Trasporti, Italia in tilt Governo precetta gli autotrasportatori
Il Ministero dei Trasporti ha emanato l'ordinanza per la limitazione del fermo dell'autotrasporto proclamato dalle associazioni Cna Fita e Confartigianato Trasporti limitandolo alle ore 23.59 del giorno 11 dicembre.
Il provvedimento, si legge in una nota del ministrero dei Trasporti, «si è reso necessario a seguito della gravissima criticità della circolazione su molte arterie della rete stradale e autostradale, che ha determinato la concreta possibilità che venga pregiudicata la distribuzione dei beni essenziali in quanto volti a soddisfare i diritti fondamentali dei cittadini».
L`ordinanza viene notificata alle segreteria nazionali delle organizzazioni che hanno proclamato il fermo e alle aziende erogatrici dei servizi, alle quali viene fatto obbligo di portarlo a conoscenza dei lavoratori nonché del pubblico attraverso gli organi di informazione.
La decisione dopo la fumata nera a Palazzo Chigi tra governo e associazioni degli autotrasportatori. Dopo un breve incontro, durato circa un'ora, le organizzazioni che hanno proclamato il fermo nazionale dell'autotrasporto hanno lasciato Palazzo Chigi perché hanno ritenuto insoddisfacenti le proposte dell'esecutivo. Il fermo continua, dunque, come da programma, fino a venerdì prossimo.
Il premier Romano Prodi ha condannato la protesta dei Tir: «Le modalità con cui si sta svolgendo questa agitazione trovano la mia completa riprovazione. Finito il tavolo, comunicheremo successivamente quelle che sono le decisioni ulteriori del Governo. Comunque non sono questi i modi con cui si affrontano questi problemi». Intanto la Commissione di Garanzia per gli scioperi ha chiesto al Ministro dei Trasporti l'avvio delle procedure per la precettazione per gli autotrasportatori. «Le associazioni che hanno proclamato il fermo hanno abbandonato il tavolo», ha detto Bianchi «Ma il tavolo prosegue con le altre associazioni sindacali e stiamo lavorando. Non possiamo accettare di proseguire il dialogo con chi pone in essere manifestazioni di questo tipo. Abbiamo riscontri molteplici di forme degenerative. Non possiamo accettare forzature come quelle che si stanno cercando di fare». Per il ministro Bersani inaccettabile assistere ad un disagio simile. Montezemolo sollecita un intervento dello Stato.
Nei soli stabilimenti automobilistici del gruppo, la Fiat ha messo in libertà oltre 17.000 lavoratori. Il mancato arrivo delle merci a causa dello sciopero degli autotrasportatori ha costretto infatti Fiat Group Automobiles a sospendere la produzione.
In questi casi l'azienda prova a recuperare la produzione persa. Se non riesce chiede l'intervento della cassa integrazione.
Lo sciopero dei Tir sta paralizzando il Paese. Già il 60% dei distributori in Italia era senza benzina. Secondo la Fegica Cisl, gli impianti della rete distributiva - sia urbana che autostradale - sarà sostanzialmente a secco in meno di 10 ore. Continuano intanto code, rallentamenti, disagi per il secondo giorno consecutivo. Duemila camion sono fermi a Ventimiglia, problemi per gli imbarchi verso la Sicilia. La Fiat di Termini Imerese costretta allo stop: operai in cassa integrazione. Code interminabili sulla tangenziale di Mestre, lungo le autostrade in Piemonte, Marche, Campania e Puglia. Allarme per rifornimento merci e benzina.
Sulla A1 Milano-Napoli chiuso il tratto autostradale compreso tra l`allacciamento della A1/diramazione Roma nord e Settebagni in entrambe le direzioni, con conseguente chiusura della barriera di Roma nord e del casello di Fiano Romano. Code di un km alla barriera di Napoli nord in direzione Roma; code sulla A4 Milano-Brescia, in uscita ai caselli di Seriate, Bergamo, Dalmine e Capriate. Code sulla A7 Genova-Serravalle, in uscita a Genova Bolzaneto; code A14 Bologna-Taranto, tra Foggia e Cerignola est, in entrambe le direzioni, perché vengono segnalati dei mezzi pesanti incolonnati lungo la corsia di emergenza.
Le organizzazioni hanno indetto la protesta per la «mancanza di interesse da parte del Governo nei confronti della categoria» e hanno fatto ugualmente partire lo sciopero. Conftrasporto ha giudicato il fermo «un successo: l'azione ha raggiunto percentuali del 90% in tutto il Paese e proseguirà come da programma salvo emanazione dei provvedimenti richiesti. Ci aspettiamo che il governo prenda atto della reale situazione di difficoltà in cui versa il settore e fornisca risposte adeguate alla categoria».
La preoccupazione per il blocco arriva soprattutto dal settore agroalimentare, visto l'incremento dei consumi per le festività natalizie. Le organizzazioni agricole segnalano, in particolare, il rischio per i prodotti deperibili, come latte, frutta e verdura. La Confederazione italiana agricoltori ha già stimato in circa 10 milioni i danni subiti oggi. In Sardegna è allarme per gli approvvigionamenti.
ok che lo sciopero deve creare disagi e deve far parlar di se, ma mi sembra esagerato e impropria una cosa simile..
cioè oggi ho fatto 6 chilometri in un ora..e ai benzinai c'erano code da ufo..altro che il filmato del centro commerciale americano..