claudio.41, 13/01/2012 12.30:
Il cuore del Re è furioso dal dolore per i ripetuti tradimenti e medita vendetta.
“Lei non si è resa conto che Io le davo il grano, il vino, l’olio; Io le prodigavo l’argento e l’oro che lei ha usato per Baal! Correrà dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungerà; li cercherà ma non li troverà. Allora dirà: “Tornerò al mio primo marito, perché allora stavo meglio d’adesso”. Ancora quel doloroso ricordo di quando, con immenso amore, le dava da mangiare, la nutriva quasi come ad imboccarla, affinchè lei stasse bene. In Osea cap.3, verso 4, il Signore torna con la mente ai tempi del loro primo amore, e dice: "Io stesso insegnai ad Efraim a camminare, sostenendolo per le braccia; ma essi non compresero che io li guarivo. Io li attiravo con corde di umana gentilezza, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dal loro collo, e mi piegavo per dar loro da mangiare". Aveva molto amato e aveva fatto molto. Le aveva insegnato tutto. Si "era piegato" per darle da mangiare .Si impegnava a togliere ogni possibile sforzo da lei, facendolo Lui (ero per loro come chi solleva il giogo dal loro collo), ma non era bastato. E il ricordo Gli spezzava il cuore. “Lei non si è resa conto"....Il Signore però, iniziava a scusarla. Addossava tutto quello che lei aveva commesso contro di Lui, come dipendente dal fatto che lei "non si era resa conto". E' l'anticipazione delle parole di Gesù:"perchè non sanno quello che fanno".
Pur meditando vendetta per il dolore subito, Yawhè, lo fa per uno scopo: “Allora dirà: tornerò al mio primo marito”.
L’amore per la Sua sposa, che tanti anni prima ha salvato e curato con amore, fino a farne una regina, non è sparito nonostante la rabbia, e, se pur con dolore,( forse più perché costretto a punirla, che per le ferite subite), Lui, il RE la aspetta ancora.
Dopo aver pensato alle sofferenze che dovrà infliggere alla Sua amata, il Re si decide a non farle mai del male; LA AMA TROPPO PER FARLO!
Allora trova il rimedio.
“Perciò, ecco, la attirerò a Me, la condurrò nel deserto e le parlerò al cuore.
Là canterà, come ai giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal Paese d’Egitto”.
L’amore per la Sua sposa, ha fatto cambiare il piano di Yahwè. Il Suo cuore pieno di amore, ha vinto contro la mente di Lui che invocava Giustizia.
Non vendetta, ma di nuovo corteggiamento. Lo Sposo, corteggia di nuovo la Sua sposa. Non può farle del male, nemmeno al fine di farla tornare a Sé. Vuole mostrarle che anche Lui sa corteggiare; che non è da meno degli amanti di lei e che il Suo amore (esso solo degno di tale nome) , non ha pari.
“Il Mio cuore si commuove dentro di me”, dice Yahwè e continua, con queste grandi parole che ci fanno capire la natura di DIO.
“Non darò sfogo all’ardore della Mia ira, non la distruggerò, PERCHE’ SONO DIO E NON UN UOMO !”.
Il libro di Osea si chiude con le parole :
“Io guarirò la sua infedeltà, Io l’amerò di cuore, poiché la Mia ira si è distolta da loro”.
Con le parole “Io l’amerò di cuore” sembra quasi che il RE voglia trovare una scusante alla sua sposa, come se fosse stato possibile per Lui, amarla ancora più di quella che la aveva amata. Come se la colpa fosse Sua, perchè non l'aveva amata al massimo delle Sue capacità. "Io l’amerò di cuore". Non, "Io l'ho amata", ma :"Io l'amerò". Da ora in poi metterò tutto Me stesso, tutto il Mio cuore nell'amore per lei. Come se già,non l'avesse amata abbastanza.......
Tutta questa storia, riprende i versi del Cantico dei Cantici : “Perché l’amore è forte come la morte” ( 8: 6). La morte non può essere distrutta, salvo che da Gesù e Gesù è Amore. L'amore , quello vero, non può essere distrutto, da niente e nessuno. Non c'è niente di più forte del vero amore, dell'Amore con la "A" maiuscola. Nè dolori, nè orgoglio, possono soffocare il vero amore. "le grandi acque (sofferenze, lacrime) non potranno spegnere l'amore", continua il Cantico.
Circondata da questo enorme amore, la sposa di Yawheh si innamora perdutamente di Lui. L'averla portata nella solitudine tra lei e Lui, l'averle parlato al cuore, corteggiata e amata in quella maniera, fino a perdonarle tutti i suoi torti , ha fatto capire a lei che nel passato si stava buttando via . Che tradendo Colui che solo la ama di vero amore, era come gettare via uno stupendo gioiello per prendere al suo posto degli insulsi pezzi di vetro. Era come scartare la perla di enorme prezzo e bellezza, scegliendo delle piccole perline di fiume. La donna allora, rientrata in sè, scopre che Lo ama a dismisura. L'Amore ha vinto! Un amore che , vinto dall'Amore estremo, non potrà mai più vacillare.
"A chi molto è stato perdonato, molto ama" (Luca 7:47).