Sospesi quindici anni fa perchè mano nella mano

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Mr Weiss
00domenica 25 luglio 2010 21:29
Preside li sospese perche' mano nella mano, ora sposi
Accadeva a Potenza nel 1994, i ragazzi di allora sono ancora insieme e hanno una bimba
24 luglio, 16:08

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Guarda la foto1 di 1Maurizio Postiglione e Manuela Capriglione

di Davide De Paola

POTENZA - Quel gesto affettuoso, l'uscire da scuola mano nella mano, costò loro una sospensione e la luce dei riflettori per qualche settimana: oggi è solo uno sbiadito ricordo, ma non un ricordo del passato, perché Maurizio e Manuela - i due ragazzi che nel 1994 furono "puniti" dal preside del'Istituto tecnico commerciale "Da Vinci" di Potenza - sono ancora mano nella mano, ma con la fede all'anulare e una bimba nel passeggino.

Sono passati ben 16 anni dal 22 gennaio 1994. Maurizio Postiglione e Manuela Capriglione non hanno nessuna voglia di parlare di quel giorno. Lui fu sospeso per tre giorni, lei per due. Ma il provvedimento disciplinare inflitto dal preside del "Da Vinci", Riccardo Latella, non ha cambiato loro la vita, né quella sentimentale, né quella scolastica. Quell'anno (frequentavano la quarta B) furono entrambi promossi. Così come fu "promossa" davanti all'altare la loro relazione sentimentale, sfuggendo anche alla definizione di "storiella adolescenziale".

Alle cronache è invece restata quella vicenda: le proteste per il provvedimento del preside, le versioni differenti sull'accaduto (secondo il dirigente dell'istituto, infatti, i due ragazzi stavano scendendo le scale abbracciati, impedendo il passaggio degli altri studenti e rispondendo poi "in modo irriguardoso" ai richiami ricevuti), la solidarietà dei giovani potentini che, due giorni dopo, entrarono tutti a scuola mano nella mano. L'ultimo atto si svolse l'anno successivo, pochi minuti prima dell'inizio dell'esame di maturità, quando Latella regalò a tutti i suoi studenti una rosa bianca "solo come gesto di cortesia - spiegò - ma null'altro".

Quelli però furono anche i giorni del clamore mediatico, dei servizi in tv e delle foto sui giornali. Cose che allora stupirono Maurizio e Manuela. E che li stupiscono ancora oggi. Così come furono sorpresi, e infastiditi, quando i cronisti "apparirono" durante il matrimonio e poi alla nascita della loro bambina. Per loro, infatti, quella fu una storia "senza senso", perché "sono ben altre le vicende che dovrebbero interessare l'Italia".

Non si sono mai più confrontati, da allora, con il loro preside. E quest'ultimo non ha mai voluto "rivangare" la vicenda. Gli attriti tra la coppia e Latella, indubbiamente, ci furono: la punizione fu "esemplare" e discussa, fino al punto che il ministero dell'Istruzione la definì "un eccesso di zelo se le cose stavano come le raccontavano gli organi di stampa". Potenza, in quei giorni, si divise in colpevolisti e innocentisti, ma poi tutto si risolse "in acqua passata".

E di acqua sotto i ponti, in effetti, ne è passata tanta. I due ragazzi del 1994 hanno proseguito normalmente la loro vita. Manuela si è laureata e oggi lavora nella sua città. Lo stesso é accaduto al marito. E questa la definiscono, in tempi di crisi, la vera notizia di cui parlare. Il resto è una foto sbiadita custodita dalla memoria. Un fatterello, forse, da raccontare alla bimba quando sarà grande, "ma chissà, forse". Perché, in fondo, quel passeggino è "una delle vere cose importanti della vita". E questa è, realmente, un'altra storia.



ANSA
Mr Weiss
00domenica 25 luglio 2010 21:32
Ricordo la vicenda.

A loro una canzone.



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