Progetto di Vita Indipendente

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Giovanna
00martedì 23 maggio 2006 18:44
CIO' KE SEGUE E' MOLTO IMPORTANTE X KI COME ME VIVE UNA VITA DIPEDENTE DAGLI ALTRI E NON DA SE STESSI. IO SONO UNA PERSONA DIVERSAMENTE ABILE, PRECISAMENTE TETRAPLEGICA E QST PROGETTO POTREBBE AIUTARE MOLTE PERSONE COME ME A VIVERE LA PROPRIA VITA IN PIENA AUTONOMIA ED IN MANIERA DIGNITOSA XKE' VIVERE LIBERAMENTE E' UN DIRITTO PER CIASCUN ESSERE UMANO!
Vita Indipendente: UNA SINTESI.

La vita indipendente è una filosofia e un movimento di persone con disabilità che lavorano per le pari opportunità, il rispetto per sé stesse e l’autodeterminazione.
Vita indipendente non significa che noi non abbiamo bisogno di nessuno, che vogliamo vivere isolati.
Vita indipendente significa che noi vogliamo esercitare il medesimo controllo e fare le medesime scelte di vita di tutti i giorni che i nostri fratelli, sorelle, non disabili vicini e amici danno per scontati.
Noi vogliamo crescere nelle nostre famiglie e andare nelle scuole della nostra zona, usare lo stesso autobus, fare lavori che siano in linea con la nostra educazione e le nostre capacità. Proprio come tutti, noi abbiamo bisogno di farci carico della nostra vita, pensare e parlare per noi.
La problematica può essere riassunta in alcuni semplici ma importanti principi per la “Vita indipendente”:
- i soli veri esperti sulla disabilità sono le persone con disabilità;
- tutte le persone con disabilità hanno diritto di scegliere autonomamente dove vivere, come vivere, con chi vivere;
- ogni persona disabile che riceve risorse economiche dallo Stato, o da altri enti, deve poter scegliere autonomamente il modo di impiegarle e chi assumere per la propria assistenza personale;
- le persone con disabilità devono essere titolari degli stessi diritti, delle stesse opportunità di tutti gli altri cittadini.
In breve: niente su di noi, niente senza di noi.
Scopo del progetto
Avviare e/o garantire nel tempo assistenza personale autogestita, un'innovativa forma di assistenza alla persona con grave disabilità, prevista nell'art. 39, comma 2 lettera l-ter della legge 104/92 (in seguito ad una modifica introdotta dalla legge 162/98) come "programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta", ossia direttamente dall'utente del servizio.
Nei paesi dell'Europa Settentrionale è già ampiamente sperimentata e diffusa. È considerata il principale strumento per la "Vita Indipendente" delle persone con grave disabilità, annoverata dalla Comunità Europea tra le buone prassi perché favorisce la parità di opportunità, offre strumenti per una piena integrazione sociale, permette alla persona con grave disabilità di condurre una vita al pari degli altri cittadini, superando per mezzo dell'assistente personale molti degli handicap posti dalla propria disabilità.

