MotoGp: Giappone, Capirossi in pole

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parrino76
00sabato 17 settembre 2005 17:44
Rossi in difficoltà, è solo undicesimo
Sarà Loris Capirossi a partire dalla pole position nel Gp del Giappone, che si corre domenica a Motegi. L'imolese, fresco di rinnovo con la Ducati, ha girato in 1'46"363, nuovo record della pista. Dietro a Capirossi partiranno l'americano John Hopkins (Suzuki, 1'46"861) e Marco Melandri (Honda, 1'46"867). Male Valentino Rossi: il pilota della Yamaha, a caccia del suo settimo Mondiale, è solo undicesimo con 1'47"563.

Il rinnovo con la Ducati sembra dunque aver rigenerato il pilota imolese, che per la prima volta quest'anno partirà davanti a tutti a Motegi, dodicesimo appuntamento del Mondiale 2005. Con uno straordinario ultimo giro, a meno di tre minuti dallo scadere del termine utile, l'alfiere della Ducati non soltanto ha ottenuto il miglior tempo in 1'46"363, ma ha pure stabilito il nuovo record della pista nipponica strappandolo al beniamino di casa Makodo Tamada, che lo aveva conquistato un anno fa con 1'46"673.
Per Capirossi si tratta della conferma di aver trovato la migliore messa a punto della propria Desmosedici, che gli aveva permesso di essere protagonista già nelle prove libere della mattina, secondo soltanto allo stesso Tamada: questi su Honda aveva girato in 1'47"428, il centauro italiano in 1'47"461.
La prima fila dello schieramento di partenza sarà completata dallo statunitense John Hopkins su Suzuki, dal redivivo Marco Melandri su Honda a 1'46"867, e ancora da Tamada. Quinto posto in griglia a 1'47"089 per la Honda di Max Biaggi, mentre ha confermato di trovarsi in difficoltà sul circuito di Motegi Valentino Rossi: con la sua Yamaha non è andato oltre 1'47"563, undicesimo tempo assoluto che gli è valso solo la terza fila. Per il pesarese, cui domani basterebbe arrivare secondo per conquistare un nuovo titolo mondiale con cinque gare di anticipo, si tratta del peggiore piazzamento nelle qualifiche quest'anno, dopo aver complessivamente gia' collezionato cinque pole e nove successi. Ma c'è da scommettere che, nonostante la posizion e sfavorevole, domenica Valentino non rinuncerà alla battaglia.
parrino76
00domenica 18 settembre 2005 17:10
Capirossi vince, Rossi scivola
Motegi MotoGP: il pilota Ducati precede Biaggi (Honda). Vale tampona Melandri: entrambi per terra, Mondiale rimandato. In 125 successo di Kallio, in 250 di H. Aoyama
Loris Capirossi, 32 anni, prima vittoria 2005. ApMOTEGI (Giappone), 18 settembre 2005 - Loris Capirossi, con la Ducati, ha vinto il GP del Giappone MotoGP a Motegi. L'imolese, al primo successo 2005 con la rossa, ha preceduto le Honda di Max Biaggi e Makoto Tamada nella gara che poteva dare il Mondiale a Rossi. Valentino invece, dopo 13 giri, è caduto quando in una staccata ha toccato la ruota posteriore della Honda di Marco Melandri facendo finire entrambi a terra. Il discorso, comunque, è solo rimandato.
Un grande Capirossi, una grande Ducati e una grande Bridgestone. Alla fine il dominatore del fine settimana ha completato l’opera e ha vinto. Generoso, come al solito, ma anche tatticamente impeccabile, l’imolese ha controllato la sua gara “scappando” solo nel finale quando serviva. Alle sue spalle ha chiuso un bravo Biaggi, che ha tirato fuori il massimo dalla sua Honda ma più di così non poteva. Il romano tiene comunque aperto il discorso iridato, che Rossi non è stato in grado di chiudere.
Vale è sembrato super all'inizio, risalendo a colpi di sorpassi dall'11° posto sulla griglia al 4°. Poi, anche per i limiti mostrati qui dalla sua Yamaha, si è un po' piantato. Melandri era partito benissimo, andando pulito in testa e iniziando a fare il suo ritmo, portandosi dietro proprio Capirossi e Biaggi. Poi, al 13° giro, dopo la caduta di Sete Gibernau (7° e mai protagonista), arrivava il patatrac. In una staccata Rossi non riusciva a fermarsi e “tamponava” Marco che aveva già impostato la sua curva. Entrambi per terra, con il ravennate dolorante a una caviglia per l’urto duro con una pedana. “Ho sbagliato io”, diceva poi l’iridato che a caldo era andato subito a scusarsi con Marco.
Da segnalare, per concludere con la MotoGP, il quarto posto di Carlos Checa con l'altra Ducati e la situazione del Mondiale a cinque gare dalla conclusione. Rossi è sempre ovviamente in testa con 261 punti contro i 149 di Biaggi. Mentre il vincitore di Motegi, Capirossi, adesso è sesto a quota 117. Davanti a lui ci sono la Yamaha di Colin Edwards (a 133), Melandri (126) e Nicky Hayden con la Honda (121). Dietro l'ormai sconsolato Sete Gibernau a 115.
