La scorsa settimana prendo la vummi e me ne vado a fare un giretto nei dintorni, dopo un’oretta circa di navigazione in un mare di aria calda ed a volte anche bollente, mi fermo ad un bar per tonificarmi un pochino e dopo un paio di spritz
rimonto in sella per ripartire.
Premo il pulsantino grigio, il motorino di avviamento fa un paio di giri, e poi le luci del quadro si affievoliscono e tutto si blocca, mancata partenza
. E’ una situazione che prima o poi capita a tutti
, al momento si resta un po’ sgomenti ed increduli
, poi si controlla se tutto è a posto e quindi si riprova, ma niente da fare, il motorino fa un mezzo giro e si blocca, le spie abbassano la loro luminosità e la batteria emette la sua dura sentenza : sono esaurita, non ho più energia per l’avviamento, se vuoi partire devi spingere
!
E cosi’ è stato, fortunatamente avevo parcheggiato su una leggera discesa, una spintarella, una sfrizionata secca con dentro la seconda marcia ed il rombo cupo del V4 da 1200cc mi ha confermato il fatto che sarei tornato a casa senza problemi
.
La cosa che mi ha lasciato perplesso
è stato che alla partenza a freddo non ho avuto nessun problema, mentre a caldo, dopo un’ora di funzionamento del motore con conseguente ricarica della batteria quest’ultima è andata in crisi mancando l’avviamento, un fatto analogo mi era successo un paio di anni fa, allora cambiai la batteria e non ebbi più problemi, fino a poco fa.
Tornato a casa faccio i miei controlli, la batteria è di una buona marca Germanica quindi è strano che dopo due anni mi pianti in asso, prendo il tester e controllo la tensione direttamente ai morsetti della batteria, leggo 12,5Volt, provo ad accendere il V4 e la tensione scende beffardamente a 6,5 Volt circa, batteria chiaramente scarica o difettosa
!
Non convinto della cosa faccio partire il motore con una batteria ausiliaria, in marcia a 1000 giri la tensione sulla batteria è quasi 13Volt, salgo a 2000 giri e la tensione scende a 12,5Volt… porto il motore a 4000 giri e la tensione sui morsetti va a 12,4 Volt.. E’ lampante che c’è un problema, l’alternatore o il regolatore di carica non fanno il loro lavoro. Misuro le tre fasi in uscita dall’alternatore e sembrano a posto, a questo punto provo a sostituire il regolatore con uno comprato su Ebay da un biker tedesco per una trentina di euri che mi aveva assicurato essere nuovo e che andava bene per il Vmax.
Nella foto è quello in alto e come vedete è diverso da quello originale, non ha le alette di raffreddamento
ed ha solo 4 fili di collegamento invece di 5, ma non preoccupiamoci , non c’è problema perché questo tipo di regolatore va montato con la parte metallica a stretto contatto con la piastra in alluminio che sostiene la pedana posteriore SX e la marmitta, anzi per migliorare il contatto e quindi lo smaltimento del calore prodotto bisogna pulire bene con tela smeriglio la superficie di appoggio e poi è consigliabile spalmarci anche la pasta bianca al silicone, quella che si usa quando si
montano i transistors di potenza sui loro dissipatori di calore, inoltre ho sostituito le viti di fissaggio originali, tra l’altro diventate troppo lunghe e quindi inutilizzabili, con delle viti più corte in acciaio inox e con la testa a brugola riuscendo cosi’ ad esercitare una maggior forza quando si stringono a fondo.
Bisogna fare attenzione a metterle della lunghezza giusta perché se sono troppo lunghe quando si va a stringere si rischia di sfondare la piastra di supporto della pedana !
Il collegamento elettrico è semplice, la spina con tre fili bianchi si collega con la sua analoga che viene dall’alternatore mentre il filo rosso si collega con il corrispondente filo rosso munito di spina faston e che va in batteria (+), il filo nero che nel regolatore originale faceva la massa (-) in quanto suddetto regolatore era isolato sia elettricamente che termicamente dalla piastra di appoggio, nel nuovo regolatore non è presente in quanto il contatto di massa viene effettuato dall’unione del corpo metallico del regolatore con la piastra in allumino di supporto della pedana, è importante quindi accertarsi che detto contatto sia ottimo, pulire bene le varie viti di fissaggio è di capitale importanza ! Volendo essere pignoli si può collegare tramite un filo elettrico di almeno 2,5mmq di sezione ed un capocorda una delle due viti di fissaggio del regolatore con il morsetto faston dove prima era collegato il filo nero del regolatore originale, ma credetemi, è un lavoro, anche se non del tutto inutile, sicuramente ridondante e quasi superfluo.
Terminato di riassemblare il tutto, accendo il motore e misuro la tensione ai morsetti batteria, bene, ora a 4000 giri con i fari accesi (a fari spenti deve cambiare ben poco)si leggono 13,9Volt, in queste condizioni la ricarica della batteria è sicuramente
in atto, prova ne è il fatto che è gia qualche giorno che giro tranquillamente senza problemi, ora quando mi fermo sono un po’ più tranquillo, non ho più l’ansia da ripartenza !
Deduzione logica del misfatto : alla partenza a freddo la batteria aveva energia sufficiente per fare girare il motorino, dopo un’ora di funzionamento a ricarica insufficiente la batteria ha mollato ; finchè era nuova o quasi ha tenuto duro anche se la carica proveniente dal regolatore era misera, invecchiando e quindi deteriorandosi non è più riuscita a svolgere il suo lavoro, almeno questa è la mia visione dei fatti !
Nella speranza che questa mia esperienza possa essere utile a qualcuno, mi scuso per la lungaggine ed invio un augurio di buone ferie e a voi tutti e alle vostre famiglie .
By
Renny