Poesia da continuare (si salvi chi puo')

Si prosegue rispettando la rima please.

"L'altro giorno ho trovato ristoro al gran caldo su un prato

ed i fiori mi hanno accolto sotto l'abero che tu mi hai donato

Ce n'era uno porpora scuro e bianco piu' bello di tutti

Solo fiori- ho pensato- e nemmeno uno soltanto dei frutti

che mi hai decantato insistentemente l'estate passata

o forse farneticavi perchè ti eri pesantemente addormentata".

( e vabbè si fa quel che si puo')

ma perchè dormi sempre, amore mio?
anche quando canto, e tu lo sai, lo faccio da dio?
Solo per innaffiare i tuoi fiori tu ti desti
e si io protesto tu mi fai gli occhi pesti.
(ehm)

"E' stato d'estate che nel sonno mi hai confessato
che siccome detesto le tue manie sui fiori e sul prato
hai deciso di andartene dandomi il benservito
e io come un cane bastonato mi sono sentito."

E mentre dormivo sul prato fiorito
una vespa assai odiosa mi ha punto su un dito.
Niente frutti per me in questa stagione
ma adesso in compenso ho un elegante bubbone.
Ahimè che non potrò più cogliere fiori
perché la mano non mi è guarita e...son dolori

(scusate... )

presto presto chiamate un dottore
con questo bubbone mi viene un malore
arriva il dottore ed è alquanto carino
quasi quasi gli offro un bicchiere di vino
cosi' alticci crolliamo sul prato
che la mattina avevo tosato
ed è cosi' che nasce un amore
che mi risana persino il cuore....

ma nel crollare sul prato rasato
verde smeraldo, sembra "pittato",
mi cadono gli occhi su un piccolo neo
sembra un insetto, uno scarabeo;
allora mi chino, mi armo di vanga
zappa, paletta, persino una spranga
per fare fuori il nemico sgradito
che quel bubbone mi ha fatto sul dito.
ma guardo meglio, è a puntini il bandito
le elitre grosse mi sembrano rosse
e scopro ridendo, l'ho sempre gradito
che coccinella simpatica fosse

Accidenti!! ma siete tutti poeti???? Bisognera' cambiare il nome al forum...

GENI, siamo dei geni, altro che storie...

(noto che il tema del bubbone ha avuto successo...)

Il protagonista della poesia ha avuto anche, a mezza via, un'inversione delle preferenze sessuali..ma meno male dai, la signorina lo picchiava, meglio il dottore vah.

(fiorpante accidenti il soggetto della poesia è un uomo che crolla sul prato alticcio con il dottore, ci mancava anche un rapporto omosex, non so se era voluto o avete letto male. Continuiamo va, vediamo che disastri riuscite a combinare)

E poi Luca perlamiseria l'incontro con la coccinella è avvenuto prima o dopo il rapporto omosessuale????
Cioè mentre il protagonista crollava con il dottore si è distratto un attimino e si è messo a fare il punto sulla microfauna del prato, ragazzi siete incredibili, non perdete neanche un secondo a leggere quello che hanno scritto gli altri
Ci sono questi due avviluppati sul prato con un bubbone e questo molla il dottore sul piu' bello e si mette ad analizzare le elitre............non è possibile, è una pièce comica devastante,
sto schiattando dal ridere.

OOOPS!Era un uomo che gaffe ho fatto!

Ah ah ah ah
rischio un collasso dal ridere, voi non mi vedete come sono ridotta, per fortuna che sono sola in casa E VOI STATE LI' ANCHE A FARVI I COMPLIMENTI: ma che genio che sei, ma che poeti che siamo e giu' a sbrodolarvi addosso e intanto scrivete delle fesserie inenarrabili AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH

Insomma, Ciccio, se volevi qualcosa di SERIO e COERENTE dovevi precisarlo...

Vi prego di dimenticare che sono uno dei moderatori .