In 125 vittoria del finlandese Mika Kallio su KTM. La gara è stata sospesa a tre giri dalla fine per un incidente tra lo svizzero Thomas Luthi (Honda) e lo spagnolo Sergio Gadea (Aprilia) all'ultima curva prima del rettilineo. Luthi è caduto e Gadea non ha potuto evitare di investire la moto dello svizzero. I commissari di gara hanno esposto la bandiera rossa interrompendo la corsa. Essendo stati completati i due terzi di gara, per l'ordine d'arrivo viene preso in considerazione il piazzamento dei piloti al giro precedente l'interruzione. Luthi si è classificato così 2° mantenendo la testa del Mondiale, 3° Hector Faubel su Aprilia, 4° il giapponese Tomoyoshi Koyama (Honda). Quinto Mattia Pasini (Aprilia), sesto Manuel Poggiali con la Gilera.
Nessuna sorpresa invece in 250. Il successo è andato al giapponese Hiroshi Aoyama su Honda, davanti a tutti per tre giorni. Al secondo posto si è classificato lo spagnolo Daniel Pedrosa su Honda e al terzo l'australiano Casey Stoner su Aprilia. L'italiano Andrea Dovizioso su Honda è arrivato sesto precedendo il sanmarinese Alex De Angelis, scivolato all'ultimo giro mentre era in lotta con Pedrosa per il secondo posto.
parrino76
00domenica 18 settembre 2005 17:12
Vale: "Ho sbagliato, peccato"
Rossi a Motegi: "Mi dispiace per Melandri, che si è fatto male. Vedremo domenica". E si amareggia per il reclamo Honda contro di lui. Capirossi: "Grandioso vincere qui"
La caduta di Rossi (a sin.) e Melandri. Milagro MOTEGI (Giappone), 18 settembre 2005 - C'è sempre una prima volta. Non era mai successo che Rossi facesse attraversare il mondo a mamma, fratellino e tifosi del club per una festa iridata senza poi regalare a tutti la soddisfazione finale. Stavolta invece è andata male. Il trionfo è solo rimandato, ma non è questo che preme maggiormente a Valentino dopo la gara di Motegi.
"Mi dispiace più per Melandri che per la mia caduta - ha spiegato il pilota Yamaha -. Penso che si sia fatto male, aveva già la caviglia dolorante. Se non si fosse fatto niente, beh... la caduta è una cosa che succede. Ho sbagliato io, non volevo attaccarlo, non cercavo di sorpassarlo. Infatti non avevo la velocità per attaccarlo. Ero dietro e Marco faceva una traiettoria diversa. Lui è riuscito a frenare bene, io non sono riuscito a fare niente". Se ne riparlerà in Malesia tra 7 giorni. "Sì, anche se quanto successo oggi è un peccato, avrei potuto chiudere qui con Biaggi 2° e io terzo, con Melandri che da qualche giro era un po' in crisi. Sono stato fortunato perchè non mi sono fatto nulla, però è la prima volta quest'anno che non arrivo in fondo e quindi non salgo sul podio. Vediamo domenica prossima".
Ma le amarezze per lui non finivano qui. Per l'incidente (in cui Melandri ha riportato una seria ferita da lacerazione al calcagno interno del piede desto; portato in ospedale per accertamenti, rischia di saltare Sepang) la Honda ha fatto reclamo contro Vale, finito in direzione gara. Ricorso respinto ma il pesarese c'è rimasto male. "Una cosa assurda - ha detto -. Tutti i piloti, compresi quelli con cui non ho buoni rapporti come Biaggi o Gibernau, possono testimoniare che non mai commesso scorrettezze deliberate in gara. Non capisco chi abbia interesse a presentare un reclamo del genere. Mi ferisce dover assistere a polemiche e reclami pretestuosi".
Chi invece può esultare senza problemi è Loris Capirossi. "E' stato un crescendo da venerdì a sabato - ha raccontato - e così è stato bellissimo conquistare la vittoria oggi. La Bridgestone ha fatto un lavoro eccellente, qui a Motegi le gomme si sono sempre comportate molto bene. Anche in prova siamo stati sempre veloci e per diversi giri consecutivi". Forse la corsa si è rivelata un po' più ostica del previsto, rispetto a quanto visto in qualifica. "Il mio ritmo in gara è stato elevato - conferma l'imolese - e in alcuni casi sono andato oltre il limite cercando di superare i rivali. Quando sono passato al comando, però, sapevo con crtezza di essere più veloce di Max e sentivo che questa era la mia gara. Ho fatto due giri in 1'47" e ho salutato la compagnia. E' davvero grandioso aver vinto in Giappone sia per la Ducati sia per la Bridgestone".
kikka88
00domenica 18 settembre 2005 17:12
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