lo metto qui che è il posto ideale
Mi aggrappo al detto solo gli stupidi non cambiano opinione e mi unisco al coro di urli e insulti che hanno contraddistinto il festival del cinema.
Premetto che è da agosto che voglio vedere questo film, che lo stile Coppola mi piace, che tutto quello che avevo letto di questo film mi aveva attratta.
Quindi arrivo al cinema piena di entusiasmo e belle speranze.
Ci sono descrizioni del film quindi se volete andarlo a vedere non leggete il testo nascosto, o leggetelo così almeno non buttate i soldi.
Testo nascosto - clicca qui
Il film è un insulto al cinema, ma non al cinema normale, è un insulto anche a quel cinema lento e noioso che piace tanto a me. Il tempo passa (parolona) solo ed esclusivamente perchè in più di qualche scena noi fissiamo o il protagonista o la sua auto.
Ma cominciamo:
Almeno per i primi venti minuti del film non c'è un dialogo, quasi nemmeno un ciao, niente. Noi fissiamo il protagonista (un attore dalla vita vuota e triste...)in quello che è il suo quotidiano, come se ci volesse rendere l'angoscia e l'ansia di una vita vuota nonostante la ricchezza, in realtà bastavano 4 minuti, perchè gli altri 16 fatichi a tenere gli occhi aperti, fatica pure il protagonista che si addormenta come un narcolettico prima davanti ad una lap dance e poi con la testa tra le gambe di una donna. Ora...che uno si addormenti in quella maniera è a dir poco improbabile. Considerato un nano secondo prima ansimava e diceva alla tizia varie cose che avrebbero dovuto probabilmente attizzarla.
Ma non mi dilungo troppo se non nel dire che poi assistiamo ad un intero balletto sul ghiaccio (sgraziato e elementare) della figlia, ad una serie di eventi quotidiani che non hanno capo o coda, siamo spettatori noi più rumorosi del film che non parla, e nemmeno c'è un sottofondo musicale per mettere fine a questa agonia di rumori di quotidiano che ti frantumano il minimo di voglia di cinema che ti è ancora rimasto. Arriva la parte in cui ritirano questo premio in Italia, inutile dire quanto sia grottesca tutta la scena di per sé, tra una giorgia surina finta giornalista che intervista il protagonista e sembra una di quelle cheer leader americane che tifano la squadra, una Laura Chiatti di cui non si capisce la funzione, una Ventura pacchiana come poche...la Valeria Marini che si struscia sul protagonista è molto meno volgare.
Tornano di botto a casa e si fanno suonare una canzone da un vecchietto che in confronto Phoebe di Friends quando cantava gatto rognoso sembrava Celine Dion.
Finalmente poi una scena decente, parte l'unica canzone della colonna sonora, padre e figlia in piscina sembra siano felici e sereni...e tu pensi daiiii è finito...ma no il film si trascina ancora per venti minuti, con lui che cucina gli spaghetti, la ragazzina il formaggio, e fanno la lista della spesa. La figlia poi se ne va al campo estivo in una mezza crisi nata dal nulla per la mancanza della madre (figura che si vede per trenta secondi e non si capisce dove sia e cosa faccia), fortunatamente piange senza lacrime per meno di dieci secondi, poi tutto ritorna all'apatia a cui il film ci ha abituato. È talmente brutto e indecente che si ha paura che succeda qualcosa nel film che rompa quell'equilibrio di monotonia e tedio che si è creato. Comunque la figlia va, lui pare (lo si deduce ma in realtà nessuno parla e dice nulla) abbia una crisi profonda (dura anche questa due tirate su di naso e un viso un po' scuro per circa un minuto) prende l'auto (sta Ferrari che ormai odio, rumorosa, con il cofano bagagliaio che viene aperto e chiuso continuamente, a cui si buca una ruota non si sa perchè, tanto che alla fine speri che abbiano messo una bomba in quest'auto e così si capirebbe il perchè la fanno vedere e sentire con tanta insistenza...invece no), cmq prende l'auto e va....guida ( e tu li senti e vedi tutti sti 5 minuti di Ferrari...con il brum del motore e un suono musicale di quelli che dovrebbero mantenere la tensione crescente in un horror) guida...si ferma, spegne l'auto (grazie signore grazie) e cammina.
Fine. Finalmente.
Due ultime cose: Un film Leone d'oro a Venezia nel quale in una scena si vede per almeno 30 secondi il microfono.
Se Tarantino continua a fare il regista è molto ma molto meglio.