Terraristika – Hamm, 13 Marzo 2010

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IgorOp
00lunedì 22 marzo 2010 11:25
Credo che ognuno di noi custodisca nel proprio cassetto dei sogni il desiderio di andare ad Hamm per visitare la mostra di settore più grande di Europa. Finalmente, dopo tanto tempo, sono riuscito a partecipare all’ultima edizione e qui vi riporto la mia testimonianza su quanto visto e vissuto.
Il mio piano strategico prevedeva 4 giorni in Germania, ospite della mia amica Marion e famiglia, con viaggio in aereo Bologna/Colonia e spostamenti sul posto da fare in auto, sempre a loro pazientissima cura. Purtroppo mercoledì l’Italia viene colpita da un’insolita, quanto inopportuna, ondata di precipitazioni nevose che portano sia al blocco dei voli all’aeroporto di Bologna nonché alla chiusura del tratto appenninico dell’Autosole. Peggiore premessa non la potevo avere!
Giovedì mattina mi alzo mentre su Siena, la mia città, cala inclemente un’abbondante nevicata. Ormai deciso ad andare, mi preparo per prendere il treno, anche se è una soluzione che avrei preferito evitare, perché la linea Siena - Firenze è degna del tempo dei pionieri del Far West. Per puro scrupolo consulto Internet e scopro che il passo Appenninico è fortunatamente sgombro dalla neve e lo stesso sembrerebbe essere per le strade bolognesi, così decido di andare in auto, ma di partire con largo anticipo per evitare eventuali problemi (parto alle 9.00, mentre il volo è programmato per le 15.45).
Inaspettatamente la strada è perfetta e non c’è traffico, infatti riesco a raggiungere l’aeroporto prima delle 11.00, dopo aver fatto lunghi tratti di strada dove ai lati giganteggiava più di un metro di neve. Il volo parte in perfetto orario e l’arrivo a Colonia è addirittura con 15 minuti di anticipo. Voglio anche sottolineare l’incredibile velocità con cui mi viene consegnata la valigia: esattamente 2 minuti dopo che siamo scesi dall’aereo… incredibile!!! È chiaro che siamo in Germania… [SM=x1221916]
Il viaggio in auto verso Hoexter, la piccola città dove abitano i miei amici, è lungo (3 ore di auto), ma mi offre la possibilità di una lunga e piacevolissima chiacchierata, che purtroppo non abbiamo molto spesso occasione di fare, con la mia amica tedesca.
Venerdì, il giorno che precede Hamm, viene dedicato alla preparazione degli insetti da portare alla mostra. Praticamente tutta la famiglia Schopp (babbo Wilhelm, mamma Marion, la figlia Emma e il piccolo Pepe) ha partecipato e partecipa in qualche modo alla preparazione dell’evento: ogni bicchiere ha un etichetta che riporta i dati di quanto venduto (nome scientifico, nome volgare in tedesco, piante nutrici, necessità di Cites o meno, tipo di riproduzione, provenienza in natura, nome dell’allevatore, ecc.), all’interno viene posto un fazzolettino arancione (Marion ha scelto questo colore per distinguersi dagli altri che usano esclusivamente il classico bianco. Un tipico tocco femminile… [SM=g27988] ) e un piccolo rametto di rovo o di ligustro. Ogni rametto è stato preparato con estrema cura nei giorni precedenti con un “saccottino” di scottex bagnato fermato da un piccolo elastico rosso e poi conservato in frigorifero. La fase di cattura degli animali è molto lunga, così gran parte della mattina e del pomeriggio se ne volano via in questa attività. A me tocca inscatolare le neanidi di Stilpnochlora couloniana; impresa davvero diabolica, perché questi piccoli esserini sono delicati e saltellanti, ma tutto quello che facciamo è piacevole perché portato avanti in un’atmosfera cordiale e scherzosa.
Non minori difficoltà le troviamo quando passiamo all’inscatolamento degli Extatosoma, perché le due grandi teche che li ospitano contengono anche un impressionante numero di velocissime neanidi, che colgono l’occasione per farsi un giratina a spasso per la stanza; così mentre due si occupano di prelevare quelle da inscatolare, qualcun’altro cerca di recuperare i fuggitivi dalle pareti e persino dal soffitto della bella stanza che ospita i loro terrari.
Alla fine circa 200 scatole sono state confezionate ed inserite in 3 grossi contenitori per il loro trasporto. Gli Schopp porteranno una decina circa di specie diverse (tutti fasmidi, con la sola eccezione delle già citate cavallettine e degli enormi Tropidacris collaris), tra cui: Extatosoma tiaratum, Cranidium gibbosum, Peruphasma schultei, Parapachymorpha zomproi, Diapherodes gigantea, Necroscia annulipes, Pharnacia ponderosa, ecc.
Nel tardo pomeriggio ci concediamo un momento di relax visitando un parco naturale, abbondantemente innevato, che si trova a pochi chilometri da Hoexter, ma la levataccia che ci aspetta il giorno seguente ci consiglia di accorciare la giornata per poter disporre di qualche minuto in più di sonno e di relativa energia.
Il giorno fatidico alla fine arriva! Sveglia alle 4.30 e dopo poco più di mezz’ora cominciamo a caricare l’auto per partire per Hamm. Ci sono da fare circa 130 km., ma sono convinto che con la voglia che abbiamo di essere là, li avremmo potuti fare anche in bicicletta! Nel bagagliaio, oltre alle tre grandi borse con gli animali, ci sono 4 terrari in vetro, alcuni faretti e altri accessori necessari alla realizzazione dello stand.

