio io ma sente suoi i valori pagani e l'etica wiccan e preferisce apprendere nozioni da me!Si può dire che quello che lui sa gli è stato trasmesso da me non come il docente al suo discente ma come un amico o per meglio dire come un fratello farebbe col proprio fratello.adesso vorrei sapere da voi,sto sbagliando?Questo mio amico non è degno di essere pagano ,di condividere gli stessi valori con noi(noi pagani),solo perchè non ne vuole sapere di passare le nottate a leggere "aradia,il vangelo delle streghe" di leland o il ramo d'oro di frazer o libri di gardner,buckland,starhawk o cunningham??Lui alcuni di questi autori non li conosce nemmeno ma sente dentro di lui che questa è la sua strada!!Devono i pagani di oggi essere per forza tutti colti e tutti con la voglia di studiare??Io non sento quello che faccio verso il mio amico come "indottrinamento" ma semplicemente come amicizia!Devo tenere segreto quello che so perchè se no la mia strada non è più bella??



Come ha fatto questo tuo amico a scoprire la stregoneria? Ha iniziato ad interessarsene con te, ma sei tu che gliel'hai fatta conoscere?
Non credo si tratti di capire se lui sia "degno" o meno di essere pagano. Nessuno può avere la presunzione di stabilirlo. Credo sia il caso di chiederti se invece sia TU "degno" di essere un Maestro. Se cioè sei in grado di trasmettergli conoscenze senza trasmettergli le TUE conoscenze. E cioè una via di vivere una religione che per forza di cose è personale e solo tua. Se sei in grado di informarlo senza influenzarlo, insomma. Credimi non è facile.

E poi, sinceramente, credo che il ragazzo debba mettersi a sgobbare anche un pò se ci tiene veramente. Io credo che solo attraverso il dolore e il sudore si imparino le cose.
Uno può anche spiegarti come si semina un campo, ma se non te lo zappi da solo non capirai mai davvero che significa.

Raven [SM=x69326]
-----°v°-----
circleofsand
00giovedì 15 marzo 2007 09:14
Ciao Zeus,

per "mistero" intendo cose da scoprire e non da tenere nascoste. [SM=g27777]

Certo e' che ci sono tantissimi aspetti del paganesimo e della Wicca, forse troppi [SM=g27786]
Come ho scritto, non importa la fonte ma se il sacro fuoco arde e' meglio nutrirlo [SM=x69315]

Un abbraccio
[SM=g27768]
Yma
00giovedì 15 marzo 2007 09:22
Ok ragazzi..credo di non essere l'unico ad aver letto storie di iniziazioni, adepti ecc.ecc.

In TUTTE queste storie si narra degli sforzi e della volonta' che deve avere un neofita lungo la strada della conoscenza......

Non dico che Zeus debba fare il riservato o mantenere una sorta di velo di nebbia sul suo sapere, ma che e' prerogativa essenziale del neofita mostrare interesse e volonta'.....

Ricordiamoci che millenni fa', queste prove si pagavano con la vita.......
....La strada per la conoscenza e' una battaglia, se si depongono le armi prima di combattere e' meglio lasciar perdere.....





Zeus.Salvatore
00giovedì 15 marzo 2007 14:50
Re: Re:

Scritto da: Raven 15/03/2007 0.34


Credo sia il caso di chiederti se invece sia TU "degno" di essere un Maestro. Se cioè sei in grado di trasmettergli conoscenze senza trasmettergli le TUE conoscenze. E cioè una via di vivere una religione che per forza di cose è personale e solo tua. Se sei in grado di informarlo senza influenzarlo, insomma. Credimi non è facile.


