Re: Re:
Sertop, 14/04/2013 01:09:
diceva sempre che: "Rende meglio il ciabattino fatto bene che l'ingegnere fatto male" certo ci sono delle eccezioni in cui anche a fronte di impegno e serietà non si raccolgono adeguati frutti, ma sono appunto eccezioni che hanno sempre una ragione, una causa, come un grave difetto caratteriale, incapacità di comunicazione, ermetismo, presunzione, io ipertrofico o semplice stronzaggine.
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Ecco, bravo: hai toccato il punto. Troppi pensano a fare gli ingegneri invece che i ciabattini. Ricordo che quando pensavo alla scelta universitaria, a cavallo tra anni '70 ed '80, il "parco buoi" aspirante alla laurea puntava a Medicina e Chirurgia e Giurisprudenza. Bene, abbiamo creato stuoli di avvocati e medici non di rado "fatti male", come diceva tuo padre. Oggi, si dà molta (troppa?) importanza alla comunicazione: infatti, abbiamo fatto stuoli di "scenziati della comunicazione", molti laureati in questa disciplina, destinati ad una sorte peggiore del "parco buoi" di cui sopra. Salvo eccezioni, ma le eccezioni sono tali e si vedono fin dal principio, diciamo che sono predestinati.
Personalmente, credo nel valore e nei valori della persona: se ne hai valore, non c'è bisogno di propagandarlo, perché non devi convincere chi ha gli occhi foderati di prosciutto o la casalinga di Voghera, per citare una nota frase di qualche comico - oggi vanno per la maggiore - che non ricordo in questo momento. Devi convincere chi può avere bisogno del tuo contributo, chi conta sulla tua conoscenza e professionalità: non Tizio o Caio che incontro per la strada, ma le persone con le quali lavoro e porto avanti un progetto, che siano i miei colleghi, il mio direttore o i referenti dei clienti.
E ti assicuro che in certi settori è tutto il contrario di come appare in TV o nella vita reale: quando vendi non al cliente finale, ma ad un'altra azienda (cosa che in Italia ancora non ci si ficca in testa, che il mercato per i Paesi avanzati non è quello dei clienti finali, che progressivamente finirà in mano chinese, brasiliana, messicana, etc., ma quello dei clienti intermedi, delle aziende, e queste non si fanno convincere dalla pubblicità, da un sorriso, da gigioneria o altro, ma vogliono vedere i fatti: puoi essere simpatico quanto vuoi, ma se non gli porti concretezze, ti mandano a fare in cxxo.
Soprattutto poi, mi pare alquanto superficiale e facilone, tipico di certe mentalità e di certe culture (poi ci si domanda perché esistono stereotipi che io stesso condanno, ma dei quali non posso far altro che comprenderne l'origine) mettere il naso in settori che ci sono avulsi o che si sfiorano giusto accidentalmente, per passione o perché si hanno dei conoscenti: quando parlavo di estero, pensavo (vedi altro post) a Kent Bergsma. Ossia, quello che tu proponi, non conviene farlo alla Fiera di Roma, che è secondaria a svariate fiere già in Italia (forse addirittura a quella vicina di Sora, almeno così era fino a qualche anno fa), ma a Mannheim o ad Ornbau: le spese di viaggio si recuperano subito con i costi inferiori delle aree da affittare e di sicuro ci sono più clienti per le Mercedes-Benz lì che in Italia, dove contano solo le 113, le 121 e le 107.
Come vedi, non è l'idea in se stessa ad essere bocciata, ma la copntraddizione che esprimi nella sua traduzione in pratica: in nome di quell'impegno, costanza ed applicazione che predichi, uno che avesse voglia di vender pezzi andrebbe laddove ti ho ho detto. Altrimenti, costanza ed applicazione potrebbero essere visti come ostinazione, pervicacia, impenetrabilità ad ogni idea che sia al di fuori del proprio io e del proprio credo, anche se fosse dimostrata in candela... per farla breve, è un po' come quella "tecnica media" che secondo te deve essere espressa in un forum: senza offesa, eh, ma non pensi che sia meglio che ci siano diversi livelli e poi ognuno scelga quello che preferisce? Così nella vita: c'è quello che si barcamena ed è inutile che fa voli pindarici perché ha comunque mentalità da barcamenante e come tale si deve impegnare (il che on significa che non cresca, anzi!), c'è quello che ha idee forti e presupposti validi e con l'impegno può arrivare a grossi traguardi.
A me pare che tu viva una dimensione che magari (non saprei, non vinvendo dalle tue parti) può andare bene nel contesto dove vivi, ma non è detto che altrove sia applicabile... meglio andare a Mannheim o Essen, allora!
Spero che sia chiaro ora...