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Ovviamente poi prendiamo posto anche noi. Siamo solo in 4 (Pepe è rimasto a casa con gli zii) perché ogni espositore ha diritto all’accesso per 4 persone; è molto importante partecipare sotto questa veste perché in tal modo è possibile entrare alla mostra già dalle 7.00, mentre l’apertura dell’ingresso per i visitatori è fissata alle 10.00 e di solito la coda per entrare dura intorno ad un’ora. Prezzo d’ingresso 10,00 euro, bambini fino a sei anni ingresso gratuito.
Dopo una breve sosta per strada (per fare la seconda german breakfast: Brötchen mit Wurst /Käse und deutschen Kaffee) per rifocillarsi e prepararsi quindi al meglio per affrontare la giornata, arriviamo finalmente all’immenso parcheggio della mostra. Sono circa le 7, ma il posteggio è già pieno per metà e brulica di espositori che spingono carrelli o portano enormi borse con il loro prezioso carico. Già dal posteggio il servizio d’ordine è numeroso e impeccabile, così come poi avrò modo di verificare anche per tutto il resto dell’esposizione.
Di fronte all’ingresso ci sono delle tende e dei grandi ombrelloni con degli espositori “ambulanti”. Di certo non l’invidio: ad Hamm non c’è neve, ma la giornata è grigia e ventosa, mentre la temperatura è di sicuro molto vicina allo zero. Questi primi venditori mostrano un’impressionante varietà di teche in vetro di tutte le forme e dimensioni. I prezzi sono ottimi: si va da 8 euro per un cubo di vetro di 15 cm di lato, ai 14/16 euro per le teche da 30 cm, fino ad arrivare ai 50/70 euro per le grandi teche da rettili. Accanto a questo venditore, un altro offre topi e ratti (sia vivi che congelati, stipati in grossi congelatori da gelati), mentre un altro ancora, che sta all’altro alto della strada, vende delle radici e rami per arredamento dei terrari. Alcuni di questi sono così grandi che non riesco neppure ad immaginare che razza di terrario possa ospitarlo…
Il mio primo stupore però lo dedico alla lunga fila dei visitatori (forse un centinaio), che già 3 ore prima dell’apertura dei cancelli, aspettano in coda che arrivino le 10.00! Noi invece giriamo intorno al grande edificio, perché l’ingresso riservato per il riconoscimento degli espositori è collocato esattamente all’opposto dell’entrata principale.

