Racconto di una grande avventura

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Franz Goldzerberg
00sabato 4 marzo 2006 15:43
Pubblikerò, a puntate, il racconto da me scritto.
sono cira 9 pagine, in tre settimane lo pubblikeò tutto
Franz Goldzerberg
00sabato 4 marzo 2006 16:01
La battaglia mediterranea
Anno 1373.
Francesco Pozzi viveva a Reggio Calabria, una delle molte enclavi commerciali che dipendevano in larga parte dall'Impero dei Mari.
Era figlio di un signore povero e vecchio,fattore,che lavorava da oltre 30 anni nella fattoria di famiglia.
Già quando aveva 13 anni lavorava ci come aiutante, e a 15 la governava, insieme a suo fratello Enrico, data la vecchiaia del padre.
Nei successivi 2 anni la famiglia Pozzi vide la vendita della fattoria, a causa dei debiti.
Ma un giorno del 1377, il 21 Febbraio, giunse notizia che le truppe anseatiche di Lubecca, che evidentemente volevano prendere la città per la sua posizione strategica nel commercio mediterraneo, erano ai confini della città.


(continua)
Rurik Forgiaferro
00domenica 5 marzo 2006 20:03
Ottimo, si profila all'orizzonte un nuova eccitante avventura.

Potrai trovare le ultime storie pubblicate dai mastri cantori nella sezione AFTER ACTION REPORT ci farebbe piacere se vi dedicassi qualche minuto di lettura e ti unissi a noi laggiù [SM=x329212]
Franz Goldzerberg
00sabato 11 marzo 2006 22:35
La battaglia mediterranea (Capitolo 2)
<<Dai con quel metallo!!>>disse Pino, e gli operai versarono nello stampo il penultimo carico di metallo di una faticosa ma produttiva giornata nell'officina di Pino il Ferraiolo.
<<Perfetto>>disse,<<questi saranno degli ottimi attrezzi da giardino>>.Aggiunse poi:<<Versate l'ultimo carico, e poi sarete liberi di tornare a casa dalle vostre...>>
Ma non fece in tempo a finire la frase che un boato riempì l'aria e,con una fragorosa esplosione,una bomba,dopo aver sfondato il muro, colpì il ponte su cui stavano lavorando ed esso cadde.Fortunatamente essi erano poco alti dato il recente rifornimento di metallo.Erano tutti paralizzati dal terrore.
Un'altra bomba,dopo aver fatto a pezzi la porta,cadde sul cortile dell'impianto e vi fece una fossa di 3 metri.
<<CHE STATE ASPETTANDO???FUGGITE!!!!>>urlò Pino, e,proprio mentre egli lasciava per ultimo la fabbrica,una terza bomba la colpì in pieno e la fece crollare.


Il sindaco salì sulla torre più alta della città,preparandosi al discorso.Era suo dovere calmare i Reggini in questo momento difficile.
<<Cittadini, un'esercito nordico minaccia la città.I nemici vogliono i vostri beni,le vostre case,e vogliono cacciarci o,peggio ancora,ucciderci tutti>>urlò alla folla.Era sempre stato sincero con il popolo.<<Dobbiamo difenderci con coraggio,e dovete promettermi che sarete tutti uniti, e insieme sconfiggeremo i nemici!!>>
<<SI'!!!SCONFIGGEREMO I NEMICI!!!>>rispose il popolo ad una voce.
Ma qualcuno non stava ascoltando il sindaco,non prestava minima attenzione alle sue parole.
E,d'improvviso,sotto gli occhi di tutti,una mano si alzò sulla folla, e sparò,sparò sul sindaco,colpendolo in pieno ed egli si accasciò e venne soccorso.
Subito l'attentatore venne catturato dalle guardie della città.Era un infiltrato dell'esercito anseatico
Intanto,sulla torre più alta, il dottore si alzò, pallidissimo in volto, e annunciò ad un Consigliere sconvolto che il sindaco della città,l'unica loro speranza in questo difficile periodo,era morto.

