Montan..

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
albert314
00giovedì 14 giugno 2018 13:24
Montanelli va letto, meditato e riletto (come d’altronde i migliori autori che ci sono congeniali) a distanza di tempo - questa sua 'Storia di Roma' ritrovata da me per caso in una certa casa dopo tanto tempo, la tengo ora sotto gli occhi ormai da diversi mesi: un eccellente libro storico-divulgativo risalente come suo specifico lavoro ai primi anni ‘50; per chi non lo sapesse Roma significa ‘Fiume’ (credo in lingua etrusca) - in questo caso il Tevere, per sottolineare in ogni caso come i corsi d’acqua siano sempre stati estremamente vitali per i centri abitati che si vengono a formare intorno alle loro rive. – Ma se il dott. Indro appare il geniale autore scomparso nel 2001, è più che interessante constatare vieppiù oggi com’egli abbia così ben tratteggiato personaggi-tipo Giulio Cesare, Bruto, Cesare Augusto o Cicerone, oppure varia tipologia di femmine-di-potere, romane dell’epoca - pure quelle marginali come per es. la sventurata virago-moglie di Bruto, suicidatasi dopo il suicidio del marito sconfitto a Filippi, la quale - appena prima dell’uccisione di Cesare - per mostrare ai congiurati quanto lei ci tenesse ad essere fanaticamente decisa, si piantò un pugnale in una coscia - per sottolineare che avrebbe sacrificato la propria vita per il bene della repubblica. (Ah, se l’avesse sentita uno psyco-oratore attualmente di spicco come Recalcati, del quale per altro non condivido che appena parzialmente il ‘pensiero’, anche perché [tale prof] lo trovo al momento forse troppo tivù-pontificante - come un primo della classe con quella voce così 'appositamente' impostata).
albert314
00giovedì 14 giugno 2018 13:32
Rabbrividisco se penso che son vissuto in epoche a mio avviso migliori di questa, anche perché ero molto più giovane e meno stressato di adesso - con le illuminazioni di Rimbaud, tra cui la prediletta “io non so più parlare!” Oppure Holderlin: “Sono vissuto tra le braccia degli dèi”, e nostalgicamente di nuovo mi viene davvero quasi da suicidarmi e morta là! - - Ad ogni modo con le descrizioni storiche del dotto Indro da Fucecchio - sembra di contemplare invece una specie di film assai realistico et un bel po’ grottesco: decadenza latina pressoché in toto, già fin dall’inizio della ‘historia’... Ovviamente abbastanza simile all’attuale nostra con tutti i personaggi nelle varie situazioni, riesumati in una classica Clessidra-psichica tra resurrezioni in carne ed ossa - come ci tramandano d’altro canto sia la Bibbia che l’Apocalisse. - Per es. il molle e frustrato Marc’Antonio, che poco dopo la morte di Giulio Cesare pare abbia invitato addirittura a cena i due principali assassini, un po’ per “vederci chiaro”...ma essenzialmente perché non gli andava giù il rospo - che al posto suo fosse stato designato nel testamento di Cesare come suo erede il nipote Ottaviano (futuro Cesare Augusto). - Anche se alcune perifrasi et allocuzioni tipiche del bello stile di… appaiono fantasiose e possono sembrare fondamentalmente bizzarre, per fortuna sua-e-nostra un tale storico-giornalista a volte gioca un po’ a guardie-e-ladri con una creatività lessicale molto spesso pungente e pungolata da corroborante critica satirica quanto spontanea; che il suo onesto et appassionato frutto energetico abbia stimolato per decenni l'altrui immaginazione, è lampante - ma inutile cmq tentare di imitarlo invano, più o meno pedissequamente qual pallìdule ombre...
albert314
00giovedì 14 giugno 2018 17:27
Tuttavia alcuni personaggi in tale Storia, il dott. Indro sembra intenderli in una maniera non tanto condivisibile dal mio punto di vista - (ciò accadde già in passato, quando dissentivo dal suo non apprezzare per es. individui originalmente-pensanti come Torquato Tasso o Giordano Bruno: lui editentemente non li trovava abbastanza seri…)
albert314
00venerdì 15 giugno 2018 11:22
(Ripensamento con tardiva aggiunta)
Quando pensiamo tra l'altro, alla celebre orazione funebre in onore di Giulio Cesare, che Shakespeare mette in bocca o meglio sulle labbra di Marc'Antonio, lo riteniamo essenzialmente un gesto poetico simile ad un capolavoro, mentre non è affatto detto che i fatti si siano svolti proprio così nella realtà, ossia senza la furberia dei giochi di potere... Dato che Marc'Antonio e Ottaviano (futuro Augusto) con 100mila soldati - si erano ben presto alleati - anche se non avevano proprio nulla in comune - per sconfiggere Bruto e Cassio alla testa di altrettanti 100mila romani...

In séguito, dopo la morte di Marc'Antonio e Cleopatra, Ottaviano oltretutto fece uccidere il ragazzino Cesarione, figlio di Giulio Cesare e Cleopatra, per non avere un impiccio od eventuale ostacolo in mezzo alla sua pressoché assoluta ascesa al potere.

Magistrale anche come Montanelli descrive per es. l'imperatore Costantino, il quale condannò a morte la propria seconda moglie, dopo che gli aveva dato 4 o 5 figli; egli condannò a morte anche il figlio che aveva avuto dalla prima moglie, perché pare che trescasse appunto con quella seconda moglie; e condannò a morte anche un nipote che gli stava decisamente molto sullo stomaco. Montanelli commenta in sostanza: se il giudizio di fondo degli uomini è tutto sommato positivo nei confronti di questo imperatore per ciò che ha fatto di grande, non si sa come verrà da Dio giudicato nel Giudizio finale. - Ma io stesso sono affascinato dall'incredibile storia di Costantino, al punto che ho recentemente provato ad invocare perfino l'aiuto del suo spirito particolarmente immortale, per le mie faccende e traversìe private, un po' come gli antichi giudei si rimettevano al giudizio del figlio di re Davide, il saggio re Salomone...
albert314
00venerdì 15 giugno 2018 16:27
Però resta il fatto che se alcune di quelle faccende a cui mi riferivo sarebbero, poniamo, delle 'quisquiglie' rispetto al grosso della Torta storica (nella fattispecie la romana antica)...Per es.il capo gallo Brenno, volendo assolutamente colpire Roma (cosa che infatti gli riuscì mettendola empiamente a ferro-e-fuoco), fondò al Nord con le sue truppe un grosso avamposto per sferrare l'attacco: e così sorse la primordiale Verona il cui nome infatti doveva significare 'Vae Roma!' (ossia: Guai a te Roma, oppure Maledetta Roma); per me insomma risultano cmq 'quisquiglie' non banalizzabili, perché credo che ogni tassello del mosaico contenga un particolare non indifferente rispetto al Tutto; addirittura alcuni 'tasselli' non sembrano tanto assimilabili all'insieme del Con-testo, per il 'semplice' fatto che certi personaggi a cui mi riferisco erano degli autentici bastian-contrari, più o meno artefici di un'impossibile 'sogno ad occhi aperti'; dato anche che in quell'epoca-terrena si era cosmicamente all'inizio dell'era-Pesci, mentre ora siamo finalmente entrati nell'era-Acquario che, nonostante tutto lo scompiscio... incomincia ad offrire anche delle alternative quantistiche per un cambiamento in atto a cui sarà bene...insomma val la pena di crederci almeno un po', senza i soliti scettici-cinismi degli ignoranti parvenue così di moda.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:03.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com