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All’interno dell’edificio si percorre, ordinatamente in fila, un lungo corridoio alla fine del quale si trova la reception espositori che è addirittura suddivisa per gruppi di lettere, in modo da ridurre al minimo i tempi di attesa. Infatti le formalità burocratiche si espletano velocemente e tutti e quattro veniamo così dotati di un braccialetto che ci permetterà di entrare ed uscire senza difficoltà. A tale proposito va detto che il servizio d’ordine è molto attento a controllare questo oggetto di riconoscimento ogni volta che si passa l’ingresso, tanto è che nei primi momenti sono addirittura in due gruppi a verificare che tu lo abbia: il primo all’esterno e l’altro nei pressi del portone d’entrata.

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- L'ingresso della mostra -

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- L'ingresso della mostra visto dalle scale che portano alla “Tribunenhalle” -

Raggiungiamo il tavolo che ci è stato assegnato ed Emma e Marion cominciano a prepararlo, mentre io e Wilhelm facciamo un altro paio di viaggi per trasportare il resto del materiale che serve. Lo stand degli Schopp è sull’anello alto della sala denominata “Tribunenhalle”. Si tratta di un’ampia sala, stile palazzetto sportivo, dove ci sono molte file di poltroncine blu, che saranno un valido supporto per i visitatori, sia per trovare un attimo di relax che per risistemare i propri acquisti.

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- La “Tribunenhalle” -

Al ritorno dal nostro secondo viaggio di scarico, Marion ci informa che un rappresentante degli organizzatori è già passato facendo un appunto per la mancanza delle necessarie indicazioni sul contenuto dei terrari; ovviamente Marion gli ha replicato che sta ancora sistemando le cose e che alla fine tutto sarà come è richiesto (qui un link alle minuziose regole che devono essere rispettate: www.terraristikahamm.de/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=58&l...
Finita la fase di scarico, Wilhelm mi accompagna per un primo rapido giro della mostra. La prima tappa è per la sala dei serpenti velenosi, dove fuori campeggiano diverso cartelli che forniscono le indicazioni per entrare (vietato l’ingresso ai minori di 18 anni, vietato fare foto anche senza flash, ecc.). Se si può muovere un appunto a questa perfetta macchina organizzativa, forse l’unica pecca è rappresentata dalle indicazioni presenti in tutta la mostra che sono sempre ed esclusivamente nella sola lingua tedesca: un evento internazionale come questo (nel parcheggio ci sono auto e furgoni provenienti da mezza Europa) dovrebbe essere supportato per lo meno da indicazioni in inglese, ma stiamo veramente cercando il pelo nell’uovo…
La “Sitzungs-zimmer” è piccola, ma indubbiamente piena di fascino. Questa è una delle poche occasioni che si possono avere per vedere dal vivo molti dei serpenti velenosi in mostra. Il mio secondo momento di forte emozione è dato dal rumore tipico emesso da alcune decine serpenti a sonagli: gli animali sono nervosi dato che sono stati esposti da poco e quel via vai in corso li porta ad essere molto irrequieti. La stessa cosa vale anche per i cobra che sono immediatamente accanto ai crotali. Alcuni dei cobra hanno delle tonalità di colore che non mi sarei mai aspettato, davvero una sala molto interessante.
Proseguiamo la visita passando nel primo salone tenda.

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- Uno dei due saloni tenda -

Qui è presente di tutto un po’, così come sarà poi anche nelle altre sale: anfibi, serpenti, aracnidi, topi e ratti, gechi, tartarughe e insetti vari. Sono disponibili molti arredi per terrari (piante vere o finte, rami secchi, radici, sassi, pietre, sabbie, substrati vegetali o inerti) e accessori di ogni tipo (pinze di ogni dimensione, stecche di alluminio forato, ecc.).

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Torniamo indietro per visitare la sala principale, la “Halle Reihen”.