(continua)
Modificato da Papen82 12/03/2006 0.26
Rurik Forgiaferro
00sabato 11 marzo 2006 22:48
C'è qualcosa che non quadra [SM=x329186] : NON VEDO I DIALOGHI non so perchè ma vedo solo le virgolette <> se ti sei reso conto di aver fatto qualche errore ti consiglierei di visualizzare il pezzo di racconto in anteprima, prima di postarlo [SM=x329164]

Comunque bene così!!!
Papen82
00domenica 12 marzo 2006 00:27
Ha usato i <<>> per racchiudere i dialoghi, e vengono interpretati come commenti html. Ho disabilitato la codifica nel suo messaggio, ma nelle prossime puntate usa i "". [SM=x329166]
Franz Goldzerberg
00domenica 12 marzo 2006 10:27
Grazie Papen
grazie papen e piacere di conoscerti.
senza le tue modifiche, avrei dovuto riscriverlo.
ma come hai fatto a sapere ciò ke avevo scritto??
Papen82
00domenica 12 marzo 2006 10:44
Re: Grazie Papen

Scritto da: Franz Goldzerberg 12/03/2006 10.27
grazie papen e piacere di conoscerti.
senza le tue modifiche, avrei dovuto riscriverlo.
ma come hai fatto a sapere ciò ke avevo scritto??



Era tutto presente ma le parti tra <> non vengono visualizzate a meno che si disabiliti l'html.
Franz Goldzerberg
00domenica 12 marzo 2006 12:14
Potrei chiarire un dubbio?
Come mai su alcuni utenti c'è scritto sotto il nome "Datore di lavoro,Maestro mercante", e su altri titoli diversi ("Sindaco,Patrizio")?
Papen82
00domenica 12 marzo 2006 12:52
Re:

Scritto da: Franz Goldzerberg 12/03/2006 12.14
Potrei chiarire un dubbio?
Come mai su alcuni utenti c'è scritto sotto il nome "Datore di lavoro,Maestro mercante", e su altri titoli diversi ("Sindaco,Patrizio")?



Leggi qui.
Per le cariche invece qui. [SM=x329166]
Franz Goldzerberg
00lunedì 13 marzo 2006 15:38
Quinta parte del racconto tra pochi giorni......

[SM=x329169] [SM=g27828]






Goldzerberg,un nome, una macelleria!
Franz Goldzerberg
00lunedì 13 marzo 2006 16:27
La battaglia mediterranea (Capitolo 3)
"Evvai!!!" disse il Podestà."Finalmente,quel pericoloso scocciatore e morto.Facciamo festa!"
Mentre dentro la città regnava il panico,fuori dalle porte reggine si faceva festa.
"Bene.Dopo tutto ciò,vinceremo i Reggini in pochi giorni" disse il Generale al Podestà."Sì,questi plebei non hanno speranza di vittoria".


Nella piazza principale di Reggio,intanto,i cittadini erano in preda al panico.La gente correva preparando i bagagli:volevano abbandonare la città.
"Qui ci vuole un azione decisa" disse il Consigliere,che era diventato Sindaco,fino alle elezioni, che sarebbero state di lì a 3 mesi.
"CITTADINI DI REGGIO!" urlò, e ,all'istante,gli abitanti si fermarono ad ascoltarlo."IL VOSTRO EX SINDACO VOLEVA CHE VOI RIMANESTE UNITI,E CHE FOSTE CORAGGIOSI!E VOI STATE ABBANDONANDO LA CITTA'!VOLETE ARRENDERVI COSI' AI NEMICI?IO NO, E RESTERO' QUI FINCHE' REGGIO NON CADRA' O VINCERA',A DIFENDERLA!SIETE CON ME?"
E,ad uno ad uno, i cittadini riposero le loro valigie in casa e ritornarono in piazza per ascoltare il neo-Sindaco.
"Bene,e così che vi voglio.Adesso statemi a sentire.Dobbiamo preparare un piano di difesa della città.In 3 ore,tutti i muratori della città devono costruire delle feritoie da pece,mentre un messaggero andrà a Tunisi per chiedere aiuto.
Tutti i Generali vengano in municipio,devo parlare con loro.
Cittadini,vi consiglio di chiedere a qualcuno con una casa distante dalle mura di ospitarvi.Ho concluso."
Il neo-Sindaco scese dalla Torre e si recò in municipio.
Ad aspettarlo c'erano già i Generali.L'esercito cittadino comprendeva circa 150 uomini.I soldati disponevano inoltre di balestre,catapulte e macchine varie.
"Generali,dobbiamo disporre l'esercito sulle mura.Potremmo sistemare 50 uomini sulla parte più esterna delle mura,coperti da teli,che agiranno come cecchini.Il loro ruolo sarà fondamentale.Il resto della guarnigione sarà sparso per le mura,alcuni controlleranno le torri,i cannoni e le catapulte.Siete d'accordo con me?"
I Generali assentirono."Bene.Disponete i vostri uomini.Schiacceremo i nostri nemici."


