Un po' di storia
Alla voce strega il dizionario recita: donna che, nelle credenze popolari, è ritenuta in rapporto con le potenze malefiche e accusata di azioni delittuose contro la religione e la società.
Mi sembra ovvio che la stregoneria, così come la malattia mentale, sia stata usata spesso e volentieri dal potere per liberarsi di persone scomode.
Donne in qualche modo ribellatesi al potere costituito (vedi chiesa nel medievo) venivano accusate di stregoneria e mandate al rogo. Comoda soluzione, direi.
In conseguenza di ciò il femminismo degli anni 70 si è appropriato delle credenze popolari sulle streghe per farne il proprio cavallo di battaglia: tremate tremate le streghe son tornate... questo era lo slogan urlato alle manifestazioni femministe.
Il termine strega deriva dal greco strix, strigos e significa: uccello notturno.
Presso alcuni popoli la magia è praticata dallo stregone o dallo sciamano per guarire le malattie o influire sui fenomeni atmosferici, nel mondo occidentale, invece, la strega è quella che pratica la magia nera per nuocere agli uomini.
Le testimonianze degli accusati, durante il periodo dell'Inquisizione, per quanto inquinate dai metodi con cui venivano estorte, gettano luce su alcuni aspetti delle credenze popolari e sulla simbologia dei riti: questi appaiono in gran parte derivati da rituali pagani della civiltà agricolo-pastorale arcaica, incentrati sulla lotta tra forze del bene e forze del male presenti nella natura. Il diavolo ha spesso le sembianze caprine del dio Pan, e a condurre il sabba è spesso una figura femminile, la Signora del Gioco, che ricorda divinità quali Artemide e Iside. L'accoppiamento sessuale fa parte di molti riti propiziatori di fertilità e la metamorfosi animalesca era ritenuta temibile punizione o segno divino presso diverse culture. Su questo intreccio di credenze si innestò la demonologia dotta, sviluppata soprattutto da intellettuali ecclesiastici, dando vita a diverse contaminazioni. Sulla realtà dei raduni che originarono la credenza nel sabba non si sa molto, ma è probabile che, più che incontri organizzati di movimenti eretici, fossero eventi sporadici forse di significato sociale, presenti in certe culture popolari. Alcune forme cerimoniali analoghe sopravvissero tuttavia fino ai primi decenni del XX secolo e se ne trovano ancora oggi tracce nel folclore e in alcune nicchie di emarginazione culturale.