Raven [SM=x69326]
-----°v°-----



Forse ti è sfuggito qualcosa dei miei post precedenti raven(capita!)...io non mi ergo ASSOLUTAMENTE a maestro di vita e robe varie...non sono mica Donascimiento??!!Spiegavo che è una crescita insieme ed è una condivisione amichevole!Una trasmissione di conoscenza da AMICO !!E umilmente penso sia degno di essere suo amico!!Io gli do degli imput poi sta a lui sperimentare ovvio!ma la domanda è...questi famosi imput te li può dare un'altra persona o perchè c'è il segreto si deve barcamenare da solo su internet e nei libri?
Io non sono dell'idea che i pagani DEVONO necessariamente essere tutti colti .e che è una strada per pochi!Certo la Wicca non è per tutti(nel senso che non tutti sentono che è la strada loro certo!!),ma nel momento in cui sentono dentro di loro che è "la strada"...non c'è bisogno(secondo me)di sapere la rede a memoria o conoscere tutti gli autori,perchè certe cose si sentono anche col cuore oltre che col cervello...e se la propria crescita è condivisilbile con chi vuoi bene...bhe...non ci trovo niente di male,anzi!!Non mi piace la prospettiva di sentire determinate cose e non poterne parlare con nessuno che non sia un pc e non poterle condividere con nessuno.
L'uomo è un animale sociale diceva il vecchio e saggio Aristoltele...io ci mediterei su!
Raven
00venerdì 16 marzo 2007 00:48
Re: Re: Re:

Scritto da: Zeus.Salvatore 15/03/2007 14.50

Forse ti è sfuggito qualcosa dei miei post precedenti raven(capita!)...io non mi ergo ASSOLUTAMENTE a maestro di vita e robe varie...non sono mica Donascimiento??!!Spiegavo che è una crescita insieme ed è una condivisione amichevole!Una trasmissione di conoscenza da AMICO !!E umilmente penso sia degno di essere suo amico!!Io gli do degli imput poi sta a lui sperimentare ovvio!ma la domanda è...questi famosi imput te li può dare un'altra persona o perchè c'è il segreto si deve barcamenare da solo su internet e nei libri?
Io non sono dell'idea che i pagani DEVONO necessariamente essere tutti colti .e che è una strada per pochi!Certo la Wicca non è per tutti(nel senso che non tutti sentono che è la strada loro certo!!),ma nel momento in cui sentono dentro di loro che è "la strada"...non c'è bisogno(secondo me)di sapere la rede a memoria o conoscere tutti gli autori,perchè certe cose si sentono anche col cuore oltre che col cervello...e se la propria crescita è condivisilbile con chi vuoi bene...bhe...non ci trovo niente di male,anzi!!Non mi piace la prospettiva di sentire determinate cose e non poterne parlare con nessuno che non sia un pc e non poterle condividere con nessuno.
L'uomo è un animale sociale diceva il vecchio e saggio Aristoltele...io ci mediterei su!



No, no, io l'avevo capito che tu non ti senti un Maestro. E tantomeno Donascimiento! [SM=x69315]
Però, e te lo chiedevo apposta: se lui non legge, non si informa, tu sei la sua unica fonte di informazione? Perchè se è così, che tu lo voglia o no, diventi il suo Maestro. E cioè la sua unica Porta su questo mondo. E questo, per i motivi già detti, non è un compito facile.
Per quanto riguarda il condividere, sai già come la penso. Condividi più che puoi. Con chiunque. Per come la vedo io, è l'unica maniera di crescere.

Raven [SM=x69326]
-----°v°-----
GothicWhisper
00venerdì 16 marzo 2007 02:42
Re:
Ciau
Secondo me il fatto che non abbia voglia di passare le nottate a leggere, come hai detto tu, non conta. Se davvero si sente dentro questa strada, non avere problemi. Insegna ciò che sai.
Io lo farei :P [SM=g27776]
Stormwind
00venerdì 16 marzo 2007 09:10
Post /avviso di servizio
Gentilmente, chi sta partecipando alla discussione e non ha ancora lasciato un proprio post nella cartella Presentazioni, è caldamente pregato di farlo il prima possibile.

