Manie da star, da Katy Perry a Stallone

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binariomorto
00giovedì 25 agosto 2011 23:14
Da Katy Perry a Sly Stallone
Quando la star vieta lo sguardo

Le celebrità della musica, della tv e del cinema sono da sempre note per le bizzarrie, le richieste estrose in camerini, hotel o aerei. Ma a volta davvero esagerano: come quando - vedi anche Cruise, Kidman, Streisand - proibiscono ai dipendenti di posare gli occhi su di loro...
di CLAUDIA MORGOGLIONE

BIZZARRE, maniacali, capricciose. Che le star - sul set, dietro le quinte di un concerto, in viaggio - diano ordini a dir poco eccentrici, non è un segreto per nessuno. Ma forse pochi immaginano la frontiera estrema delle loro spesso folli pretese verso chi li circonda: il divieto assoluto di sguardo. Proprio così. Chi osa alzare gli occhi, fino a incrociare quelli del divo o della diva, rischia di essere allontanato. Quasi una versione odierna del mito classico di Medusa: se quel mostro pietrificava i comuni mortali che si fermavano a osservarla, la celebrità si limita a licenziare l'autista, la truccatrice, la comparsa che commette questo imperdonabile errore.

LE IMMAGINI

Stare Wars, le guerre degli sguardi: così il New York Post, parafrasando la saga di George Lucas, ha definito il fenomeno. Oggetto di gossip di ogni tipo, fin dai tempi della vecchia Hollywood. Adesso, però, cominciano a esserci indizi concreti. Come la prova regina, legata al recente tour della stella del pop Katy Perry: in una clausola del contratto, c'è scritto chiaramente che gli autisti che la accompagnano in giro devono assolutamente evitare non solo di rivolgerle la parola, ma anche di cercare di sbirciare il suo volto attraverso lo specchietto retrovisore.

Un episodio, questo, che ha fatto tornare in auge rumors "storici" sul tema. Ad esempio, è noto che Barbra Streisand, quando andava negli alberghi, obbligava i dipendenti a girarsi tutti faccia al muro, quando lei entrava in una stanza. Stesso comportamento da parte di Michael Jordan: sembra che lo abbia fatto almeno una volta. Nicole Kidman, come si sussurra da tempo, pretende che le addette al suo make-up non la guardino mai. Lo stesso comportamento, almeno sul set di Magnolia, lo avrebbe tenuto il suo ex marito Tom Cruise. Sylvester Stallone, altro divo celebre per la sua politica "fissarmi mai", nel 1999 fu denunciato dal suo personale domestico, che si lamentava delle minacce di licenziamento se per caso anche un unico sguardo fosse loro scappato.

E poi ci sono le testimonianze. Come quella di Jessica Alba, allora giovanissima attrice in cerca di fortuna, che partecipò con un piccolo ruolo al serial Beverly Hills 90210: le fu contrattualmente vietato di indugiare con gli occhi negli occhi delle star del telefilm Luke Perry e Tori Spelling. "Un'esperienza bizzarra", ha ammesso, molti anni dopo, la bella Jessica. Altro racconto in prima persona: stavolta a parlare è Al Sapienza, comprimario che ha partecipato a varie serie tv, dai Soprano a Prison Break. "Non faccio nomi - ha dichiarato - ma sul set di una sitcom uno dei protagonisti cominciò a dare di matto, solo perché una ragazza, passando, gli disse ciao. 'Non guardatemi, non parlatemi', urlò".

Atteggiamenti o imposizioni davvero poco piacevoli, anche se almeno in piccolissima parte comprensibili: parliamo di personaggi che vivono costantemente sotto i riflettori. Il problema, dal loro capriccioso punto di vista, è che ci sono sguardi e sguardi: un pubblico di fan adoranti che li acclama a bordo passerella va bene, mentre la curiosità - legittima, naturale - da parte degli oscuri lavoratori che si avvicendano intorno a loro, molto meno.

Del resto il quoziente di bizzarria e capricciosità delle star è un argomento che ciclicamente fa discutere. Celebri, ad esempio, le forniture particolarissime richieste ai direttori di hotel o a chi deve allestire i camerini di spettacoli teatrali o concerti. Un esempio fra i tanti: Sting, nella sua recente trasferta musicale a Palermo, ha preteso 132 asciugamani di spugna in albergo, e camerini total black. All'ultimo momento, però, ha cambiato idea: meglio bianchi. Justin Timberlake, invece, è ossessionato dai filtri dell'aria condizionata: se lui soggiorna da qualche parte, devono essere cambiati continuamente.

Celebri anche le stranezze ad alta quota: se al primo posto c'è e resterà probabilmente per sempre la pipì pubblica di Gerard Depardieu, vanno citate anche le fissazioni fitness di Meg Ryan, Elle McPherson o Uma Thurman, pronte a far quasi smontare voli di linea pur di dedicarsi alla ginnastica (con tanto di attrezzi) o allo yoga. Jennifer Aniston, invece, ha usato la sua popolarità per riuscire a scendere da un velivolo a porte già chiuse e prontissimo al decollo: perfino lei, diva della porta accanto, non ha resistito a utilizzare una versione hollywoodiana del "lei non sa chi sono io".

Ma ben più che albergatori e assistenti di volo, le vere vittime sono e restano i dipendenti, specie quelli domestici. Senza arrivare agli estremi di una Naomi Campbell, accusata di picchiare chi ha lavorato per lei, ci sono altri casi strani. Come quello di Julia Roberts: orgogliosissima della sua collezione di orologi, l'eterna Pretty Woman li custodisce in una cassaforte nella sua residenza, proibendo a chiunque di avvicinarsi. Una volta, però, si è accorta di aver dimenticato la combinazione e ha convocato il personale di casa: "Scassinatela", ha intimato. Come se invece di trovarsi davanti a una cassetta blindata vera fosse sul set di un film su una rapina.

Fonte: Repubblica
Mr Weiss
00giovedì 25 agosto 2011 23:51
Beh, già parecchi secoli prima di loro avevan fisime del genere parecchi re, imperatori, sceicchi e compagnia cantante di sto cazzo... [SM=g1652023]
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