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- “Halle Reihen” -

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- “Halle Reihen” -

Nonostante siano appena le otto del mattino e che quindi manchi ancora 2 ore all’apertura, la grande sala è completamente piena, sia degli espositori che vendono, che di altri espositori che invece approfittano del momento per concludere i propri acquisti. Lo spettacolo della sala gremita è indubbiamente la mia terza forte emozione. Sui tavoli si trova davvero di tutto e verrebbe voglia di lasciarsi trascinare da uno shopping sfrenato. Purtroppo bisogna sempre farsi presente delle disponibilità di spazio che poi si troverà al rientro e quella del… portafoglio!
In questa sala la prima cosa che mi stupisce è la presenza di una serie di sauri, tra cui fa bella mostra di se un bell’esemplare di Heloderma subspectum (conosciuto anche come “mostro di Gila”);

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- In basso a sinistra un Heloderma subspectum -

conoscendo la pericolosità di questo animale mi sarei aspettato di trovarlo nella sala dedicata agli animali velenosi, ma, ho saputo solo dopo, quella stanza è riservata ai soli serpenti.
La presenza di serpenti è massiccia, ma non così monopolizzante come invece ho riscontrato in altre fiere in Italia. Per questi animali lo spettacolo più bello è senza dubbio quello dei grossi terrari “a castello” dove si possono ammirare molte varietà di morph di pitone.

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Non sono un esperto in erpetologia, però non si può non rimanere affascinati da questa varietà di colori, forme e dimensioni. Su alcuni di questi animali si possono riscontrare i prezzi più alti esposti (si arriva ad alcune migliaia di euro per le morph più rare).

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- Esemplari di Morelia -

Anche i venditori di aracnidi sono molto forniti. Si possono vedere ogni tipo di ragno o scorpione: dal cocoon all’individuo adulto.

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Qualcuno vende addirittura le mute delle migali. Vedere così tanti stand su questi splendidi animali e il fitto capannello di compratori presente non può far altro che farmi riflettere ancora una volta sulla stupida e iniqua legge che vige [esclusivamente] in Italia.
Mi sarei aspettato di vedere molti più espositori specializzati in gechi, invece il loro numero non è così alto. Mi pare comunque inutile dire che l’offerta è più che sufficiente a coprire le necessità anche degli allevatori più esigenti.

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Molto numeroso è il numero di anfibi in vendita.

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Un terrario perfettamente allestito, con due splendidi esemplari di dendrobatide blu, farebbe venire la voglia a tutti di gettarsi nell’allevamento di questi piccoli gioielli della natura.

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Personalmente, in quanto amante da tempo dei camaleonti, sono piacevolmente sorpreso dalla quantità presente di questi meravigliosi rettili. Sono infatti moltissime le teche che mettono in bella mostra affascinanti esemplari di Pardalis nello loro numerose varietà cromatiche.

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Ovviamente anche in questo caso, così come i pitoni, l’offerta di camaleonti non è legata solo a questa specie, ma ne sono disponibili anche moltissime altre. Al termine della giornata credo che gli esemplari esposti che ho visto siano alcune centinaia: incredibile!
Diversamente da quanto di solito ho riscontrato in altri eventi del genere, il numero delle tartarughe non è così consistente; mancano, ad esempio i grandi esemplari, che invece sono presenti di solito e che qui mi aspettavo di trovare in gran quantità.
Venendo agli animali che sono il “pane” del nostro forum devo dire che sono rimasto molto contento per quanto ho potuto vedere (e comprare…): diversi stand proponevano fasmidi, mantidi e blatte. La varietà e la quantità proposta era davvero cospicua. Molti degli esemplari in vendita non solo non li avevo mai visti dal vivo, ma per tanti ne ignoravo addirittura l’esistenza.
L’insetto che, per mia personalissima opinione, più di ogni altro può rappresentare l’autentico simbolo di questa manifestazione (oltre ad essere il più ambito e richiesto) è l’Archrioptera fallax.

