Lei: «Sequestrate quel film»
«Sindaco di Verona di m...» e «la Mussolini, una t... che vuole ammazzare tutti i romeni»: questo l’inizio forte di “Francesca”, il film del regista romeno Bobby Paunescu, proiettato ieri al Festival di Venezia; la platea della sala Perla, alla prima proiezione riservata alla stampa italiana e internazionale, ha sottolinea le frasi con brevi applausi.
Nel raccontare il sogno di una trentenne di Bucarest, che spera di aprire in Italia un asilo per i figli degli immigrati e soprattutto di «cambiare la percezione» che gli italiani hanno dei romeni, c’è molto di attuale. Ma gli stereotipi, che molto spesso condizionano le relazioni tra italiani e romeni, sono qui ribaltati: gli italiani sono definiti spregiativamente «maccheronari» e se una volta andavano nell’Europa dell’est per cercare le donne locali, ora aspettano che queste arrivino in Italia ed è il motivo, dice un protagonista del film, «per cui ci hanno fatto entrare nell’Unione Europea».
Gli italiani pensano che i romeni siano tutti «ladri, zingari, stupratori», specie dopo «quel fatto orribile di Roma», dicono i protagonisti della pellicola, riferendosi all’omicidio di Giovanna Reggiani, seviziata e uccisa il 30 ottobre 2007 a Tor di Quinto dal romeno Romulus Nicolae Mailat, condannato per questo all’ergastolo in secondo grado.
Di contro, i romeni pensano che gli italiani «siano pericolosi, espiantino gli organi, usino i romeni come schiavi, zerbini e li arrestano per il semplice fatto che sono romeni».
Insomma, in “Francesca” non si salva proprio nessuno, né gli italiani né, tantomeno, i romeni, alle prese con mazzette, usura, racket della prostituzione e dell’immigrazione e così il sogno della bella Francesca, interpretata da Monica Birladeanu, è destinato a infrangersi tragicamente.
Il film, unico romeno alla Mostra del cinema di Venezia, ha già un distributore italiano, la Fandango.
La Mussolini pronta a dare battaglia
In mattinata, intanto, Alessandra Mussolini, attraverso il suo avvocato, ha fatto sapere che non intende chiedere solo il risarcimento dei danni, ma anche il sequestro della pellicola: «Ha tutto in mano il mio avvocato - ha detto la deputata del Pdl, interpellata dall’agenzia di stampa Ansa - Se è vero ciò che ho letto sulle agenzie, mi ha detto che si può chiedere, oltre al risarcimento dei danni, anche il sequestro del film. Perché un conto è l’insulto generico, ma questi toni no, non si possono usare, arte o non arte»...
Insomma, la nipote di Mussolini vuole andare sino in fondo contro il film di Paunesco, del quale - assicura - non sapeva niente sino a stamattina: «Tosi (sindaco di Verona, ndr) farà quel che vuole, ma certe cose non si possono far andare in giro così. Se i toni fossero stati un po’ più “light”, ancora ancora... Ma a certi termini bisogna reagire».
La stampa romena: Mussolini «esagerata»
Oggi, la stampa romena dedica ampio spazio a quello che definisce il «successo» del film “Francesca”: «Francesca ha conquistato gli italiani», titola il quotidiano Evenimentul zilei online; però, scrive il giornale, la presentazione e gli applausi della sala «sono stati raddoppiati fuori dai cinema del Festival da una controffensiva esagerata: l’onorevole Alessandra Mussolini, la nipote dell’ex dittatore fascista Benito, ha dichiarato che intende fare causa contro il regista Bobby Paunescu».
«La pellicola non attacca né la Mussolini né i politici italiani», ha detto il regista Paunescu, citato dal quotidiano, spiegando che «il film è molto più profondo: credo che la gente che era in sala l’abbia capito bene, per questo ha fatto risate e applausi».
L’edizione on-line del quotidiano Adevarul scrive che, per rispondere all’attacco del film, il sindaco di Verona ha presentato brani di una lettera rivoltagli dal console romeno a Milano, Tiberiu Mugurel Dinu, che metteva in risalto gli ottimi rapporti tra le autorità locali e la comunità romena.