Due ore dopo i soldati erano pronti.Era l'una di notte,e i nemici non sospettavano nulla.Se fossero riusciti a colpirli approfittando del buio...
"Date inizio al fuoco" disse il Sindaco,indicando i nemici, che ossevavano il buio,guardinghi.
Subito i cannoni delle torri spararono,e le catapulte lasciarono andare i colpi.I cecchini decimarono i nemici con i loro fucili, colpendoli ripetutamente.Ma gli anseatici arretrarono, e poterono salvarsi,anche se ingenti erano stati i danni: tre catapulte,circa 40 uomini,alcuni cannoni e una delle arieti erano andati e farsi benedire.Questo attacco fu molto ben riuscito, e i Reggini,rientrando dopo l'ordine del Sindaco,fecero festa.Il nemico era stato disorientato da questo attacco,e i Reggini poterono tirare un sospiro di sollievo.
"Torneranno" disse il Sindaco."Non li sconfiggeremo con così poco".Ma anche lui non poteva fare a meno di sorridere.

(Continua)

Franz Goldzerberg,un nome, una macelleria!

[Modificato da Papen82 13/03/2006 17.39]

Rurik Forgiaferro
00lunedì 13 marzo 2006 21:15
[SM=x329190] [SM=x329190]
Franz Goldzerberg
00lunedì 20 marzo 2006 22:21
La battaglia mediterranea (Capitolo 4)
Il sole era alto su Reggio.
Il sindaco sbadigliò.Non aveva chiuso occhio tutta la notte,ma era contento della vittoria riportata dai suoi uomini solo poche ore prima.
Qualcuno bussò alla porta."Avanti"disse il primo cittadino,e Francesco Pozzi entrò.Era un giovane diciassettenne molto talentuoso.In poco più di un anno e mezzo era riuscito a diventare capo del Cantiere Navale della città,ed era anche un abilissimo capitano."Desiderava parlarmi,signore?" "sì"disse il sindaco,"accomodati",e lui sedette."Ho un incarico molto importante da affidarti ai fini della guerra che stiamo combattendo" esordì il primo cittadino."Ho bisogno che tu e i tuoi dipendenti armiate un galeone entro due settimane.Ci servirà quando..." e il sindaco espose il suo piano a Francesco.
"Molto bene" disse il ragazzo,"farò quello che mi chiede", e uscì.

Nei due giorni seguenti continuarono gli scontri sulle mura della città,dato che gli anseatici erano tornati alla carica,anche se non furono molto negativi per i reggini.
Il sindaco bussò alla porta di legno lavorato che aveva davanti a sé.
Subito uno degli operai di Francesco Pozzi aprì.Il sindaco e sua figlia entrarono.L'operaio li condusse al molo chiuso,dove stavano lavorando molto attivamente.Avevano ultimato le vele,buona parte dello scafo e avevano importato i mortai da Tunisi,secondo le istruzioni del primo cittadino.
"Buongiorno,signori"salutò il sindaco,e tutti risposero.
Subito l'operaio che aveva aperto la porta al primo cittadino andò a chiamare Francesco,che era nel suo ufficio a firmare dei documenti."Signore,è arrivato il sindaco"."Arrivo subito".
Poco dopo entrò nel molo coperto,e guardò quella ragazza che non aveva mai visto.Aveva lunghi capelli castani,come gli occhi:era molto bella."Piacere,io sono Giulia"disse,stringendo la mano di Francesco.E subito lui,guardando quegli occhi castani, rimase fulminato.Erano i più begli occhi che avesse mai visto.Il suo cuore prese a battere molto velocemente e si sentì le viscere contorcerglisi.Arrossì.Così fece anche Giulia,la cui mano tremava leggermente.
Dopo quei magnifici istanti,il sindaco domando:"Allora,Francesco,come vanno i lavori?"
"Molto bene,signor sindaco"disse lui,riscuotendosi."Il galeone sarà pronto entro una settimana".
Poco dopo,appena salutato il sindaco,si ritirò nel suo ufficio,e gli fu impossibile concentrarsi sulle fatture che doveva leggere.