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In ben 3 diversi stand capeggiava sul tavolo una grande teca di vetro con dentro degli esemplari adulti, dove il maschio, così simile per certi versi al pavone, sfoggiava la sua fantasmagorica livrea blu metallico! Va però aggiunto che anche la femmina non è certo un fasmide che possa passare inosservato, vuoi per le sue esagerate dimensioni (oltre 20 cm. senza misurare le zampe), che per le macchie di colore presenti su molta parte del corpo.
Tra gli espositori di fasmidi due mi hanno colpito in modo particolare: una coppia di fratelli francesi che disponevano di molte specie interessanti e che Marion mi ha detto propongono spesso delle novità assolute ed un ragazzo tedesco (Thorsten Thron) che aveva uno stand davvero ben organizzato. Aveva diviso il tavolo in due sezioni, nella prima presentava una ventina di specie vive, nei classici scatolini, e nella seconda aveva tappezzato il piano con le foto di esemplari adulti (e relativo nome scientifico)e dove sopra ciascuna immagine aveva collocato delle mini fialette contenenti le relative uova, in modo che fosse facile capire a chi appartenessero ed effettuare la scelta in base ai propri gusti estetici.
Anche per la mantidi la scelta era davvero ampia. Molti venditori avevano adottato la soluzione di porre ad inizio tavolo una scatola più grande contenente un individuo adulto (non in vendita), che poi era seguito da esemplari della stessa specie ordinata per dimensione e relativo prezzo. Ancora una volta mi sembra superfluo dire che i prezzi proposti erano decisamente diversi da quelli che solitamente si possono riscontrare in Italia. A puro titolo di esempio posso riportare: da 24 a 28 euro per una coppia subadulta di Hymenopus coronatus, da 45 a 60 per una coppia di giovani Idolomantis diabolicum, da 16 a 18 per delle Deroplatys desiccata.
Sulle blatte non posso pronunciarmi, in quanto, come sapete, non sono un esperto in materia, pertanto il mio interesse è stato solo quello di constatare la presenza di numerose specie, alcune delle quali, devo ammettere, decisamente belle da vedersi, però anche per questa categoria l’offerta era decisamente consistente e varia.
Verso le 9:30 Marion ha dato il cambio a suo marito nell’accompagnarmi per i tavoli e mi ha informato che non appena terminato di sistemare i suoi animali, un abituale acquirente (uno spagnolo a cui anche io ho venduto dei fasmidi ad Entomodena) le ha chiesto di comprare in blocco tutti i suoi Cranidium, ottenendo ovviamente una risposta positiva (nonché un prezzo speciale) da parte sua.
Verso le 10 siamo tornati al nostro tavolo per affrontare l’orda dei visitatori che infatti si è presto trasformata in un flusso chiassoso, ma curioso ed entusiasta.

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- Wilhelm, Emma e Marion al loro fornitissimo tavolo -

Durante la giornata ho avuto il piacere anche di incontrare alcuni italiani, che, come me, si erano dichiarati più che soddisfatti per quanto avevano trovato al termine di un così lungo viaggio.
La famiglia Schopp offriva i propri fasmidi a prezzi davvero interessanti per i nostri standard. A titolo di esempio cito: 10 euro per 5 Extatosoma (di varia grandezza, ma il gruppetto comprendeva sempre 1 maschio e 4 femmine) e stessa cifra per 8 L3/L4 di Peruphasma. Questi ultimi riscuoteranno un successo incredibile, tant’è che alla fine risulteranno di gran lunga il fasmide più venduto, mentre le piccole cavallette e gli zomproi resteranno i meno venduti.
Verso le 11 decido di fare un nuovo giro per fare qualche foto e mi rendo conto che i 15.000 visitatori che vengono di solito attribuiti all’evento sono una stima probabilmente al ribasso: camminare tra i tavoli, in corridoi che sono per regolamento non inferiori a 3 metri, è un impresa complicatissima!

