Proviamo a scrivere una storia a più mani?

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merinze
00giovedì 13 novembre 2008 12:16
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò. Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....

+lupa+
00giovedì 13 novembre 2008 13:08
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò. Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....

la pioggia cadeva torrenziale ma sembrava non disturbarla..lentamente andò verso la camera....
Neongenesis
00giovedì 13 novembre 2008 13:17
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò. Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....

la pioggia cadeva torrenziale ma sembrava non disturbarla..lentamente andò verso la camera....



...ardente. Visto quello che era successo la sera prima...
_Francis_
00giovedì 13 novembre 2008 19:04
..e io rinizio daccapo, un racconto a diramazioni multiple.

Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....

...i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-
merinze
00giovedì 13 novembre 2008 19:40
OFF TOPIC
come sliding door.....e mo' quale strada prendiamo...quale sarà il destino della storia?


CHIUSO OFF TOPIC
Neongenesis
00giovedì 13 novembre 2008 20:11


Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....
...i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-


...dove già ce l'avevano mandato diverse volte a giudicare da come rassegnato non obbiettava neanche più...
SPACC THE BALLS
00giovedì 13 novembre 2008 22:09
Re: OFF TOPIC
merinze, 13/11/2008 19.40:

come sliding door.....e mo' quale strada prendiamo...quale sarà il destino della storia?


CHIUSO OFF TOPIC

Mi duole dirlo, ma la continuazione del mulo pare più interessante [SM=g1655423]




+lupa+
00giovedì 13 novembre 2008 23:34
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra....
...i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-


il solito ingorgo che blocca il traffico..la mente ricomincia a spazziare..è stato quando lui se nè andato o quando ha deciso che non valeva più la pena rimettersi in piedi che tutto è diventato grigio?rimettersi in piedi perchè? perchi?meglio rimanere nell'ombra nascosta dietro una facciata di sarcasmo al riparo dal dolore...
un clacson suona si riparte...
_Francis_
00venerdì 14 novembre 2008 14:51
Re:
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra, i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-
Il solito ingorgo che blocca il traffico..la mente ricomincia a spazziare..è stato quando lui se nè andato o quando ha deciso che non valeva più la pena rimettersi in piedi che tutto è diventato grigio?rimettersi in piedi perchè? perchi?meglio rimanere nell'ombra nascosta dietro una facciata di sarcasmo al riparo dal dolore...
un clacson suona si riparte...


...Un posto libero vicino all’ingresso, giornata fortunata. Raggiunge l’ingresso dell’ufficio, gira la maniglia, un bel respiro, sorriso di circostanza – Si va in scena - battuta – buongiorno Marco – marco dà sempre l’impressione di essere lì per caso: d’essersi perso – buongiorno Alessia – sempre la sua aria da “Oddio cos’ho combinato stavolta?”. Luca non c’è chissà quale sarà la scusa oggi.
Neongenesis
00venerdì 14 novembre 2008 16:46
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra, i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-
Il solito ingorgo che blocca il traffico..la mente ricomincia a spazziare..è stato quando lui se nè andato o quando ha deciso che non valeva più la pena rimettersi in piedi che tutto è diventato grigio?rimettersi in piedi perchè? perchi?meglio rimanere nell'ombra nascosta dietro una facciata di sarcasmo al riparo dal dolore...
un clacson suona si riparte...

...Un posto libero vicino all’ingresso, giornata fortunata. Raggiunge l’ingresso dell’ufficio, gira la maniglia, un bel respiro, sorriso di circostanza – Si va in scena - battuta – buongiorno Marco – marco dà sempre l’impressione di essere lì per caso: d’essersi perso – buongiorno Alessia – sempre la sua aria da “Oddio cos’ho combinato stavolta?”. Luca non c’è chissà quale sarà la scusa oggi.