(Continua)

Goldzerberg,un nome,una macelleria!

[Modificato da Papen82 21/03/2006 11.27]

Rurik Forgiaferro
00martedì 21 marzo 2006 22:53
[SM=g27836] niente male.

Credo sia amore a prima vista. [SM=g27828]
Franz Goldzerberg
00venerdì 24 marzo 2006 15:50
La battaglia mediterranea (Capitolo 5)
Per una settimana gli scontri sulle mura si protrassero,mentre il galeone,passo passo,veniva ultimato.

Era l'una di notte.
Il generale anseatico diede l'ordine di sparare:l'assedio vero e proprio era cominciato.Subito i suoi moschettieri ricoprirono di spari le mura reggine,e le sue catapulte cominciarono a bombardare le torri.

Dall'altro lato della cinta muraria,il sindaco disse:"E' arrivato il momento culminante dell'assedio:fate preparare i soldati."
Insieme a lui c'era un operaio di Francesco Pozzi."Vai al molo"gli disse il sindaco "e avvisa il tuo capo che l'assedio è cominciato.Le mura cadranno tra massimo tre ore."


"Sono arrivati,sono arrivati!"disse l'operaio a Francesco Pozzi.
"Bene.Tra poco avranno ciò che meritano."
Detto ciò,apri il portone del molo coperto,e fece uscire il galeone,completo,e con tutte le armi necessarie.Vi salì,isieme ai 50 uomini che aveva richiesto.Lo guidò in mezzo al porto,e uscì dale acque territoriali della città.Intanto,altri due galeoni della città lo avevano affiancato.
Attese con tensione.Tra poco più di un'ora avrebbe dovuto decidere il destino di Reggio.

Intanto,sulle mura,i reggini stavano per cedere.
Erano morti un paio di soldati,ma le mura erano alla fine della loro esistenza.Una grande palla infuocata sbucò dall'oscurità,illuminandola, e colpì in pieno la porta.Questa cadde,e i soldati anseatici poterono entrare.
"Signore,assisti la mia città"disse il sindaco,facendo il segno della Croce.

(continua)

[Modificato da Papen82 28/03/2006 20.45]

Franz Goldzerberg
00mercoledì 29 marzo 2006 19:19
La battaglia mediterranea (Capitolo 6)
"ENTRATE,ED AMMAZZATELI TUTTI!"gridò il Podestà di Lubecca.
I soldati anseatici dilagarono nella città,travolgendo la protezione che si era organizzata sulla porta,e che era scesa.
La battaglia cominciò.I soldati anseatici,in un primo momento,grazie all'inerzia,sembrarono sul punto di vincere.Il centro degli scontri era la zona del municipio.I reggini volevano difenderlo fino all'ultimo.Ma,ad un certo punto,da un lato della città non esplorato dalle truppe anseatiche,comparve una grande moltitudine di uomini e civili.Gli anseatici furono schiacciati dalla presa "a tenaglia" ideata dal sindaco calabrese,e furono costretti a fuggire.Ben pochi si salvarono,ma il Podestà e qualche soldato riuscirono a scappare,e salirono sulle loro navi ancorate fuori dal porto cittadino.



Francesco Pozzi vide una luce in lontananza.
Nel cielo stellato,illuminato dalla prima striscia d'aurora,cominciò a tramontare la luna.
"Sono arrivati"disse,tesissimo."Preparatevi ad una battaglia che deciderà le sorti della nostra città."



"Oh cavolo!"disse il Podestà."Guardate che sorpresa ci hano preparato questi plebei!"
Avvistò prima il galeone di Francesco,poi gli altri due.
"Bene"disse,"preparatevi ad una battaglia che deciderà le sortri di Reggio, e del mediterraneo."
Cominciava così la battaglia mediterranea.



(Continua)


Franz Goldzerberg
00mercoledì 29 marzo 2006 19:40
Giudizi sul raconto
Patrizi, tra pochi giorni,se tutto va bene,pubblicherò l'ultima parte del racconto!! [SM=x329169]



Cominciate a mandare i vostri giudizi!!
Spero di non ricevere nessun [SM=g27812]
Rurik Forgiaferro
00giovedì 30 marzo 2006 20:57
Bene direi [SM=x329171] ....