Forse fu a causa dell'orrido ponfo
che a terra io svenni immerso in un ronfo,
qual veleno fosse dentro al mio sangue
dirvi non so, ma finii esangue.
Nel sonno turbato che mi colse allora
rividi la mia vita, ora dopo ora,
sognai la mia donna e tutte le sue piante:
cesoie, concimi, tutto in un istante.
Come un arcobaleno di mille colori,
rose, dalie e molti altri fiori,
di cui mi parve di sentir l'aroma,
ma sol perchè ero caduto in un coma,

[Modificato da luciaR 29/06/2004 15.01]

coma profondo come uno stagnone.
Vidi una Gerbera color salmone
che con un fare maldestro e un po' spiccio
chiese perplessa:"Ma dov'è Ciccio?
Da tempo ormai io la sto cercando
per queste plaghe vagando e vagando."
E io allor pensai "conosco i miei polli"
e tradir Ciccio no,no, io non volli

e allora alla Gerbera dissi tuonante
ritorno alla vita, lo voglio all'istante!
Cavalcavo il risveglio stringendo le staffe
pensavo al dottore...madonna, che gaffe!
qualcuno vedendoci distesi sul prato
avrebbe frainteso e poi malignato
e invece, fedele, con piglio deciso
mi alzavo e correvo, l'avevo capito...

[Modificato da LucaI 29/06/2004 17.16]

Luca, la "distensione" ti giova ....

Per riconquistarti tralasciando il dottore
ho capito la chiave che apre il tuo cuore:
scavare e scavare per superare lo smacco
lussando la spalla, spaccandomi un tacco,
gemendo sudore, sporcandomi di brutto,
ed infin mostrare delle mie fatiche il frutto.

---

e tradir Ciccio no,no, io non volli

---

ma allora decidetevi: il protagonista è il o la amante di ciccio??

ciccio che cosa ne pensa??

[Modificato da marcobarci 30/06/2004 0.08]

ma noooo....intendevo "tradirla" nel senso di "rivelare alla Gerbera dove trovarla".
Insomma, qui non mi si prende sul serio e io sono molto offesa, ecco!!!

Veramente a me piaceva piu' l'interpretazione pseudo caotica per cui non si sa se il soggetto e' uomo/donna .. se il dottore e' o no una dottoressa, e infine.. ciccio.. un nome cosi' maschile....

di baci ti copriro' tutta
e mostrandomi senza pecca
riconquistero' il tuo cuore ferito
dimostrandomi pentito.
Ti offriro' anche un gelato
magari anche seduti sul prato
osservando farfalle
cogliendo calle
e stando attenti alle coccinelle
che nonostante siano belle
in precedenza mi hanno ferito
sul mio povero dito.
Poi ti portero' nel bosco
nonostante il tempo un po' fosco
e in una radura
in mezzo alla verzura
ti bacero' le spalle
sistemandoti lo scialle.
Poi verso sera
nell'aria buia e nera
tu mi dirai "Io ho paura"
ed io ti rispondero' "Non temere le fiere,
saro' il tuo cavalire"
ma, ad un tratto, il buio sara' squarciato da un ululato
ed io a gambe levate saro' scappato
sola lasciandoti sul prato

scommetto che è stata la Gerbera ad ululare...

..qui i temi diventano sempre più difficili, soprattutto per chi va verso il mezzo secolo !!!
Il mio elogio :

Quel giorno ti ho vista, bella e radiosa
Vestita di rosso e di giallo e di rosa
Mi sembravi una luce nata dal nulla
Con riflessi solari come dal cuor di fanciulla
Mi avvicino, ti guardo ed il destino,
sono un po’ titubante , aspetto e mi inchino,
ti vedo diretta, di fronte ed in posa
un bacio simbolico, sei bella e sei una Rosa.

Ciao a tutti
Alberto, Novara

Ma non potete scrivere queste cose.... io vi leggo in ufficio, a furia di ridere va a finire che mi licenziano

mentre corro mio amore ti penso e ti penso
ma voltarsi, tornare, per me non ha senso.
Se sola al periglio io ti lasciai
perché ripensarci, l'ho fatto oramai.
Io fuggo via solo, lontano lontano
al tuo grido d'orrore fa l'eco un tucano.
Mi dico: in effetti, potea almen salutarmi
ma amor, ti perdono, perché tormentarmi....

E mentre io scappo a gambe levate
fra rose e lavande, mi imbatto in un frate
che zappa il suo orto con grande premura
perché delle vespe lui non ha paura.
"Che cerchi, figliolo?" mi chiede basito
"Padre" gli dico "guardi questo dito,
ho un grosso bubbone che assai mi tortura
e in più sto scappando per la gran paura."
"Figliolo" mi dice,"io posso aiutarti
ci vuole un impacco, di malva sei parti,
tre foglie di cavolo e d'aloe un composto
vedrai che il bubbone si affloscerà tosto."

...e quando Laura è in forma non ce n'è per nessuno!!!