Ma subito dopo Alessia le ricorda che Luca insieme a Matteo e Giovanni lo stavano aspettando nella sala Jahvè per mettersi d'accordo sulla stesura del testamento e che a lui aspettava il compito di scrivere i versetti finali.
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 14 novembre 2008 17:16
Re:
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra, i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-
Il solito ingorgo che blocca il traffico..la mente ricomincia a spazziare..è stato quando lui se nè andato o quando ha deciso che non valeva più la pena rimettersi in piedi che tutto è diventato grigio?rimettersi in piedi perchè? perchi?meglio rimanere nell'ombra nascosta dietro una facciata di sarcasmo al riparo dal dolore...
un clacson suona si riparte...

...Un posto libero vicino all’ingresso, giornata fortunata. Raggiunge l’ingresso dell’ufficio, gira la maniglia, un bel respiro, sorriso di circostanza – Si va in scena - battuta – buongiorno Marco – marco dà sempre l’impressione di essere lì per caso: d’essersi perso – buongiorno Alessia – sempre la sua aria da “Oddio cos’ho combinato stavolta?”. Luca non c’è chissà quale sarà la scusa oggi.


Ma subito dopo Alessia le ricorda che Luca insieme a Matteo e Giovanni lo stavano aspettando nella sala Jahvè per mettersi d'accordo sulla stesura del testamento e che a lui aspettava il compito di scrivere i versetti finali.



Di lì a poco avvenne l'Apocalisse! Gli apostoli litigarono fra loro per aver l'ultima parola! Accanto iniziarono a suonare le trombe e le urla di paura dei clienti spaccarono la terra in due.
Neongenesis
00lunedì 17 novembre 2008 15:08
Quella mattina si svegliò sentendo il rumore della pioggia, la voglia di restare sotto le coperte era tanta, ma si fece coraggio e si alzò.
Mentre beveva il primo caffè della giornata guardò fuori dalla finestra, i vapori del caffè appannavano il vetro e i suoi aromi risvegliavano i sensi, la pioggia ticchettava, è autunno, -Quando è iniziato l'autunno- pensò - quando è finita è primavera, quand'è che la mia vita ha iniziato ad essere piatta e ciclica?- le goccie cadono dritte, convergono in un punto oltre il piano stradale, le 8.30 - ora di andare-
Il solito ingorgo che blocca il traffico..la mente ricomincia a spazziare..è stato quando lui se nè andato o quando ha deciso che non valeva più la pena rimettersi in piedi che tutto è diventato grigio?rimettersi in piedi perchè? perchi?meglio rimanere nell'ombra nascosta dietro una facciata di sarcasmo al riparo dal dolore...
un clacson suona si riparte...
...Un posto libero vicino all’ingresso, giornata fortunata. Raggiunge l’ingresso dell’ufficio, gira la maniglia, un bel respiro, sorriso di circostanza – Si va in scena - battuta – buongiorno Marco – marco dà sempre l’impressione di essere lì per caso: d’essersi perso – buongiorno Alessia – sempre la sua aria da “Oddio cos’ho combinato stavolta?”. Luca non c’è chissà quale sarà la scusa oggi.
Ma subito dopo Alessia le ricorda che Luca insieme a Matteo e Giovanni lo stavano aspettando nella sala Jahvè per mettersi d'accordo sulla stesura del testamento e che a lui aspettava il compito di scrivere i versetti finali.
Di lì a poco avvenne l'Apocalisse! Gli apostoli litigarono fra loro per aver l'ultima parola! Accanto iniziarono a suonare le trombe e le urla di paura dei clienti spaccarono la terra in due.




Ma proprio in quel mentre entrò il direttore Burgo, Pietro Burgo che brandendo in mano una sindone cominciò a minacciare i quattro dell'ave maria di licenziarli in tronco se non avessero smesso con quelle diatribe. I quattro si quietarono e dopo pochi istanti nella quiete dopo la tempesta che dominava la stanza, entrò...
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