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Avvicinarsi ai tavoli per vedere gli animali adesso è molto difficile, soprattutto per quelli in cui è calamitata l’attenzione dei visitatori. Riesco a scattare qualche foto solo sollevando con entrambe le braccia la macchina fotografica. I miei amici mi hanno raccomandato di fare foto esclusivamente senza flash e soprattutto di chiedere il permesso all’espositore prima di scattarle. Devo dire che nessuno mi ha negato lo scatto e che ho trovato sempre molta disponibilità da parte di tutti. Grazie alla luce presente e ad una regolazione della sensibilità ad 800 ASA le foto da scartare non sono poi risultate molte.
Verso le 12.30 io, Wilhelm ed la carinissima Emma ci avviamo all’esterno, dove un noiosa pioggerellina gelida aveva cominciato a cadere, alla ricerca di un posto meno affollato dove mangiare. A pochi passi dall’ingresso della mostra c’è infatti un collaudato chiosco dove poter gustare qualche classica specialità tedesca (personalmente trangugio con gusto 2 bei super wurstel grigliati).
Al rientro mi rendo conto che il flusso pressoché continuo di gente che fino a quel momento era transitato davanti al nostro tavolo ha perso di intensità. Penso che sia dovuto all’ora di pranzo, ma in realtà Marion mi spiega che è solo l’inizio della fine. In quei momenti transitano davanti a noi anche persone di spicco nel panorama del mondo della terraristica: dapprima è la volta di uno dei responsabili di Terraristik, il più grosso sito di scambi del settore (interessato ai Peruphasma), poi è la volta di una responsabile dell’organizzazione di Hamm che si compra tutti i Diapherodes che erano avanzati.
Dopo le 14.30 i visitatori cominciano a scarseggiare; alle 15.00 metà degli espositori comincia a smontare il proprio tavolo e mezz’ora dopo anche noi iniziamo a prepararci a rientrare. Nonostante stiamo facendo i bagagli non manca la possibilità delle ultime vendite. L’ultimo acquirente in assoluto è una coppia di ragazzi che si viene a prendere le ultime scatole addirittura dentro il parcheggio.
Caricato tutto in auto Marion chiede di farci un ultimo giro all’interno. Sono passate da poco le 4 ma dentro sono rimasti solo pochissimi espositori.

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Adesso che le sale sono semivuote si riesce a capire ancora meglio l’esagerata quantità di spazio a disposizione. Devo dire che non sono triste perché l’avventura sta finendo, anzi continuo a vivere l’esperienza con grande soddisfazione: è stata indubbiamente una giornata speciale, forse anche più di quanto fosse logico aspettarsi.
Il viaggio di rientro a casa scorre via veloce, perché l’adrenalina della giornata scorre ancora abbondante dentro di noi, però è ugualmente forte il desiderio di un meritato riposo. A casa, dopo avere sistemato nelle teche i pochi animali invenduti (meno del 30% di quanto avevamo portato), ci aspetta una cena veloce e poi… tutti a letto! L’unico che probabilmente non avrebbe voglia di farlo è Pepe, che è visibilmente eccitato per il regalo che i suoi genitori gli hanno portato da Hamm: una splendida Phelsuma madagascariensis dai magnifici colori!
Concludo dicendo che se per i musulmani il viaggio alla Mecca è obbligatorio almeno una volta nella vita, parimenti chiunque ami il fantastico mondo degli animali dovrebbe almeno una volta farsi un bel viaggio ad Hamm!

Permettetemi adesso di fare i miei dovuti ringraziamenti a chi a permesso di vivere tutto quanto vi ho descritto:
- prima di tutti ringrazio i miei, che ho abbandonato per quattro giorni e che si sono dati da fare per accudire tutte le mie [troppo] numerose bestiole: grazie a Cinzia e Andrea!
- poi ringrazio Emma, per averle rubato così a lungo un po’ delle attenzioni dei suoi fantastici genitori e in particolare di sua madre che troppe cose aveva da spiegarmi e tradurmi: un grosso bacio a lei!
- ovviamente poi non posso che osannare Marion e Wilhelm per l’opportunità che mi hanno concesso e per l’impegno gravoso che sono stato per loro: Danke!
- Il ringraziamento più grande va però al piccolo Pepe, che, rimanendo a casa, mi ha permesso di godere fino in fondo in questa fantastica esperienza: prima o poi troverò il modo di sdebitarmi come si conviene, grazie Pepe!
- L’ultimo ringraziamento credo che sia quello che vi stupirà di più; voglio infatti ringraziare con tutto il cuore quei miei 2 primi Extatosoma, comprati alla prima edizione di Exotica-Perugia, grazie hai quali ho avuto modo di:
> conoscere un mondo fantastico e troppo spesso ignorato e/o bistrattato, ma oggi per me irrinunciabile, qual’è quello degli insetti;
> venire a contatto con delle persone eccezionali, come quelle che popolano questo forum, alcune delle quali considero oggi tra gli amici più cari che abbia mai conosciuto;
> incontrare una persona fantastica, come Marion, ma lo stesso posso dire della sua famiglia, che considero oggi alla stregua di un mio parente più prossimo, sentimento questo derivante da una condivisione forte di interessi e priorità comuni: la famiglia, il senso profondo e vero di amicizia, la passione e il rispetto per la natura.