Destinatari del servizio
Il servizio è rivolto a persone con gravi e gravissime disabilità, non superabili attraverso ausili tecnici, che necessitano e richiedono di gestire in prima persona la propria assistenza.
Tipologie di interventi
Gli interventi sono personalizzati e finalizzati alle necessità individuali, e permettono di compiere le azioni che la disabilità impedisce. Comprendono la cura della persona, l'aiuto domestico, la mobilità in casa e fuori, al lavoro e nel tempo libero, con un mansionario individuale concordato direttamente con l'assistente o gli assistenti personali assunti.
Modalità di accesso
La richiesta va presentata al proprio Comune di residenza e/o al Settore sociale della propria ULSS.
Alla domanda si devono allegare:
la certificazione d'invalidità rilasciata dalla commissione di prima istanza
la certificazione dello stato di handicap in "situazione di gravità", come previsto dall'art. 3 comma 3 della legge 104/1992.
Il progetto, oltre ai dati personali, deve contenere un'autovalutazione dei bisogni in termini di:
- numero di ore di assistenza necessaria,
- numero di ore di servizio richiesto (oggi significativamente inferiore ai bisogni),
- costo orario previsto,
- importo totale del finanziamento annuale stimato.
Modalità del servizio
Le persone con disabilità cui è stato approvato il progetto individuale per un certo monte-ore di assistenza da gestire, possono assumere uno o più assistenti personali con regolare contratto di lavoro. Mansioni, orari, modalità, tipo di contratto e retribuzioni sono concordate direttamente tra l'utente del servizio, divenuto così datore di lavoro, e gli assistenti.
Gli assistenti possono essere persone di diverse età, disponibilità e capacità. Non è richiesta una formazione professionale. Ogni utente provvede alla formazione del proprio assistente in base alle esigenze. Per garantire la libertà di scelta degli assistenti personali, soddisfare le domande e contenere i costi orari offrendo stipendi adeguati, non è possibile fare riferimento solo a strutture accreditate.
La qualità del servizio è comprensibilmente garantita direttamente dall'utente che, se non soddisfatto, può, nei termini di legge, interrompere il rapporto di lavoro e assumere un altro assistente. A loro volta gli assistenti scelgono come, dove e con chi lavorare e quando licenziarsi, in un libero rapporto di lavoro.
La realtà italiana è molto variegata, a fronte di alcune regioni dove il concetto di vita indipendente si è fatto strada tanto da essere stato inserito nello statuto regionale e dove vi sono dei capitoli di bilancio specifici, vi sono regioni dove si continua a vedere le persone con disabilità grave come un soggetto privo di capacità di autodeterminazione e bisognoso solo di assistenza.
Importante è stata l’approvazione della legge n° 162 del 21 maggio 1998, legge mirata a misure di sostegno per persone con handicap grave e che va ad integrare e a modificare la legge-quadro n. 104 5 febbraio 1992 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, dove per la prima volta si fa esplicito riferimento al “diritto ad una vita indipendente” .
Nella legge 162 si trova esplicitamente scritto in riferimento alla modifica ed integrazione dell’art. 39, comma 2, della legge 104/92:
l-ter) ... allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia».
Per maggiori informazioni visitate il seguente sito: www.consequor.it
PASSATEPAROLA!
sweetbitter_1980@libero.it
Giovanna
00sabato 27 maggio 2006 13:55
Ke delusione...
Credevo ke fossero in tanti a scrivermi x kiedere info riguardanti qst progetto ed invece le unike due persone ke l'hanno fatto, sono stati due ragazzi NORMODOTATI, ASSURDO VERO?? Ragazzi , colleghi e compagni di disavventura ma proprio non riuscite a comprendere quanto qst progetto è x noi fondamentale?! Mi rivolgo soprattutto alle persone tetralegike, vi fa tanto skifo grazie all'aiuto di qst progetto vivere liberamente?!
Uniti potremmo ottenere ciò ke ci aspetto di diritto invece molti forse troppi di noi scelgono di lottare x conto proprio o di non lottare affatto...ke delusione!
sweetbitter_1980@libero.it
Stella.30
00giovedì 14 settembre 2006 09:41
IL MESSAGGIO E' PASSATO
Ciao Giovanna, non credere che le tue parole siano passate inosservate, almeno per me!
Ho giarato le tue informazioni a un mio amico che ha fatto la richiesta al suo comune di residenza, adesso sta aspettando notizie.
Gironzolando sul forum ho letto che Roby cercava un'assistente, l'ho contattato e ho saputo che lui e' il presidente di un'associazione del nord Italia che si occupa di dare informazioni su questo progetto e cura le pratiche per la richiesta.
Mi ha dato altre informazioni, inviato modulistica e ragguagliato sulle leggi,e cio' e' stato molto utile.
Fate la domanda e fate vedere che ci siete, so ' che i fondi a livello locale ci sono bisogna essere perseveranti.
Grazie al tuo scritto mi e' anche venuta un 'idea per divulgare il progetto, se va in porto ti informero'.
Ragazzi il progetto e' buono e perche' non sfruttare l'opportunita' di essere piu' indipendenti e rendere piu' indipendenti le persone che si occupano di voi?
Ha ragione Giovanna che tristezza, informatevi1
Ciao e grazie di aver messo in rete queste informazioni
stena3
00sabato 16 settembre 2006 16:08
Io l'ho letto...anche se conosco la legge..
SweetBitter
00martedì 26 settembre 2006 13:40
Re: Progetto Vita Indipendente
Ciao Stella,
nn devi rimngraziarmi...
Mi hanno informato di qst progetto ed è giusto ke io faccia la stessa cosa...Personalmente, ank'io oggi sto lottando x ottenere la Vita Indipendente ma è veramente difficile soprattutto io ke sono della Campania.
Cmq , io nn mollo xkè vivere una vita "normale" oltre
la disabilità è un nostro diritto"!
Cari saluti
Giovanna
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