Quando l'avrai terminato lo copierò tutto in un messaggio di testo per rileggerlo per intero, poi ti darò il mio personale giudizio finale. [SM=x329164]
Franz Goldzerberg
00giovedì 6 aprile 2006 17:36
La battaglia mediterranea (Capitolo 7)
Ormai il sole era sorto sullo Stretto di Messina.
Francesco,tesissimo,afferrò il timone del galeone ammiraglio,e ordinò:"Avanti,spiegate le vele!Sparate solo quando lo dico io!"
Il convoglio cominciò a procedere velocemente,c'era un buon vento.Intanto la nave del podestà si avvicinava.Era armata fino ai denti.I venti mortai scintillavano minacciosi,illuminati dal sole.Francesco capì all'istante che non dovevano essere colpiti per nessuna ragione.

Il podestà guidava la nave tedesca.Era pittosto nervoso,ma sicuro di sé.Sapeva che un colpo di quei mortai sarebbe potuto essere letale per i nemici.

Le navi del convoglio cominciarono a girare,secondo il piano di Francesco Pozzi.
Ma il vento cambiò.Ci fu una folata lunga e improvvisa,e uno dei galeoni reggini fu bloccato.La nave tedesca e l'ammiraglia reggina gli si avvicinarono.I tedeschi spararono.Un colpo del genere fece incendiare il galeone bloccato.
Francesco Pozzi,che era la vicino,senza pensarci ordinò:"GETTATE UNA LASTRA DI LEGNO!!!LI SALVEREMO!!"
E così fu fatto.Però,mentre i marinai e il capitano del galeone distrutto passavano nell'ammiraglia e il terzo galeone si avvicinava,i tedeschi fecero fuoco,e colpirono la nave ammiraglia.Un colpo potente ma impreciso,che la disalberò soltanto.Subito i marinai tedeschi abbordarono la nave reggina.Nonostante il doppio equipaggio,erano di più.Francesco ordinò:"Mantenete la posizioni,e difendete la coperta!",ed essi cominciarono a combattere,mentre lui aiutava i marinai del terzo galeone a salire sul suo.I rinforzi fecero bene ai reggini: essi erano stanchi,ma avevano logorato il nemico,e questa ondata di forze fresche fu decisiva per l'esito della battaglia.
Intanto,però,Francesco combatteva con il podestà.A poco a poco,si erano spostati verso il limite della nave.Con un colpo particolarmente forte,il podestà si sporse troppo in avanti,e cadde dalla nave.Francesco,rapidissimo,lo afferrò."Abbi pietà di me,ti supplico!"disse il vigliacco,ed egli lo fece risalire sulla nave.Ma il podestà,infido,colpì ancora con la spada,cadde dalla nave e fu cibo per squali.
Quella maledetta guerra era finita.

Il sole era alto su Reggio Calabria.
Il sindaco vide tre galeoni dirigersi verso il porto: due di loro portavano lo stemma reggino.
"Sììì!"L'urlo del popolo reggino fece tremare l'aria,e un lungo applauso esplose.
Francesco Pozzi e il suo equipaggio scesero dalla nave.
Ad accoglierli c'erano il Sindaco,e,con grande felicità di Francesco,sua figlia.Ella corse e lo abbracciò,e lui,senza averlo premeditato,la baciò.Sulla città calò il silenzio.Dopo un minuto,mezz'ora o parecchi giorni di sole,si separarono.Un altro urlo si levò dal popolo.

"...ed è per i meriti verso la nostra città che io nomino te,Francesco Pozzi,Ammiraglio della flotta reggina".Il sindaco pronunciò queste parole molto forte,e un altro lungo,scrosciante applauso si levò dai cittadini.Fu eletto anche sindaco,ma rifiutò questa carica.
Egli era felice come non mai.Il sogno di una vita era stato coronato.Ma,poco tempo dopo,ne fu coronato un altro.Francesco sposò la figlia del sindaco,ed ebbero due figli.Una di loro si chiamava Alessandra Pozzi.Ella sposò un uomo chiamato Gerardo Colombo.Ebbero due figli.Uno di loro,Marco Colombo,sposatosi,ebbe un figlio,Dario Colombo.Egli,sposatosi,ebbe tre figli.Il suo secondogenito si chiamava Domenico Colombo.Egli ebbe quattro nascite da sua moglie.Il secondogenito si chiamava Cristoforo.