Grazie a tutti!



i love m4
00lunedì 22 marzo 2010 14:51
woow!!!veramente bella
deve essere veramente fantastico vedere tanti tipi di insetti che pensiamo non esistano nemmeno!
complimenti per aver scritto tutto questo [SM=g27988]
_PierFrancesco_
00lunedì 22 marzo 2010 16:28
Report dettagliatissimo ma comunque piacevole da leggere... Anzi, piacevole è un parolone, vista la grande voglia di presenziare ad una manifestazione come la leggendaria fiera di Hamm!

Grazie a Carlo per aver condiviso con noi questa esperienza! Comunque, se c'è una cosa oltre alla magnificenza dell'evento che mi ha stupito, è la strana "fulmineità" della fine della mostra, e la velocità con la quale vengono sbaraccati gli stand. Puntualità mittel-europea o cosa?
Marco_Coronatus
00lunedì 22 marzo 2010 23:31
Che fortuna! Devo dire di essere un po' invidioso [SM=x1221913] Non oso immagginare il prezzo delle Achrioptera fallax... Ma l'Heloderma subspectum non è protetto e quindi non esportabile?
Senseye
00lunedì 22 marzo 2010 23:59
Ora ho un sogno: Andare ad Hamm [SM=g27993] Divina...
Grazie per aver condiviso e descritto questa superba esperienza con noi [SM=g27988]

Quanto si spende per il viaggio all'incira?
Quando sarà la prossima data della mostra?
Quindi la durata dell'evento è di circa 6 ore per il pubblico?
Questo tempo è sufficiente per visitare tutti i tavoli?
Perché gli espositori non restano anche di sera?

Perdonate la valanga di domande ma è la prima volta che ne sento parlare e sono curioso di saperne di più. [SM=g27990]
fabbbio89
00martedì 23 marzo 2010 00:11
che dire...grazie per il reportage! Vedendo tutte quelle Dendrobates, a quei prezzi poi, potrei morirci lì dentro... [SM=x1221916]

Una sola domanda. Ad anfibi, come era l'andazzo? Mi riferisco soprattutto a salamandre...se hai notato qualcosa oltre i soliti Ambystoma...
Pseudotriton ruber non è che ne hai visti, per caso? [SM=x1221918]
Alcune persone mi hanno detto che l'unico posto in cui potrebbero esserci è proprio Hamm.


Grazie,
Fabio
IgorOp
00martedì 23 marzo 2010 09:34
Provo a darvi qualche risposta...
Perchè la fiera finisce così presto non so davvero spiegarmelo, visto che l'enorme afflusso si concentra in poche ore... e considerate che quando termina i tavoli non si possono certamente dire vuoti, anzi... ci sarebbe la possibilità di farla dura alcuni giorni vista la quantità di materiale... [SM=g27988]
Le edizioni di Hamm sono 4 all'anno; una a marzo, una ai primi di giugno, una in settembre e l'ultima ai primi di dicembre.
Per quanto riguarda i costi di viaggio, è ovvio che dipendono da dove si parte e che mezzo si sceglie. I miei biglietti aereo Bologna-Colonia sono costati 120 euro, ma se prenotati con più largo anticipo si può spendere anche qualche decina di euro meno; ovviamente poi dovrete trovarvi un mezzo per andare da Colonia ad Hamm, che non sono proprio vicinissime... So che qualcuno organizza un pullman da Milano, e se non sbaglio anche Linda e Matteo utilizzarono questa soluzione, di cui però ignoro i costi.
I fallax adulti venivano "solo" 50 euro la coppia. Io ho preferito prenderne 2 coppie giovani (intorno agli 8/10 cm) per 30 euro complessivi. Al momento sono beige/grigi e non sembrano neppure lontani parenti degli splendidi animali che, spero, diverranno.
Come ho detto la sezione anfibi era decisamente cospicua, ma soprattutto per le rane, non ho visto moltissime salamandre. Ricordo di aver visto quelle bellissime bianche, nere e arancioni che erano presenti anche alla mostra di Rovigo a 70 euro l'una, però non so quanto costassero ad Hamm. Va detto anche che non ero interessato a questi animali quindi può anche darsi che rovistando meglio tra i tavoli forse qualcosa in più avrei anche potuto trovare...
Bastano 5 o 6 ore per osservare attentamente i tavoli di 286 espositori? Bah... domanda difficilissima. Penso di avere fatto il giro 3 volte (ed io disponevo anche di 3 ore in più dei visitatori e con minor afflusso di pubblico), ma sono più che sicuro di non aver visto tutto, perchè dovresti spulciare ogni singola scatolina e credo sarebbe impossibile farlo anche se tu fossi lì per alcuni giorni, non solo per qualche ora. Penso comunque che se uno va là con le idee molto chiare, cioè sa già cosa cercare e quanto è il suo badget, è molto probabile che riesca nel suo intento. Ma penso che molti di voi abbiano fatto la spesa in un ipermercato... e quanti sono usciti esclusivamente con quello che avevano nella lista della spesa? [SM=x1221916] [SM=x1221916] [SM=x1221916]

