Brass: 'Per me donna e' soggetto,
quelle del Rubygate sono oggetto'
Il regista: 'Nei miei film la donna è soggetto sul piano sessuale e sul piano civile'
di Giorgiana Cristalli
ROMA - Nel giorno in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dice stop alla donna oggetto, Tinto Brass si dice in linea con il Quirinale e precisa: "Per me la donna è soggetto, lo è sempre stata, anche nei miei film". Quelle al centro del 'Rubygate' sono invece "donne oggetto, a disposizione degli uomini, negative".
Oggi le donne - secondo il regista - "sono sempre più portatrici di sentimenti, di idee, anche se molti si ostinano a trattarle come oggetto, usandole per la pubblicità o per altri scopi". Per quanto riguarda i suoi set, il maestro del cinema erotico non ha dubbi: "Nei miei film la donna è soggetto in tutti i sensi, sul piano sessuale e anche sul piano civile. E' soggetto di sentimenti, è uno squisito esemplare di donna soggetto rispetto all'uomo. Per me le figure femminili non sono mai state oggetto, anche se mi rendo conto che c'é difficoltà a interpretare le mie donne così. Se si fa attenzione, si può intravedere questa sostanza nei miei personaggi". Il punto di riferimento di Tinto Brass oggi è Caterina Varzi, la ragazza "speciale" che definisce "musa ermeneutica della mia concezione della donna" oltre che "attrice ideale e psicanalista che mi aiuta". Caterina sta scrivendo un libro sul suo 'pigmalione' Brass.
L'8 marzo, continua il regista, "non ha senso". A questa celebrazione "si vuole attribuire la possibilità di vedere sfaccettature della donna soggetto, ma io credo che questi aspetti attivi si manifestino in molte circostanze molto più significative dell'8 marzo". Scendere in piazza tuttavia "é un modo per esaltare i valori positivi dell'universo femminile".
Per Brass dal cosiddetto 'Rubygate' è emersa invece "un'immagine della donna assolutamente negativa, oggetto a disposizione dell'uomo e che si applica in cose da cui si deve distogliere l'attenzione".
Fonte:
ANSA