[SM=x69334]


[SM=x69317]

Lae


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"Chi si loda s'imbroda"


[Modificato da Stormwind 16/03/2007 9.10]

Florenne
00venerdì 16 marzo 2007 10:14
Secondo me, e la mia personalissima esperienza posso solo aggiungermi al coro e dire qualcos'altro:
Per la maggiorparte di noi, e lo sappiamo in molti, i nuovi "adepti" sono affascinati ultimamente dal particolare mistero del paganesimo. E' qualcosa di nuovo, di mistico, si usano tante erbette e strani attrezzi, le pietre colorate e il pendolino, i tarocchi... insomma, per qualcuno è una moda deliziosa e interessante.
Ora io non voglio offendere certo il tuo amico, e fino a prova contraria, per me è precisamente motivato come tu ci esponi, solo che questa pigrizia, questa svogliatezza non si può accordare alla perfezione con la religione. E' vero anche che quando la maggiorparte della gente era analfabeta andava in chiesa e i più colti leggevano per loro i passi del vangelo e il popolo sentivano i sermoni dei preti, ma hai mai sentito di un prete o esponente di qualsiasi altra religione che non si è nemmeno preso la briga di leggere il libro dei "dogmi"? in questo caso il vangelo di Aradia?
Viene da se che ti dovresti accollare la responsabilità di leggerglielo passo per passo come è scritto, ma siccome il tuo amico ha la facoltà di poterlo fare da solo, non incoraggiare la pigrizia, e per rispondere alla domanda iniziale:
No, non si può lasciare che la malavoglia, in questo caso, impedisca di accostarsi a quella che si è scelta come propria religione. La religione è una cosa seria, non mi convertirei mai in qualsiasi religione se non avessi almeno letto prima di cosa si tratta, e il libro principe di questa ipotetica fede con le mie personali opinioni scaturite appunto da questa lettura.
Secondo me non puoi accollarti l'onere di leggere tu per lui, avreste dei ritardi entrambi per progredire nel vostro cammino verso la Fede scelta.

[SM=x69326]
Zeus.Salvatore
00venerdì 16 marzo 2007 15:33
Dogmi?????????
Ascolta florenne non so a quale tradizione o credo tu appartenga ma noi(io e il mio amico) siamo wiccani e non abbiamo dogmi,nemmeno virgolettati!!!
Se ti riferisci al libro di leland...è molto interessante ma tratta di stregheria altamente influenzata da anni per non dire secoli di cristianesimo incallito...infondo siamo(nel libro)nella campagna toscana!!E non mi sembra possa essere un vangelo per la Stregoneria moderna ne tanto meno per la Wicca!!
Io mi chiedo il paganesimo a differenza degli altri credo deva essere fatto per forta di persone vogliose di studio???io dico di no perchè la nostra ricchezza più grande è la differenza che ci contraddistingue.Cmq il mio amico non è che vive passivamente il suo cammino ma semplicemente preferisce apprendere da persone reali(mi straripeto)i rudimenti dell'Arte e le asperienze "magiche" e non da 2miliardi di libroni...poi qualcosa leggiucchia pure lui eh!
Non c'è bisogno di essere colto per sentire l'amore per gli Dei!!
Florenne
00sabato 17 marzo 2007 13:14
Re: Dogmi?????????

Scritto da: Zeus.Salvatore 16/03/2007 15.33
Ascolta florenne non so a quale tradizione o credo tu appartenga ma noi(io e il mio amico) siamo wiccani e non abbiamo dogmi,nemmeno virgolettati!!!
Se ti riferisci al libro di leland...è molto interessante ma tratta di stregheria altamente influenzata da anni per non dire secoli di cristianesimo incallito...infondo siamo(nel libro)nella campagna toscana!!E non mi sembra possa essere un vangelo per la Stregoneria moderna ne tanto meno per la Wicca!!
Io mi chiedo il paganesimo a differenza degli altri credo deva essere fatto per forta di persone vogliose di studio???io dico di no perchè la nostra ricchezza più grande è la differenza che ci contraddistingue.Cmq il mio amico non è che vive passivamente il suo cammino ma semplicemente preferisce apprendere da persone reali(mi straripeto)i rudimenti dell'Arte e le asperienze "magiche" e non da 2miliardi di libroni...poi qualcosa leggiucchia pure lui eh!
Non c'è bisogno di essere colto per sentire l'amore per gli Dei!!



Scusami, probabilmente devo essermi espressa male per quello che ovviamente vale la mia opinione personale, non è null'altro che questo in fondo [SM=g27768] .
Nelle virgolette volevo racchiudere il concetto di una sorta di regolamento. Benchè io non sia Wiccana, non è vero che esiste anche per i Wiccani un codice di leggi? Il Rede se non mi sbaglio.
A parte ciò comunque, nel tread chiamavi ad esprimere una propria opinione come del resto ho fatto, se ti ha offeso mi spiace.

