LA SPIAGGIA

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NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 18:06
Origine e definizione
Conosciamola meglio, la spiaggia è il nostro campo di combattimento, è il luogo di ritrovo del SCer, il predatore intelligente che ha acutizzato rendendosi sensibile, tutti i segnali del mare, e, non ci crederete, anche della spiaggia!

La spiaggia è il risultato di millenni di erosione, sbattimenti strofinamenti del moto ondoso sulla superficie terrestre, arricchita dallo sfociare di fiumi e torrenti la cui forza sia capace di trasportare sostanze detritiche a mare.

A secondo della profondità del mare a lento, medio e forte degrado, la spiaggia si presenta sul litorale, sottile, media granulometria, ciottolosa, sassosa.

Nella spiaggia di sabbia finissima il degrado è bassissimo e lento. Basta l'ingresso del vento, non sempre necvessatriamente violento ed iniziano le correnti di ritorno.
Nelle spiagge a medio degrado a sabbia più granulosa e ciottolosa, le condisurf si ottengono con condizioni di maggiore variabilità, dove il vento comincia ad avere la componente prevalente per smuovere il fondo.
Nelle spiagge a forte-fortissimo degrado caratterizzate da ciottoli e pietre, occorre che il mare si trovi in condizioni tali di forza da "toccare il fondo" e quindi con mare veramente fortemente formato.

Nelle spiagge a basso-medio degrado, sono più visibili le "finestre" nella formazione ondosa.
In altre condizioni, non sono più visibili e se l'impeto del mare ci consente di entrare comunque in pesca, occorre sondarlo con lanci ripetuti ed in più zone, fino a quando con i sensi tesi attraverso le nostre canne che in quella fase sono veramente diventate il nostro sesto senso, non capiamo, attraverso l'apertura del fondo che siamo in posizione di pesca!
Ci arriveremo e capiremo meglio.
[SM=g7348] [SM=g7349]

NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 20:20
LA SPIAGGIA
La spiaggia che comunica.

La spiaggia offre spunti e segnali al SCer.
Fatalmente le Rip-Current, scavano il canalone che inizia proprio sotto i nostri piedi ed è possibile, acquisita la debita esperienza, carpire questo "piccolo" segreto della spiaggia, anche quando le condizioni non si rivelano in modo molto evidente.
L'inizio del fenomeno,l'azione di ritorno e di scavo delle onde trova maggiore facilitazione la dove la sabbia è più mprbida.
Inizia la fase contraria alla primaria dell'onda che si frange ed il mare ricco di spuma e di detriti torna indietro sotto l'onda: si sta formando di fronte a noi nella fase di frangenza-riflusso il canalone.
NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 20:37
LA SPIAGGIA
La spiaggia che comunica.

Quali segnali manda il canalone sulla spiaggia per potere essere individuato?
Per effetto della "morbidezza" particolare, questa piccola parte del litorale, viene letteralmente risucchiata dal movimento delle onde, dalla corrente ingenerata e portata gradualmente al largo.
Cosa rimane sulla spiaggia?
Una relativamente breve (dipende dal moto ondoso) rientranza dovuta al cedimento strutturale che si avvia verso il largo.
Un mini-golfo, una mini-insenatura, per capirci meglio.
Davanti a questo segnale,occorre porre la nostra attenzione. Infatti esplorando con pazienza ma con attenzione, di fronte, a sinistra ed a destra il mare di fronte a noi, prima o poi vedremo interrompersi il frangente delle onde o addirittura i frangenti delle onde, uno dietro l'altro, come se ci fosse uno sbarramento che volesse cancellarle: La o le finestre si sono aperte e dalla linea immaginaria che parte dalla rientranza della riva, sino alla finestra, capiremo se i nostri lanci questa volta "mirati" dovranno essere diritti o spostati a destra o a sinistra.
[SM=g7349] ciao!




lluigi58
00lunedì 31 maggio 2010 20:40
Mi stai parlando della differenza che contraddistingue la zona di Villafranca/Rometta da quella di Alì per esempio.
E' un piacere leggerti.
[SM=g7372]
manu7777
00lunedì 31 maggio 2010 20:44
quando si arriva nel punto d pesca oltre a tutto quello che c sta spiegando il nonno bisogna accuratamente guardare in spiaggia e provare a vedere quello che c sputa fuori,anche in condipaf,c potremmo rendere conto d piccoli particolari che c aiutano nella scelta delle esche,nel tipo d fondale in cui caleremo,se c sono alghe ecc.ecc.
lluigi58
00lunedì 31 maggio 2010 20:44
Re: LA SPIAGGIA
NonnoRito, 31/05/2010 20.37:

La spiaggia che comunica.

