Superpippo salva un Milan sgonfio
2-1, decide il bomber a 5' dalla fine
Faticosa vittoria del Milan nell'anticipo della seconda giornata: i rossoneri hanno battuto il Bologna per 2-1 e ringraziano Pippo Inzaghi, autore del gol decisivo a soli 5' dalla fine. Prima, i rossoneri avevano giocato una gara a tratti deludente non sfruttando al meglio il vantaggio trovato da Shevchenko dopo soli 10 minuti e pareggiato da Nervo al 29' con un bel tiro da fuori. Nella ripresa, prima della rete decisiva, una traversa di Serginho.
La partita
Rosetti dà il via al match e le prime battute del match sono l'antitesi perfetta dell'adrenalina e dell'agonismo: il Milan traccheggia in possesso palla, il Bologna lo aspetta, il pubblico osserva in un silenzio innaturale per uno stadio. Il Diavolo pesca comunque il jolly al 10': al primo cross buono in area (punizione da sinistra di Pirlo), Natali ha un'amnesia e Shevchenko inzucca indisturbato nell'angolino alla destra di Pagliuca. Col minimo sforzo, il Milan è arrivato in un lampo all'obiettivo prefissato, ovvero sbloccare la partita e costringere il Bologna a venire fuori. La reazione dell'undici di Mazzone, però, è inesistente e i rossoneri, anche se ai blandi, blandissimi ritmi dettati da Rui Costa e Seedorf, sono padroni del campo. Pirlo ha buone intuizioni, ma non è assecondato dalle punte, specie da Inzaghi, mentre i suoi colleghi di centrocampo non sono mai pericolosi nelle incursioni d'area. Inoltre, nonostante la buona volontà di Simic, ai due là davanti non arriva mai un cross decente dalle fasce. Succede così che al primo tiro nello specchio, il Bologna punisce l'accademia milanista. E' il 29', calcio d'angolo, Seedorf ribatte debolmente e non è reattivo a chiudere Nervo, che da fuori area azzecca un bel destro non trattenuto da Dida. Tutto da rifare, quindi, per un Milan che non aumenta comunque i ritmi e prima della fine del tempo crea una sola palla-gol con Pirlo, ancora bravo a pescare Shevchenko in area: stavolta il colpo di testa dell'ucraino è debole e centrale. La frazione si conclude con un malinconico destro di Rui Costa: pescato solo al limite dal solito Pirlo, il portoghese colpisce lo striscione di un club dietro la porta di Pagliuca.
Mazzone ne ha viste tante e negli spogliatoi fa capire ai suoi che con questo Milan dormiente ci potrebbe pure scappà il colpaccio. E il Bologna ci prova, rientra in campo e fa subito venire i brividi a Dida, impegnato all'1' da una conclusione da fuori dell'ex Dalla Bona. I rossoneri continuano a ballare il lento, solo Gattuso, Nesta e Shevchenko provano a scuotere una squadra che ha in Rui Costa un freno a mano perennemente tirato. Il portoghese esce tra i fischi al 13' sostituito da Serginho, dal quale Ancelotti (che manda in campo anche Cafu) si attende il cambio di passo. Niente da fare, invece. Il forcing del Milan è continuo, ma sterile: il Bologna si difende con ordine e regge tranquillamente a un Milan che batte in testa. Mazzone rischia pochissimo fino al 33', quando Serginho, pescato da un lancio lungo, sbaglia il cross per Shevchenko e, involontariamente, crea un pallonetto che batte sulla faccia superiore della traversa. Ancelotti butta dentro il portafortuna Tomasson e la mossa funziona: allungo in area per Inzaghi, che controlla, difende palla alla sua maniera e con la punta del piede brucia Pagliuca e Natali. E' il 40' e San Siro, ancora una volta, è ai piedi del provvidenziale bomber, non particolarmente lucido sottoporta fino a quel momento. Missione compiuta, dunque, ma Ancelotti non può sorridere più di tanto: condizione fisica, dipendenza assoluta in zona gol dal duo Inzaghi-Sheva e caso Rivaldo sono problemi che rimangono nonostante i tre punti in carniere.
La curiosità
Nervo in campo e...nervi in tribuna, dove si è notata l'assenza di Rivaldo, che, escluso anche dalla panchina, sembrava avere disertato l'appuntamento con la partita. Il brasiliano invece si è fatto vedere poi negli spogliatoi, apparentemente calmo e tranquillo. Ma, dopo le forti dichiarazioni di venerdì a Marca, le voci di una rottura prolungata con Ancelotti persistono
Il migliore
Nesta 7 Rossini non è Van Nistelrooy e Signori latita, ma in ogni caso fa capire fin dalle prime battute chi comanda in area rossonera. Esce più volte palla al piede applauditissimo da San Siro, quando può spinge anche in attacco.
Il peggiore
Rui Costa 4,5 Sembra nuovamente immerso nelle acque di una crisi irreversibile. Trotterella in mezzo al campo, prova giusto qualche lancio da fermo, non salta più l'uomo, perde palloni ingenuamente, tira malissimo per sfidare un pallone che non entra da due anni e mezzo. E' la sindrome di Kakà?
Tabellino e pagelle
MILAN-BOLOGNA 2-1 (1-1)
Milan (4-4-2): Dida 6 Simic 6 (67' Cafu 6) Laursen 6,5 Nesta 7 Costacurta 6,5 Pirlo 7 Gattuso 6,5 Seedorf 5 (79' Tomasson sv), Rui Costa 4,5 (58' Serginho 5,5) Inzaghi 6,5 Shevchenko 6,5. All.: Ancelotti 5,5.
Bologna (3-5-2): Pagliuca 6,5 Zaccardo 6 Natali 6 Moretti 6,5 Nervo 6 (89' Bellucci sv) Dalla Bona 6,5 Colucci 6 (65' C.Amoroso 6), Locatelli 6,5 (65' Pecchia 6), Guglielminpietro 6 Signori 5 Rossini 5,5. All.: Mazzone 6,5.
Marcatori: 10' Shevchenko; 30' Nervo; 85' F.Inzaghi
Ammoniti: Moretti e Guglielminpietro
Voto all'arbitro
Rosetti 6,5 Partita tutto sommato facile, ma è comunque bravo a non cascare in un paio di tuffetti di Inzaghi. Sfodera sempre una buona personalità.
Voto alle squadre
Milan 6
Bologna 6
Voto alla partita
5,5
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