Intervista a Ettore Foti, neocommissario del Parco dell'Etna

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satamajorr
00domenica 11 novembre 2007 14:11
Da La Sicilia del 10/11/2007 riporto quanto segue:


Rinascita del Parco dell'EtnaNicolosi.

Il neocommissario Ettore Foti: «Stiamo lavorando per promuoverne l'immagine»


Continuità amministrativa e fluidità burocratica, nel rispetto delle finalità di tutela ambientale proprie del Parco dell'Etna: sono queste le parole chiave con cui l'avv. Ettore Foti, 44 anni, di Randazzo, dirigente regionale presso l'Azienda Regionale Foreste Demaniali, si presenta nella sua prima intervista da neocommissario straordinario dell'Ente Parco. Un incarico delicato, quello assunto dal giovane neocommissario, al vertice di un Ente dal ruolo chiave nello sviluppo del territorio etneo in attesa di traghettare l'Ente verso il nuovo presidente.
La nomina di Foti è comunque un passaggio di continuità amministrativa: "Continuità amministrativa - precisa Foti - significa riprendere ciò che si è fatto in passato e portarlo a compimento, ma anche fare cose nuove". Completato il giro degli incontri con la struttura burocratica dell'Ente, primo atto dal suo insediamento, chiediamo al neocommissario, quali sono le sue impressioni sul Parco? "Io credo che attualmente il Parco stia vivendo una fase di forte rilancio - osserva Foti, - stiamo lavorando per promuoverne l'immagine e per risolvere gli aspetti critici che ci sono in ogni amministrazione, ancor più in un ente che è sovraesposto proprio per la sua importante immagine all'esterno".
Prima un incontro informale con i Sindaci ed il rappresentante della Provincia, poi l'incontro con il Comitato esecutivo e con il Comitato tecnico scientifico: lei ha voluto incontrare in questi primi giorni tutti gli organi politici e tecnici che a vario titolo sono coinvolti nella gestione dell'Ente , che cosa è emerso da questi colloqui?: "Quando uno arriva, cerca di raccogliere più notizie possibili. E' stato un passaggio molto utile. Non si è trattato però solo di un gesto di cortesia istituzionale, poiché uno degli obiettivi che mi sono riproposto è quello dell'attivazione a regime di tutti gli organi del Parco, per questo ho già formalmente convocato il Consiglio, cui sarà sottoposto sia l'assestamento di bilancio 2007 e il bilancio 2008, ed è stato insediato anche il nuovo Comitato Esecutivo che era decaduto da tempo e che, eletto nel luglio scorso, è stato ora immesso nella pienezza delle sue funzioni. Ho anche voluto incontrare il Comitato tecnico scientifico perché credo che anche questo organo abbia un ruolo importante". Sul Cts però, a torto o a ragione, si sono sempre concentrate varie critiche, alcuni sindaci ne chiedono un ridimensionamento anche invocando una modifica alla legge istitutiva del Parco. "Credo - risponde Foti - che se malintesi ci sono stati siano anche dovuti a mancanza di comunicazione tra gli organi del parco. Occorre cercare una migliore comunicazione anche con il Cts, questo servirà a evitare che si parli attraverso polemiche indirette".
Dalla legge istitutiva ad oggi tanto è stato fatto per mettere a regime il Parco, tantissimo però è ancora da fare, ad esempio: a che punto è il Piano territoriale? "Ormai siamo in dirittura d'arrivo. Si aspettano ormai solo alcuni dettagli tecnici. Stiamo inoltre per siglare un protocollo d'intesa tra Ente Parco e Azienda Foreste Demaniali in merito alle attività che si possono svolgere all'interno del Parco come i lavori di prevenzione incendi, ma anche di pulitura del sottobosco, intervenendo sul degrado ambientale".


Margherita Marletta
La Siclia 10/11/2007
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