Quali segnali manda il canalone sulla spiaggia per potere essere individuato?
Per effetto della "morbidezza" particolare, questa piccola parte del litorale, viene letteralmente risucchiata dal movimento delle onde, dalla corrente ingenerata e portata gradualmente al largo.
Cosa rimane sulla spiaggia?
Una relativamente breve (dipende dal moto ondoso) rientranza dovuta al cedimento strutturale che si avvia verso il largo.
Un mini-golfo, una mini-insenatura, per capirci meglio.
Davanti a questo segnale,occorre porre la nostra attenzione. Infatti esplorando con pazienza ma con attenzione, di fronte, a sinistra ed a destra il mare di fronte a noi, prima o poi vedremo interrompersi il frangente delle onde o addirittura i frangenti delle onde, uno dietro l'altro, come se ci fosse uno sbarramento che volesse cancellarle: La o le finestre si sono aperte e dalla linea immaginaria che parte dalla rientranza della riva, sino alla finestra, capiremo se i nostri lanci questa volta "mirati" dovranno essere diritti o spostati a destra o a sinistra.
[SM=g7349] ciao!








Pensa che bello sarebbe avere dei video didattici in questo senso, magari con le sapienti mani di www.pescareamessina.com che ci disegna i punti chiave sul video.
Idea????? [SM=g7515]
NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 20:49
LA SPIAGGIA
Grosso modo si, ma anche la grandissima spiaggia che va dalle rocce di Milazzo sino a Calderà, caratterizzate da fondali importanti che vanno dallo sprofondamento veloce al degrado importante e di quelle che vanno da Calderà a Spinesante, Sino a Cantoni,caratterizzate da un degrado medio ad uno "più basso". Le nostre spiagge non sono certamente a bassa energia! Per trovarle dovremmo recarci nella Sicilia del Sud nei campi da SC Ragusani.
Approfondiremo ancora quest'argomento parlando della classificazione delle spiagge.
www.pescareAmessina.com
00lunedì 31 maggio 2010 20:51
Re: Re: LA SPIAGGIA
lluigi58, 31/05/2010 20.44:




Pensa che bello sarebbe avere dei video didattici in questo senso, magari con le sapienti mani di www.pescareamessina.com che ci disegna i punti chiave sul video.
Idea????? [SM=g7515]



Alla prima mareggiata, sono in spiaggia con la video camera.
Promesso.


Dimenticavo e con le canne!!!!| [SM=g7447]
lluigi58
00lunedì 31 maggio 2010 20:53
Re: LA SPIAGGIA
NonnoRito, 31/05/2010 20.49:

Grosso modo si, ma anche la grandissima spiaggia che va dalle rocce di Milazzo sino a Calderà, caratterizzate da fondali importanti che vanno dallo sprofondamento veloce al degrado importante e di quelle che vanno da Calderà a Spinesante, Sino a Cantoni,caratterizzate da un degrado medio ad uno "più basso". Le nostre spiagge non sono certamente a bassa energia! Per trovarle dovremmo recarci nella Sicilia del Sud nei campi da SC Ragusani.
Approfondiremo ancora quest'argomento parlando della classificazione delle spiagge.




Qualche anima Pia potrebbe mettere una foto satellite delle zone e aree indicate da NonnoRito?
NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 21:16
Re: Re: Re: LA SPIAGGIA
www.pescareAmessina.com, 31/05/2010 20.51:



Alla prima mareggiata, sono in spiaggia con la video camera.
Promesso.


Dimenticavo e con le canne!!!!| [SM=g7447]



Anche senza, potremmo commentare il movimento del mare sulle nostra spiagge!!


NonnoRito
00lunedì 31 maggio 2010 21:17
Re: Re: Re: LA SPIAGGIA
www.pescareAmessina.com, 31/05/2010 20.51:



Alla prima mareggiata, sono in spiaggia con la video camera.
Promesso.


Dimenticavo e con le canne!!!!| [SM=g7447]



Fantastico!!!


[SM=g7372]
Sese70
00martedì 1 giugno 2010 10:19
Re: LA SPIAGGIA
NonnoRito, 31/05/2010 20.20:

La spiaggia che comunica.

La spiaggia offre spunti e segnali al SCer.
Fatalmente le Rip-Current, scavano il canalone che inizia proprio sotto i nostri piedi ed è possibile, acquisita la debita esperienza, carpire questo "piccolo" segreto della spiaggia, anche quando le condizioni non si rivelano in modo molto evidente.
L'inizio del fenomeno,l'azione di ritorno e di scavo delle onde trova maggiore facilitazione la dove la sabbia è più mprbida.
Inizia la fase contraria alla primaria dell'onda che si frange ed il mare ricco di spuma e di detriti torna indietro sotto l'onda: si sta formando di fronte a noi nella fase di frangenza-riflusso il canalone.




quoto e infatti questo spiega il perchè un determinato spot che ci ha regalato belle prede l'anno dopo non "rende più".

nonno è un piacere leggerti..

il discorso di manu non fa una piega [SM=g7348] .
NonnoRito
00martedì 1 giugno 2010 17:09
LA SPIAGGIA
Classificazione.

