FCA nel mirino per emissioni diesel non a norma, all'orizzonte un dieselgate anche per Marchionne che non ci sta (intanto il titolo affonda)

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binariomorto
00venerdì 13 gennaio 2017 00:12
Fca nel mirino in Usa, violate norme su emissioni diesel.
Titolo a picco in Borsa. La replica: "Nessuna violazione"


Replica della società: "Rispettati i limiti delle emissioni, pronti a collaborare"





Fca sotto accusa in Usa: l'Agenzia per la Protezione ambientale americana accusa l'azienda di aver usato un software per consentire emissioni diesel sopra i limiti. E, secondo quanto riporta la Cnbc, Fca potrebbe andare incontro a sanzioni fino a 4,63 miliardi di dollari. "Pronti a collaborare, ma i limiti sono stati rispettati", replica la società.

Dopo le indiscrezioni, Fca è affondata a Wall Street: i titoli sono arrivati a perdere il 18,39% a 9,05 dollari per azione. A Piazza Affari ha chiuso in calo del 16% a 8,8 euro. Crollo anche per Exor, il titolo della holding della famiglia Agnelli, che ha chiuso le contrattazioni cedendo il 9,4% a 40 euro.

La posizione dell'azienda. Ira di Marchionne - "I sistemi di controllo delle emissioni rispettano le normative applicabili", afferma Fca Us. La società - si sottoline in un comunicato - intende collaborare con la nuova Amministrazione "per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l'Epa e i clienti di Fca Us sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili". E, in una conferenza stampa, l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha detto che "non c'e' nulla in comune fra il caso Volkswagen e quello Fca. Dialoghiamo con l'Epa da piu' di un anno'', ha sottolineato il manager.

''Per quanto conosco questa societa', posso dire che nessuno e' cosi' stupido'' da cercare di montare un software illegale. Fca sopravviverà anche se le dovesse essere comminata una multa di 4,6 miliardi di dollari, afferma ancora Marchionne, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. ''Spero ha continuato - non sia una conseguenza di una guerra politica fra l'amministrazione uscente e quella entrante'' negli Stati Uniti. Quello dell'Agenzia per la Protezione Ambientale e' il ''comportamento di un'agenzia che perdera' efficacia''.

Il manager ha anche confermato i target 2018.

Fonte: ANSA
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