[SM=x69326]
Nocturnya
00sabato 17 marzo 2007 13:27
Il Rede non è un "Codice di Legge".
Al massimo può essere assimilabile a delle "Linee Guida"
E mi sembra sia palese la differenza.
Zeus.Salvatore
00sabato 17 marzo 2007 13:38
Re: Re: Dogmi?????????

Scritto da: Florenne 17/03/2007 13.14


Scusami, probabilmente devo essermi espressa male per quello che ovviamente vale la mia opinione personale, non è null'altro che questo in fondo [SM=g27768] .
Nelle virgolette volevo racchiudere il concetto di una sorta di regolamento. Benchè io non sia Wiccana, non è vero che esiste anche per i Wiccani un codice di leggi? Il Rede se non mi sbaglio.
A parte ciò comunque, nel tread chiamavi ad esprimere una propria opinione come del resto ho fatto, se ti ha offeso mi spiace.

[SM=x69326]



No che offeso scherzi? [SM=x69319] Certo che mi interessa la tua opinione come quella degli altri ovviamente! [SM=x69334]
Il rede non è ub regolamento ma come diceva nocturnia delle linee guide all'etica wiccan ma non è una legge da seguire tassativamente pena...l'inferno!!Volevo solo chiarire ok?
lupomagiko
00sabato 17 marzo 2007 20:23
Re: Re: Re:

Scritto da: Zeus.Salvatore 15/03/2007 14.50

...questi famosi imput te li può dare un'altra persona o perchè c'è il segreto si deve barcamenare da solo su internet e nei libri?




Scusa, ma se i tuoi imput derivano palesemente dai libri che hai letto, senza averci messo nulla di tuo..
Mi spieghi quale segreto violeresti? Quello di un libro pubblicato e letto in tre quarti del globo terrestre? [SM=g27777]

A buon intenditore..
Lupo



Ghaladh
00lunedì 19 marzo 2007 23:11
A mio parere però, state quasi tutti usando "Paganesimo" e "Wicca" come sinonimi e questo causa confusione; per non parlare della relazione con l'Arte... io sono pagano ma non sono assolutamente wiccan, ad esempio. Raramente pratico l'Arte, e per me non è affatto un'esperienza religiosa (a meno che non incorporiate nell'Arte anche le cerimonie religiose dove invoco il favore degli Dei).

Solo una precisazione che, per quanto solo relativamente correlata all'argomento in questione, ritenevo necessaria.
Laura.Napoli
00martedì 20 marzo 2007 00:33
Questa discussione non starebbe a noi risolverla...
Cioè; starebbe ai singoli Paesi, prima di tutto promulgare leggi che equiparassero realmente tutte le religioni fra loro. Con o senza tali leggi, i vari governi dovrebbero poi fare in modo che tutti gli operatori cosidetti culturali si istruiscano circa i credi osservati nel proprio Paese, per procedere ad aggiornare (ed eventualmente correggere, rettificare, ampliare) enciclopedie, biblioteche comunali, programmi scolastici e televisivi, servizi ed inserti giornalistrici etc. così che un giorno forse, la cassiera di un supermarket possa non avere più dubbi sul corretto simbolismo del pentacolo, così come non ne ha su quello del crocifisso, o non ne dovrebbe avere già da adesso, su quello dell'OM (alcuni buddisti ce l'hanno tatuato sulla mano).
Laura.Napoli
00martedì 20 marzo 2007 00:45
Dopo di che; in un Paese democratico così come lo immagino io
nel mio precedente post, ognuno, leggittimamente informato, circa tute le possibili strade filosofiche/religiose da prendere, gratuitamente, (non come è adesso che il cittadino con le tasse paga gli insegnanti di religione cattolica,anche senza avvalersene, perchè questo è ciò che impone il Vaticano, mentre ad esempio, la connessione ad internet, spesso primo imput di informazione sulle religioni non abramitiche, non è assolutamente qui da noi un servizio fornito dallo Stato)sarebbe poi libero di approfondirne una piuttosto che un'altra, a proprie spese sia economiche che di impegno intellettuale e di spirito.

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