I libri che "bisogna leggere"

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Pflip1956
00giovedì 28 luglio 2022 11:54
Di solito te li consiglia qualcuno o hanno fatto incetta di premi o sono " il caso letterario del momento" ( tralascio le boiate per donne vogliose come le "Cinquanta sfumature..." )

Metto le mie delusioni,non tanto perché interessino a qualcuno ,ma per far scattare la memoria altrui. Poi magari la delusione è condivisa.

Le prime delusioni quando mia zia mi consigliava le letture :

-"Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa

-"La Peste" di Albert Camus

-"Le stelle fredde" di Guido Piovene

Grande fermento quando uscì l'inedito di Hemingway "Di là dal fiume e tra gli alberi" .Beh a me è sembrato ben poca cosa.

Un mio colto amico di liceo mi consigliò "Opinioni di un clown" di Heinrich Boll : "Ha vinto il Nobel!" .Lo lessi " Senti,per me è una boiata" e lui, serafico : "Non lo so,non l'ho letto"

Un attimo di notorietà lo ebbe "Horcynus Orca" di D'Arrigo . Il nostro insegnante di Greco ce ne leggeva dei passi e non ci si capiva niente.

"L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera veniva citato continuamente da Roberto d'Agostino a "Quelli della notte".Me lo prestò una mia amica entusiasta , a cambio con "Su e giù con i Rolling Stones".Mia madre lo accalappiò,lo lesse e lo distrusse leggendolo.Di conseguenza sospendo il giudizio sul libro di Kundera ( e non è mai rientrato quello sugli Stones)

Per me deludente "La leggenda del santo bevitore" di Joseph Roth ,libriccino da cui Ermanno Olmi ha tratto un altrettanto deludente per me film , pompato da Claudio G.Fava e Gianluigi Rondi.E poi c'era Rutger Hauer,l'androide di Blade Runner, quindi "bisognava vederlo".

Boiata terrificante "Infinite Jest" di David Foster Wallace : ne parlavano tutti quindi "dovevo" leggerlo ( e costringermi a leggerlo tutto nel dubbio di non riuscire a capirlo per limiti miei)

Boiata finale "Perfidia" di James Ellroy : mi piacquero i suoi primi libri,poi continui a comprarli malgrado ti accorga che la vena si sta esaurendo e subentra il cliché ( parere personale).

Un autore con il quale vado sempre sul sicuro perché mi aspetto quel che leggerò è Archibald Cronin , quasi sempre Giorgio Scerbanenco ( un'unica boiata : " La luna sulla pineta " )


FINE
Pflip1956
00mercoledì 25 ottobre 2023 15:19
Riprendo imperterrito l'argomento.
Per me "Alla ricerca del tempo perduto" è una boiata .Sono a metà del quarto dei sette volumi e dunque parlo con cognizione di causa. E a chi,ad occhi socchiusi e con un mesto sorriso ripensa al suo passato sussurrando "E' come la madeleine di Proust..." chiederei : " l'episodio è a pagina trenta del primo volume : sei andato avanti ? Parli per sentito dire ?".
Dirò di più : leggendo certi passaggi sdolcinati o molli come un'ameba darei volentieri un ben assestato calcio in culo a Proust.
Finirò faticosamente i sette volumi , ormai è una questione di puntiglio.
Ma non capisco il posto che occupano nella storia della letteratura.
Ben più alte emozioni mi hanno dato "Delitto e castigo","I Miserabili", "I Buddenbrook".

Pflip,te la sentirai più avanti di leggere "L'uomo senza qualità " ?
Mah,prima un po' di Hesse,Maugham,Greene e -perchè no - Pietro Chiara e Scerbanenco.
Poi si vedrà
Tidi95
00martedì 31 ottobre 2023 04:47
A me la Peste piacque, così come Al di là del fiume tra gli alberi.
Altri libri da te citati li avevo in casa nella libreria di mia madre ma non li lessi tutti. In ogni caso non ricordo "grandi delusioni" alla lettura, invece Le stelle fredde mi sembra di averlo visto in TV come sceneggiato...🤔
L'insostenibile leggerezza di Kunderalo trovai struggente, soprattutto nella terribile parte in cui muore il cane di famiglia ..fiumi di lacrime, libro bellissimo ...😭
Era bello leggere...era davvero quello che si diceva un tempo della lettura: evasione.
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