Salviamo il "soldato" Sara (Tommasi)

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binariomorto
00mercoledì 20 giugno 2012 15:43
L’appello di Sevaggia Lucarelli
su Libero: “Salviamo Sara Tommasi”



ROMA – “Salviamo Sara Tommasi. Da sè stessa e dagli avvoltoi”: è l’appello lanciato da Selvaggia Lucarelli dalle colonne del quotidiano Libero. Secondo la giornalista, la Tommasi “sta male per davvero”, considerando il vortice di protagonismi autodistruttivi in cui è precipitata.

“Una ragazza giovane e bella, con uno straccio di popolarità e una laurea in economia, non sceglie scientificamente di disintegrare la propria esistenza, la propria reputazione, la propria sfera affettiva e relazionale in quella maniera folle e suicida”, argomenta Lucarelli.

L’analisi: “Non sta trasgredendo, rompendo le regole, destabilizzando il potere. Si sta autodistruggendo. E allora ho ripensato ai suoi racconti farneticanti, al suo sospettare di avere microchip addosso, alla gente che la toccava al supermercato per drogarla, alle sue ammissioni sulla bulimia sessuale, ai suoi «Se uno mi sta simpatico allargo le gambe » e le spie, la droga, i servizi segreti, l’esibizionismo, Bin Laden e Grillo tatuato sulle chiappe. E ho capito che questa ragazza, non va derisa, va aiutata. Che questa ragazza, che santa probabilmente non è mai stata, che in passato avrà forse scelto coscientemente di prendere qualche scorciatoia e di inquinarsi l’anima per qualche ambizione cretina, oggi non sceglie un bel niente. È un burattino i cui fili sono mossi a turno dalla sua drammatica alienazione e dai cinici approfittatori che vanno a beccare come avvoltoi sulla carcassa di una ragazza fragile. E non si può far finta di non sapere e di non vedere.

Servirebbero cure mediche e un allontanamento forzato dagli avvoltoi che la circondano. Scrive ancora Lucarelli:

Le persone che le sono state vicine e che ancora oggi la vedono sempre più sporadicamente, raccontano episodi che non sono per niente rassicuranti. Parlano di un padre che non è in grado di aiutarla e di una madre che due anni fa l’ha convinta a farsi seguire da alcuni specialisti vicino Bologna. Dicono che Sara stava meglio, ma che poi ha smesso di farsi aiutare. Che nessuno la può costringere, se lei non vuole. Girano aneddoti inquietanti sul suo corpo che sarebbe spesso ricoperto di lividi, sulla sua insonnia patologica, su suoi bizzarri approcci con l’altro sesso su taxi e treni, sul suo girare senza slip ovunque, su sms assillanti (si dice in particolar modo a Fabrizio Corona), sul linguaggio sboccato.

Fonte: blitzquotidiano
merinze
00mercoledì 20 giugno 2012 16:12
Io continuo ad interrogarmi sul come certi personaggi si siano laureati alla Bocconi e soprattutto quanto la loro laurea sia attendibile, ma ancor di più se tutta la propaganda sulla serietà di detta università corrisponde al vero...
Mr Weiss
00mercoledì 20 giugno 2012 22:58
Re:
merinze, 20/06/2012 16.12:

Io continuo ad interrogarmi sul come certi personaggi si siano laureati alla Bocconi e soprattutto quanto la loro laurea sia attendibile, ma ancor di più se tutta la propaganda sulla serietà di detta università corrisponde al vero...




Le università, per quel che ne so, non avendo fatto neanche le superiori, non son diverse da altri posti un cui conta solo il nepotismo più bieco; anzi, nelle università questo pare toccare il suo culmine.
Ciò non toglie che la Tommasi a suo tempo possa esser stata una ragazza in grado di prendere 30 ad ogni esame senza compromessi, e solo dopo abbia preso una deriva che l'ha portata a quelle evidenti difficoltà psicologiche che la rendono uno straccio in mezzo ai cani.
Viceversa potrebbe essere anche come dice la zia. Difficile dirlo.
Le uniche due cose certe sono che le università sono dei ricettacoli di disonestà, e la Bocconi eccellendo probabilmente supera le altre anche in questo senso, e che la Tommasi avrebbe bisogno di aiuto perché sta correndo incontro ad una tragica fine.
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 22 giugno 2012 17:34
non devi contare le votazioni a scuola o all'università ma il metodo di studio, ci sono tanti ragazzi universitari che imparano a memoria e prendono voti alti, ciò non significa che siano intelligenti.
non significa essere intelligenti avere un tale titolo di studio
la questione nepotistica credo sia un po' fantascientifica. nelle università, dominano i baroni, questo sì.
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