jambo73
00martedì 23 marzo 2010 14:55
grazie per tutte queste info e per aver condiviso le tue bellissime esperienze con noi.
Senseye
00martedì 23 marzo 2010 15:37
Grazie per aver risposto a tutte le domande [SM=x1221919]
E' un vero peccato che duri così brevemente, infatti sono rimasto sorpreso quando ho letto che finiva agli inizi della sera.

Sembra essere una fiera straordinariamente enorme, sai quanti metri quadri occupa?
Ancora una cosa: Hai visto se c'erano in vendita esemplari di Nephila sp.??

Penso che se ci andassi sarei anche in grado di vendermi persino i vestiti per avere qualche euro in più per altri acquisti [SM=x1221916]
Marco_Coronatus
00martedì 23 marzo 2010 15:54
Pensavo che costassero molto di più i fallax. Se riesci a farli diventare adulti e a farli riprodurre farai la scheda di allevamento?
fabbbio89
00martedì 23 marzo 2010 22:52
grazie comunque...te l'ho chiesto solo perché è una specie che si nota date dimensioni e colore, pensavo che magari l'avessi potuta vedere per caso...


Fabio
IgorOp
00mercoledì 24 marzo 2010 09:34
C'erano moltissimi ragni, incluse diverse specie di Nephila, alcune delle quali, già adulte, davvero belle e grandissime. Qualcuno aveva anche dei piccoli terrari pieni di una fitta ragnatela e con centinaia di piccoli, un vero spettacolo!

Oltre alle 2 coppie di Fallax, grazie a Marion, sono venuto in possesso anche di qualche uovo, quindi se si schiuderanno, documenterò l'intera vita di questo splendido fasmide (a breve metterò le foto di quelli allo stato attuale, immagino siano L4/L5).

[Pseudotriton ruber] Capisco che un animale di colore così acceso possa facilmente attirare l'attenzione, però in una moltitudine di scatoline è impossibile riuscire a notare tutto. Di colore rosso tra gli anfibi ricordo delle splendide piccole rane che ho pure fotografato (non grande qualità di foto...):

[IMG]http://i44.tinypic.com/20qiels.jpg[/IMG]

Senseye
00domenica 28 marzo 2010 10:10
IgorOp, 24/03/2010 9.34:

C'erano moltissimi ragni, incluse diverse specie di Nephila, alcune delle quali, già adulte, davvero belle e grandissime. Qualcuno aveva anche dei piccoli terrari pieni di una fitta ragnatela e con centinaia di piccoli, un vero spettacolo!

Stupefacente [SM=g27993]


LucaPython
00domenica 28 marzo 2010 14:22
Che eseprienza..
è da fare sicuramente [SM=x1221921]
Belonovanta2
00domenica 28 marzo 2010 19:00
troppo esaltante! come tutte le fiere,ma questa è la miglioreee [SM=x1221922]
minimalanimal
00lunedì 26 aprile 2010 22:56
I received the new dates for the next Hamm exhibitions:

05.06.2010

11.09.2010

11.12.2010

12.03.2011

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