FINE


Rurik Forgiaferro
00martedì 11 aprile 2006 22:23
Ho terminato di leggere per intero il racconto e questo è il mio giudizio personale:

Sicuramente è giusto premiare l’impegno prestato nella stesura del racconto stesso,
anche l’idea che da sfondo alla storia non è niente male.
Positiva la scelta di brevi paragrafi a puntate e originale il finale con colpo di scena.
Tuttavia devo annotare un paio di punti di demerito, uno relativo all’introduzione di elementi fuori luogo (esempio l’uso di bombe e fucili da cecchino nel 1300) NB sarebbe stato il caso di specificare meglio di cosa si trattava,
e l’altro relativo alla presenza di periodi non del tutto collegati fra loro che rendono un po’ difficile la lettura.

C’è ancora da migliorare ma le prospettive sono davvero molto buone.

[SM=x329219] [SM=x329219] due birre in premio.
Franz Goldzerberg
00mercoledì 12 aprile 2006 12:55
Non è una reazione di stizza
Come!!
Ok vada per le armi un po' troppo moderne (cmq le "bombe" erano proiettili da catapulta e i fucili DEI CECCHINI erano fucili normali)
ma i periodi di tempo sono collegatissimi
tutto si svolge in 10-14 giorni circa.
O no? [SM=g27833]
Cmq grazie per il giudizio:farò di meglio con il prossimo. [SM=g27811]
Papen82
00mercoledì 12 aprile 2006 14:03
Re: Non è una reazione di stizza

Scritto da: Franz Goldzerberg 12/04/2006 12.55
Come!!
Ok vada per le armi un po' troppo moderne (cmq le "bombe" erano proiettili da catapulta e i fucili DEI CECCHINI erano fucili normali)
ma i periodi di tempo sono collegatissimi
tutto si svolge in 10-14 giorni circa.
O no? [SM=g27833]
Cmq grazie per il giudizio:farò di meglio con il prossimo. [SM=g27811]



Credo che Rurik si riferisse a "periodi" nel senso di "frasi", non "tempo trascorso".
Cmq dopo averlo letto velocemente pure io mi trovo d'accordo con lui: buona la storia ma servirebbe un po' più cura dei dettagli (che naturalmente viene con l'esperienza e con l'età).
Tre cose soprattutto non mi hanno convinto molto:
- l'assedio di Reggio da parte di una città Anseatica
- la giovanissima età del protagonista
- il tempo di costruzione del galeone (non me ne intendo ma immagino ci si metta molto di più!)
Nelle prossime opere presta più attenzione ai particolari e cerca di rendere tutto un po' più verosimile, vedrai che sarà ancora meglio [SM=x329164] [SM=x329166]
Rurik Forgiaferro
00giovedì 13 aprile 2006 11:49
emh si intendevo proprio frasi con periodi.

Ci tenevo a rendere noto a Franz e a tutti coloro che in futuro scriveranno: che il giudizio, che personalmente aggiungerò al termine di una storia, sarà puramente oggettivo possibilmente senza esagerazioni.

Questo perchè, non dovrà scoraggiare lo scrittore ma anzi indirizzarlo a migliorare sui punti dove è carente al fine di rendere i racconti sempre più soddisfacenti.

Non mi ritengo un professore e invito anzi a inserire i vostri giudizi, se ne avete il tempo, su ogni storia che terminate di leggere.

Non prendetevela se a volte il giudizio può non essere ciò che vi aspettavate ma anzi tenete conto che proviene da coloro che desiderano veramente farvi sapere cosa ne pensano. [SM=x329202]

Scrivete, Scrivete, Scrivete, [SM=x329190]

[Modificato da Rurik Forgiaferro 13/04/2006 11.53]

Franz Goldzerberg
00giovedì 13 aprile 2006 21:39
comunque,per precisare...
...non sono sceco molto nei particolari perchè già era un racconto lungo,figuriamoci se l'avessi fatto...

Comunque

Anteprima Mondiale alla Lega [SM=x329208]
Il mio prossimo racconto parlerà di una guerra....
MA lo pubblicherò solo dopo aver parlato della biografia di...
Lo scoprirete presto!
[SM=x329167] [SM=x329169] [SM=g27828]
Rurik Forgiaferro
00venerdì 14 aprile 2006 09:59
Attendiamo con ansia [SM=x329210] [SM=x329190]
Silas92.
00mercoledì 24 maggio 2006 19:21
Sto aspettando con ansia il tuo prossimo racconto!!! [SM=g27830]
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