La Maria... Stella che non brilla.

La settimana prossima iniziano le lezioni.
Io, da buon precario, dovrò attendere l'indicazione della scuola nella quale potrò finalmente insegnare.
Ancora una volta, anno dopo anno, l'alea della sorte m'indicherà finalmente l'incarico a cui sono destinato.

E pensare che mio padre mi aveva sconsigliato di iscrivermi alla facoltà di lettere e storia.
Voleva seguissi la sua professione (medico) o quella materna (biologa), già percorsa da mia sorella.
Testardo, ho preferito rinunciare ad una tranquilla professione per seguire gli interessi a me più cari: la storia e le lettere.

Me ne pentirò in futuro? Chissà, forse. Ma non credo.
Amo troppo l'insegnamento e vivere in mezzo ai giovani; educarli alla ricerca della propria intima poesia ed accompagnarli con i loro sogni alle soglie della maturità con la speranza che possano un giorno ricordare il loro giovane professore.

Questo mi sono riproposto e che ogni anno rinnovo come Ehrmann nella sua bellissima "Desiderata".

Carlo.

P.S. Cosa c'entra la Gelmini in tutto questo?
Nulla , verrebbe da dire, se non fosse l'attuale Ministro della (nostra) istruzione e della (sua) ignoranza.
Prego visionare queste piccole perle di conoscenza linguistica.

EGIDA:

accento tronco, piano o sdrucciolo?

CARCERE, QUAL'E' IL PLURALE?

Ottimo italiano, signora ministra.

Se pensiamo che l'Italia ha annoverato fra i suoi ministri della pubblica istruzione anche il filosofo Gentile, non si può che rimanere sconcertati.

Speriamo al più presto di scalzare questi pagliacci berlusconiani, crassi ignoranti e specchiati decadenti.
E che per costoro la terra non sia mai lieve!

Hasta la victoria siempre.

Quel che perplime è questo:
è vero che ogni popolo ha il governo che merita -ancor prima lo si diceva dei re, e noi avevamo i Savoia- ed effettivamente basta guardarsi intorno per vedere che l'ignoranza domina incontrastata, però quel che non torna a me è che sta bene che se il popolo è ignorante i suoi rappresentanti non possono eccellere, ma almeno rientrare nella media nazionale?
No, perchè basta guardare questi pagliacci tristi per capire che a rappresentraci non c'è la nostra eccellenza come sarebbe lecito sperare, ma la nostra parte peggiore.

Prima che er Gatto tiri fuori le unghie faccio presente che questo è un discorso rivolto a tutto il mondo politico.

Che tristezza.

Ti faccio i miei auguri di riuscire a insegnare. Mi rendo conto del dramma che il precariato sia per il corpo docente e per gli studenti.

Al di la delle nostre prese di culo (da parte mia... da parte tua non so) sono solidale con te e con tutti i tuoi colleghi che si trovano nelle stesse condizioni.

Auguri hastino.

Blumare369, 03/09/2010 21.18:

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Ti faccio i miei auguri di riuscire a insegnare. Mi rendo conto del dramma che il precariato sia per il corpo docente e per gli studenti.

Al di la delle nostre prese di culo (da parte mia... da parte tua non so) sono solidale con te e con tutti i tuoi colleghi che si trovano nelle stesse condizioni.

Auguri hastino.

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Purtroppo è un dramma che non riguarda la sola scuola: la precarizzazione del lavoro è, in generale, il primo tassello della pretesa rivincita di un certo capitalismo nei confronti delle conquiste sociali ottenute a caro prezzo nel corso dei decenni precedenti.

Altri tasselli di questa strategia affamatrice saranno le riduzioni pensionistiche, i licenziamenti facili, la graduale eliminazione dello statuto dei lavoratori e delle garanzie sindacali, i mancati controlli sulla sicurezza del lavoro.

Grazie comunque per gli auguri: mi saranno d'aiuto durante le lotte autunnali.

Hasta la victoria siempre.

Sento che ce la farete. Lo spero non solo per te e tutti i tuoi colleghi, ma anche per mia figlia che aveva pensato fra i suoi progetti anche all'insegnamento.

Lei -la dottoressa AlbaRosa- dice che la Gelmini sbaglia di brutto e che ha fatto casini. Io sono ignorante in materia e non mi sento di dare un parere che avrebbe il forte gusto della battuta scema.

Una buona scuola e una scuola efficiente sono la base del futuro di una grande nazione. Sono sicuro solo di questo.