Le spiagge si classificano ancora in grandi, medie e piccole (pocket).
Tutte hanno in comune l'inizio e la fine, caratterizzati da promontori
spesso scoscesi o da grandi formazioni sabbiose che si elevano con imponenza.
Le spiagge grandi (ovviamente per estensione), sono sicuramente le più "difficili", in quanto richiedono più tempo d'osservazione e sovente occorre, caricati di sacca e canne, percorrerla per centinaia di metri, prima che ci fornisca un primo segnale. Ma la grande spiaggia ci riserva insieme ai cappotti più sonori le più grandi soddisfazioni di pesca.
E' proprio davanti a queste importanti distese sabbiose o ciottolose, che si possono insidiare le grandi spigole, i saragoni dalla dentiera affumicata, e recentemente anche i serra!
Analogamente le medie distese sabbiose, danno soddisfazione e cappotti, ma le condisurf sono più facilmente identificabili.
Le mini spiagge, sempre confinanti con formazioni di roccia, non sono nate proprio per esercitare il surf-casting.
Esse sono rifugio per piccoli-medi pesci stanziali che durante il l'inizio della perturbazione atmosferica e per tutto il suo durare, o trovano un'adeguata protezione.
Ma rappresentano altresì l'unico rifugio-peccatorum del surfcastman, che non vuole perdere una giornata di pesca.
Le condisurf in questo caso sono molto particolari e dipendpono dal vento predominante durante la depressiomne atmosferica.
Per farla semplice. se il vento tira da NW e colpisce prevalentemente il lato destro della pocket, ci si apposterà per pescare sul lato sinistro, aspettando le nostre prede (quelle che insidieranno i piccoli pesci) che occorre ancora una volta evidenziarlo, si nutrono contro corrente.
Semplice, no?
[SM=g7367] Sveglia!! [SM=g2240913]






spfab69
00martedì 1 giugno 2010 23:32
Re: LA SPIAGGIA
NonnoRito, 01/06/2010 17.09:

Classificazione.

Le spiagge si classificano ancora in grandi, medie e piccole (pocket).
Tutte hanno in comune l'inizio e la fine, caratterizzati da promontori
spesso scoscesi o da grandi formazioni sabbiose che si elevano con imponenza.
Le spiagge grandi (ovviamente per estensione), sono sicuramente le più "difficili", in quanto richiedono più tempo d'osservazione e sovente occorre, caricati di sacca e canne, percorrerla per centinaia di metri, prima che ci fornisca un primo segnale. Ma la grande spiaggia ci riserva insieme ai cappotti più sonori le più grandi soddisfazioni di pesca.
E' proprio davanti a queste importanti distese sabbiose o ciottolose, che si possono insidiare le grandi spigole, i saragoni dalla dentiera affumicata, e recentemente anche i serra!
Analogamente le medie distese sabbiose, danno soddisfazione e cappotti, ma le condisurf sono più facilmente identificabili.
Le mini spiagge, sempre confinanti con formazioni di roccia, non sono nate proprio per esercitare il surf-casting.
Esse sono rifugio per piccoli-medi pesci stanziali che durante il l'inizio della perturbazione atmosferica e per tutto il suo durare, o trovano un'adeguata protezione.
Ma rappresentano altresì l'unico rifugio-peccatorum del surfcastman, che non vuole perdere una giornata di pesca.
Le condisurf in questo caso sono molto particolari e dipendpono dal vento predominante durante la depressiomne atmosferica.
Per farla semplice. se il vento tira da NW e colpisce prevalentemente il lato destro della pocket, ci si apposterà per pescare sul lato sinistro, aspettando le nostre prede (quelle che insidieranno i piccoli pesci) che occorre ancora una volta evidenziarlo, si nutrono contro corrente.
Semplice, no?
[SM=g7367] Sveglia!! [SM=g2240913]










Il discorso vale anche per le spiagge interrotte dai massi frangiflutti longitudinali o trasversali?
NonnoRito
00mercoledì 2 giugno 2010 18:10
LA SPIAGGIA
No, le protezioni poste a difesa del litorale creano una situazione particolare limitatissima, che deve essere studiata "in loco" e non è generalizzabile.
Una volta appreso "come funziona il moto dell'onda, l'l'impatto e le relative correnti di riflusso sotto i manufatti, ci si può divertire.
Ma quì non parliamo di SC.
Anche se qualche SCer da me anche apprezzato sostiene (e forse ha ragione) che le correnti tra uno sbarramento ed un altro, possono talvolta creare delle situazioni analoghe.
Per non creare confusione, parliamo in queste circostante di "condizioni particolari" OK?
Sese70
00mercoledì 1 ottobre 2014 07:56
rispolveriamo qualche vecchio topic visto che si avvicina il periodo del surf ...
Sargus69
00giovedì 2 ottobre 2014 17:47
...bisogna sedersi a tavolino e pianificare..se si vogliono evitare cappotti inserie. Nozioni importanti e purtroppo spesso sottovalutate... [SM=g3868090]
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